di
Patrick Boylan,
PeaceLinkAd un mese dagli attentati a Parigi, l'elettorato francese ha punito il governo Hollande per le falle nella sicurezza nazionale - ma solo relativamente. Ha concesso il 27% dei voti alla destra securitaria di Marie Le Pen alla prima tornata (un record), ma non abbastanza voti alla seconda per vincere in nessuna delle 12 regioni in ballo. Il partito di Hollande ha vinto in cinque, quello di Sarkozy in sette.
Eppure il tandem Sarkozy/Hollande è direttamente responsabile per le orrendi uccisioni compiute al Club Bataclan e in altri quattro luoghi a Parigi il 13 novembre 2015.
Infatti, i due Presidenti francesi, insieme agli USA, alla Turchia e ai paesi del Golfo, hanno creato e armato i jihadisti operanti prima in Libia e poi in Siria, i quali poi hanno addestrato e foraggiato gli attentatori di Parigi. Non solo, ma hanno importato in Libia e in Siria questi loro orrendi mercenari per rovesciare con la violenza i governi dei due paesi, seviziando o tagliando la testa a chiunque - militare o civile - sostenesse Gheddafi o Assad. Il che vuol dire gran parte della popolazione: infatti, malgrado quanto asseriscono i mass media occidentali, nel 2011 gli anti-Gheddafi risultavano maggioritari solo nelle piazze delle grandi città; e oggi gli anti-Assad non sono più maggioritari nemmeno lì.
Le azioni di Sarkozy e di Hollande, dunque, sono un crimine secondo tutte le norme internazionali. Non si coltivano la democrazia e il rispetto per i diritti umani in una società giudicata oppressa, importando tagliagole e fomentando la guerra.
Quindi gli orrori che i parigini hanno provato la notte del 13 novembre, Sarkozy e Hollande li avevano già fatti provare a gran parte delle popolazioni civili della Libia e della Siria continuamente dal 2011 - pur sapendo che queste loro azioni illegali rischiavano di provocare rappresaglie contro le popolazioni della Francia e dell'Europa.
Una parentesi:
L'affermazione appena fatta - sugli orrori che Sarkozy e Hollande hanno fatto provare - potrebbe turbare molti lettori. I telegiornali, infatti, ci presentano le atrocità delle milizie jihadiste come se noi non c'entrassimo per niente, come se noi non avessimo nessuna responsabilità nell'addestrare quelle milizie e nell'incitarle alla violenza. Peggio, come se noi non avessimo nessuna responsabilità nel praticare il terrorismo noi - per primi - nei paesi di quei jihadisti.
Prendiamo il caso della "guerra civile" in Libia nel 2011. I telegiornali dell'epoca ci hanno fatto vedere la brutale uccisione dell'allora Capo di Stato Gheddafi come se fosse il popolo, "sollevatosi contro il tiranno", a farlo.
Mentre si trattava di milizie jihadiste, da noi reclutate e importate con la complicità del Qatar, e guidate nella ricerca della macchina di Gheddafi dai droni NATO controllati dalla base italiana di Sigonella in Sicilia. E non solo. Queste nostre milizie,
poi, durante i combattimenti per rovesciare il governo, sono stati responsabili di inenarrabili orrori: hanno mutilato, decapitato e bruciato vivi i loro prigionieri pro-governativi; hanno massacrato intere famiglie libiche soltanto perché di pelle nera o perché il capo famiglia risultava un impiegato governativo, quindi probabilmente filo-Gheddafi.
E non finisce qui. Noi Occidentali abbiamo commesso delle atrocità anche in prima persona, e non soltanto attraverso le milizie jihadiste da noi create.
Pochi ne sono consapevoli perché, nel 2011, i TG ci hanno convinto che i nostri bombardamenti in Libia fossero soltanto "chirurgici". Mentre la realtà è stata ben diversa: i filmati girati dai libici stessi con i loro cellulari hanno mostrato quanti orrori e devastazioni hanno causato le nostre bombe lanciate anche su case civili e su infrastrutture vitali. Idem per la Siria oggi, da oltre un anno. Sono video che i libici e i siriani hanno postato in Internet e che i giovani attentatori del 13 novembre, davanti ai loro computer in Belgio, sicuramente hanno visto - giurando vendetta mentre guardavano.
Ma di tutto questo siamo stati lasciati all'oscuro. Se la TV manda in onda ogni tanto dei video amatoriali siriani, sono quelli realizzati dai ribelli da noi sponsorizzati e che mostrano soltanto le devastazioni causate dal regime. Non vediamo mai il terrorismo nostro, ingiusto e criminale, che provoca il terrorismo loro, l'ingiusta e criminale risposta.