Storia Segreta
Tutto cominciò con una trasmissione del Tg1 del luglio 1990. In quattro puntate, trasmesse il 28 e il 30 giugno e il 1° e il 2 luglio 1990, il giornalista Ennio Remondino cercò di ricostruire i retroscena dell'omicidio del primo ministro svedese Sven Olof Joachim Palme (ucciso misteriosamente la sera del 28 febbraio 1986 a Stoccolma). Durante l'inchiesta furono intervistati due testimoni che si qualificarono come ex agenti della Cia disposti a fare rivelazioni sconcertanti sui rapporti degli USA con la destra italiana e la P2. I due ex agenti segreti statunitensi, Richard Brenneke e Ibrahim Razin (agente "Y", alias Oswald Le Winter, ex generale di brigata dell'esercito americano e supervisore della Gladio europea), parlarono di somme di denaro che la Cia destinò alla P2 per destabilizzare l'Italia. Brenneke parlò anche di qualcosa di molto simile a Gladio.
L'inchiesta scatenò numerose polemiche, fino a una delle prime "picconate" dell'allora Presidente della Repubblica Francesco Cossiga. A causa di queste polemiche il direttore del Tg1 Nuccio Fava fu costretto alle dimissioni. Contemporaneamente, un giudice di Venezia, Felice Casson, che investigava sui depistaggi operati da carabinieri e servizi segreti nell'inchiesta sulla cosiddetta "strage di Peteano" (attentato terroristico in cui persero la vita tre carabinieri) stava approdando a risultati simili alle dichiarazioni di Richard Brenneke.
Già nel 1984, l'esistenza di qualcosa simile a Gladio fu sospettata dalle rivelazioni rese dal membro di "Avanguardia Nazionale" Vincenzo Vinciguerra, durante il processo per la strage di Peteano: «Esiste in Italia una forza segreta, parallela alle forze armate, formata da civili e militari, che ha la capacità di organizzare una resistenza all'esercito russo sul suolo italiano. Si tratta di una organizzazione occulta, una super-organizzazione segreta con una rete di comunicazioni, armi ed esplosivi e uomini addestrati a usarli».
Giulio Andreotti, chiamato il 1° agosto a rispondere alla Camera in qualità di Presidente del Consiglio dei Ministri in merito alle rivelazioni del Tg1, minimizzò le dichiarazioni dell'agente Brenneke perché, come riferì al Parlamento, «la Cia ha smentito recisamente l'appartenenza del Brenneke al servizio statunitense», aggiungendo: «Ritengo del tutto privo di senso comune immaginare che il Congresso degli Stati Uniti d'America abbia potuto autorizzare o comunque tacitamente avallare un'operazione di destabilizzazione condotta contro un paese amico ed alleato come l'Italia». Il 2 agosto, però, Giulio Andreotti, deponendo davanti alla Commissione parlamentare stragi, per la prima volta ammise l'esistenza di una struttura paramilitare segreta del tipo stay behind (che vuol dire "stare dietro le linee", operare in maniera occulta), cui sarebbero stati affidati compiti di vigilanza anti-invasione. Questa struttura si celava dietro la sigla "Gladio". Andreotti, però, puntualizzò che, secondo informazioni a lui pervenute dai servizi di sicurezza, l'attività della struttura segreta sarebbe cessata già nel 1972. Il Presidente dell'esecutivo si impegnò a consegnare un fascicolo con maggiori dettagli su Gladio.
Proprio come le nuove scoperte scientifiche possono ribaltare un "consenso" precedentemente detenuto in un attimo (spesso con la costernazione o l'incredulità ostinata di chi promuove il consenso), i nuovi dati storici possono stravolgere le nostre idee di ciò che pensiamo sia accaduto nella nostra storia. Spesso diamo per scontato che l'evento X si è verificato nell'anno Y, dimenticando che una o entrambe queste variabili possono essere completamente false. L'evento può rivelarsi una finzione, creata da scribi e leader dell'epoca (o anni dopo) a scopo di propaganda politica. I metodi di datazione possono essere imprecisi o possedere possibili fattori di confusione, alterando la linea temporale accettata. Oppure, quando vengono scoperti nuovi documenti o dati scientifici, l'evento può rivelarsi poco simile alle nostre idee precedenti su come è accaduto. Nuovi attori emergono con nuove motivazioni, rendendo necessaria una revisione dei libri di storia e del modo in cui vediamo gli eventi e i personaggi del nostro passato vicino e lontano.
Poi ci sono i problemi inerenti allo studio della preistoria, prima dell'avvento della "storia" come la conosciamo. Lì, abbiamo solo pochi indizi su cui fare affidamento, tutti costruiti su scienze che sono a loro volta costruite su alcuni presupposti sul modo in cui le cose funzionano. Archeologia, paleoantropologia, popolazione e genetica molecolare, scienze del clima, geologia... tutto questo contribuisce a una storia del passato che gli storici creano per noi. Se consideriamo l'età relativamente giovane di molte di queste scienze, la quantità di informazioni che abbiamo accumulato in questo breve lasso di tempo è piuttosto sconcertante. Ma è importante tenere a mente che anche la storia è un lavoro in corso; nuove teorie e progressi nella scienza possono indurre una revisione radicale delle vecchie idee.
La preistoria occupa una buona parte delle trascrizioni dei Cs. Mentre gli archeologi e gli antropologi possono mettere insieme le grandi traiettorie delle migrazioni, della mescolanza genetica, dei comportamenti umani, dei problemi della popolazione, etc., questo è stato un periodo in cui nessuna documentazione scritta sembra essere sopravvissuta. Come tale, è difficile verificare dettagli storici specifici e molto di ciò che i Cs dicono di questi tempi rimane una congettura interessante. Ma anche se gran parte di essa non è verificabile, offre anche l'opportunità di testare il materiale man mano che nuove scoperte vengono alla luce: reperti fossili, studi climatici, prove di catastrofi ed estinzioni, e altro ancora.
Gli archeologi dell'Istituto di Archeologia del Caucaso hanno riportato alla luce uno strano scheletro di una donna, che si ritiene abbia vissuto tra il IV e il VI secolo, vicino alla città russa di Nazran, sulle montagne del Caucaso. Il suo cranio appare alieno, in quanto gravemente deformato e a forma di uovo.
La strana forma del cranio e le mandibole incredibilmente piene di denti bianchi hanno portato gli scienziati a credere che lei appartenesse ad una nobile classe di cittadini.
Non è la prima volta che gli archeologi hanno trovato questi teschi - molte altre antiche popolazioni, come gli Alani, gli Unni e i Samaritani, hanno usato tecniche speciali per cambiare la forma del collo e della testa. Questo operazioni sarebbero state eseguite da membri della nobiltà del tempo per sottolineare il loro status sociale.
Commenta: Wow. Ci sono stati così tanti ritrovamenti simili a questo negli ultimi anni. Supponendo che questa scoperta in Russia non sia una bufala elaborata, il cranio allungato probabilmente non è il risultato di una deformazione artificiale. È semplicemente, una 'deformazione' troppo grande.
Per ulteriori prove di alcune specie para-umane che una volta vivevano tra gli esseri umani, controllare:
- Mystery of alien-like skulls from medieval Europe revealed after 50 years
- Will the true origins of cranial deformation ever be revealed?
- French archaeologists discover beautifully preserved deformed skull
- Bizarre egg-shaped skull unearthed from 4,000 years ago in Arkaim, Russia
- Cranial deformation discovered in 1000 year old Mexican cemetery
- Fifth century mummy found to have human DNA but different anatomy
- Alien Skull Discovery Perhaps a Hoax; Ancient Practice of Deforming Skull Could be a Pointer
- Skeletons with elongated skulls found by researchers in Bolivia
- Elongated Peruvian skulls DNA tested: Not human?
- Bizarre, long-headed woman's skull unearthed in Korea
- The Golden Age, Psychopathy and the Sixth Extinction
RT riporta:
A new 3D reconstruction of Julius Caesar's head gives unprecedented insight into what the famous Roman general looked like all those years ago - including the bizarre proportions of his cranium.You can see the monstrosity that resulted above. The only problem is: Caesar didn't look like that.
...
The result is a remarkably lifelike depiction of Caesar, down to the unusual skull shape said to have been the result of his difficult birth.
"So he has a crazy bulge on his head," Buijtendorp said of his skull, HLN reports. "A doctor said that such a thing occurs in a heavy delivery. You do not invent that as an artist."
Costruite, forse, oltre 2000 anni or sono e scoperte soltanto nel 1992 da un agricoltore locale, queste grotte non hanno un autore nè si ha la minima idea di come possano esser state costruite. Sino ad oggi sono state scoperte 36 grotte, di cui una aperta al pubblico, per una superficie scoperta di circa 30.000 metri quadrati. Le caverne artificiali sono scavate all'interno di una pietra chiamata Siltite, con un'altezza massima nei punti più alti di circa 30 metri, come potete vedere nella foto.
All'interno delle grotte si trovano numerosi pilastri che ne sostengono i soffitti, e tutte le pareti sono incredibilmente rifinite, un'opera di abbellimento che ha lasciato letteralmente senza spiegazione tutti gli studiosi che le hanno esaminate.
Nonostante siano passati oltre 2000 anni dalla loro realizzazione non sono state trovate tracce di cedimenti, crolli o problemi strutturali. Sostanzialmente è come se queste grotte fossero state scavate da pochissimo tempo, dato il livello della loro conservazione.Solo una delle grotte è stata aperta al turismo e può essere visitata, precisamente quella decorata con le figure di un cavallo, un uccello e un pesce.

Il Liber Linteus Zagrabiensis (libro di lino di Zagreb) è il più lungo testo Etrusco mai ritrovato ed è l’unico ad essere scritto su lino. La sua datazione risale al III secolo a.C. e, a causa della scarsa conoscenza sulla lingua etrusca, rimane a tutt'oggi quasi del tutto non tradotto.
Scoperta
Nel 1848 un ufficiale croato, Mihajlo Barić, lasciò il suo lavoro e decise di girare il mondo. Una delle sue tappe fu l'Egitto e mentre si trovava ad Alessandria comprò come souvenir un sarcofago contenente la mummia di una donna.
Barić una volta a casa, a Vienna, mise il sarcofago nel soggiorno, mettendolo in posizione verticale in un angolo per mostrarlo agli ospiti.La mummia era avvolta in una benda di lino che l'ufficiale decise di togliere e di mostrare in una teca separata. Tuttavia non si accorse delle iscrizioni presenti sulla tela e la lasciò in esposizione fino al 1859 quando, dopo la morte di Barić, passò in eredità a suo fratello Ilija.
Ilija non aveva nessun interesse per la mummia e decise di donarla al Muse Nazionale di Slavonia e Dalmazia, attuale Museo Archeologico di Zagabria. Vicino alla mummia era presente una targa che recitava:
Commenta: Il Liber Linteus Zagrabiensis (Libro di lino di Zagreb, meno conosciuto come Liber Agramensis, o "Libro di Agram/Book of Agram") è il più lungo testo etrusco conosciuto datato III° secolo AC.
Il 22 novembre 1963, era un Venerdì. Il giorno lavorativo si è concluso una volta che le notizie si diffusero, tutti nel mio dipartimento sono rimasti storditi, incapaci di concentrarsi su qualsiasi altra cosa.
Era troppo presto per sapere ciò che le prove rivelarono più tardi. Lee Harvey Oswald fu un capro espiatorio conveniente, non implicato in quello che è successo, un assassinio sponsorizzato dal governo, le mani sporche della CIA e degli servizi segreti furono probabilmente le vere responsabili.
Ucciderlo è stato importante. Le cose avrebbero potuto essere diverse se fosse vissuto ancora, almeno per un certo periodo. Il 22 novembre 1963 è uno dei giorni più bui della storia americana.
Il corpo di JFK è stato trasferito a Washington da Dallas. Domenica, il 24 novembre un cassone trainato da cavalli ha portato la sua bara drappeggiata dalla bandiera a stelle e strisce a Capitol Hill per essere esposta al pubblico.
Il 25 novembre, funzionari provenienti da oltre 90 paesi hanno partecipato al suo funerale di stato. Dopo una messa requiem di San Matteo, è stato sepolto nel cimitero nazionale di Arlington.
Gli eventi di quel tempo rimarranno sempre con me. JFK è stato assassinato per aver osato trasformarsi da guerriero a portatore di pace.
Rifiutando la Pax Americana, volendo il disarmo nucleare, il riavvicinamento con la Russia sovietica, ritirare tutte le forze degli Stati Uniti dal Vietnam entro dicembre del 1965, e altre politiche anti-establishment hanno segnato la sua fine.
Premessa
Tutto, forse, è già stato scritto sulla Rivoluzione russa, ma una domanda inquietante non ha avuto ancora esauriente risposta. Chi finanziò la Rivoluzione? Quali furono, cioè, gli uomini o i gruppi che offrirono alla Rivoluzione il supporto economico necessario per il suo successo e per il suo consolidamento? 2. Si tratta di una domanda non retorica e non secondaria, che viene stimolata dal recente libro di Aleksandr Solženicyn (1918-2008) Lenin a Zurigo 3: un volume che, al di là dei suoi pregi letterari, ha il merito di offrire al grande pubblico uno squarcio di storia contemporanea, che fino a oggi aveva attirato l'interesse solo dei «sovietologi» o di qualche cultore di quel genere particolare di storia che va sotto il nome di «guerra occulta». Il lettore estraneo a tale tematica rimarrà certamente sconcertato nel vedere emergere, come reale protagonista delle pagine di Solženicyn, un personaggio fin qui ignoto ai libri di storia: Aleksander Israel Helphand (1867-1924), detto Parvus 4, la cui figura sanguigna e ributtante giganteggia accanto a quella di Lenin (1870-1924), «l'unico al mondo che potesse veramente competere con lui e il più delle volte vittoriosamente, sempre avanti di qualche passo» 5.
Parvus-Helphand non fu infatti solo l'uomo in casa del quale nacque l'Iskra, il giornale di Lenin, e che suggerì a Leon Bronstein Trotskij (1879-1940) la teoria della «Rivoluzione permanente» 6, tirando le fila del primo Soviet di San Pietroburgo, nel 1905; ma fu anche il veicolo del massiccio aiuto finanziario che Lenin ottenne dagli ambienti politici e militari tedeschi. «Fanatico rivoluzionario, non gli tremava la mano nel distruggere gli imperi; mercante fino al midollo, gli tremava la mano quando doveva contare i soldi» 7. «Non c'era socialdemocratico al mondo - scrive ancora Solženicyn - del quale Lenin non sapesse con che chiave aprirlo e su che ripiano sistemarlo: il solo Parvus non si lasciava aprire e incasellare, e restava a sbarrargli la strada» 8.
Subject to the receipt of further information, I will be allowing, as President, the long blocked and classified JFK FILES to be opened.
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) October 21, 2017
L'annuncio scuote l'opinione pubblica: il presidente Usa vuole alzare il velo su uno dei più grandi misteri d'America. John Fitzgerald Kennedy fu ucciso il 22 novembre del 1963 a Dallas, quando era Presidente degli Stati Uniti. JFK fu ferito mortalmente da colpi di fucile mentre viaggiava sulla limousine presidenziale con la moglie Jacqueline, con il governatore John Connally (ferito gravemente) e la moglie di quest'ultimo, Nellie.
150 anni fa a Washington venne firmato l'accordo sulla vendita dell'Alaska dalla Russia all'America. Ormai da molti anni vi sono delle feroci dispute sul perchè questo sia avvenuto e sul come bisogna rapportarsi verso tale evento. Durante una discussione organizzata dalla Fondazione Igor Gajdar e dalla società storica Volnoe, i dottori di scienze storiche Aleksandr Petrov e Jurij Bulatov hanno provato a rispondere alle domande che sono sorte riguardo a questo evento. "Lenta.ru" pubblica alcuni estratti dei loro interventi.
Aleksandr Petrov: 150 Anni fa l'Alaska venne concessa (è proprio questa la parola usata: concessa, non venduta) agli USA. In questi anni abbiamo a lungo ripensato a quanto avvenuto e sono stati espressi punti di vista diversi, talvolta diametralmente opposti, da entrambe le parti dell'oceano. Ciononostante gli eventi di quegli anni continuano ad agitare la coscienza pubblica.
Perché? Ci sono diversi elementi. Prima di tutto: venne venduto un territorio enorme che oggigiorno occupa una posizione chiave nella regione Asiatico-Pacifica principalmente grazie allo sviluppo delle estrazioni di petrolio e di altre materie prime. E' importante però notare come l'accordo non riguardò solo gli Stati Uniti e la Russia. In esso furono coinvolti a diverso titolo anche giocatori quali l'Inghilterra, la Francia, la Spagna.
La procedura di vendita dell'Alaska iniziò nel dicembre 1866 per terminare nel Marzo 1867 anche se i soldi furono trasferiti solo in un secondo momento. Con queste risorse venne costruita la direttrice ferroviaria verso Rjazan. I dividendi delle azioni della Compagnia russo-americana, la quale gestiva questi territori, vennero continuati ad essere pagati fino al 1880.
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