Storia SegretaS


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Le antiche radici spirituali della russofobia

russofobia
Introduzione

Il termine "russofobia" (l'odio e/o la paura per ciò che è russo) è diventato piuttosto popolare negli ultimi anni, per gentile concessione dell'isteria anti-russa dell'Impero anglo-sionista, ma questo non è certo un concetto nuovo. Nel suo fondamentale libro "Russie-Occident - une guerre de mille ans: La russophobie de Charlemagne à la Crise Ukrainienne" (pubblicato in italiano come Russofobia. Mille anni di diffidenza) [in inglese], che ho recentemente recensito qui [in inglese], Guy Mettan pone le radici della russofobia già a partire dai tempi di Carlo Magno. Come può essere? Questo significherebbe che la russofobia precede la nascita della Russia di ben due secoli? Eppure, Mettan ha ragione, anche se perfino lui non dipinge il quadro completo.

Quello che mi propongo di fare oggi non è di discutere la russofobia moderna, che ha numerose cause e forme, ma di guardare indietro nella storia alle antiche radici spirituali di questo fenomeno relativamente moderno.

La mia tesi sarà probabilmente innescherà sorrisetti condiscendenti, espressioni di indignazione e accuse di bigottismo e di razzismo ancor più del solito. Mi sta bene. In realtà, accoglierò queste espressioni come una reazione viscerale a quello che mi propongo di scoprire qui sotto. Una debolezza lampante della mia tesi sarà che non mi dilungherò a presentare numerose fonti come prova per le mie affermazioni. Non solo non sto scrivendo qui un documento accademico: semplicemente non ho il tempo e lo spazio necessario per dimostrare tutte le mie affermazioni. Eppure, tutti i fatti e le affermazioni che faccio qui sotto sono facilmente verificabili per chiunque abbia una connessione a Internet. Il mio obiettivo oggi non è quello di convincere gli oppositori, ma di offrire alcune indicazioni, spero utili, a coloro che cercano di unire i puntini e vedere il quadro completo. Detto questo, andiamo ora molto indietro nel tempo.

Un contenzioso vecchio di 2.000 anni

Quelli che credono che i romani abbiano crocifisso Cristo farebbero meglio a smettere di leggere qui e a tornare al conforto dell'ignoranza. Quelli che hanno effettivamente letto il Nuovo Testamento o, se è per questo, i testi giudaici di base su questo argomento, sanno che Cristo è stato accusato e giustiziato per il reato di bestemmia: egli ha affermato di essere il Figlio di Dio, il Figlio dell'uomo (un titolo messianico), il Messia annunciato dai profeti e che egli era Dio: "In verità, in verità io vi dico: prima che Abramo fosse, io sono" (Gv 8:58) (questo "Io Sono" è un riferimento diretto a Es 3:14). Questa affermazione è ciò che divide il popolo ebraico in quelli che hanno accettato le affermazioni di Cristo e hanno creduto in lui e quelli che non lo hanno fatto. Quello che è interessante è il punto di vista degli ebrei che hanno accettato Cristo su quegli ebrei che non lo hanno accettato. Come tutti sappiamo, san Giovanni il Teologo ha scritto le famose parole: "conosco la bestemmia di coloro che si dicono giudei e non lo sono, ma sono una sinagoga di Satana" (Ap 2:9). E Cristo stesso ha dichiarato: "Se foste figli di Abramo, fareste le opere di Abramo" (Gv 8:39). Ciò che vediamo qui è la base per una pretesa che è stata enunciata in primo luogo nei tempi apostolici, e che è stata poi completamente approvata e ulteriormente approfondita dai Padri della Chiesa: quegli ebrei che hanno rifiutato Cristo hanno perso in tal modo la loro "ebraicità" e i "nuovi ebrei" sono i cristiani, indipendentemente dall'appartenenza etnica, che ora sono diventati il nuovo "popolo eletto". Nei nostri tempi moderni di correttezza iper-politica e "dialoghi ecumenici dell'amore" generalizzati, i cristiani per lo più ignorano questi fatti e, quando li conoscono, non osano parlarne in pubblico. Nel momento in cui i papi dichiarano che gli ebrei sono i loro "fratelli maggiori", che non hanno bisogno di accettare Cristo e che i cristiani e gli ebrei sono in attesa della medesima seconda venuta di Cristo, dire che il cristianesimo nega agli ebrei la loro identità molto ebraica è sicuramente "mauvais ton". Ma prima del XX secolo, questa affermazione cristiana che i moderni "ebrei" non erano più in realtà ebrei era di dominio pubblico, sia tra i cristiani sia tra gli ebrei.

[Nota integrativa: come ho spiegato in alcuni dettagli qui [in inglese], il moderno "giudaismo" non è la religione di "Abramo, Isacco e Giacobbe", ma la religione di Maimonide, Karo e Luria e ha le sue radici negli insegnamenti della setta dei farisei, nel Talmud e nella Kabbalah. L'erede moderno più vicino agli ebrei che hanno rifiutato Cristo ai tempi di Cristo sarebbe la setta dei caraiti. Il moderno "giudaismo" in realtà dovrebbe essere chiamato "talmudismo farisaico". Per uno sguardo patristico tradizionale alla Phariseic talmudismo, vedere qui [in inglese] e qui [in inglese]]

Al contrario, neppure gli insegnamenti giudaici su Cristo sono simpatici. Una rapida lettura delle Toledot Yesu [in inglese] o, se è per questo, dei passi su Cristo nel Talmud, convincerà chiunque abbia bisogno di essere convinto che l'odio dei farisei per Cristo non è stato saziato con la sua crocifissione. E perché nessuno pensi che tutto questo non è altro che sciocchezze razziste di nazisti con gli occhi azzurri, ecco un buon articolo su questo argomento da Ha'arez [in inglese] che corrobora tutto.

Che Guevara

Rivoluzione Islamica, ispirazione contro l'imperialismo

rivoluzione iraniana
Ogni 4 novembre, gli iraniani ricordano la storica occupazione dell'ambasciata degli Stati Uniti in Iran, avvenuta nove mesi dopo la vittoria della Rivoluzione Islamica del 1979.

Il 4 novembre del 1979, un gruppo di studenti universitari iraniani occupò l'ambasciata degli Stati Uniti, divenuta un covo di spionaggio il cui obiettivo ultimo era quello di rovesciare la Repubblica islamica, sequestrando tutto il personale diplomatico. Dieci giorni più tardi, in risposta alla presa degli ostaggi, l'ex presidente americano Jimmy Carter ordinò il congelamento di tutti i beni e le proprietà del governo iraniano negli Stati Uniti. Gli studenti rivoluzionari iraniani arrestarono 52 spie americane travestite da diplomatici.

Documenti tagliuzzati furono ritrovati successivamente nel compound che confermarono il vero ruolo dell'ambasciata americana a Teheran. Infatti, le carte rivelarono che era divenuta il centro nevralgico di un complotto teso a rovesciare la Repubblica islamica dell'Iran. Il defunto fondatore della Repubblica islamica, l'Imam Khomeini, elogiò l'azione degli studenti definendola "una seconda rivoluzione".

Da questa eroica azione nacque lo slogan "Morte all'America", simbolo delle nazioni che resistono all'imperialismo degli Stati Uniti in tutto il mondo e in particolare nella regione dell'Asia occidentale. L'attuale eroica Resistenza del popolo yemenita è un esempio eccezionale di una nazione che sta resistendo al criminale imperialismo statunitense e dei suoi alleati nella regione.

Target

La nascita della NATO: Cos'è realmente (La Rosa dei Venti)?

NATO inception
Quando venne fondata la NATO l'obiettivo era in un contesto più ampio dello statunitense Piano Marshall, e l'intera operazione USA di unificare i paesi atlantici sviluppati del Nord America e dell'Europa, in vista di una Guerra Fredda presumibilmente per contrastare il comunismo, ma in pratica contro la Russia - il paese al cuore non solo della URSS, ma anche dell'Europa dell'Est (le aree che le forze di Stalin avevano sottratto a Hitler).

La NATO venne fondata grazie al Trattato del Nord Atlantico a Washington DC il 4 Aprile 1949, ed il suo famoso cuore è:
«Articolo 5: Le Parti convengono che un attacco armato contro una o più di esse, in Europa o nell'America settentrionale, costituirà un attacco verso tutte, e di conseguenza convengono che se tale attacco dovesse verificarsi, ognuna di esse, nell'esercizio del diritto di legittima difesa individuale o collettiva riconosciuto dall'art.51 dello Statuto delle Nazioni Unite, assisterà la parte o le parti così attaccate, intraprendendo immediatamente, individualmente e di concerto con le altre parti, l'azione che giudicherà necessaria, ivi compreso l'impiego della forza armata, per ristabilire e mantenere la sicurezza nella regione dell'Atlantico settentrionale».
Tuttavia, ignorando completamente che il preambolo del Trattato cita:

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I Moai dell'Isola di Pasqua hanno anche il corpo!

i moai
Vedendo le immagini dei Moai sull'Isola di Pasqua (Cile), la domanda sorge naturale: ma quelle sculture hanno anche un busto?

La risposta, piuttosto scontata per gli archeologi esperti di Rapa Nui, è un po' meno ovvia per i non addetti ai lavori.

Gli 887 Moai che "sorvegliano" l'isola del Pacifico hanno un torso, piuttosto stilizzato, a sorreggere il capo.

In alcuni casi la loro figura emerge completamente da terra - si stima che il monolite più alto, noto come Paro, si erga per circa 10 metri dal suolo. In altri, il corpo della statua giace sottoterra, e i 150 Moai più famosi si trovano sepolti fino alle spalle sul fianco di un vulcano.

Per la loro collocazione suggestiva, sono anche i più ritratti nelle foto: ecco perché in molti credono che di queste statue non resti che la testa.

Gli archeologi sanno dell'esistenza del tronco di queste statue dall'epoca dei primi scavi sull'isola, nel 1914.

Un'altra importante campagna di scavi sui Moai fu eseguita negli anni '50, e nuovi scavi sono avvenuti nel 2010 (ma non sono stati gli unici: il sito dell'Easter Island Statue Project riporta tutte le ultime notizie sui lavori).

Qualche anno fa una catena di mail con foto vecchie e nuove dei colossi di pietra lavica, realizzati tra il 1100 e il 1500 dall'antica civiltà di Rapa Nui, "vendeva" la scoperta dei busti delle statue come una sensazionale scoperta archeologica: da qui la curiosità sul corpo delle sculture.

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La misteriosa origine dei "Dischi Bi" di Giada e delle "Pietre Dopra"

 disco bi giada
Nella Cina antica, in un'epoca che risale almeno al 5 mila a.C., grandi dischi di pietra venivano collocati sui corpi degli aristocratici defunti, ma il loro significato e la loro funzione originaria ancora sfugge, così come non è chiaro il modo in cui sono stati realizzate, dato che sono state ricavate da pietra di giada, un materiale estremamente duro.
La Giada è una pietra appartenente alla famiglia dei silicati ed è spesso utilizzata per produrre vasi, gioielli e altri ornamenti. Solitamente è incolore, ma la contaminazione con altri minerali, tipo il cromo, le donano la caratteristica tonalità verde smeraldo.

E' un materiale estremamente difficile da lavorare, fattore che rende perplessi sul fatto che sia stata utilizzata già 7 mila anni fa nella Cina neolitica, periodo in cui non erano ancora disponibili strumenti di metallo.

La forma più sconcertante data a questa magnifica pietra dagli artigiani cinesi del neolitico è quella del disco, spesso chiamati dischi Bi. Si tratta di anelli piatti creati dalla cultura Liangzhu per scopi cerimoniali.

Infatti, la maggior parte di questi particolari manufatti è stata rinvenuta nelle sepolture di defunti di rango elevato, dove sono stati trovati insieme agli altrettanto enigmatici tubi cong, manufatti in giada a sezione circolare all'interno e a sezione quadrata all'esterno.

Le pietre venivano poste in posizione di rilievo sul corpo del defunto, solitamente vicino allo stomaco o al petto, e spesso rappresentavano la classica simbologia relativa al cielo. La parola cinese per la pietra di giada è YU, che significa puro, tesoro, nobile.

La funzione e il significato originario di questi enigmatici oggetti rimane ignota, dato che le culture neolitiche non hanno lasciato documenti scritti. Inoltre, il significato simbolico probabilmente è mutato nel tempo. Le tradizioni più tardive associavano il bi con il cielo e il cong con la terra.

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Sardegna, riemerge sommergibile inglese dalla II guerra mondiale

pesciolini
© Foto: fornita da Massimo Domenico Bondone

"Sono state emozioni fortissime, perché non pensavamo più di riuscirci!", descrive così le sue sensazioni il sub genovese Massimo Domenico Bondone dopo il ritrovamento del sommergibile inglese P311, rimasto sul fondo del mare sardo per 73 anni.


Davanti all'isola Tavolara nel pieno della II Guerra mondiale è affondato il sommergibile inglese con a bordo 71 marinai, di cui dal 1943 non c'erano più notizie... fino a qualche giorno fa. Il sub Bondone con il supporto tecnico dell'Orso Diving Club dopo diversi tentativi, quasi rassegnatosi, ha finalmente ritrovato a 100 metri di profondità il relitto, praticamente intatto.

Corrado Azzali, Massimo Domenico Bondone, Luca Magliacca
© Foto: Massimo Domenico Bondone Corrado Azzali, Massimo Domenico Bondone, Luca Magliacca
Gli echi della II guerra mondiale arrivano fino ai giorni nostri. Tuttora vengono ritrovati, su quelli che erano all'epoca i campi di battaglia, resti delle vittime o dei semplici elmetti, degli oggetti come a ricordarci quei momenti di immane tragedia. Il sommergibile della Royal Navy era in missione per mettere fuori uso gli incrociatori Trieste e Gorizia, il destino ha fatto sì che dopo 73 anni proprio un italiano abbia ritrovato il relitto, un vero cimitero di guerra. Il cerchio si è chiuso, le famiglie dei marinai inglesi, che ora sanno dove giacciono i loro parenti deceduti in guerra, hanno già espresso la loro gratitudine per quest'importante scoperta al sub italiano. Sputnik Italia ha raggiunto per una testimonianza il protagonista del ritrovamento, Massimo Domenico Bondone.

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Il pugnale di Tutankhamon è fatto con ferro di meteorite

pugnale tutt
Un team di ricercatori del Politecnico di Milano, dell'università di Pisa, del CNR, del Politecnico di Torino, del Museo Egizio del Cairo, dell'università di Fayoum e della ditta XGLab, ha pubblicato su Meteoritics and Planetary Science lo studio "The meteoritic origin of Tutankhamun's iron dagger blade" che documenta l'origine meteoritica del ferro della lama del pugnale appartenuto a Tutankhamon, il faraone bambino vissuto nel XIV secolo Avanti Cristo.

Nella ricerca italo-egiziana si legge che
Gli studiosi hanno a lungo discusso dell'introduzione e della diffusione della metallurgia del ferro in civiltà diverse. L'uso sporadico di ferro stato segnalato nell'area del Mediterraneo orientale dal tardo Neolitico all'Età del Bronzo. Nonostante la rara presenza di ferro fuso, si ritiene generalmente che i primi oggetti in ferro siano stati prodotti da ferro meteoritico. Tuttavia, i metodi di lavorazione del metallo, il suo utilizzo e diffusione sono questioni controverse, compromesse dalla mancanza di un'analisi dettagliata. Fin dalla sua scoperta nel 1925, l'origine meteoritica della lama di ferro del pugnale dal sarcofago dell' antico re Tutankhamon (XiV sec,. aC) è stato oggetto di dibattito e analisi precedenti hanno dato risultati controversi.

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Messico: scoperto un codice simbolico nascosto nella Plaza della Luna di Teotihuacan

symbolic code
© Proyecto Estructura A, Plaza de la Luna, Teotihuacan, INAH
Archeologi dell'Istituto Nazionale di Antropologia e Storia (INAH) del Messico hanno scavato ed esplorato, per la prima volta, le viscere della Piazza della Luna a Teotihuacan. Il team è rimasto sorpreso di scoprire che, sotto la piazza di fronte alla maestosa Piramide della Luna dal cielo, c'erano delle pietre che sembravano un paesaggio lunare ricco di crateri.

Hanno esaminato la serie di fori e hanno scoperto al loro interno delle stele di pietra verde lisce. Gli archeologi hanno anche scoperto passaggi che segnano il centro di questo spazio con le direzioni dell'universo (punti cardinali) e una serie di fori contenenti ciottoli di fiume. Tutti questi aspetti costituiscono un codice simbolico che le antiche persone di Teotihuacán hanno sviluppato nelle prime fasi della città, quasi 2000 anni fa.

"Siamo di fronte ad un nuovo ombelico della città, di fronte a un nuovo centro cosmico. La Piazza della Luna non era come la vediamo oggi. Era piena di buchi, canali, stele, gli edifici erano molto più remoti, e la Piramide della Luna era più piccola. Il calcare che forma la superficie della Piazza della Luna è stato modificato, abbiamo identificato oltre 400 cavità che sono state utilizzate per oltre cinque secoli, piccoli fori di 20-25 centimetri di diametro e con profondità di circa 30 centimetri che ricoprono la piazza, anche se i fori sono più concentrati in alcune zone. Molti di loro avevano pietre di fiume che sono state portati da altrove", ha riferito la Dr.ssa Veronica Cabrera Ortega, direttore del progetto di ricerca.

Piazza della Luna
© Proyecto Estructura A, Plaza de la Luna, Teotihuacan, INAH Gli scavi sono in corso sotto la superficie della Piazza della Luna, di fronte alla Piramide della Luna.

Top Secret

Il complotto di Hitler per assassinare Stalin

operazione zeppelin

Anche se è noto che durante la Seconda Guerra Mondiale l'intelligence tedesca aveva preso di mira il leader sovietico Josef Stalin, quanto sono andati vicini al successo? Ciò che segue narra la storia dell'Operazione Zeppelin delle SS e delle brillanti contro-mosse, conosciute come Operazione Nebbia, attuate dall'ufficiale del controspionaggio militare sovietico (SMERSH) Grigorii Grigorenko, che avrebbe poi comandato il Secondo Direttorato Principale del KGB durante la Guerra Fredda.


Molto è stato scritto e detto sul tentativo di liquidare Stalin durante la Seconda Guerra Mondiale, nulla di specifico però, perché ci si è fermati al livello di speculazione o di fiction.

Il fallito assassinio del Comandante Supremo dell'Unione Sovietica, progettato dai sabotatori tedeschi, è, dopo tutto, un soggetto appassionante. E avevano pensato di ucciderlo davvero. In ogni caso, la storia della cattura dei terroristi-sabotatori è l'antefatto di una delle operazioni di maggior successo del controspionaggio sovietico, nome in codice "Nebbia", portata a termine dal Maggiore Grigorii Federovich Grigorenko, nato a Poltava, oggi in Ucraina. Il Servizio di Sicurezza Federale russo (FSB) ha di recente declassificato questa operazione.

Perché era stata lanciata la Zeppelin?

L'insuccesso invernale della Whermacht alle porte di Mosca e il fallimento della sua Blitzkrieg avevano costretto i servizi di intelligence tedeschi a cercare nuove opportunità. A questo proposito, nel marzo del 1942, l'Ufficio per la Sicurezza Principale del Reich (RSHA) aveva sviluppato un piano specifico, a cui era stato dato il nome in codice di "Unternehmen Zeppelin". L'incarico di portare a termine l'operazione era stato assegnato a quattro Sonderkommandos di prima linea, collegati con gruppi operativi delle forze di sicurezza e di polizia nei territori occupati dell'Unione Sovietica, facenti parte del 6° Dipartimento. Questo comprendeva anche diversi centri di addestramento in ricognizione e sabotaggio per gli agenti che dovevano operare nelle retrovie sovietiche.

Otto Skorzeny
Il Comandante delle SS per le operazioni speciali, Standartenführer Otto Skorzeny.
Allo stesso tempo, i Sonderkommandos Zeppelin erano tenuti a collaborare anche con gli Abwehrkommandos e gli Abwehrgruppen di prima linea. In sostanza, l'Operazione Zeppelin presupponeva l'impiego su larga scala di agenti con compiti di intelligence, sabotaggio, propaganda e incitamento alla guerriglia, allo scopo di fomentare sollevazioni armate anti-sovietiche. I piani dell'RSHA asserivano chiaramente che:
"Non possiamo limitarci a qualche decina di gruppi con attività diverse, per il colosso sovietico queste sono solo punture di spillo. Dobbiamo arrivare a qualche migliaio."
Il capo del controspionaggio di Hitler, Walter Schellenberg, si chiede, nelle sue memorie dal titolo "Il labirinto", di che entità fosse questa operazione e quanta importanza le fosse stata attribuita.

Per questa operazione erano stati selezionati prigionieri di guerra e disertori. Dopo aver acconsentito a lavorare per l'intelligence tedesca e la conseguente verifica (della loro attendibilità), essi venivano trattati allo stesso modo dei soldati della Wehrmacht, compreso vitto e alloggio di buona qualità. Veniva loro concesso anche di viaggiare in Germania.

Sherlock

Arkaim: ecco la Stonehenge della Russia, un vero puzzle del mondo antico

Arkaim
Tutti hanno sentito parlare di Stonehenge. Se vi trovaste nelle steppe degli Urali meridionali ed entraste in contatto con una tribù locale, passando mesi per imparare la loro lingua e conquistare la loro fiducia, e il loro capo vi ammettesse a diventare membro onorario del clan (contro il parere del loro sciamano) e, infine, chiedeste loro se abbiano mai sentito parlare di Stonehenge, ebbene, probabilmente la loro risposta sarebbe sì!

Le pietre circolari del Wiltshire sono diventate famose, conquistandosi il loro posto nella cultura popolare di tutto il mondo. Eppure, con somma sorpresa, ci si sta rendendo sempre più conto che Stonehenge non è l'unico esempio ci cerchio megalitico del mondo. Gli archeologi calcolano che su tutta la Terra esistano circa 5 mila strutture simili, alle coordinate geografiche più disparate, indice del fatto che questa costruzione aveva un significato fondamentale per i nostri antenati. L'Inghilterra, quindi, non ha il monopolio dei cerchi megalitici. Alcuni dei più interessanti monumenti del genere si trovano all'interno dei confini dell'ex Unione Sovietica. Arkaim, è uno di questi.

Аркаим (in russo), è considerato da alcuni come il sito archeologico più importante ed enigmatico del nord Europa. Il sito è oggetto di polemiche ed è a volte indicato come la Stonehenge della Russia. Si trova alla periferia della regione di Chelyabinsk, negli Urali meridionali, appena a nord del confine con il Kazakistan. Il sito viene generalmente datato al 17° secolo a.C., anche se sono state proposte datazioni antecedenti, fino al 2000 a.C. L'insediamento apparteneva alla cultura di Sintashta-Petrovka, un'antica cultura dell'età del bronzo vissuta nella parte settentrionale della steppa eurasiatica, al confine tra Europa Orientale ed Asia Centrale, nel periodo compreso tra il 2100 ed il 1800 a.C. Le prime bighe conosciute sono state trovate nelle tombe di Sintashta, e questa cultura è considerata la probabile origine di questa tecnologia, che in seguito si espanse in tutto il Vecchio Mondo e giocò un ruolo importante nelle antiche tecniche di battaglia. Gli insediamenti di Sintashta sono anche importanti per l'incredibile attività di estrazione del rame e di lavorazione del bronzo, insolita per una cultura della steppa.

Il sito venne scoperto nel 1987 da un team di scienziati di Chelyabinsk che stavano pianificando la realizzazione di un lago artificiale proprio in quell'area. I primi scavi furono diretti da Gennadii Zdanovich, inizialmente i ritrovamenti furono praticamente ignorati dalle autorità sovietiche ma l'attenzione sul sito crebbe dopo ulteriori scavi archeologici. Nel 1991 il sito venne designato riserva culturale e nel 2005 venne visitato da Vladimir Putin.