Fuoco nel Cielo
Nell'articolo intitolato La Terra ha "Rubato" l'Oceano di Marte? ho descritto come, circa 12.500 d.C., una scarica elettrica possa aver trasferito una parte dell'acqua e dell'atmosfera marziana sulla Terra (vedi la freccia rosa sul diagramma qui sotto).
Nell'articolo intitolato Of Flash-frozen Mammoths and Cosmic Catastrophes, ho spiegato come, circa 4 secoli prima, circa 12.900 d.C., diversi frammenti di comete hanno colpito l'emisfero settentrionale della Terra (vedi freccia turchese) causando il successivo raffreddamento globale.
Mentre scrivevo questi articoli mi è stato sempre più chiaro che questi erano solo due dei tre eventi catastrofici che hanno preceduto il Dryas Recente. Nel diagramma qui sopra, possiamo vedere che un terzo evento si è verificato circa 14.400 d.C. (vedi linea verticale verde).
Questo evento ha avuto un magnitudo ancora maggiore dei due eventi che lo seguirono, poiché ha indotto una abbassamento di 10°C rispetto ai due eventi successivi che hanno indotto un abbassamento di "solo" 7°C.
Nel presente articolo, esploreremo le specifiche dell'evento di 14.400 anni fa e spiegheremo come esso possa far parte di un più ampio ciclo cometario di 3.600 anni.
In molti hanno riferito di aver sentito le case tremare e un forte rumore sopra l'East Yorkshire questo giovedì, descrivendo in pratica un forte boato sonico.
Molti abitanti della regione si sono rivolti ai social media per chiedere agli altri se avevano sentito il movimento della terra e sentito il suono che "riverberava" verso l'ora di pranzo di giovedì 14 maggio.
Un uomo ha scritto: "Trema tutto! Come una bomba!"
Un altro utente sui social media ha riportato: "Sembrava come se qualcosa avesse colpito la casa".
La strana attività è stata presto spiegata come un boom sonico - un suono molto forte causato da onde d'urto create da qualsiasi oggetto che viaggia nell'aria più veloce della velocità del suono.
Ed è proprio ciò che il team ha scoperto quando hanno esaminato campioni del meteorite Mundrabilla, scoperto in Australia nel 1911 e tra i più grandi mai rinvenuti sulla Terra. Il team ha analizzato i campioni utilizzando una tecnica chiamata "spettroscopia a microonde modulata" (MFMMS), che prevede l'esposizione dei campioni alle radiazioni magnetiche e a microonde in un ambiente vuoto, che può essere raffreddato. Il team ha trovato una lega di iridio, piombo e stagno nel campione di meteorite, che ha reagito all'MFMMS in modo molto simile ai materiali superconduttivi conosciuti.
Dalla Groenlandia al Sud America
Qualche mese fa è stata definitivamente confermata l'origine meteorica di un cratere di una trentina di chilometri di diametro, in Groenlandia, scoperto nel 2015 nel corso di un progetto di mappatura satellitare: situato a un chilometro di profondità sotto un ghiacciaio continentale, il cratere è il risultato di un impatto così imponente da avere avuto effetti evidenti sul clima dell'emisfero nord del pianeta.
Altre prove a sostegno di questa versione dei fatti sono presentate adesso in uno studio, pubblicato su Nature Scientific Reports, condotto dal paleontologo cileno Mario Pino e da un team internazionale di ricercatori.
I valori che emergono sono preoccupanti, anche se non c'è stato alcun pericolo per le persone.
Il meteorite aveva un diametro tra i 160 cm e 200, la deflagrazione è iniziata sui cieli della Sardegna, o appena ad ovest. Non appena a contatto con l'atmosfera il meteorite è presumibilmente esploso a circa 120 km dalle coste occidentali della Sardegna, probabilmente raggiungendo il suolo in mare aperto.
Dal database della NASA risulta essere il secondo evento tra i più potenti dal 1988 ad oggi avvenuti nel Mediterraneo occidentale, ed il maggiore mai censito in Italia. Per altro, risulta tra i maggiori impatti avvenuti in Europa.
Secondo le stime dell'Imo, l'Organizzazione Mondiale Meteore, aveva una massa di 4 tonnellate e un raggio di poco meno di 2 metri, ovvero ben più delle prime stime effettuate il giorno dopo l'evento.
Buona sera. Questa sera mercoledì 21 marzo, verso mezzanotte e un quarto, ho visto una palla bianca con un alone verde cadere verticalmente sopra la casa del mio vicino a Gujan Mestras in Gironde (Francia). Non sembrava una stella cadente che ho visto diverse volte. Grazie per le vostre spiegazioni
A dimostrarlo è un'immagine davvero suggestiva immortalata sulle Dolomiti da Ollie Taylor dell'ESA. L'impatto dell'oggetto con l'atmosfera ha prodotto un'esplosione ad una velocità di 70.000 chilometri all'ora, una deflagrazione che ha ridotto l'oggetto in polvere. Secondo l'ESA sono state ben 1.150 le meteore registrate nella giornata di mercoledì 14 novembre, una quantità impressionante. Si tratta degli effetti del passaggio delle Tauridi, lo sciame meteorico visibile in queste sere e frutto della disintegrazione della cometa Encke. Anche l'astronauta italiano Paolo Nespoli ha osservato un bolide simile riprendendolo in un video che ha fatto il giro del mondo.
Erano le ore 21,30 di sabato 9 settembre 2017 quando molti testimoni hanno avvistato un "bolide luminoso" nitidamente osservato tra i cieli tra Basilicata, Puglia, Abruzzo e Molise. Sono infatti arrivate nelle ultime ore molteplici segnalazioni provenienti da queste regioni, tutte riguardanti quella che viene descritta come una "stella cadente molto luminosa", tanto da sembrare infuocata assumendo negli ultimi secondi una singolare colorazione verde. Il tutto è avvenuto in un lasso di tempo relativamente breve, ma quanto basta per poter avvistare ad occhi nudi il fenomeno.

Il meteorite ripreso nella sera di martedì nel Nord Italia, foto da internet, provenienza sconosciuta.
Il meteorite è apparso luminosissimo in cielo per qualche istante, è sfrecciato finendo la sua corsa con un bagliore verdastro causato dall'esplosione e quindi disintegrazione.
I meteoriti che impattano nell'atmosfera terrestre ogni giorno sono numerosi, ma per fortuna di piccole dimensioni e generano quelle che definiamo "stelle cadenti". E' il calore dell'atmosfera di alta quota a disintegrarli, e a rendere i sassolini che impattano l'atmosfera così luminosi.
Ma a volte il meteorite raggiunge il suolo, anche senza procurare danni. Oppure, occasionalmente, la sua esplosione può essere particolarmente violenta.
Nella mattina del 15 febbraio 2013, un meteorite del diametro approssimativo di ben 15 metri si è disintegrato in prossimità di Čeljabinsk nella regione russa degli Urali, causando un'esplosione che ha mandato in frantumi i vetri delle abitazioni, e furono numerosi i feriti dai vetri rotti.
Quello accaduto in Russia è stato un evento rilevante, ma può succedere di ben peggio nel nostro Pianeta.
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