Di Maio Soros Immigrazione
Le Ong esultano. Non solo per la ripresa del business degli sbarchi, che ora comprende nel pacchetto vacanza anche una esclusiva crociera di 15 giorni su navi di lusso. Anche per l'arrivo di una pioggia di soldi. Mentre gli italiani fanno la fame e le imprese chiudono, infatti, l'Aics, Agenzia per la cooperazione allo sviluppo sotto l'egida del ministero degli Esteri (Di Maio), ha deciso di concedere proroghe di 4 mesi, allungare le scadenze per i bandi in corso, e rimborsare le ong anche per i costi sopravvenuti e relativi all'emergenza sanitaria in atto.

Le aziende per accedere al prestito garantito dovranno essere in salute e soprattutto in grado di attendere almeno ulteriori 60 giorni per l'esame dei libri contabili da parte degli istituti di credito.

Per le Ong, invece, è tutto automatico. La richiesta delle Ong ha da subito puntato a ottenere finanziamenti pubblici extra per il blocco delle attività, sulla mobilità del personale, l'annullamento delle missioni all'estero, la quarantena di decine di operatori che in arrivo dall'Italia sono stati sottoposti a misure di restrizione, cooperanti ed esperti che hanno dovuto annullare decine di missioni all'estero per via dello stop dei collegamenti aerei, frenata delle donazioni e, non ultimo, il blocco di tutte le attività di educazione alla cittadinanza che si tengono nelle scuole italiane.

La richiesta è di 100 milioni di euro complessivi. E Di Maio approva, e assicura che «si dovranno valutare i percorsi su come destinare nuove risorse per assicurare il raggiungimento degli obiettivi per i beneficiari, pensare a forme di sostegno generale al settore della solidarietà internazionale, costruendo o partecipando a strumenti finanziari che consentano di superare la prevista riduzione di risorse private a dono».

Insomma, tasse degli italiani per coprire i costi delle ong.

Senza contare che con la prima trance di progetti le Ong si sono portate a casa dal Viminale 27 milioni. E sugli aiuti al mondo del no-profit nemmeno l'Europa si sottrae: la Commissione è corsa in aiuto delle organizzazioni umanitarie decretando, lo scorso 20 marzo, di elargire ben 14 milioni ai progetti dedicati alle diseguaglianze sociali in Africa «e finalizzati al prosieguo delle attività per prorogare i tempi di successo» così è scritto nel documento.

E poi, ovviamente, ci sono i 500 milioni di euro (dal 2017):

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