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Anonymous ha deciso di coinvolgere anche la Turchia nella sua guerra allo Stato Islamico e ha annunciato di voler continuare a lanciare attacchi informatici contro i sistemi che forniscono strutture militari turche.

Quella contro l'Isis è una guerra che si combatte con tutti i mezzi possibili, anche tramite internet. Anonymous all'indomani del massacro di Parigi aveva lanciato una campagna globale contro il Daesh volto a tracciare ogni aderente l'organizzazione terroristica. Ora però la sigla non si ferma e ha annunciato di voler estendere la guerra al Califfato anche alla Turchia, i cui rapporti con l'Isis sono perlomeno sospetti. Il gruppo hacker a questo proposito ha rilasciato un vero e proprio comunicato: "La Turchia sostiene Daesh (Isis) comprando il loro petrolio e cura i suoi combattenti (...): non accetteremo che il signor Erdogan fornisca assistenza ai terroristi oltre (.. .) Se non fermate il vostro sostegno per Daesh, continueremo a condurre attacchi informatici contro la Turchia. "

Insomma una accusa vera e propria che sembra confermare le accuse lanciate da parte di Mosca ai danni di Ankara nei giorni scorsi in occasione dell'abbattimento da parte turca del Sukhoi-24 russo sul confine siro-turco. Nei giorni scorsi Anonymous aveva già colpito migliaia di siti web turchi e nei prossimi giorni l'attività del gruppo hacker dovrebbe intensificarsi notevolmente: "Continueremo ad attaccare il DNS, le vostre banche e siti governativi. Poi attacheremo i vostri aeroporti, le vostre strutture militari e le connessioni private dello stato. Vi distruggeremo l'infrastruttura bancaria. Smettete di sostenere lo stato islamico. Il vostro destino è nelle vostre mani ". Nonostante siano state fornite dai russi, ma non solo, importanti prove circa la collaborazione attiva tra Turchia e Isis nessuno nella comunità internazionale sembra aver preso alcuna misura per limitare l'azione del governo turco.

Fonti: Yahoo, Rt.com