Seriamente, anche se i Democratici si rammaricano e sostengono di non aver mai pensato che Obama sarebbe diventato la delusione che è stata, la stessa cosa non si può dire della Clinton. Madama Segretaria ha un pedigree bello lungo e gli avvertimenti sull'etichetta sono scritti a caratteri nitidi e facili da leggere. Non c'è proprio nessuna scusa per chi voglia votare un elemento ormai ben noto come Hillary, e poi lamentarsi di non aver capito che razza di incallita, calcolatrice, vecchia bisbetica fosse veramente questa donna.
La belligeranza della Clinton è ormai cosa ben nota. E' davanti a noi, e possiamo vederla tutti. Ha votato per l'intervento in Iraq, ha sostenuto il fiasco in Libia e ora si sta caricando per la Siria. La sua politica estera assetata di sangue è solo un po' più a sinistra di quella di John McCain e del suo socio, scappato dal manicomio, Lindsey Graham. Detto in parole semplici: un voto per la Clinton è un voto, volente o nolente, per diffondere sempre più la stessa morte e distruzione in tutto il pianeta, alla eterna ricerca del dominio imperiale. E' così semplice. Ecco un estratto del suo discorso:
"...dobbiamo essere chiari su ciò che abbiamo di fronte. Dopo (i fatti di) Parigi, abbiamo visto attacchi terroristici letali in Nigeria, Libano, Iraq e un aereo civile russo distrutto sopra il Sinai. Al centro del panorama odierno del terrore c'è l'ISIS. Questi perseguitano minoranze etniche e religiose, rapiscono e decapitano i civili, uccidono i bambini. In continuazione schiavizzano, torturano e stuprano donne e bambine. L'ISIS opera su tre livelli che si autosostengono: una enclave fisica in Iraq e Siria, una rete terroristica internazionale che comprende affiliati sia in regione che altrove e una connotazione ideologica di Jihadismo radicale. Dobbiamo colpirle e distruggerle tutte e tre. E il tempo è quello che conta. L'ISIS sta dando prova di nuove ambizioni, portata e capacità. Dobbiamo fermare lo slancio di questo gruppo e poi spezzarlo"... (Una conversazione con Hillary Clinton, Consiglio per le Relazioni Estere)Vi siete fatti il quadro? L'ISIS è dappertutto, in Siria, in Iraq, in Europa, negli Stati Uniti, nell'armadio, sotto il tappeto...., ovunque. E allora dobbiamo darci da fare e ammazzarli tutti subito, prima che stuprino le nostre donne, taglino la testa ai nostri figli e ci facciano diventare tutti loro schiavi sessuali.
Aveta già udito questo mantra prima d'ora? Magari anche solo una volta o due?
Naturalmente questa è musica alle orecchie dei fabbricanti di armi, dei banchieri tronfi e dei buoni a nulla che affollano queste pompose riunioni. A loro piace proprio l'idea di una guerra senza fine, una guerra eterna, una guerra che si allunga in tutte le direzioni, per tutti i continenti, eterna e perenne. Questo è sempre stato il sogno delle élites, vero? Essere certi che ci si scanni in continuazione, in modo che possano prestarci i soldi per comprare le armi che ci permetteranno poi di eliminarci a vicenda il più efficientemente possibile? Questa per certa gente è la ninnananna di Brahms, ma per tutti gli altri è puro inferno.