carri armati turchi in Iraq
© AP Photo/ Lefteris Pitarakis
A Baghdad migliaia di persone sono scese oggi in piazza per rivendicare il ritiro delle truppe della Turchia, riferisce la televisione irachena Alsumaria.

Il 4 dicembre, come dichiarato dalle autorità dell'Iraq, carri armati della Turchia sono entrati nela privincia irachena di Ninive col pretesto di addestramento delle milizie che stanno lottando contro i terroristi. I ministeri degli Esteri e della Difesa di Baghdad hanno dichiarato che da parte dei militari della Turchia si tratta di un'azione "ostile" che non è stata concordata con il governo del paese.

Il corrispondente della televisione irachena informa che i manifestanti hanno gremito la piazza Tahrir nel centro della capitale irachena. Fra gli slogan anche "Erdogan, sei un vigliacco". La televisione comunica che la polizia di Baghdad ha innalzato le misure di sicurezza.

L'agenzia France Presse, da parte sua, informa che tra i manifestanti ci sono non pochi combattenti delle milizie sciite che combattono lo Stato Islamico (Daesh) a fianco dell'esercito iracheno.

"Come comandante di una brigata armata non sono pienamente soddisfatto delle azioni del nostro governo. Siamo qui per dire che la nostra pazienza è finita", — ha detto all'agenzia Ali Rubai, uno dei comandanti dei miliziani.

Secondo Rubai, il premier iracheno Haider al-Abadi doveva subito battere con un "pugno di ferro" piuttosto che fare delle concessioni al leader curdo Massoud Barzani e ad altre figure politiche.

"Tuttavia non siamo qui per mettere in dubbio la competenza del nostro comandante in capo. Come reparto militare siamo pronti ad agire", — ha detto il miliaziano.

Sabato l'Iraq ha inviato al Consiglio di sicurezza dell'ONU una lettera in cui ha rivendicato l'immediato ritiro delle truppe turche dal territorio del paese, dichiarando che la loro presenza viola gravemente la Carta dell'ONU e le norme del diritto internazionale. Il rappresentante permanente degli USA all'ONU Samantha Power ha informato che la lettera sarà diramata ai membri del Consigio di sicurezza.