Milos Zeman
Il presidente della Repubblica Ceka ha espresso una sonora critica alle trattative per l'adesione della Turchia all'Unione Europea "davanti agli indizi ed alle prove evidenti che dimostrano che la Turchia risulta di fatto un alleato e dello Stato Islamico", ha considerato questo Sabato Zeman.

Nelle dichiarazioni rilascate durante la fine della sua visita nella regione della Bohemia, nel nord del territorio della Repubblica Ceka, il presidente ha richiesto con urgenza alle autorità della UE di trattare con molta "cautela" la Turchia visto che questo paese dimostra maggiori affinità con lo Stato Islamico che non con i paesi europei.

"Nonostante che la Turchia sia membro della NATO questo paese opera in forma tale da apparire un alleato di fatto dello Stato Islamico".

Allo stesso modo Zeman ha condannato la decisione del blocco europeo di fornire un pacchetto di aiuti finanziari per 3,2 milioni di dollari ad Ankara, per la questione di voler impedire l'ingresso in Europa ai rifugiati siriani che fuggono dalla violenza in Siria.

"Anche l'Impero Romano, prima di sgretolarsi, pagò tributi ai barbari (per non fare invadere il suo territorio)", ha ricordato Zeman per poi avvisare sui pericoli che derivano dalle politiche avventuriste del Governo di Ankara e delle possibili conseguenze a livello regionale ed internazionale. Il presidente della Repubblica Ceka non è il primo politico europeo che si dimostra chiaramente scettico circa l'adesione della Turchia alla UE. Lo scorso mese di Novembre, il capo del Partito per la Libertà dell'Olanda (PVV), di estrema destra , Geert Wilders, si era opposto alla adesione della Turchia alla UE.

Alla fine dello scorso mese di Novembre, i leaders della UE avevano accettato un piano di azione per far impegnare la Turchia a trattenere il flusso dei richiedenti asilo verso l'Europa in cambio di rinforzare i legami con l'entità europea, così come la riattivazione dei negoziati per il suo ingresso.

Negli ultimi mesi l'Europa ha dovuto affrontare una affluenza senza precedenti di rifugiati provenienti soprattutto dai paesi colpiti dal terrorismo, come la Siria, l'Iraq e l'Afghanistan. Il 18 di Settembre, l'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) aveva annunciato che il numero di persone che hanno attraversato il Mediterraneo nel 2015 per rifugiarsi in Europa era aumentato fino a 473.887 .

Amnesty International aveva denunciato il 27 Novembre che la Turchia aveva violato le norme di diritto internazionale nel deportare i sollecitanti asilo siriani.

Nota: La presa di posizione di Milos Zeman rappresenta uno schiaffo alla cancelliera tedesca Angela Merkel che ha condotto la trattativa con la Turchia arrogandosi il diritto di decidere per conto di tutti i paesi europei, incurante delle conseguenze in termini di destabilizzazione sociale nei paesi esposti all'invasione di massa di migranti e profughi.

Inoltre il presidente Zeman, con le sue dichiarazioni, ha operato uno strappo alla politica degli USA e della NATO che utilizza la Turchia per fare il lavoro sporco di destabilizzazione della regione mediorientale e nello stesso tempo lancia proclami altisonanti ed ipocriti di "lotta al terrorismo dello Stato Islamico", nascondendo la complicità di questo paese e della NATO nell'appoggio al terrorismo jihadista.

Fonte: Hispan Tv

Traduzione e note: Luciano Lago