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Lo scorso febbraio l'influente società texana specializzata in pubblicistica su materie geopolitiche e consulenza analitica e investigativa Stratfor ha pubblicato una previsione sugli sviluppi delle tendenze globali per il decennio 2015 - 2025. Si tratta di un rapporto estremamente sintetico e diretto, che in sostanza riprende la visione già presentata da George Friedman, Presidente di Stratfor, consigliere del Dipartimento di Stato, al Chicago Council on Global Affairs il 3 febbraio. Cerchiamo di riassumere i punti salienti avvertendo che la versione integrale è disponibile in lingua inglese sul sito dell'agenzia.
Previsioni del decennio 2015 - 2025 traccia le linee di tendenza globali esaminando sette macro aree: Unione Europea, Russia, Medio Oriente, Cina, Paesi tropicali, Stati Uniti. Si tratta di previsioni, come potete vedere, estremamente audaci e sorprendenti. Vediamole in sintesi:
La crisi dell'Unione Europea.L'Unione non riuscirà a ricucire le divergenze emerse dopo la crisi del 2008. Secondo Stratfor l'Unione è destinata a spaccarsi in quattro zone: Mediterrano, Europa Centrale (Germania e Satelliti), Mare del Nord (Svezia e Regno Unito) ed Europa Orientale (sede di una "nuova NATO dell'est" su cui torneremo). Questa disintegrazione ridarà fiato agli Stati nazionali ed al protezionismo, il che colpirà violentemente l'economia tedesca, che si sostenta troppo sull' export nell'eurozona.
Secondo Stratfor il tallone d’Achille della Germania è l’eccessiva dipendenza dall’export
Conclusione: la nostra previsione è che la Germania scivolerà e precipiterà in un grave declino economico che produrrà una crisi interna, sociale e politica, crisi che ridurrà l'influenza tedesca sull'Europa nei prossimi 10 anni.
Commenta: Per maggiori dettagli vi consigliamo di guardare questo video:
George Friedman, consigliere politico del Dipartimento di Stato, fondatore del think tank Stratfor interviene al Chicago Council on Global Affairs.
Commenta: No, Giulietto Chiesa non è più solo. Sempre più ampie fasce della società comprendono bene il gioco sporco che l'Occidente sta giocando in Medio Oriente e in tutto il Mediterraneo. Ora sembra che anche nelle schiere più alte della politica qualcosa si muova, almeno in apparenza; il livello di ipocrisia e spregiudicatezza guerrafondaia è arrivato ad un livello umanamente non più concepibile, se non fosse per qualche mente psicopatica che tira sempre le redini, noncurante della distruzione sua, e tanto meno di quella degli altri.