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Negli ultimi giorni si è molto discusso delle capacità belliche impiegate in Siria. Bombe millimetriche in grado di colpire bersagli con elevata precisione, missili da crociera lanciati a migliaia di chilometri di distanza da navi di piccole dimensioni, veicoli di ultima generazione impiegati in combattimento e una guerra elettronica/informatica che ha raggiunto un peso specifico di fondamentale importanza per l'esito della guerra.ù

A Marzo Sputnik International raccontava, senza ricevere particolare attenzione dai media occidentali, di un nuovo sistema di guerra elettronica in dotazione alle forze armate Russe: Il Richag-AV. Molti esperti hanno notato come il nuovo dispositivo montato su quasi tutti i mezzi in dotazione alle forze armate impiegate in Siria abbia cambiato letteralmente il corso della guerra impedendo a NATO/GCC di comunicare e coordinarsi con le forze presenti sul terreno (IS, Al Nusra, FSA) e interferendo gravemente nelle comunicazioni tra alleati (Israele, GCC, NATO).

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© opinione-pubblica.comEW (Electronic Warfare – Guerra Elettronica)
Questo complicato sistema di guerra-elettronica introdotto da poco rientra all'interno del più ampio sistema di guerra elettro-informatica chiamato in gergo C4I (comando, controllo, comunicazioni, computer, informazioni ed interoperabilità). Come viene illustrato dall'esperto Valentin Vasilescu:
L'"arma segreta" più sofisticata con cui i russi impongono la supremazia nella guerra elettronica (EW - Electronic Warfare), resta avvolta nel mistero, come anche il formidabile sistema russo di raccolta ed elaborazione delle informazioni. Entrambi fanno parte del complesso automatico C4I (comando, controllo, comunicazioni, computer, informazioni ed interoperabilità) che i russi hanno creato in Siria, permettendogli l'identificazione degli obiettivi dei bombardamenti e loro assegnazione ai diversi aerei, evitando che la NATO scopra qualcosa del modus operandi dei russi. In assenza di un minimo di informazioni, la NATO non può scatenare efficaci contromisure elettroniche (ECM) contro i russi in Siria. I mezzi della guerra elettronica terrestre, navale e aerea che la Russia ha dispiegato nel teatro operativo in Siria per monitorare l'intero spettro elettromagnetico, individuano i trasmettitori nemici e li confondono. La guerra elettronica s'estende oggi al disturbo di comunicazioni e alla sorveglianza radar ed elettro-ottica.
Dopo le problematiche, per usare un eufemismo, incontrate nel mar nero dalla marina statunitense, in Siria si registra l'ennesima dimostrazione operativa delle superiori capacità EW (elettronic Warfare) di Mosca rispetto ai suoi rivali occidentali. Questa situazione ha generato un ombrello protettivo per tutte le forze presenti in Siria nel combattere il terrorismo contro le incursioni NATO/GCC. L'impossibilità di Washington di fungere da ago della bilancia è un'assoluta novità nel contesto medio orientale ed è la dimostrazione palese che il mondo unipolare, quantomeno in termini militare, è già tramontato da tempo (le prima avvisaglie si ebbero già in Novorossia nel 2014).

La Federazione Russa è abituata da anni a contrastare il terrorismo militante e conosce quanto siano importanti le reti di comunicazione sul terreno tra le forze insorgenti. Distruggere o rendere inutilizzabili tali network è stato uno dei più importanti traguardi raggiunti in pochi giorni di operazioni in Medio Oriente. Consapevoli di questa superiorità, la flotta aerea di Mosca si è potuta concentrare su una serie di sortite (siamo a più di 300 da inizio coinvolgimento) che hanno aperto il fronte alle incursioni coordinate dell'esercito arabo siriano.

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© opinione-pubblica.comL’Esercito Arabo Siriano riconquista interi villaggi grazie all’aiuto Russo.
Nell'era dell'informatica e della tecnologia Mosca si trova, non casualmente, in una posizione dominante potendo contare su strumentazioni in grado di ridurre in brandelli l'influenza e l'importanza di Washington in un conflitto. Un vantaggio di cui gli americani sono consapevoli da tempo, come dimostra l'isteria del dipartimento di Stato sul coinvolgimento Russo in Siria.

Il complesso bellico-finanziario (Pentagono/CIA - Wall Street/Londra) temeva ciò che oggi è sotto gli occhi di tutti: una triplice morsa letale composta da attacchi aerei, comunicazioni inefficaci su tutti i livelli ed una forza d'attacco, presente sul campo di battaglia, altamente motivata ed equipaggiata che sta rapidamente ponendo fine all'assedio straniero in Siria.



Dopo l'Ucraina, anche in Siria, i sogni egemonici Americani hanno ancora una volta dovuto scontare l'impatto con la dura realtà.