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I drammatici sviluppi in Siria hanno in qualche modo fatto passare in secondo piano quello che succede nell'Ucraina occupata dai nazisti. In verità, laggiù non è successo nulla di veramente "importante", ma questo da solo è un progresso importante ed un caso di "nessuna nuova, buona nuova".

Banderastan

Ricordate quanto siamo andati vicino ad un attacco Ukronazi solo qualche mese o qualche settimana fa? L'attacco non si è mai materializzato. Questa, lo ribadisco, è la notizia più importante e qualcosa che la maggior parte di noi non avrebbe mai osato sperare. Dopo tutto, gli Ukronazi avevano concentrato lunga la linea di contatto una forza molto consistente (qualcuno direbbe "gonfiata"), la retorica proveniente da Kiev era anche peggiore del solito e c'erano tutti i sintomi che la giunta fosse pronta ad attaccare in qualunque momento. Poi sono successe due cose. Primo, è abbastanza evidente che la Merkel e Hollande hanno detto a Poroshenko che se avesse lanciato ancora un altro attacco, molto probabilmente ne sarebbe uscito sconfitto e che loro non avrebbero potuto salvarlo con un "Minsk 3".

Secondo, gli analisti militari americani ed ucraini hanno probabilmente comunicato a Poroshenko che l'esercito Ukronazi non aveva semplicemente i mezzi per sconfiggere i Novorussi. Tradotto in termini politici, questo significa che un attacco della giunta al Donbass non sarebbe sufficiente per costringere la Russia ad intervenire direttamente ed apertamente e questo renderebbe inutile tutta l'operazione.

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Loro non si sono mai evoluti
[Nota a lato e precisazione: dal momento che stiamo parlando di individui maniacali e dominati dall'odio, dobbiamo presumere che essi siano capaci, letteralmente parlando, di tutto, in qualsiasi momento. Dal far saltare una centrale elettrica ucraina al lanciarsi alla "riconquista" della Crimea. Tutto quello che sto dicendo è che fino ad ora non si sono visti attacchi. Non faccio previsioni per il futuro. Mi aspetto infatti che il regime di Kiev cada con un'ultima grande orgia di violenza.]

Se non altro, la stupefacente efficacia di un contingente veramente ridotto dell'Aviazione Russa in Siria (per non parlare degli attacchi con i missili da crociera), ha probabilmente fatto capire anche al più illuso degli Ukronazi che essi non stavano combattendo contro l'esercito russo nel Donbass, perché, se così fosse stato, la guerra sarebbe finita in 24 ore.

Prevedibilmente, l'impotenza militare (ed economica!) della giunta ha scatenato una "reazione compensatoria" politica che si è manifestata in una serie di mosse sorprendentemente goffe e controproducenti. Prima, i banditi di Settore Destro hanno bloccato il confine con la Crimea (riuscendo a far passare quella che è una piccola guerra di mafia per i proventi delle tasse sull'import/export come una mossa "patriottica"). Successivamente, per non essere da meno dei suoi alleati nazisti, Poroshenko ha vietato a tutti gli aerei di linea russi il sorvolo dello spazio aereo ucraino. Qualcuno ha detto che una mossa del genere danneggiava l'economia ucraina. Beh, anche se questo è certamente vero, vorrei aggiungere che non fa alcuna differenza per un'economia che è già comunque in caduta libera. La giunta in pratica non si occupa più dell'economia ucraina semplicemente perché essa è al di là di ogni possibile salvataggio. Mi sembra proprio che gli Ukronazi stiano "rallentando", come un'auto che ha finito la benzina, c'è ancora l'inerzia che la fa avanzare, ma non c'è più energia.

L'impero Anglo-Sionista

La mia sensazione è che l'Impero stia rapidamente perdendo interesse all'intera faccenda ucraina. Ricordate quale fu la causa iniziale di tutto? Il desiderio di "punire la Russia" che aveva fermato l'imminente attacco americano alla Siria. Ed ora, invece di punire la Russia, gli Stati Uniti stanno disperatamente cercando di riprendere una qualche forma di controllo sull'intero Medio Oriente. Naturalmente c'è sempre uno scotto da pagare per le decisioni politiche stupide, ma Obama & compagni chiaramente sperano che questo non accadrà o, se dovesse succedere, che accada in qualsiasi altro momento in futuro. Sembra proprio che il giorno della resa dei conti sia oggi.

Inoltre, considerate questo fatto: mentre gli Stati Uniti hanno sicuramente scatenato la crisi ucraina, essi non hanno visto materializzarsi quella siriana e, come risultato, stanno ora affannandosi a trovare un qualche tipo di risposta. Dubito molto che gli Stati Uniti vorranno imporre una zona di non sorvolo sopra una parte della Siria, anche perché i russi non acconsentirebbero mai ad una risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'ONU che permettesse ciò (i russi ricordano ancora come una risoluzione per una zona di non sorvolo finì con la NATO che bombardava la Libia). Potrebbero gli Stati Uniti farlo "senza" una risoluzione dell'ONU? Potrebbero, ma questo sarebbe estremamente pericoloso, sia politicamente che militarmente.
Ci sono voci secondo cui gli Stati Uniti starebbero cercando di mettere insieme un contingente insieme ai Curdi, allo scopo di prendere Raqqa. Sarà, ma non ce li vedo gli Americani a mettere gli scarponi sul territorio, per cui un'operazione del genere finirebbe facilmente con i Curdi alleati dei Siriani e degli Iraniani.

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© Vignetta di NaT, http://natcartoons.daportfolio.com/
La mia sensazione personale è che SE l'esercito siriano fosse realmente vittorioso e, per esempio, riuscisse a liberare Aleppo (che è attualmente circondata), allora gli "amici della Siria" chiederebbero immediatamente una "conferenza di pace" in stile Minsk 1 e 2 per salvare al-Qaeda/ISIS da una sconfitta totale. Ricordate come l'Impero negoziò con i Serbi-Bosniaci senza neanche parlare con loro? O come gli Ukronazi, che dovrebbero ora parlare con i Novorussi, ma si guardano bene dal farlo? Questa volta gli Anglo-Sionisti tenteranno probabilmente di organizzare una conferenza dove faranno di tutto affinché siano i russi a negoziare per i Siriani o, non riuscendoci, cercheranno di avere una delegazione siriana che non includa Assad in persona. Io spero però che questa volta la Russia non permetta una cosa così palesemente priva di senso. Infatti mi auguro che i russi indicano la LORO conferenza di pace, dove sarebbe invitato il governo siriano, naturalmente, ma anche l'Iran (e l'Iraq). Questo sarebbe molto più produttivo.
Detto in poche parole: se i terroristi dovessero essere sconfitti in maniera troppo brutale, aspettatevi un'offensiva diplomatica anglo-sionista per salvarli dalla disfatta totale. Ciò che questo significa per la giunta di Kiev è che lo Zio Sam se la sta vedendo con una crisi molto più importante della guerra civile in Ucraina. Non solo, ma lo Zio Sam potrebbe essere costretto a sedersi (al tavolo) con i russi e a "fare il bravo". Ancora più importante è il fatto che l'esercito americano deve ora allocare un sacco di risorse nel monitoraggio della situazione in tutto il Medio Oriente e deve essere pronto ad ogni evenienza. Così, mentre continueranno ad andare avanti tutte le attività "di cooperazione" fra USA e Banderastan, anche solo per ragioni politiche, il punto focale degli sforzi dell'esercito americano sarà altrove.

Quella colonia americana dell'Europa

Beh, gli Europei, come al solito non sanno che pesci pigliare. Metteteci anche la crisi dei rifugiati e diventa evidente che essi non hanno lo stomaco per uno scontro duro con la Russia. Si, lo so, il Parlamento Europeo è tutt'ora affaccendato a rilasciare minacce su minacce (l'ultima sull'intervento russo in Siria!), ma in realtà queste emissioni di aria calda sono tutto quello che gli Europei sono capaci di fare. Questo e decisioni economiche veramente stupide, come l'iniziativa polacca di bloccare gli acquisti di gas russo (su questo fiasco pubblicherò presto un articolo).

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A Kiev c'è molta delusione verso l'Unione Europea e questo è comprensibile: L'UE aveva promesso un sacco di cose ma non ha fatto nulla, letteralmente nulla (eccetto qualche parata del "gay pride). Gli inglesi hanno mandato qualche vetusta autoblindo, i polacchi e i lituani tanta aria calda e Germania e Francia hanno praticamente detto a Poroshenko di "darsi una calmata". Non molto per un'Europa che aveva lasciato intendere che l'Ucraina sarebbe entrata a far parte dell'EU nel prossimo futuro. Poroshenko è così disperato per questo, che ha dichiarato che l'EU "potrebbe non sopravvivere" senza l'Ucraina.

In ogni caso, ci sono sempre più pressioni su Hollande e la Merkel affinché facciano qualcosa nei confronti della Russia, dal momento che entrambe le economie, francese e tedesca, stanno soffrendo direttamente per le (illegali) sanzioni alla Russia introdotte dall'UE. E dal momento che gli Stati Uniti non permetteranno mai l'abolizione di tali sanzioni, non mi aspetto che i leaders dell'UE prendano presto qualche iniziativa. E visto che nessun capo di governo occidentale ammetterà mai di avere sbagliato, non prevedo nessun cambiamento di rotta da parte di nessuno in Europa. Quello a cui potremmo assistere è una lenta erosione dello schieramento anti-russo, unita ad una ugualmente lenta diminuzione dell'"amore" per l'Ucraina sotto occupazione nazista e per la giunta che la governa.

Conclusione: uno spostamento del centro di gravità

La guerra in Ucraina è realmente solo una battaglia in una guerra molto più grossa fra Russia e Stati Uniti e, oserei dire, fra modelli di sviluppo e di civilizzazione (diversi). Come in ogni battaglia/guerra, il centro di gravità si è ora spostato dall'Ucraina alla Siria, e l'intero teatro Ucraino sta diventando quella che i russi chiamano una "battaglia di livello locale". Naturalmente tutto questo può nuovamente cambiare in modo assai rapido. Se, per esempio, l'attuale offensiva dell'esercito siriano (che, secondo i resoconti russi, è meno che spettacolare) dovesse ritrasformarsi in una guerra di trincea/posizione, o se ci fosse una rivolta ad Odessa o un colpo di Stato a Kiev, allora il centro di gravità principale ritornerebbe sull'Ucraina. Ma per ora l'Ucraina è un teatro secondario rispetto alla "battaglia principale" che c'è in Siria. Queste sono notizie molto brutte per la giunta, dal momento che il tempo non è sicuramente dalla parte dei nazisti e, per ogni giorno che passa, la situazione nell'Ucraina occupata dai nazisti diventa sempre peggiore. Per contro la Russia può aspettare, anche per molto tempo.

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Come ho già detto qui molte volte, la Russia ha bisogno della pace (intendendo l'assenza di una grossa guerra) più di ogni altra cosa, dal momento che ogni giorno che passa gli Stati Uniti (e i loro alleati) diventano sempre più deboli e la Russia (e i suoi alleati) più forte: quando il tempo è dalla tua parte, cerchi di usarlo a tuo massimo vantaggio. Il modo in cui la Russia ha aspettato che tutte le cose fossero a posto prima di intervenire in Siria è un buon esempio dell'importanza di "giocare con l'orologio", come si dice nel gergo degli scacchi.

Infine, noto con un miscuglio di stupore e piacere che negli spazi per i commenti di molti siti Internet, Putin è assai più rispettato, anche se ad alcuni non sempre piace. Anche quelli che per lui provano avversione sembrano ammettere che è un giocatore brillante, un grande uomo di Stato, specialmente se confrontato ad Obama che sembra essere debole, indeciso, impotente e in generale patetico. In un certo qual modo, anche se questo è pericoloso perché potrebbe spingere Obama a dar prova di essere un "vero uomo" e "più tosto di Putin" e a fargli fare qualcosa di veramente stupido, è però anche la prova che, lentamente ma inesorabilmente, la demonizzazione di Putin da parte della macchina propagandistica occidentale sta avendo del filo da torcere e che Internet sta manifestando la sua influenza sull'opinione pubblica.

Solo un aneddoto per concludere: un amico di mia moglie (maschio, bianco, Battista del sud, socio NRA, patriota americano) ha guardato Putin parlare alle Nazioni Unite e le ha detto che: "Putin sembra un difensore dei valori americani più di tutti i nostri politici". Non solo io concordo pienamente con lui ma sono anche meravigliato che un così tipico "telespettatore leal-americano" dica apertamente una cosa del genere. Questo mostra il livello di disgusto che negli Stati Uniti tanta gente prova per quelli che li governano.

Per quanto riguarda la Gran Bretagna, secondo un recente sondaggio, il 71% degli Inglesi è favorevole all'intervento russo in Siria.
Stupefacente, vero?

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Note:

Pubblicato su Thesaker.is il 14 ottobre 2015
Tradotto in italiano da Mario per Sakeritalia.it