Figli della SocietàS


Dollars

Con il ritiro delle banconote, l'India in ginocchio rischia la rivolta

India Bans Banknotes
© AsiaNews
L'opposizione ha lanciato al governo un ultimatum di tre giorni per risolvere la situazione. In tutto il Paese ci sono già stati 50 morti. Non ci sono soldi per i matrimoni, mentre un magnate del Bjp ha speso 69 milioni di euro per far sposare la figlia. La Banca centrale ha annullato i debiti di 63 grandi imprenditori amici del premier, pari a oltre 690 miliardi di euro.

Cut

Volkswagen taglia 30mila posti, di cui 23mila in Germania

Volkswagen
© Il Sole 24 ORE
Volkswagen taglierà 30mila posti di lavoro entro il 2020. Questa la cura da cavallo predisposta dall'amministratore delegato Matthias Mueller per superare la crisi del dieselgate e rendere più competitivo il marchio Volkswagen. I dettagli del piano, anticipato dal quotidiano Handelsblatt, sono stati annunciati oggi dallo stesso Mueller e da Herbert Diess, numero uno della marca Vw, in una conferenza stampa da Wolfsburg e verranno approvati, sempre oggi, dalla prevista riunione del consiglio di sorveglianza.

Commenta: A soffrire degli errori commessi dalla casa automobilistica nello scandalo dieselgate che ha portato ad una maxi multa da $15 miliardi di dollari, saranno come al solito gli operai che vedranno i loro lavori passati a contratti part time o non rinnovati per i contratti a termine.

Sul tema della digitalizzazione del lavoro, consigliamo la lettura del seguente articolo:

Allarme Onu: i robot sostituiranno il 66% del lavoro umano


Dollar

La bolla sulle obbligazioni, la bolla peggiore di sempre

I media amano concentrarsi sulle azioni perchè sono più attraenti e permettono maggior frenesia rispetto alle obbligazioni e alle monete. Per vendere l'idea che per diventare ricchi si deve investire, non si parlerà certo di obbligazioni e di monete. Si parlerà invece di azioni.

Attualmente, però, le azioni sono solo una piccola parte della storia. Nel mondo degli investimenti, attualmente sono l'equivalente di pochi spiccioli di fronte a un rullo compressore. E il rullo compressore è la bolla da 100 trilioni di dollari sulle obbligazioni.

Per oltre 30 anni, i paesi occidentali hanno pensato di risolvere il problema del declino della qualità di vita emettendo debito. Le nazioni hanno speso più di quanto potessero ricevere attraverso la riscossione delle imposte e dunque hanno emesso debito, ossia preso a prestito molti soldi, per finanziare i diversi regimi di protezione sociale.

Candle

Un(a) Grana dall'Italia per Trump

grana padano

Da Desenzano del Garda a Washington per mettere fine alle sanzioni a danno della Russia. È il viaggio compiuto da un ambasciatore molto speciale del made in Italy: una forma di Grana Padano.


A prendere l'iniziativa, è stato Stefano Berni, direttore generale del Consorzio Grana Padano. "Abbiamo inviato una forma di Grana Padano come grimaldello per scardinare l'embargo fortemente voluto dagli Stati Uniti nei confronti della Russia", spiega Berni. Il prodotto DOP più consumato del mondo con una produzione di oltre 4 milioni e 800mila forme annue, è stato fortemente danneggiato dalle sanzioni fortemente volute da Obama e soci a cui Putin ha risposto con l'embargo sui prodotti agroalimentari dell'Unione Europea.

La distensione dei rapporti con la Russia, promessa da Trump in campagna elettorale, potrebbe avere grossi benefici commerciali anche per l'Italia.

"La nostra iniziativa, oltre a essere un augurio in vista di questa importantissima avventura", aggiunge Stefano Berni, "vuole diventare un motivo di riflessione per eliminare barriere che stanno producendo gravi danni economici a chi, in Italia e nel resto d'Europa, esportava i propri prodotti in Russia. Nel nostro caso specifico stiamo parlando di circa 50 mila forme all'anno, per un valore economico al consumo di oltre 40 milioni di euro".

Arrow Up

Lo strano populismo del XXI secolo

people power
Populismo, ai giorni nostri, è soltanto un'espressione politicamente corretta che corrisponde a un interdetto, un vero e proprio tabù escludente dal dibattito politico, che al pari degli altri tabù politicamente corretti, impedisce il pensiero critico e stronca sul nascere qualsiasi opposizione al potere vigente.

Gli intellettuali di servizio, tutti liberisti-liberali-libertari alfieri del pensiero unico dominante, che accusano spesso di populismo chi si oppone alla sovranità finanziaria e mercatista, evocano con questa espressione un mix inquietante di fascismo-comunismo, assieme ai fantasmi dei conflitti sanguinosi che funestarono il novecento. In verità, se si cala correttamente il populismo in una precisa dimensione storica, questo era soltanto un movimento per l'emancipazione dei molti milioni di contadini poveri che popolavano le campagne russe, nel diciannovesimo secolo.

Intellettuali e accademici di servizio - secondo il filosofo Costanzo Preve - in particolare se inseriti nei "ceti universitari delle facoltà di filosofia e scienze sociali" [ ... ] sono "pagati per parlare solo di olocausto, diritti umani, dittatori baffuti e barbuti e legittimazione dei riti elettorali svuotati di ogni residua sovranità." [ ... ] e possono solo "concionare su concetti vuoti come qualunquismo, o meglio populismo". (Dell'inutilità in tutti gli ambiti della vita culturale, politica e sociale, 2012, Luigi Tedeschi intervista Costanzo Preve). Inoltre, sempre secondo Costanzo, "la globalizzazione liberista a destra e la globalizzazione anarchica a sinistra, marceranno separate e colpiranno unite qualsiasi programma di liberazione nazionale e sociale, infallibilmente connotato come populista". (Preve sul Sessantotto e la globalizzazione).

Appare chiaro che il fine è di impedire che le masse appoggino chi presenta loro un programma socioeconomico veramente alternativo all'unico programma globalista-finanziario, screditando l'oppositore e colpendolo con una grave "scomunica", che non lascia scampo ... quella di essere populista. Così è per Putin e Orban, mentre per Donald Trump, appena eletto presidente, e per Marine Le Pen, se sarà eletta presidente della Francia nel 2017, dobbiamo attendere (fiduciosi?) la prova dei fatti.

Megaphone

Referendum: un "NO" grande quanto una casa

renzi boschi
di Michele Rallo

Diciamolo chiaramente: la "riforma" che porta il nome della fatina dagli occhi turchini è una truffa a ventiquattro carati.

Altri l'hanno smontata pezzo per pezzo, compresi i richiamini per i gonzi (tipo: riduzione dei costi della politica). Non starò quindi a ripetere cose che sono note e arcinote.

D'altro canto, è il concetto stesso di "riforma" ad essere una truffa. Perché? Perché "riforma" significa soltanto "cambiamento", mentre Renzi e soci (e prima di lui Amato, Prodi, Monti e onorata compagnia) le hanno attribuito un significato diverso, quello di "cambiamento in meglio". La verità è che le riforme che ci sono state imposte, i cambiamenti - almeno dal 1990 ad oggi - sono stati tutti rigorosamente "in peggio". Sfido chiunque a dimostrare il contrario.

Abbiamo avuto riforme su riforme, in tutti i settori e in tutti i campi, dalle pensioni alla scuola, dal fisco al lavoro, e tutte rigorosamente peggiorative. Alzi la mano il pensionato che oggi stia meglio di ieri. Alzi la mano lo studente che abbia tratto un minimo vantaggio dalle ricorrenti "innovazioni". Alzi la mano il contribuente meno tartassato. Alzi la mano il lavoratore meno precario.

Ebbene, questa riforma si inscrive a pieno titolo nell'alveo di tutte le riforme in peius che hanno distrutto la nostra società e massacrato la nostra qualità di vita, dalla caduta del muro di Berlino e dalla nascita dell'Unione Europea in poi, da quando siamo stati espropriati dei nostri beni comuni con le privatizzazioni, da quando siamo stati invasi da una ondata migratoria eterodiretta. D'altro canto, la prova provata che questa riforma va contro i nostri interessi è data dal "tifo" sfegatato con cui ne invocano l'approvazione tutti i nostri nemici.

Commenta: Per ulteriori informazioni leggere i seguenti articoli:


USA

Così Trump ha conquistato i latinos

Trump Latino
© Olycom
È passata più di una settimana dalla vittoria di Donald Trump alle presidenziali statunitensi, ma è ancora grande la sorpresa per chi non si aspettava questo risultato. Dopo il voto del referendum su Brexit, si è trattato di un altro esito politico shoccante per la maggior parte della popolazione occidentale. Gli stessi votanti di Trump non speravano nella sua elezione, ma col senno di poi e a mente fredda si possono fare alcune analisi sul perché di questo trionfo a sorpresa.

Chart Bar

Torino rappresenta il 43% delle merci dirette verso Mosca

Torina bellissima città

Fallico (pres. Banca Intesa Russia e Conoscere Eurasia): "Innovazione decisiva su futuro export". Esportazioni a 227 milioni di euro nel primo semestre 2016.


Calano ma non crollano le esportazioni piemontesi verso la Russia; tiene invece Torino, che da sola rappresenta in valore il 43 per cento delle merci dirette verso Mosca. È la sintesi di quanto emerso — in occasione del 3° seminario italo-russo 'L'Arte dell'innovazione' — dai dati Istat relativi al primo semestre 2016, elaborati dall'Associazione Conoscere Eurasia. Nel complesso, con un valore delle esportazioni di 227mln di euro, il Piemonte perde il 6 per cento (-11,2 per cento le importazioni): una contrazione minore rispetto alla media nazionale (-7,1 per cento) ma maggiore della performance registrata a Torino, che chiude il semestre con un —0,9 per cento e un valore dell'export di quasi 98mln di euro.
"L'innovazione come elemento trasversale e distintivo di diverse filiere produttive sarà sempre più decisiva nella competizione per le esportazioni verso la Russia — ha detto il presidente di Banca Intesa Russia e dell'Associazione Conoscere Eurasia, Antonio Fallico —, e qui la regione Sabauda è in grado di calare carte vincenti. Meccanica di precisione, industria 4.0, automotive sono solo alcuni dei comparti dove il saper fare piemontese è in grado di incrociare la domanda di Mosca e ripartire dopo quasi 2 anni di congiuntura negativa".

Piggy Bank

L'Italia non è un paese per bambini: 3,5 milioni a rischio povertà

L'Atlante di Save the Children fotografa una situazione drammatica: per la povertà sempre più piccoli vivono in abitazioni senza riscaldamento, mangiano male, non fanno sport e cresce l'abbandono scolastico. L'appello di papa Francesco perchè vengano difesi i loro diritti mentre lo Stato spende per il minori la metà delle altre nazioni europee. I ragazzini? Sognano i Super Eroi per cambiare il mondo.

Stock Down

Morire di austerity

Morte di austerity
© Olycom
Da Atene. Un rapido sguardo per controllare che la telecamera sia spenta, poi le mani si tuffano nella borsa per stivare i pannolini e il latte in polvere donato dai volontari. Lo sguardo stanco di Eugenia è lo stesso di tantissime madri che in Grecia non hanno più soldi per pagare il necessario ai propri bambini. Gli omogeneizzati, gli occhiali, le vaccinazioni. Quando la crisi economica morde e le forze vengono meno, le donne come Eugenia vengono alla Clinica della comunità metropolitana di Atene.