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Il 16 settembre, il presidente russo Vladimir Putin ha commentato la fuga di informazioni riguardo alle manipolazioni della WADA riguardo al doping. Secondo il presidente russo, "
non si adatta perfettamente a nessun quadro". Allo stesso tempo ha commentato di non approvare le modalità con cui queste informazioni sono state scoperte. Tuttavia, esse hanno riscontrato grande interesse nella comunità internazionale.
Questi sono i dati riscontrati dal gruppo di hacker Fancy Bears. Secondo quanto da loro pubblicato, la WADA avrebbe permesso a diverse decine di atleti provenienti da Paesi occidentali di partecipare alle Olimpiadi di Rio, nonostante facessero uso di doping.
Questi atleti provengono soprattutto da Stati Uniti, Gran Bretagna e Germania. Sulla lista degli hacker vi erano i nomi di 25 atleti. Tra loro sono incluse le note giocatrici di tennis Serena e Venus Williams e la ginnasta Simone Biles.
La WADA aveva indotto all'esclusione di molti atleti russi alle Olimpiadi, e causato la squalifica dell'intera spedizione paralimpica russa. Questo fatto aveva indignato Donald Trump, che non si era risparmiato commenti critici; improvvisamente,
il gruppo di hacker viene a scoprire che alcuni atleti americani ed europei non solo avrebbero fatto uso di sostanze doping, ma avrebbero anche partecipato ai Giochi Olimpici con il permesso della WADA.Il giorno successivo alla pubblicazione da parte del gruppo di hacker, l'Agenzia Anti-Doping del Regno Unito (UKAD) ha pubblicato informazioni secondo le quali 53 partecipanti della squadra britannica alle Olimpiadi di Rio hanno ricevuto il permesso di assumere sostanze illegali a scopi terapeutici. Questa informazione è stata pubblicata dalla
BBC. Così, ogni settimo atleta britannico avrebbe, in qualche modo, assunto sostanze illecite.
Il capo della Anti-Doping Agency degli Stati Uniti (USADA), Travis Tygart, ha già confermato che un certo numero di atleti assumono sostanze vietate a fini terapeutici con il consenso del CIO e dell'USADA.