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Progettati PALLONI FOTOVOLTAICI da costruire sopra le nuvole.

palloni fotovoltaici
In campo fotovoltaico si sta lavorando a speciali palloni aerostatici che possano catturare i raggi del Sole sopra le nuvole, producendo energia pulita giorno e notte grazie anche all'ausilio di una cella a combustibile. L'idea consiste nel montare i moduli fotovoltaici su palloni fluttuanti a circa 6 chilometri di altitudine, dove le radiazioni solari sono più dirette e le formazioni nuvolose quasi totalmente assenti.

In questo modo i ricercatori stimano che sia possibile generare una quantità di corrente elettrica tre volte superiore a quella ottenibile con i pannelli posizionati al suolo. Per garantire la produzione di elettricità 24 ore al giorno si è ha pensato di utilizzare l'idrogeno come vettore energetico: una cella a combustibile sfrutta l'energia in eccesso durante il giorno per scindere l'acqua (contenuta al suo interno) in idrogeno e ossigeno (elettrolisi).

L'idrogeno viene poi immagazzinato nel pallone fino all'arrivo dell'oscurità, quando reagisce nuovamente con l'ossigeno atmosferico e con un processo inverso genera acqua ed elettricità. L'energia in eccesso viene immagazzinata soffiando idrogeno nel pallone. Durante la notte l'idrogeno rientra nel circolo per produrre corrente elettrica. I palloni fotovoltaici sono ancora in fase di progettazione, ma si prevede di costruire i primi prototipi funzionanti entro i prossimi due anni. Il problema da risolvere sarà costituito dalla necessità di costruire speciali cavi di collegamento, molto lunghi e capaci di convogliare l'energia prodotta in quota fino a terra.



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Scienziati sicuri, entro il 2030 Russia può produrre energia pulita al 100%

pannello solare
© Fotolia/ svitekd


L'introduzione di un sistema energetico funzionante esclusivamente con fonti rinnovabili permetterà alla Russia di ridurre del 20% il costo dell'energia elettrica di diventare uno dei Paesi leader nella competitività industriale, ritengono alcuni ricercatori finlandesi.


I ricercatori dell'Università di Tecnologie di Lappeenranta (Finlandia) hanno elaborato un modello per il sistema energetico della Russia e dei Paesi dell'Asia centrale funzionante esclusivamente su fonti rinnovabili, riferisce la rivista "International Business Times".

I ricercatori universitari finlandesi suggeriscono che tale sistema possa funzionare con energia solare, geotermica ed eolica (60% dell'energia totale), idrica e biomasse. La capacità complessiva del sistema ammonta a 550 gigawatts che, secondo il modello, è un valore superiore di 162 gigawatt rispetto a quello prodotto dall'attuale sistema energetico.

"Crediamo che questo sia il primo modello nella storia basato al 100% su fonti rinnovabili, sviluppato per la Russia e l'Asia centrale. Dimostra che la Russia potrebbe diventare una delle regioni più competitive al mondo a livello energetico", — la rivista cita uno degli autori della ricerca, lo scienziato Christian Breyer.

Secondo gli esperti, la conversione al 100% del sistema in energia pulita entro il 2030 è un obiettivo più che abbordabile. Inoltre, il sistema è meno costoso degli analoghi basati sul nucleare o sui combustibili fossili: la sua attuazione ridurrà i costi del 20%.

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Il ponte di ghiaccio più lungo del mondo

pontye ghiaccio


Tra il 28 dicembre e il 13 febbraio un gruppo 150 persone tra studenti e volontari costruirà a Juuka, in Finlandia, il ponte di ghiaccio più ampio del mondo: lungo 65 metri e largo 16, sarà in grado di reggere il passaggio di veicoli di due tonnellate.


Un "da Vinci" in scala ridotta. Il progetto Da Vinci's Bridge in Ice è coordinato dall'Eindhoven University of Technology (Paesi Bassi): per edificarlo verranno utilizzate 816 tonnellate di pykrete, un materiale composito costituito da una miscela di ghiaccio (86%) e fibre di legno (14%). La combinazione verrà spruzzata su un gigantesco ponte gonfiabile del peso di 1600 chili, che fungerà da stampo e che verrà successivamente rimosso.

Il design dell'opera si ispira a un progetto (mai realizzato) di Leonardo da Vinci, che nel 1502, su richiesta del sultano dell'Impero ottomano Bayezid II, disegnò un ponte destinato a congiungere le due sponde del Bosforo tra la Punta del Serraglio e Pera, nei pressi di Istanbul.

Attrazione turistica, ma non solo. Oltre a sciogliersi più lentamente del ghiaccio puro, il pykrete presenta resistenza e tenacità simili al calcestruzzo. Ecco perché, una volta terminato, il ponte di Juuka riuscirà a sostenere il via vai di turisti e, a fini dimostrativi, il transito di qualche automezzo. La costruzione si scioglierà con l'arrivo della primavera e la fibra di cellulosa sarà riciclata.

Per l'università olandese è la terza impresa di questo genere, che fa seguito alla realizzazione in scala ridotta della Sagrada Familia e di una cupola gigante, il Pykrete Dome. Gli esperimenti hanno lo scopo di studiare le potenzialità del ghiaccio come materiale edilizio.

Gear

Emula il sonar dei delfini per sentire oggetti in acqua

guanto sonar
IrukaTact è un guanto che fornisce un feedback tattile permettendo di "sentire" a distanza oggetti sott'acqua. Il prototipo è stato sviluppato dalla "scanzonata" art technologist Aisen Carolina Chacin e Takeshi Ozu, ricercatori della Tsukuba University, che si sono ispirati ai delfini (iruka è la parola giapponese per delfino) e al sistema di ecolocalizzazione che utilizzano per orientarsi nel loro habitat naturale.


Il sonar dei delfini


Una volta indossato, il guanto offre la percezione tattile di oggetti poco distanti dalle mani (per ora solo circa 60 cm), semplicemente muovendole. La pressione dell'acqua causata dal movimento ritorna verso le dita comunicando la forma dell'oggetto, che poi può anche essere raccolto, dato che il guanto non è particolarmente ingombrante.

Realizzato in silicone, il guanto (nel video sopra, in inglese, si vede la dimostrazione) è composto da un sensore sonar MaxBotix MB7066 chiuso in un contenitore bloccato sul polso e da un processore Arduino Pro Mini, programmato per inviare segnali alle capsule in silicone in cui si infilano le dita. Su indice, medio e anulare sono montati tre piccoli motori che pompano l'acqua, determinandone la pressione in base al movimento.


Le applicazioni


«Il nostro obiettivo era quello di espandere le sensazioni tattili», spiega Chacin, «cioè come riuscire a percepire diverse superfici senza toccarle.» Il guanto può rivelarsi utile in occasioni di scarsa visibilità, come in situazioni di emergenza su terreni alluvionati, quando si deve cercare sott'acqua, e si pensa anche ad applicazioni nella realtà virtuale.


Gear

Ritornano i Google Glass, saranno pieghevoli e per le imprese

google glass
© Ansa
Google non getta la spugna sul progetto dei Glass, gli "occhiali smart" accantonati dopo aver esordito nella versione Explorer per gli sviluppatori e dopo un primo, ristretto, lancio commerciale sospeso all'inizio di quest'anno. La versione 2.0 di questo dispositivo sarà pregevole e pensata per il mondo professionale: lo rivelano le prime immagini trapelate da un documento che Google ha presentato alla Federal Communications Commission, l'ente che regola le comunicazioni negli Usa.

La "Enterprise Edition", scrive il blog 9to5google che ha scovato le foto nel database online della Fcc, presenta alcune differenze rispetto alla versione Explorer: i nuovi Glass sono pieghevoli come un normale paio di occhiali e hanno una dotazione tecnologica più potente, con supporto a connessione Wi-Fi 5GHz, processore Intel più veloce e migliore fotocamera.

Dovrebbero essere anche resistenti all'acqua e avere una durata di batteria maggiore. Secondo il Wall Street Journal i nuovi Glass garantiscono anche una visuale più ampia grazie al prisma più grande. Nonostante Google non abbia ancora ufficializzato la novità, secondo il blog 9to5google la compagnia avrebbe già distribuito centinaia di unità di questi Glass a compagnie partner del progetto "Glass for Works" per testarne impiego e software.

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Twitter, stretta su contenuti violenti e terrorismo

Twitter
© ANSA/EPA
Nuova stretta sui contenuti violenti e carichi di odio, con esplicito richiamo all'incitazione al terrorismo, da parte di Twitter. Il microblog, che ha fatto del 2015 un anno di svolta nella lotta agli abusi tramite la sua piattaforma, annuncia di aver nuovamente aggiornato le regole di condotta inasprendo il divieto di minacce violente da parte degli utenti. Con la nuova policy, Twitter sospenderà qualsiasi account che istiga l'odio.

Nelle regole pubblicate online Twitter declina la "condotta detestabile" vietata sulla sua piattaforma: gli utenti, si legge, non possono "promuovere la violenza contro una persona o attaccarla direttamente o minacciare altre persone in base a razza, etnia, origine nazionale, orientamento sessuale, sesso, identità sessuale, religione, età, disabilità o malattia". Il microblog specifica anche che le "minacce di violenza" che possono essere soggette al blocco temporaneo o alla sospensione di un account annoverano anche "l'intimidazione o l'incitazione al terrorismo. L'aggiornamento, spiega in un post Megan Cristina, direttore sicurezza di Twitter, "sottolinea che Twitter non tollererà comportamenti volti a molestare, intimidire o usare la paura per mettere a tacere la voce di un altro utente".

Con la nuova policy che combatte gli abusi "per promuovere la libertà di espressione" Twitter sospenderà qualsiasi account utente che istiga l'odio. Una mossa che arriva anche dopo gli inviti di leader mondiali ai social a rafforzare la vigilanza in chiave anti-attentati.

Solar Flares

Eruzioni e tempeste geomagnetiche: il Sole prepara i "botti" di Capodanno

sole
Eruzioni, tempeste solari e aurore polari: il Sole, dopo un periodo di quiete, prepara i "botti " di Capodanno. Da pochi giorni è comparsa sulla superficie della stella una nuova macchia solare associata a brillamenti e violente esplosioni.

Secondo le previsioni del NOAA il 2015 potrebbe concludersi con uno spettacolo di aurore polari e tempeste geomagnetiche dovute alle eruzioni della macchia solare AR2473: il 28 dicembre la macchia solare ha prodotto un brillamento classe M1.9 che ha generato un flusso di particelle che potrebbe investire la Terra nelle prossime ore. Il NOAA stima che sussista il 60% di probabilità che il 30 e il 31 dicembre possano verificarsi aurore polari e tempeste geomagnetiche di lieve o moderata intensità, con possibili disturbi alle comunicazioni radio.

Fonte

Coffee

Uno scienziato ha scoperto che la caffeina "riprogramma" il nostro cervello. Ecco come

russell poldrack
© dailytexanonline.com
Il neuroscienziato della Stanford University Russell Poldrack è il proprietario orgoglioso del cervello più "studiato" al mondo.
Nell'arco di 18 mesi, Poldrack si è sottoposto a 10 minuti di risonanza magnetica funzionale ogni martedì e giovedì mattina ed ha eseguito analisi del sangue settimanali per analizzare la sua espressione genica.

"Non abbiamo mai avuto una simile quantità di dati su una sola persona. E non abbiamo mai raccolto informazioni su una singola persona per un periodo di tempo tanto lungo", ha dichiarato all'Huffington Post.

I risultati, pubblicati la settimana scorsa sulla rivista Nature Communications, fanno luce sul funzionamento del suo cervello e più in generale su questo organo, ma mostrano anche come questo cambi col tempo. La sua scoperta più sorprendente? Il cervello può completamente "riorganizzarsi" quando è a corto di caffeina.

Mappare le connessioni del cervello

Obiettivo di Poldrack era capire meglio le molteplici connessioni che permettono alle diverse regioni del cervello di comunicare tra loro.

Mentre le mappe realizzate in precedenza si sono basate su una serie di immagini prese da diversi cervelli per creare una fotografia generale su come le diverse aree cerebrali si connettono per formare una rete, la mappa di Poldrack è stata la prima a tracciare un solo cervello nel tempo.

La sequenza di risonanze magnetiche funzionali ha rivelato quali regioni del cervello di Poldrack si stavano "parlando" e quanto la loro comunicazione cambiasse in un arco di tempo. L'insieme dei dati raccolti ha prodotto la più dettagliata mappa delle connessioni del cervello mai creata.

Poldrack e i suoi colleghi hanno identificato 630 regioni e 13 reti nel cervello del neuroscienziato, numeri che, come dice lo stesso autore, probabilmente variano da soggetto a soggetto. Scandagliare questi sistemi di connettività è importante perché i loro meccanismi di funzionamento possono avere un impatto significativo sul nostro comportamento.

Attention

Assumere antidepressivi in gravidanza aumenta il rischio di autismo nel neonato: lo rivela un nuovo studio

antidepressivi
Le donne che fanno uso di antidepressivi negli ultimi stadi della gravidanza hanno un rischio maggiore di dare alla luce bambini affetti da autismo, secondo un nuovo studio condotto da un'equipe di ricercatori di Montreal.

Lo studio, pubblicato su JAMA Pediatrics lunedì scorso, ha evidenziato un rischio dell'87% più elevato di manifestare cenni di autismo nei bambini nati da donne che avevano assunto antidepressivi nel secondo trimestre di gravidanza. Uno degli autori dello studio, Anick Bérard, una dottoressa della facoltà di farmacia presso l'Università di Montreal e ricercatrice presso il Centro di Ricerca CHU Sainte-Justine, ha spiegato che l'autismo colpisce circa l'1 per cento della popolazione generale.

"Se si assumono antidepressivi in ​​gravidanza, il rischio di mettere al mondo un figlio autistico sale fino al 1,87%" ha affermato il dottor Berard, osservando che in particolare la classe di antidpressivi SSRI sia quella più correlata alla malattia. "Chi assume questi farmaci ha più del doppio di possibilità di dare alla luce un figlio autistico, quindi dall'1% passiamo al 2% ed oltre."

I ricercatori hanno condotto questo studio su dati raccolti fra 145,456 bambini nati in Québec tra il gennaio 1998 e il dicembre 2009.

Gli scienziati non hanno ancora fatto chiarezza sulla moltitudine di fattori che contribuiscono alla autismo, patologia che ha alla base fattori genetici e ambientali.

In questo studio, La dottoressa Bérard e i suoi colleghi riconoscono che l'associazione tra l'uso di antidepressivi durante la gravidanza e l'insorgenza del disturbo autistico fra i bambini è ancora controversa. Ma lei ha voluto anche avvertire le donne che soffrono di depressione e i medici che le seguono di prendere in considerazione trattamenti alternativi, tra cui l'esercizio fisico e la psicoterapia.

La depressione è molto comune durante la gravidanza, essa colpisce fino al 15 per cento delle donne, ma la dottoressa ha osservato che la stragrande maggioranza - 80-85 per cento - di esse sono soltanto moderatamente depresse e quindi possono essere curate senza ricorrere all'antidepressivo.

Fireball 3

La notte di Natale l'Asteroide 2003 SD220 sfiorerà la Terra!

asteroide
La notte di Natale, un asteroide gigante passerà vicinissimo alla Terra. Dopo i primi allarmismi che già hanno cominciato a correre sul web di un possibile pericolo per il Pianeta, è arrivata la smentita dagli esperti: il corpo roccioso 2003 SD220, scoperto nel 2003, passerà vicino alla Terra ad una distanza ravvicinata, ma secondo gli astrofisici, tutto avverrà in completa sicurezza.

L'incontro ravvicinato con l'asteroide 2003 SD220, è previsto per la notte del 24 dicembre, come comunicato dalla Nasa attraverso il suo programma "NHATS", che si occupa di tenere sotto controllo i corpi celesti per eventuali future missioni.

Secondo i dati preliminari di alcuni astronomi, il diametro dell'asteroide dovrebbe essere di circa 1,3 chilometri. Quella della vigilia di Natale sarà la prima di cinque apparizioni di cui sarà protagonista nei prossimi 12 anni il corpo celeste, e sempre più vicino alla Terra.

Per il momento, transiterà alla distanza di 11 milioni di chilometri dal pianeta, pari a 28 volte la nostra distanza dalla Luna, per cui potrà essere documentato solo da astronomi e astrofili esperti muniti di telescopio. Alcune immagini del suo aspetto, però, sono già state realizzate grazie ai radiotelescopi dell'Arecibo Observatory di Puerto Rico, che le ha poi anche postate sul proprio profilo Twitter.

Nei giorni scorsi sul web erano stati lanciati alcuni allarmi circa l'ipotesi di terremoti ed esplosioni vulcaniche innescate da questo evento. In realtà, sempre secondo gli scienziati della NASA, anche se il sasso spaziale dovesse effettivamente sfiorarci, non si verificherebbe alcun sisma, se non in seguito ad una collisione, ma non è di certo questo il caso. Il prossimo avvistamento è previsto per il 2018 a circa 3 chilometri di distanza e, per almeno i prossimi 200 anni, rassicurano dalla Nasa, l'asteroide non costituirà alcun pericolo per gli abitanti della Terra....per ora!