antidepressivi
Le donne che fanno uso di antidepressivi negli ultimi stadi della gravidanza hanno un rischio maggiore di dare alla luce bambini affetti da autismo, secondo un nuovo studio condotto da un'equipe di ricercatori di Montreal.

Lo studio, pubblicato su JAMA Pediatrics lunedì scorso, ha evidenziato un rischio dell'87% più elevato di manifestare cenni di autismo nei bambini nati da donne che avevano assunto antidepressivi nel secondo trimestre di gravidanza. Uno degli autori dello studio, Anick Bérard, una dottoressa della facoltà di farmacia presso l'Università di Montreal e ricercatrice presso il Centro di Ricerca CHU Sainte-Justine, ha spiegato che l'autismo colpisce circa l'1 per cento della popolazione generale.

"Se si assumono antidepressivi in ​​gravidanza, il rischio di mettere al mondo un figlio autistico sale fino al 1,87%" ha affermato il dottor Berard, osservando che in particolare la classe di antidpressivi SSRI sia quella più correlata alla malattia. "Chi assume questi farmaci ha più del doppio di possibilità di dare alla luce un figlio autistico, quindi dall'1% passiamo al 2% ed oltre."

I ricercatori hanno condotto questo studio su dati raccolti fra 145,456 bambini nati in Québec tra il gennaio 1998 e il dicembre 2009.

Gli scienziati non hanno ancora fatto chiarezza sulla moltitudine di fattori che contribuiscono alla autismo, patologia che ha alla base fattori genetici e ambientali.

In questo studio, La dottoressa Bérard e i suoi colleghi riconoscono che l'associazione tra l'uso di antidepressivi durante la gravidanza e l'insorgenza del disturbo autistico fra i bambini è ancora controversa. Ma lei ha voluto anche avvertire le donne che soffrono di depressione e i medici che le seguono di prendere in considerazione trattamenti alternativi, tra cui l'esercizio fisico e la psicoterapia.

La depressione è molto comune durante la gravidanza, essa colpisce fino al 15 per cento delle donne, ma la dottoressa ha osservato che la stragrande maggioranza - 80-85 per cento - di esse sono soltanto moderatamente depresse e quindi possono essere curate senza ricorrere all'antidepressivo.

"Quello che stiamo dicendo è che dobbiamo pensare ad altre opzioni di trattamento, almeno durante la gravidanza, soprattutto con la straordinaria quantità di prove che punta a un aumento del rischio".

La dottoressa ha affermato che una possibile spiegazione a questa correlazione fra autismo e antidepressivi è data dal fatto che i farmaci possono attraversare la placenta e bloccare la serotonina, neurotrasmettitore fondamentale per l'umore.

Evdokia Anagnostou, uno scienziato presso il Bloorview Research Institute di Toronto che non è stato coinvolto nello studio, ha detto che è importante tenere a mente che il numero assoluto di casi di bambini che sviluppano l'autismo è ancora molto ristretto. Anche se questo studio dimostra un rischio più elevato, la stragrande maggioranza delle donne in gravidanza che hanno preso antidepressivi non hanno messo al mondo figli autistici.

"E' un evento raro", ha dichiarato il dottor Anagnostou, un esperto di autismo e disturbi neurologici.

Lo studioso ha inoltre aggiunto che è impossibile stabilire se la percentuale più elevata di autismo riscontrata in questa ricerca sia dipendente dall'assunzione degli psicofarmaci o da un fattore genetico correlato alla depressione materna.

"E 'chiaro che c'è un' associazione, ma non è chiaro se la responsabilità è degli antidepressivi o della depressione.", ha affermato

Se una grave depressione aumenta il rischio di autismo, le donne che decidono di non prendere gli antidepressivi possono a quel punto peggiore la loro condizione ed esporre a rischi maggiori i propri figli. Studi come questi, sottolinea Anagnostou, offrono importanti spunti sulla serotonina e sui disturbi causati da una sua mancanza nel feto. Ma la ricerca nel campo va approfondita ulteriormente.