Scienza & TecnologiaS


Gear

La strategia italiana per la banda larga ed il ritardo digitale italiano

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Nei mesi scorsi è si è parlato molto del piano del Governo volto allo sviluppo della copertura della cosiddetta "banda ultra-larga" in tutta Italia, il cui obiettivo è quello portare la tecnologia VDSL2 a 30 Megabit nelle case di tutti gli italiani e di raggiungere almeno il 50% di copertura con fibra ottica a 100 Megabit entro la fine del 2020. Sembrerebbe quasi che l'Italia abbia deciso di svegliarsi dopo anni di letargo e che sia finalmente pronta ad entrare nell'era digitale, peccato che la situazione non sia rosea come potrebbe apparire a prima vista.

Il primo nodo è quello dei finanziamenti: il piano prevede uno stanziamento totale di 12 miliardi di euro, la metà dei quali provenienti da privati, ed ecco che sorge il primo problema: come si evince dal documento "Strategia italiana per la banda ultra larga", redatto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, "l'intensità della partecipazione privata non è stata definita", quindi parliamo di fondi il cui ammontare potrebbe essere inferiore a quanto preventivato o che, nel caso peggiore, potrebbero non arrivare mai. Qualche dubbio permane anche sulla componente pubblica del finanziamento... siamo pur sempre in Italia, quindi non c'è la certezza che i contributi vengano erogati integralmente e tempestivamente.

Blackbox

Astronomi trovano una gigante megastruttura Aliena in orbita intorno a una stella della Via Lattea

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In un lungo articolo pubblicato su The Atlantic, pare emergere una notizia che se confermata sarebbe rivoluzionaria: gli astronomi avrebbero trovato una "megastruttura" che farebbe pensare a un insediamento di vita aliena.

Tra queste costellazioni, infatti, si trova una stella "bizzarra", invisibile ad occhio nudo, ma visibile al telescopio spaziale Kepler, che ha fissato le stelle per più di quattro anni, a partire dal 2009. "Non avevamo mai visto nulla di simile", dice Tabetha Boyajian, ricercatrice presso Yale. "E 'stato davvero strano. Abbiamo pensato che poteva trattarsi di dati errati o di difetti al telescopio, ma abbiamo controllato ed era tutto in ordine".

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Solar Flares

Un gigantesco 'buco' nell'atmosfera del Sole, scaglia uno sciame di particelle verso la Terra

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La notizia giunge dalla NASA e dalle Agenzie di stampa (in Italia da ANSA) e riguarda un massiccio sciame di particelle elettriche che si sta dirigendo verso la Terra, causato da un gigantesco "buco coronale" sul Sole.

Come riportato dalla NASA, il gigantesco 'buco' si è aperto nella parte più esterna dell'atmosfera del Sole, quella che si vede chiaramente durante le eclissi totali e chiamata corona solare. E' un fenomeno noto, chiamato 'buco coronale' e appare come una macchia più scura e fredda sul disco del Sole. Questa volta, però, l'area nera è davvero molto estesa, come indicano le immagini spettacolari catturate dal telescopio solare Sdo (Solar Dynamics Observatory) della Nasa.

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Newspaper

Diario di un Blogger: Tesla Model S, L'Automat è Già Qui

I clienti di Tesla, Amricani e Canadesi hanno già ricevuto l'aggiornamento del firmware delle loro Model S (si come i telefonini) e si sono visti attivare il primo step di Autopilot.

Ovvero il pilota automatico, attivabile in determinate situazioni ed in accordo con le leggi vigenti.

Il punto è che la Tesla è una Automat, lo è già da due anni e l'unico motivo per cui ha bisogno ancora di essere guidata riguarda anzitutto le leggi che regolamentano questa nuova fattispecie (e le assicurazioni), e poi un adeguato beta test.

Beta Test che è finito per almeno alcune situazioni.

Ora speriamo che questa tecnologia si trasferisca presto ad autoveicoli con motore tradizionale e dal costo meno esagerato. Si mormora che Mercedes sia già pronta e che Volvo ci sia molto vicina.

Ma cosa fa esattamente questa prima limitata versione di autopilota Tesla?

Jupiter

Telescopio spaziale Hubble cattura nuove immagini della Grande Macchia Rossa di Giove

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Le nuove immagini di Giove, trasmesse dal telescopio spaziale Hubble, che ha subito recentemente un nuovo restiling sulle ottiche in alta definizione, confermano che la Grande Macchia Rossa di Giove continua a restringersi e diventare più circolare.

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Gli scienziati quindi hanno usato il telescopio Hubble della NASA e hanno prodotto nuove mappe di Giove - il primo di una serie di ritratti annuali del pianeta esterno del sistema solare. La raccolta di queste immagini annuali, aiuterà gli scienziati attuali e futuri a vedere come questi mondi giganti cambiano nel tempo. Le osservazioni sono progettate nel tempo, per catturare una vasta gamma di perturbazioni e anomalie, tra cui i venti, le nubi, le tempeste e la chimica atmosferica.

La Grande Macchia Rossa

Le immagini inviate dal telescopio spaziale Hubble rivelano un filamento mai visto prima all'interno della Grande Macchia Rossa di Giove, che continua a restringersi e a diventare più circolare. Grazie alle foto del telescopio spaziale Hubble è stato possibile calcolare la velocità dei venti nella macchia rossa, che soffiano a 150 metri al secondo.

Cell Phone

iOS, cresce il numero di App infette da XCodeGhost

Apple iPhone 01
© TrendMicro/Apple
Si allarga il problema nell'App Store di iOS noto come XCodeGhost, un malware penetrato all'interno della presumibilmente impenetrabile "fortezza" dell'ecosistema di Apple a causa della proliferazione di una versione compromessa dell'ambiente di sviluppo integrato (IDE) di Cupertino.

Un numero imprecisato di sviluppatori cinesi si è in passato procurato l'IDE Xcode scaricandolo da server locali piuttosto che da quelli ufficiali gestiti da Apple, non sapendo che il tool era stato infettato dal malware noto come XCodeGhost.

Le App programmate con la versione infetta di Xcode sono infine approdate sull'App store di iOS, contribuendo a diffondere l'infezione di XCodeGhost a discapito del controllo esercitato da Cupertino sul proprio ecosistema.

Blackbox

Misteriose onde scuotono alcuni pianeti vicino alla Terra

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© pics.about.space
Come riportato dalla rivista scientifica "Nature", misteriose onde stanno scuotendo alcuni pianeti vicina alla Terra. Ma di cosa si tratta? Gli scienziati attraverso il famoso VLT (Very Large Telescope) il telescopio di 8,2 metri di diametro gestito dalla Specola Vaticana, ha scoperto che delle strutture ondulatorie (di polveri?) che circondano la giovane stella AU Microscopii (Au Mic), che si trova a 30 anni luce da noi, nella costellazione del Microscopio, tra il Sagittario e il Capricorno.

Queste strutture ondulatorie, descritte appunto attraverso la rivista Nature, sono state analizzate per la priima volta dall'Osservatorio Meridionale Europeo (Eso), in Cile e poi successivamente dal VLT del Vaticano.

Cruciale per la scoperta e' stato il nuovo strumento Sphere (Spectro-Polarimetric High-contrast Exoplanet Research): progettato per scrutare eso-pianeti che hanno una bassa luminosità e che orbitano intorno alle stelle. Sphere e' stato realizzato con una forte partecipazione italiana (ASI) e le sue immagini hanno svelato che le misteriose onde hanno una forma simile a quella delle increspature dell'acqua. Infatti queste onde misteriose si spostano tra le stelle e pianeti della Via Lattea, come le onde del mare.

Telescope

Il Mondo è pronto ad assistere alla "Parata dei Pianeti", uno dei fenomeni più affascinanti del sistema solare!

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Da questa sera fino al 20 Ottobre, si potrà osservare il fenomeno astronomico più affascinante del sistema solare, conosciuto come 'la parata dei pianeti ", in cui parte dei pianeti saranno raggruppati nello stesso settore del cielo notturno.

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I protagonisti di questo fenomeno sono Venere, Marte, Giove, Mercurio e la Luna, che parteciperanno ad una 'parata' globale che inizierà da questa sera 8 ottobre, come il satellite naturale della Terra che sarà sempre più vicino al gruppo di pianeti nel cielo del mattino.

Gear

VEyes, occhiali "virtuali" per aiutare i non vedenti

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© veyes.it
A Catania Massimiliano Salfi, professore universitario ha fatto nascere nel 2012 vEyes, una piattaforma per aiutare i disabili visivi utilizzando la tecnologia. Uno dei suoi progetti vEyes Wear è stato scelto dalla Fondazione Vodafone all'interno del bando "Think for Social". Ecco la sua storia

«La prima intuizione mi è venuta tre anni fa sull'aereo, di ritorno da Napoli, dove a mia figlia di otto anni era stata appena diagnosticata la retinite pigmentosa, una malattia incurabile che la porterà a diventare cieca». Massimiliano Salfi, 47 anni, è un professore universitario di informatica di Catania e l'idea a cui si riferisce ha preso dal 2012 la forma della piattaforma vEyes che si occupa di sviluppare ausili tecnologici per ipovedenti e non vedenti.

«L'idea - racconta il professore - è quella di costruire supporti indossabili che possano aiutare i disabili visivi nelle azioni della loro vita quotidiana». E per iniziare a realizzare il progetto si è rivolto prima di tutto ai suoi studenti. «Ho cominciato ad assegnare ai laureandi che si presentavano da me - spiega Salfi - tesi che avessero come tema lo sviluppo di hardware e software per aiutare i disabili». Un sistema che ha fatto coagulare intorno al docente un gruppo folto di ricercatori, soprattutto giovani che volontariamente prestano la loro opera per vEyes. Diversi i progetti in elaborazione, come vEyes RNP, portato avanti con la Fondazione del Merito e che punta alla creazione di un registro nazionale attraverso il quale censire tutte le persone affette da distrofie retiniche degenerative ereditarie, raccogliere i dati anagrafici, genetici e clinici dei malati e dei loro famigliari, oltre alla nascita di un network tra centri clinici e pazienti. O come vEyes Wear che è stato selezionato tra i dieci progetti finalisti del bando "Think for social" della Fondazione Vodafone e premiato con un finanziamento di 30mila euro, aumentabile se il progetto a gennaio 2016 verrà scelto dalla Fondazione. «Il frutto del lavoro su vEyes Wear - racconta il professore - è un dispositivo, di cui stiamo preparando la seconda versione, formato da occhiali e cintura». «Sugli occhiali -prosegue Salfi - abbiamo una cam wifi ad alta definizione, un auricolare a conduzione ossea con microfono bluetooth e un motore vibro su ogni stanghetta, mentre sulla cintura ci sono tra gli altri una cam 3D con sensore di profondità e un sistema di navigazione tattile».

Heart

Scoperta in Italia la proteina che protegge dall'Hiv

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Scoperta all’università di Trento una proteina in grado da agire da inibitore del virus Hiv


E' tutta italiana la scoperta di una proteina in grado di agire da inibitore del virus responsabile dell'Aids.


Proteina anti-Hiv


La proteina, scoperta da un gruppo di ricercatori del centro per la biologia integrata (Cibio) dell'università di Trento, è stata chiamata Serinc-5 e gli studi relativi sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista Nature. La proteina è un potentissimo inibitore naturale dell'infezione virale, capace di contrastare sia l'Hiv che altri virus simili del tipo retrovirus.