I clienti di Tesla, Amricani e Canadesi hanno già ricevuto l'aggiornamento del firmware delle loro Model S (si come i telefonini) e si sono visti attivare il primo step di Autopilot.

Ovvero il pilota automatico, attivabile in determinate situazioni ed in accordo con le leggi vigenti.

Il punto è che la Tesla è una Automat, lo è già da due anni e l'unico motivo per cui ha bisogno ancora di essere guidata riguarda anzitutto le leggi che regolamentano questa nuova fattispecie (e le assicurazioni), e poi un adeguato beta test.

Beta Test che è finito per almeno alcune situazioni.

Ora speriamo che questa tecnologia si trasferisca presto ad autoveicoli con motore tradizionale e dal costo meno esagerato. Si mormora che Mercedes sia già pronta e che Volvo ci sia molto vicina.

Ma cosa fa esattamente questa prima limitata versione di autopilota Tesla?

Ecco qui:
Autopilot 7.0 è adesso disponibile al download per tutti i possessori di vetture Tesla Model S. Con il nuovo aggiornamento, queste vetture diventano in grado di procedere autonomamente lungo le principali arterie, di regolare la velocità di crociera e, qualora necessario, di frenare automaticamente fino al completo arresto del veicolo. L'update gestisce l'attivazione dello sterzo automatico per la guida in autostrada e il cambio di corsia, oltre che il parcheggio autonomo in parallelo.

Insomma, Tesla fa un ulteriore passo in avanti verso la guida completamente autonoma, dato che le sue auto, dopo l'aggiornamento, saranno in grado di percorrere lunghi tratti in autostrada senza alcun intervento umano. Il modello individuato da Tesla però non mira al rimpiazzo totale del guidatore, visto che per cambiare corsia bisognerà comunque attivare l'indicatore di direzione.

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Autopilot funziona tramite una serie di 12 sensori distribuiti su tutti i lati della vettura, coadiuvati da radar per il controllo della velocità e da una telecamera anteriore per il monitoraggio di ciò che succede. I sensori sono di diversi tipi, dal GPS ai sensori di posizione acustici (sonar). Questi ultimi vanno a individuare l'eventuale presenza di altre vetture tutto intorno alla Tesla, mentre il radar traccia ciò che succede qualche metro più avanti rispetto all'auto.

La modalità Autopilot non è sempre disponibile. Nel momento in cui, dopo una serie di controlli realizzati tramite la dotazione appena descritta, Autopilot determina che ci sono le condizioni di sicurezza necessarie per la sua attivazione, si accende un indicatore sul display e il guidatore può abilitare le assistenze alla guida.

Il software di Tesla è pensato anche per essere personalizzato dal guidatore. La telecamera anteriore, ad esempio, è in grado di leggere i cartelli che si trovano di fronte all'auto e di regolare la velocità di conseguenza, qualora si tratti di limiti di velocità. Ma l'utente, appunto, può stabilire che è il caso di rischiare e di infrangere le imposizioni, ignorando la presenza dei cartelli. Si può anche modificare la velocità di crociera e lo spazio di frenata. Sono opzioni pensate per consentire al guidatore di mantenere il proprio stile di guida.

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Naturalmente tutti questi sistemi non prevedono l'esclusione del controllo umano. Tesla definisce Autopilot 7.0 un Livello 2 di automazione del veicolo, il quale appunto indica quei veicoli che richiedono costantemente sorveglianza da parte del guidatore. Il Livello 3 si riferisce alla guida occasionalmente automatica, mentre il Livello 4 è la guida costantemente automatizzata e corrisponde ad alcuni progetti che, tra gli altri, anche Google sta portando avanti.

"Dopo una settimana dal download dell'aggiornamento i guidatori cominceranno a percepire grosse differenze", ha detto Elon Musk, il CEO di Tesla. Autopilot 7.0, poi, è in grado di connettersi al cloud in modo che le varie vetture che lo equipaggiano siano in grado di condividere dati utili per migliorare il loro comportamento su strada. Tutti i dati caricati sulla rete rimangono anonimi e l'utente può in qualsiasi momento disabilitare la funzionalità di condivisione.

Tesla continuerà a migliorare il suo software, e in futuro prevede di rilasciare ulteriori modalità di assistenza alla guida. Ad esempio, la versione 7.0 non è in grado di riconoscere i cartelli di stop e le luci dei semafori, ma in futuro anche queste tipologie di assistenze potranno essere aggiunte. Successivamente, Tesla spera di poter introdurre una funzione che consenta di convocare tramite un'app per lo smartphone un'auto a guida autonoma presso la propria posizione.

Le tecnologie di Tesla non sono così avveniristiche come il sistema LIDAR di Ford o le auto a guida autonoma di Google, ma offrono la possibilità di beneficiare di diverse tecnologie senza dover procedere all'acquisto di una nuova auto, visto che gli aggiornamenti software consentono di abilitare gli ultimi avanzamenti anche sulle vecchie auto.