Figli della SocietàS


Bullseye

Il Meglio del Web: Il problema della Germania. Che è anche nostro.

the downfall of EU economy
Questo è meno un pezzullo di economia che una favola morale, a cui conviene un titolo da Esopo: come l'oro dell'Avaro divenne sterco, o: il Diffidente truffato dagli unici di cui si fidava.

Come sapete, o dovreste sapere, la Germania accumula un avanzo commerciale enorme ogni anno: lo fa' dal 2002, ossia in pratica da quando esiste l'euro: che gestisce come la "sua" moneta nazionale e non la moneta comune europea. Esporta moltissimo - anzi ogni anno di più - portando via quote di mercato ai suoi concorrenti che hanno avuto la stoltezza di farsi chiudere nell'euro, moneta non loro. Non è questa però la versione che i tedeschi accettano: nella loro versione, esportano più di tutti gli altri paesi europei, perché loro son efficienti formiche mentre quelli sono fannullone cicale. Loro sono frugali, gli altri spreconi. Loro onesti, gli altri no; laboriosi, gli altri festaioli; loro sono efficienti, gli altri mantengono un sacco di parassiti, e per questo importano più di quanto esportano, perdendo quote di mercato. Se quelli hanno dei disavanzi, dunque, rientrino dai debiti, spendano meno, riducano i salari interni, paghino i debiti crescenti a forza di austerità.

Questa versione - a cui l'Europa deve la grave recessione-deflazione in corso - conferma i tedeschi nella convinzione che la loro ricchezza dipende esclusivamente dalle loro virtù morali. Ciò ha un vantaggio non da poco: che possono rifiutarsi, per alti motivi morali ed educativi, di condividere con gli altri europei le loro ricchezze in surplus.

Eppure glielo imporrebbero le normative europee, oltre che le regole dell'economia di una zona monetaria: la quale viene destabilizzata non solo se dei paesi accumulano troppo a lungo dei passivi commerciali troppo forti (come Grecia, Portogallo, Francia, Italia...), ma anche se alcuni paesi accumulano degli attivi, ossia esportano troppo per troppo tempo. Come la Germania. Sono nove anni (diconsi 9) ormai che la Germania sistematicamente "sfora", come Grecia, Francia, Portogallo o noi; solo che se noi sforiamo per disavanzo, lei sfora al contrario, perché supera l'attivo commerciale fissato dalla UE al 6% del prodotto interno lordo. Chi sfora per 3 anni di fila, secondo le regole, deve incorrere in sanzioni ed essere obbligato a correggere; ma la Germania le sanzioni le impone agli altri, lei le sfugge. Già anni fa ha fatto aumentare il limite (originariamente fissato al 4% del Pil) a suo vantaggio, facendolo alzare al 6; e nel 2013 ha aumentato al suo eccesso di attivo al 7,3%; nel 2015 toccherà l'8 % del Pil.


Cifre colossali accumulate


Sono cifre colossali che la Germania incamera ogni anno: 195 miliardi di euro nel 2013, salito a 217 nel 2014, cresciti a 250 nel 2015....in nove anni di accumulo, ha messo da parte (non mi fate fare la ricerca) ad occhio e croce almeno 1500 miliardi.

Gold Coins

IN CHE MODO LE IMPRESE (E I RISPARMIATORI) POSSONO EVITARE IL BAIL IN

bail-in

di Paolo Cardenà


Negli ultimi giorni ho ricevuto molte istanze da parte di imprenditori che mi hanno chiesto in che modo potrebbero difendere la liquidità delle rispettive imprese dalle nuove regole del bail in. Con questo post cercherò di dare alcune risposte ( le più immediate) e le soluzioni proposte riguardano anche i singoli risparmiatori.

Nella gestione di un'impresa può capitare che vi siano saldi attivi di conto corrente anche per importi importanti. Solo a titolo di esempio non esaustivo, si pensi al ciclo finanziario di quelle imprese particolarmente virtuose nelle quali, magari, anche per la tipologia di attività svolta, i flussi di cassa restituiscono sistematicamente saldi positivi di conto corrente, anche per importi considerevoli. Si pensi, inoltre, a tutte quelle imprese che producono utili senza essere distribuiti ai soci e senza essere investiti in piani di sviluppo aziendale. Con le nuove regole sui salvataggi bancari si pone il problema di evitare che queste sostanze possano essere coinvolte nei salvataggi bancari.

La prima regola da osservare è che questa liquidità in eccesso dovrebbe essere trasferita a favore di banche sicure. In Italia, contrariamente a ciò che sostengono alcuni "commentatori" (che cercano di fare affari sulla paura delle persone), posso assicurarvi che, banche sicure, ne esistono e sono banche la cui possibilità di dissesto è fattore di rischio assai remoto.
Leggi: Banche sicure, come sceglierle (precisazione)

Ma se ciò non dovesse convincere, esiste sempre la soluzione di affidare la liquidità in eccesso ad una banca (ritenuta sicura) residente all'estero, in un paese più sicuro dell'Italia, sapendo che, comunque, la soluzione estera, se l'impresa (o il risparmiatore) ha residenza in Italia, non esclude altri fattori di rischio, come ad esempio un'eventuale imposta patrimoniale, in quanto trattasi di attività che devono essere dichiarate nel quadro RW della dichiarazione dei redditi.

Se proprio non volete abbandonare la banca (non si capisce il motivo) per la quale state nutrendo dei dubbi sulla sua solidità (magari a ragione) esiste un'altra possibilità, che è quella di investire la liquidità in eccesso, magari a favore di qualche attività che sfugga alle nuove regole sulla risoluzione delle banche in crisi, in vigore dallo scorso primo gennaio.

Bad Guys

Il Meglio del Web: DITTATURA MEDIATICA E CENSURA FEROCE: La Mancanza di una Seria Educazione e Comunicazione in Italia

Malcolm X
Esempio da manuale quello che è successo a Milena Gabanelli (che grande Presidente della Repubblica potrebbe essere, a dimostrazione che quando si interpellano masse consapevoli, come nel caso della scelta del candidato per la Presidenza della Repubblica fatta on line dal M5S 3 anni fa, le scelte che ne risultano sono spesso di grandissima saggezza) con la querela avviata da ENI nei confronti della RAI a causa di un'inchiesta andata in onda il 16 dicembre 2012. Il prezzo per fare domande e giornalismo in Italia? 25 milioni di euro.

Una petizione del sito change.org, ha raccolto fino ad oggi quasi 80mila firme per richiedere al Parlamento "una revisione della materia che preveda una sostanziosa penalità nei confronti di chi utilizza strumentalmente questo tipo di richieste, condannando il querelante, in caso di sconfitta in sede giudiziaria, al pagamento del medesimo importo: se cioè chiedi 25 milioni di euro alla Gabanelli di risarcimento e poi perdi la causa, la risarcisci della stessa cifra".

Il Movimento 5 Stelle da anni sostiene questa modifica, tanto da avere nel suo programma la depenalizzazione del reato di diffamazione, così come già legiferato in altri Paesi come Armenia, Bosnia Erzegovina, Cipro, Estonia, Georgia, Irlanda, Moldova, Montenegro, Regno Unito, Romania, Svezia, Ucraina.

Invece si procede in una concentrazione sempre maggiore del potere mediatico, con un CAPO della RAI a nomina governativa, togliendo ogni residua pudicizia e ogni residuo democratico al MIN.CUL.POP. crescente.

Nonostante i disastri esponenziali che dal governo Monti (vero golpe orchestrato dalla finanza internazionale per piegare al giogo come bestiame da sfruttare e macellare a piacimento i cittadini/contribuenti/risparmiatori ITALIANI) in poi si sono succeduti in Italia l'informazione si è via via compattata sempre più seguendo (salvo rare eccezioni) e sostenendo "l'arrocco" che il potere parassita e predatorio dei Vicerè della finanza speculativa internazionale e dell'occupazione economica tedesca ha attuato con inaudita ferocia causando indicibili sofferenze ai popoli del Sud Europa, definiti PIGS (Portogallo, Italia, Grecia e Spagna) cioè MAIALI!! QUESTO RENDE CHIARISSIMA LA CONSIDERAZIONE CHE I "FRATELLI TEDESCHI" HANNO PER I POPOLI CHE CONSIDERANO COME BESTIAME DA MACELLO!!

Quindi questa Eurozona Monetaria è un matrimonio idilliaco in cui il marito (fisicamente più forte) si trasforma via via in dominatore, stupratore e infine assassino!! Quindi questo matrimonio da incubo deve finire perché le elitès tedesche hanno dimostrato per l'ennesima volta lo psicotico desiderio NON DI COMANDO, MA DI DOMINIO E SCHIAVIZZAZIONE DEGLI ALTRI POPOLI!! Andreotti, non certo un santo ma sicuramente un gigante rispetto ai vicerè incompetenti che ci governano da decenni, aveva profeticamente analizzato la questione tedesca: "MI PIACE COSI TANTO LA GERMANIA CHE PREFERISCO VEDERNE 2".

La vera causa del disastro italiano è la pietosa e serva informazione italiana, che da decenni lobotomizza gli italiani con un'overdose di cronaca nera (in buona parte causata dalla giungla economica in cui siamo costretti a vivere), notizie assolutamente secondarie, ASSOLUTA MANCANZA DI REALE DIBATTITO SUI TEMI CENTRALI DELL'ECONOMIA E DELLA GESTIONE CONSEGUENTE DEL DENARO PUBBLICO e celebrazioni eucaristiche del potere politico.

Evil Rays

Bruxelles e Berlino vogliono il controllo dei Media dei Paesi Satelliti

schulz
© REUTERS/Fabrizio Bensch

Uno scontro fortissimo è in corso fra Polonia da un lato e Germania e UE dall'altro.


Premessa: dall'autunno 2015 al governo in Polonia vi è il partito "Legge e Giustizia" (PiS) di Jarosław Kaczyński. Le elezioni sono state una debacle per i conservatori filo-europeisti ed in nuovo governo è definito "Populista".

La Polonia è un paese di una certa rilevanza nella UE ed il cambiamento non è stato indolore. Il nuovo governo ha trovato un accordo immediato con quello Ungherese di Orban ed una buona intesa con i conservatori inglesi, ma, naturalmente, si è subito scontrato sia con Berlino sia con Bruxelles che, come si sa, considerano la democrazia essenziale solo quando persegue i loro interessi.

L'oggetto del contendere è la nuova legge sui media voluta dal governo di Varsavia. Questa norma, non ancora operativa e che deve passare sotto il vaglio di una delle due camere, prevede che il consiglio di amministrazione della Radio e della TV di stato siano nominati dal Ministro delle Finanze, cioè dal governo.

Questo ha scatenato una serie di polemiche e di accuse fortissime al governo, democraticamente eletto, di Varsavia, di autoritarismo e di voler prendere il controllo dei media. Le accuse più dure sono partite da Bruxelles, dove il presidente del parlamento Schultz, socialdemocratico tedesco, ha accusato il governo polacco di "Agire come Putin" ed il commissario tedesco Oettinger, ha incolpato PiS di "Infrangere i valore comuni europei".

Tedeschi amichevolmente portano i valori europei in Polonia
Tedeschi amichevolmente portano i valori europei in Polonia

Red Flag

Colonia, ministro Giustizia tedesco: "Aggressioni organizzate"

gente che protesta contro gli immigrati in germania
© REUTERS/ Wolfgang Rattay
Il Guardasigilli Mass nel giorno in cui Colonia viene trasformata in un campo di battaglia dall'estrema destra xenofoba di Pegida ed i movimenti anti-razzisti.

Sono stati più di 1.700 gli agenti impiegati ieri dalla polizia della città tedesca di Colonia, in una domenica in cui due distinte manifestazioni hanno finito con l'incrociarsi pericolosamente. Da una parte la destra xenofoba di Pegida, scesa in piazza per manifestare dopo le violenze subite dalle donne tedesche nella notte di San Silvestro, e movimenti anti razzisti. La polizia locale, con l'ausilio di centinaia di agenti federali, ha dovuto fare ricorso all'uso di idranti per disperdere i manifestanti nel corso di un pomeriggio dominato dalla tensione.

Nelle stesse ore a Magonza, il direttivo della CDU, partito della cancelliera Angela Merkel, nel tentativo di recuperare fiducia dopo lo shock provocato dalla notizia delle violenze di Capodanno, votava per la linea dura, confermando quanto anticipato proprio dalla cancelliera tedesca, con la proposta di togliere il diritto di asilo ai profughi che dovessero macchiarsi di reati, anche in presenza della sospensione condizionale della pena. Il provvedimento potrebbe aprire ad una più rapida espulsione dei soggetti interessati da provvedimenti comminati dalla giustizia tedesca.

Intanto, sul fronte delle indagini sui fatti di Colonia, dopo la rimozione del capo della polizia locale, è salito a 516 il numero delle denunce, mentre gli inquirenti sono sempre più convinti della presenza di un piano pre organizzato alla base delle aggressioni.
"Deve esserci dietro una qualche forma di organizzazione — ha dichiarato il ministro della Giustizia tedesco Hieko Mass — nessuno può venirmi a raccontare che non sia stato preparato o concordato".

Георгиевская ленточка

Il miglior analista secondo Bloomberg prevede un rafforzamento del rublo

dollaro e il rublo
© Sputnik. Ilya Pitalev

Nei prossimi 3 mesi la moneta russa potrebbe rafforzarsi e tornare al livello di 67 rubli nei confronti del dollaro, prevede l'esperto della società "Nomura International Plc" Dmitry Petrov, il miglior analista degli ultimi 4 trimestri secondo "Bloomberg".


La frenata della caduta dei prezzi del petrolio e il calo della domanda di dollari da parte delle banche fa prevedere un rafforzamento della moneta russa, ritiene l'analista Dmitry Petrov della società "Nomura International Plc", ritenuto da Bloomberg il miglior stratega nel mercato valutario degli ultimi 4 trimestri.
Petrov è convinto che il peggio sia alle spalle e nei prossimi 3 mesi il rublo potrebbe rafforzarsi fino a quota 67 nei confronti del dollaro, prima di chiudere l'anno attestandosi sui 65 rubli contro il biglietto verde. Il tasso di cambio medio del dollaro nel 2016 sarà pari a 69 rubli.
La previsione dell'analista è stata effettuata basandosi su un prezzo del petrolio tra i 35-40 dollari al barile nel primo trimestre.

Tra i fattori che contribuiranno al rafforzamento del rublo, Petrov vede la situazione dell'economia russa e l'eventuale afflusso di capitali stranieri a seguito del deprezzamento degli asset per la svalutazione e sullo sfondo della perdita d'interesse nel conservare i risparmi in dollari da parte della popolazione. Dato che i russi opteranno per la moneta nazionale, gli investitori stranieri potrebbero anche aumentare i loro stock di asset in rubli.
"Il fattore della domanda è davvero cambiato. La tendenza per il futuro è un rafforzamento del rublo rispetto al livello attuale", — ha osservato Dmitry Petrov.

Muffin

Sean Penn e l'intervista a El Chapo

El Chapo Sean Penn
© RollingStoneSean Penn stringe la mano a El Chapo (copertina RollingStone)
La «cosiddetta intervista» realizzata da Sean Penn al narcotrafficante messicano noto come El Chapo «manda su tutte le furie». Lo ha detto il chief of staff della Casa Bianca Denis McDonough interpellato dalla Cnn, affermando inoltre che la posizione di Sean Penn e degli altri coinvolti pone quesiti. «Il modo spocchioso con cui parla di quanta eroina fa circolare nel mondo, compresi gli Stati Uniti, fa andare su tutte le furie», ha detto McDonough intervistato dalla Cnn. «In questo Paese assistiamo ad una epidemia di dipendenza da eroina, da oppiacei... ma El Chapo è dietro le sbarre, è lì che deve rimanere». Interpellato poi nello specifico sul ruolo di Sean Penn e sulla sua posizione, al momento McDonough non si è sbilanciato ma ha osservato che la situazione «solleva diversi quesiti interessanti per lui e per gli altri coinvolti in questa cosiddetta intervista. Vedremo cosa succede».

Intanto il Messico intende interrogare l'attore americano Sean Penn e l'attrice messicana Kate del Castillo in merito alla loro intervista al re del narcotraffico Joaqu¡n Guzm n Loera, detto El Chapo.

L'attore e regista americano è indagato dalle autorità messicane per la sua intervista esclusiva a 'El Chapo', il barone della droga messicano, pubblicata su Rolling Stone. Lo rivela la Abc citando fonti del governo messicano. L'incontro segreto tra l'attore e il boss di Sinaloa, aggiungono le fonti, avrebbe aiutato le autorità messicane a trovare El Chapo.

Brick Wall

Le novità sulle aggressioni di Colonia

Colonia folla manifestazione
© Oliver Berg/picture-alliance/dpa/AP ImagesUna manifestazione anti-razzismo e sessismo vicino alla Cattedrale di Colonia
Merkel ha detto che vuole inasprire le leggi per i richiedenti asilo condannati in Germania, il capo della polizia locale è stato costretto al prepensionamento

A più di una settimana di distanza, i giornali tedeschi e internazionali stanno continuando ad occuparsi delle violenze compiute nei pressi della stazione ferroviaria di Colonia, in Germania, fra il 31 dicembre e l'1 gennaio. Quella notte decine di donne sono state molestate e aggredite sessualmente da un numeroso gruppo di uomini descritti come "arabi o nordafricani", di cui finora ne sono stati identificati 50 (31 dalla polizia federale, 19 da quella di Colonia). Da giorni le circostanze e le cifre dell'accaduto sono sulle prime pagine di tutto il mondo, anche se con diversi fraintendimenti e imprecisioni: intanto sta proseguendo l'indagine della polizia tedesca sugli eventi di quella notte, e la vicenda ha già avuto conseguenze dirette a livello locale e nazionale. Abbiamo messo insieme le novità principali emerse negli ultimi due giorni sulle violenze di Colonia, per fare un po' d'ordine.

1. L'"esonero" del capo della polizia

La notizia più citata da venerdì sera è quella del pre-pensionamento "forzato" imposto al capo della polizia di Colonia, Wolfgang Albers. La decisione è stata annunciata venerdì sera dal ministro degli Interni della Renania Settentrionale-Vestfalia ma non è ancora stata ufficializzata: il Guardian spiega che il governo regionale del Renania Settentrionale-Vestfalia - dove si trova Colonia - discuterà formalmente la posizione di Albers martedì, ma che Albers lascerà sicuramente il suo incarico.

Propaganda

USA, arrestati 2 rifugiati iracheni in contatto con il Daesh

pattuglia polizia
© Foto: John Liu


Le autorità federali statunitensi arrestano due cittadini iracheni accusati di avere legami con il califfato.


Due arresti in USA lagati al terrorismo di matrice fondamentalista. L'emittente americana CNN ha diffuso in queste ore i dettagli di due distinte operazioni nelle città di Houston e Sacramento, dove due cittadini di origine irachena residenti in USA come rifugiati, sono accusati di essere in contatto con organizzazioni internazionali fondamentaliste.
Secondo quanto riportato dai media statunitensi, i due casi non sarebbero apparentemente collegati, pur presentando caratteristiche simili. Entrambi infatti sono accusati di aver mentito sulle che hanno permesso loro di ottenere la residenza come rifugiati nel Paese.
A Houston, in Texas, a finire in manette è stato il 24enne Omar Faraj Saeed Al-Hardan, accusato di aver tentato di propagandare materiale del Daesh, oltre che di falsa testimonianza al fine di ottenere illegalmente la cittadinanza USA, mentre a Sacramento la polizia californiana ha fermato Aws Mohamed Younis Al-Jayab, che avrebbe anche lasciato temporaneamente gli Stati Uniti per "combattere con organizzazioni terroristiche" prima di rientrare nel Paese.

Network

Telefonata tra Putin e Renzi sulla lotta contro il terrorismo internazionale

Putin e renzi
© AP Photo/ Antonio Calanni

In una conversazione telefonica il presidente russo Vladimir Putin e il capo del governo italiano Matteo Renzi hanno dedicato attenzione al conflitto in Siria ed hanno discusso dei rapporti tra l'Arabia Saudita e l'Iran.


Il presidente russo Vladimir Putin ha discusso al telefono con il premier italiano Matteo Renzi del coordinamento nella lotta contro il terrorismo internazionale, in particolare per la situazione in Siria, ha riferito oggi l'ufficio stampa del Cremlino.
"In uno scambio di opinioni su temi di attualità dell'agenda internazionale il discorso si è incentrato sulle prospettive della soluzione del conflitto in Siria, così come sulla situazione tra l'Iran e l'Arabia Saudita. In questo contesto è stata sottolineata l'importanza di uno stretto coordinamento degli sforzi nella lotta contro il terrorismo internazionale," — si legge nel comunicato.
Inoltre Renzi e Putin hanno discusso i rapporti tra l'Arabia Saudita e l'Iran.

Il primo ministro italiano Matteo Renzi sostiene che la politica antirussa seguita dall'Europa non porti da nessuna parte.
"Può amare la guerra fredda solo chi non l'ha conosciuta: l'approccio antirusso dell'Europa non la porterà da nessuna parte", — aveva affermato in precedenza in un'intervista Renzi.