gente che protesta contro gli immigrati in germania
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Il Guardasigilli Mass nel giorno in cui Colonia viene trasformata in un campo di battaglia dall'estrema destra xenofoba di Pegida ed i movimenti anti-razzisti.

Sono stati più di 1.700 gli agenti impiegati ieri dalla polizia della città tedesca di Colonia, in una domenica in cui due distinte manifestazioni hanno finito con l'incrociarsi pericolosamente. Da una parte la destra xenofoba di Pegida, scesa in piazza per manifestare dopo le violenze subite dalle donne tedesche nella notte di San Silvestro, e movimenti anti razzisti. La polizia locale, con l'ausilio di centinaia di agenti federali, ha dovuto fare ricorso all'uso di idranti per disperdere i manifestanti nel corso di un pomeriggio dominato dalla tensione.

Nelle stesse ore a Magonza, il direttivo della CDU, partito della cancelliera Angela Merkel, nel tentativo di recuperare fiducia dopo lo shock provocato dalla notizia delle violenze di Capodanno, votava per la linea dura, confermando quanto anticipato proprio dalla cancelliera tedesca, con la proposta di togliere il diritto di asilo ai profughi che dovessero macchiarsi di reati, anche in presenza della sospensione condizionale della pena. Il provvedimento potrebbe aprire ad una più rapida espulsione dei soggetti interessati da provvedimenti comminati dalla giustizia tedesca.

Intanto, sul fronte delle indagini sui fatti di Colonia, dopo la rimozione del capo della polizia locale, è salito a 516 il numero delle denunce, mentre gli inquirenti sono sempre più convinti della presenza di un piano pre organizzato alla base delle aggressioni.
"Deve esserci dietro una qualche forma di organizzazione — ha dichiarato il ministro della Giustizia tedesco Hieko Mass — nessuno può venirmi a raccontare che non sia stato preparato o concordato".