In una significativa intervista fatta la canale N24 del servizio della Televisione tedesca, Wendt ha inoltre avvertito che le attività delittuose non sono state il risultato di invasori di colore stretti in luoghi angusti, ma piuttosto opera di fanatici religiosi e di lotte di alcuni gruppi per ottenere il sopravvento sugli altri.
"Le situazioni devono sempre arrivare ad incendiarsi prima che i politici reagiscano", ha detto.
"Nei nostri accampamenti per dare asilo ai rifugiati è scoppiata tutta una situazione infernale, nella frontiera con il sud della Germania e nello Stato federale della Baviera in particolare. E' un girone infernale ed i nostri colleghi da quelle parti devono lavorare interrottamente senza neanche potersi più togliere gli stivali"ha detto riferedosi al lavoro costante e senza interruzioni che deve svolgere la polizia tedesca per cercare di fare fronte alle altre invasioni di masse di rifugiati.
"Da mesi le forze di polizia sono state sopraffatte da questa invasione ed adesso i politici stanno mostrandosi come se ne fossero totalmente sorpresi, questo però non può essere".
"Abbiamo dovuto constatare le risse fra immigrati nei campi di accoglienza, abbiamo dovuto verificare una quantità di furti nelle tende di generi alimentari. C'è una forte criminalità tra i rifugiati, il che significa che avvengono stupri di donne e bambini, uso massiccio di violenza, attività delittive come sfruttamento e schiavitù, vediamo che tutto questo avviene in quei posti. Non si tratta certo di piccoli alterchi fra persone che stanno vivendo in uno spazio ridotto, questi sono piuttosto conflitti territoriali, lotte per il dominio. Ci sono fanatici e gruppi religiosi che non si possono facilmente separare. Il nostro personale di sicurezza è del tutto sovrastato da queste situazioni".
Commenta: E questo dovrebbe essere il primo ministro aperto al dialogo e sempre pronto a mediare sul conflitto israelo-palestinese, che incontra continuamente - a questo punto è ovvio che si prenda anche molte pause - portavoce da tutto il mondo per trovare la soluzione dei due stati? Nonostante tutto, non sembra essersi mossa una foglia. Tutti sanno cosa vuole Netanyahu, a parte i media ed i pezzi da novanta della politica internazionale, che fingono ancora di non averlo capito, o che per qualche motivo sono costretti a far orecchie da mercante: trovare la famigerata 'soluzione' quando il secondo stato sarà completamente inglobato a suon di abusi territoriali e frotte di insediamenti di coloni che spuntano come funghi dopo giorni di pesante pioggia.