Il principe della Corona Mohammed bin Nayef, attualmente ministro dell'interno, ha tenuto colloqui segreti con i capi tribali del paese per prevenire la salita al trono del principino "impulsivo" Mohammed bin Salman, il favorito figlioletto del regnante Salman, 29 anni.
E' quanto ha rivelato "un importante attivista dei media saudita" all'agenzia persiana Fars. Bin Nayef, 56 anni, ha cominciato a prendere i contatti con i capi delle kabile avendo saputo che il re saudita avrebbe deciso di lasciare il trono al suo viziatissimo Bin Salman.
Già il paparino — che soffre di demenza — ha nominato costui vice-primo ministro nonché ministro della difesa; il favorito giovanotto, per diventare principe ereditario al posto dell'odiato zio Bin Nayef, ha messo in atto uno sfrenato attivismo politico: ha scatenato la guerra in Yemen, ha decapitato il rispettato sceicco Nimr al-Nimr insieme ad altri 46 per rompere di brutto con Teheran (la bestia nera della Casa), ha intrapreso il ribasso del greggio per distruggere l'Iran e Putin (e gli americani) in quanto concorrenti, profonde mezzi per i jihadisti dell'ISIS (Daesh) per distruggere Assad e l'Iraq; in queste imprese ha rovinato le finanze della monarchia wahabita, ma — pare acquistato un certo favore popolare.E' sempre stato lui che, secondo credibili voci, il 25 settembre scorso provocò l'immane calca con strage di La Mecca, avendo deciso di passare con il suo convoglio di centinaia di limousines e la sua modesta scorta di 200 soldati e 150 poliziotti, ordinò di chiudere due delle tre corsie in uso ai pellegrini per la cerimonia della lapidazione di Satana: da 700 a 4 mila morti, secondo le stime variabili, della folla spinta di lato e accalcata in uno spazio minimo, senza via d'uscita.
Insomma, un tipo da far sembrare il dittatore nord-coreano Kim Jong Un, al confronto, un posato statista. Non è dunque strano che i principe ereditario Bin Nayef, 56 anni, avendo deciso di sbarrare il passo alle ambizioni del nipote, abbia preso accurate precauzioni: cambia d'improvviso percorsi e incontri programmati, metodi e composizione delle sue guardie del corpo; di rado visita la reggia; ancor più di rado dorme nei suoi (numerosi) palazzi, ma sta piuttosto nella magione del padre, situata in un'isola del Mar rosso, debitamente fortificata e molto munita di personale. Si sposta per lo più in elicottero e senza preavviso; se deve spostarsi su strada, si fa' accompagnare da autoblindo e un'ottantina di fedelissimi armati. Passa il tempo ad ascoltare e telefonate della reggia, che gli vengono debitamente intercettate (è ministro dell'Interno, dopotutto). E fa' bene, perché i principi rivali che aspirano a occupare il suo posto sono più d'uno. E'una bella famiglia, casa Saud; volano i coltelli, e non è una metafora.
Bin Nayef del resto è principe ereditario solo da aprile, quando il re Salman, appena salito al trono, ha licenziato il principe ereditario del precedente re, Muqrin bin 'Abd al-'Aziz Al Sa'ud (70 anni), suo mezzo fratello (ma figlio di una yemenita), nominando suo successore (quando Allah vorrà) appunto Mohamed bin Nayef, nipote diretto del fondatore della dinastia, Ibn Saud.