Maestri BurattinaiS


Cult

La dichiarazione di guerra dei neocons contro Trump

i neocon

Dopo diverse false partenze piuttosto incerte, i neocon sono oramai giunti ad un passaggio che non può che definirsi una dichiarazione di guerra contro Donald Trump.
Tutto è cominciato con un articolo pubblicato da CNN, intitolato "Intel chiefs presented Trump with claims of Russian efforts to compromise him" [I capi della intelligence hanno presentato a Trump le prove dei tentativi russi di comprometterlo], che affermava:
Alcuni documenti classificati presentati la scorsa settimana al presidente Obama e al nuovo presidente Trump contenevano l'informazione che alcuni agenti russi vantano di possedere informazioni personali e finanziarie compromettenti sul signor Trump, secondo quanto hanno affermato alla CNN molti responsabili statunitensi che hanno una diretta conoscenza di quanto si è detto nel corso delle riunioni informative. Queste informazioni sono contenute in una scheda di due pagine allegata al rapporto sulle interferenze russe nelle elezioni del 2016. Le informazioni provengono, da una parte, dalle annotazioni di un ex agente segreto britannico, il cui lavoro passato lo rende credibile agli occhi dei responsabili delle intelligence statunitensi [...] La scheda di due pagine rivela anche che vi è stato uno scambio continuo di informazioni nel corso della campagna presidenziale tra procuratori di Trump e alcuni intermediari del governo russo, secondo quanto riferito da due responsabili della sicurezza nazionale.
Il sito internet Buzzfeed ha pubblicato in seguito il documento completo. Eccolo integralmente.

Quando ho letto il documento, il primo impulso è stato di smontarlo frase per frase. Non ho il tempo per farlo però e, francamente, non mi sembra necessario. Vi fornirò solo sufficienti semplici prove che si tratta di un falso. Eccone qualcuna:
    1. Il documento è sprovvisto di intestazione, nessuna identificazione, niente data. Per molte buone ragioni tecniche, e anche giuridiche, i documenti sensibili dei servizi di informazione sono corredate da numerosi dati informativi e di identificazione. Per esempio un documento di questo tipo dovrebbe, in linea di massima, contenere un riferimento all'unità che lo ha prodotto o una combinazione di lettere o di cifre che indichino l'affidabilità della fonte e dell'informazione che contiene.

    2. La classificazione CONFIDENZIALE/FONTE SENSIBILE è una sciocchezza. Se fosse un vero documento, il suo livello di classificazione sarebbe molto, molto più elevato di «confidenziale» e, siccome la maggior parte dei documenti della intelligence provengono da fonti sensibili, non vi è alcuna necessità di specificarlo.

Star of David

L'isterica retorica di Netanyahu sull'Iran serve a distrarre dalla Cisgiordania

netanyahu pazzo da legare
Durante l'incontro con Theresa May, il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha fatto un resoconto spaventoso sulla minaccia rappresentata da un'aggressione iraniana ad Israele e a tutti gli altri paesi. Secondo Netanyahu, l'Iran è un nemico molto più pericoloso dell'ISIS o di Al-Qaida, perché sta cercando "di distruggere Israele, sta tentando di conquistare il Medio Oriente, minaccia l'Europa, minaccia l'Occidente e minaccia il mondo".

Anche per gli standard di Netanyahu questa retorica sembra eccessiva, ed è probabilmente motivata da un desiderio di distogliere l'attenzione dalla costruzione di insediamenti israeliani in Cisgiordania. Nel giro di pochi giorni dall'inaugurazione di Donald Trump in qualità di Presidente, Israele ha annunciato la costruzione di ulteriori 2.500 unità abitative in Cisgiordania. Anche se l'amministrazione Trump ha espresso un tiepido malcontento, Israele probabilmente non incorrerà in proteste più vigorose da parte di Washington.

Netanyahu sa che i membri anziani della nuova amministrazione hanno loro stessi denunciato l'Iran con termini apocalittici simili ai suoi. Sabato scorso, il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti James Mattis ha chiamato l'Iran "il singolo stato più grande sponsor del terrorismo nel mondo", anche se ha aggiunto che non è necessario per gli Stati Uniti dispiegare forze militari aggiuntive per contrastare l'Iran. Il giorno precedente, gli Stati Uniti avevano imposto nuove sanzioni, anche se limitate, a causa del test di un missile balistico iraniano.

Le nuove costruzioni di insediamenti israeliani in Cisgiordania di solito provocano grida a livello internazionale riguardo al fatto che la prospettiva della "Soluzione dei Due Stati" per stabilire la pace tra Israele e i Palestinesi viene erosa o distrutta. Ma in realtà una tale soluzione è morta e sepolta da tempo a causa della disparità di forza politica, diplomatica e militare tra le due parti. Israele non ha alcun motivo per fare compromessi e la dirigenza dell'Autorità Nazionale Palestinese, decrepita e autoritaria, non ha praticamente alcuna influenza o opzioni alternative a causa della sua dipendenza di lunga data dal supporto della sicurezza israeliana.

Smiley

Il Meglio del Web: CIA, Obama ed i grandi media trollati dalla fanfiction di 4chan che dipinge Donald Trump ricattato dalle spie russe

cia troll
Sfidando qualsiasi ragione e dovere giornalistico, BuzzFeed può aver raggiunto il Washington Post nel promettente mercato delle Fake News (false notizie), pubblicando accuse in cui il Presidente-eletto Donald Trump ha "stretti legami con la Russia" — ma le affermazioni sorprendentemente senza corpo sembrano essersi rivelate nella maniera più esilarante possibile.

"Un dossier, compilato da una persona che ha affermato di essere un ex ufficiale dell'intelligence britannica, sostiene che la Russia è in possesso di affermazioni compromettenti su Trump. Le accuse non sono verificate, ed il rapporto contiene degli errori," il collaborativo articolo di BuzzFeed così asserisce.

Notando puntualmente la dubbia qualità delle informazioni presentate, BuzzFeed sceglie di pubblicare il logoro 'dossier' senza avere alcuna prova della sua legittimità — e la corsa per il forse dannato Trump, prima della sua imminente inaugurazione, con esitazione è stata screditata da una delle fonti più improbabili: 4Chan.

Per primo, ZeroHedge notava i contenuti dell'originale dossier,

"Per quelli che hanno fretta, ecco la migliore - e più ridicola - parte, in cui si discute delle 'perversioni sessuali e personali ossessioni di Trump', in cui veniamo a sapere che durante il soggiorno al Ritz Carlton Moscow hotel, per lordare un letto su cui si era coricato in precedenza Obama, ha assunto un certo numero di prostitute per mettere in scena uno spettacolo di 'fontanelle dorate' al suo cospetto. Bella roba."

Commenta: Per le immagini sulle 'prove' che circondano queste accuse: Trump Intelligence Allegations by zerohedge su Scribd

Più dettagli:
E per finire, le note ad opera dell'agente dicono che la campagna Trump ed il Cremlino hanno stabilito uno "scambio di informazioni" per "mutui benefici", e che il legale di Trump, Michael Cohen, ha incontrato in segreto degli ufficiale del Cremlino a Praga nell'agosto 2016.

Tuttavia, Cohen ha smentito velocemente di essere mai stato a Praga, demolendo l'argomento per intero.

"Mai stato a Praga in vita mia. #fakenews", ha tweettato, allegando poi una foto del suo passaporto.
I russi hanno risposto:
Peskov dice ad Intefax...
"L'informazione non è veritiera e non è nient'altro che una totale fabbricazione."

"E' un falso totale, è una completa fabbricazione, totalmente insensata."
Trump tweetta:





E WikiLeaks:

Dean Parker di Russia Insider tuona su Atlantic per dire che in pratica tutti i networks erano a conoscenza delle accuse, ma le hanno mantenute private perché sapevano che si trattava di falsità, ma chi ha deciso di pubblicare queste accuse segrete come se fossero notizie reali ha fatto un vero disastro:
In altre parole la CNN sapeva quanto fosse ridicolo il 'fango' su Trump, ma ha tenuto all'oscuro gli ascoltatori, optando di pretendere che fosse una storia seria. Laddove, perlomeno, BuzzFeed ha dato ai suoi lettori abbastanza informazioni su cui formulare un'opinione personale.

Quindi diamo una sufficienza a BuzzFeed e un 4- alla CNN?

Non secondo The Atlantic. No, il giornale preferito di Obama ha appena sbattuto la porta in faccia a BuzzFeed, e BuzzFeed solo. Apparentemente è OK parlare di un presunto dossier russo segreto ed esplosivo su Trump come ha fatto la CNN, fintanto che non si riveli quanto siano di dubbia origine i contenuti del presunto dossier, come ha fatto BuzzFeed.
...
Il vero problema per The Atlantic è che BuzzFeed ha inavvertitamente rivelato solo quanto siano realmente schifosi e piazzisti i media mainstream. Avrebbero dovuto tenere in piedi una cospirazione del silenzio e sedersi su quel documento, come a detta di The Atlantic hanno fatto la CNN, Politico, Lawfare e molti altri.

E invece ha involontariamente aiutato a sopprimere una notevole storia su Trump che i media mainstream potevano lanciare su tutti i canali per giorni a venire, o anni.

Lo scoop di The Atlantic finisce con una lettura sul perché sia importante per i giornalisti nascondere certe cose al pubblico.
Il Daily Beast ha passato la lamentela all'uomo che 4chan dice di aver trollato, ed che ovviamente ha negato la loro ricostruzione:
Martedì notte Wilson ha negato tutte le dichiarazioni fatte su The_Donald e 4chan in un tweet. "Sbagli se credi 1. a quello a cui sono arrivati /pol 2. che io ero la fonte di Buzzfeed. Provateci ancora, ragazzi" ha scritto.

"L'informazione era in giro mooooooolto prima dei post di 4chan," ha replicato ad un altro utente.

Raggiunto al telefono in prima serata, Wilson ha raccontato al The Daily Beast che le accuse sulla russia "stavano girando prima ancora che qualcuno ne sapesse qualcosa pubblicamente". Ha detto che venivano discusse già da un anno e mezzo fa.

"Trump ha sempre saputo che se ne parlava," ha detto Wilson. "Ha pensato che in qualche modo avrebbe trovato una scappatoia.

"Questa roba è vera ed è cattiva. Sarà un peso che continuerà a portarsi sulle spalle", ha aggiunto.
Roba vera? Questo ci dice tutto quello che dobbiamo sapere sul conto di Wilson.

Nel frattempo ZeroHedge ha pubblicato la catena di eventi che presumibilmente portano dalla message board di 4chan's fino a McCain, la CNN, e Buzzfeed. Un'immagine senza prezzo include questo:

4chan russian hacking Trump dossier evidence



Dollars

Il Meglio del Web: L'Europa propone "restrizioni sui pagamenti in contanti"

cashless society
© activist post

Dopo l'esperimento dell'India, la Commissione Europea sta portando avanti un'iniziativa per limitare l'uso del contante nell'Unione, adducendo come motivazione la lotta alla criminalità e al terrorismo. Peccato che i dati mostrino che non c'è relazione tra imposizione di banconote di taglio basso e bassa criminalità: anzi, è vero il contrario. L'iniziativa si pone nel solco della più ampia "guerra al contante" che l'élite finanziaria mondiale sta conducendo a una velocità che non si sarebbe immaginata; benché sia basata sulla menzogna di voler combattere la criminalità, il suo obiettivo è in realtà quello di abolire l'anonimato nei pagamenti e di controllare completamente i flussi di denaro, con una limitazione di stampo orwelliano alla libertà e ai diritti fondamentali dei cittadini. Da ZeroHedge.

di Tyler Durden, 27 gennaio 2017


Dopo avere interrotto la produzione di banconote da 500 euro, sembra che l'Europa si stia dirigendo verso il sogno utopico di una società senza contanti. Pochi giorni dopo che l'élite di Davos ha discusso il motivo per cui il mondo ha bisogno di "sbarazzarsi della moneta", la Commissione europea ha presentato una proposta per varare "restrizioni ai pagamenti in contanti".

Con Rogoff, Stiglitz, Summers e altri che chiedono la fine del contante - perché solo i terroristi e gli spacciatori hanno bisogno di contanti (niente a che fare con il controllo totalitario della ricchezza di una nazione) - non siamo sorpresi che appaia questa proposta della Commissione europea (santuario dello statalismo)...
Il 2 febbraio 2016 la Commissione ha pubblicato una Comunicazione al Consiglio e al Parlamento su un piano d'azione per intensificare ulteriormente la lotta al finanziamento del terrorismo (COM (2016) 50). Il piano d'azione si basa sulle norme UE esistenti per adattarsi alle nuove minacce e mira ad aggiornare le politiche dell'UE, in linea con gli standard internazionali. Nel contesto dell'azione della Commissione per estendere il campo di applicazione del Regolamento sui controlli di denaro contante in entrata o in uscita dalla Comunità, si fa riferimento all'opportunità di esplorare l'importanza di potenziali limiti verso l'alto al pagamento in contanti.

Cult

La falsa sinistra socialdemocratica!

hollande

di Robert Charvin
da investigaction.net


Traduzione di Massimo Marcori per Marx21.it

Le destre hanno la qualità di sapere ciò che vogliono: proteggere e promuovere al massimo gli interessi che esse rappresentano, cioè anzitutto gli ambienti degli affari, la proprietà privata dei mezzi di produzione e tutti i conservatorismi sociali, salvo che questi rischino di indebolire, con le reazioni che suscitano, il potere del denaro. Esse allora cavalcano la "modernità" e "cambiano tutto affinché nulla cambi". Poiché la loro coerenza e costanza sono assolute nella loro determinazione a non cedere mai al sociale se il profitto è messo in causa.

Le destre rivestono, a seconda delle circostanze, forme variegate: esse sono state spesso in Francia, "repubblicane", "parlamentari" e "moderate"; esse possono essere "disinibite", "arroganti" all'americana e autoritarie; in momenti di acuta crisi, esse non storcono il naso alla forte repressione e alla totale concentrazione dei poteri nel quadro di una destra estrema, ieri qualificata di fascismo e oggi di populismo. Dietro alle loro diverse maschere, l'essenziale rimane.

Queste differenti destre possono articolarsi in modo complesso al fine di far credere meglio che esse incarnano "l'interesse generale". Esse sono in ogni modo largamente finanziate dai poteri privati e dalla classe più agiata e dispongono dei mezzi più vasti per imporsi in occasione delle elezioni legittimando spesso quella particolare forma di "democrazia" creata apposta per "la razza dei signori", quella del denaro, dell'alta amministrazione, quella che pratica il rifiuto assoluto degli antagonismi sociali e delle insopportabili disuguaglianze.

Così, in Francia e in giro per il mondo, senza utilizzare la violenza frontale grazie al circo elettorale, animato dal denaro e dal tam-tam mediatico, proliferano dinastie più o meno mediocri, non solo in Pakistan, in India o in Libano, ma anche negli Stati Uniti, in Grecia o in Francia, mentre il "suffragio universale non è che l'indice che consente di misurare la maturità delle classi popolari e non può essere nulla di più...nello stato attuale", come notava Engels.

Ora è doveroso constatare l'immaturità della grande maggioranza, oggetto di ogni tipo di manipolazione e asservimento che creano l'illusione della scelta e la convinzione che ognuno sia veramente "libero". Se, per caso, le destre perdono le elezioni, esse le dichiarano illegittime o illegali, e la prova essenziale di ciò risiede nella propria stessa sconfitta!

Vader

We are the World

tusk-smeagol- mogherini
© BBC

di Maurizio Blondet


C'è qualcosa di intollerabile, oltre che inquietante e comico, nelle dichiarazioni tracotanti "di guerra" a Trump da parte dei nostri burattini "europei" che nessuno ha eletto. Dichiarazioni di guerra vera e propria fatte a nostro nome. La Mogherini ha convocato il parlamento europeo per dichiarare: "L'Europa ha il dovere di essere chiara in caso di disaccordo soprattutto se questo riguarda i nostri valori fondamentali. E certamente siamo in disaccordo con l'ordine esecutivo emanato dal presidente degli Stati Uniti il 27 gennaio. Anche molti in America sembrano non essere d'accordo".

Donald Tusk, il polacco presidente del Consiglio europeo che sta per lasciare il posto a un maltese, ha proclamato da Tallin che "gli Stati Uniti sotto la presidenza Trump" sono "una minaccia esterna all'Unione Europea come Cina, Russia, terrorismo islamico".

Dopo un ventennio di complicità con tutti i delitti dell'amministrazione Bush jr. e Obama, gli eurocrati si ergono a nemici del terzo presidente appena insediato. Gente non eletta gli dà lezioni, sporgendo il petto, in nome "dei nostri valori". È abbastanza chiaro che delirano per la paura di perdere il loro potere e l'ordine oligarchico in cui si sono accomodati: Tusk ha incolpato noi, i sudditi europei, "tanti stanno diventando apertamente anti-europei o euroscettici", cosa che ha imputato ai dubbi crescenti, in questi sudditi ingrati, "sui valori fondamentali della democrazia liberale" (il non-eletto da nessuno chiama democrazia liberale l'oligarchia burocratica che ci opprime).

E poiché "la nuova amministrazione è sul punto di mettere in discussione 70 anni di politica estera americana" (ossia di volonterosa soggezione europea), Donald Tusk ci avverte, noi sudditi "egoisti", che "la disintegrazione dell'Unione Europea non porterà alla restaurazione della mitica sovranità degli stati membri, ma alla loro dipendenza concreta da Stati Uniti, Russia, Cina. Solo insieme possiamo essere indipendenti". Sì, è proprio paura folle, sragionano. Hanno paura che Trump diventi il liberatore di noi europei.

Books

Il circolo vizioso dell'editoria libraria

libri
© anonimo

di Antonio Tombolini


Di tanto in tanto qualcuno prova a spiegare come mai in Italia, paese in cui tutti si lamentano del fatto che si leggono pochi libri e che ci sono pochi lettori, poi si pubblichino ogni anno così tanti libri nuovi.

Ci ha provato di recente Andrea Coccia, con questo articolo su Linkiesta, ma sbaglia anche lui: è vero il contrario di quello che scrive l'autore dell'articolo, non è la sovrapproduzione ad alimentare il vortice delle rese, è invece il meccanismo delle rese ad alimentare la proliferazione dei nuovi titoli. E il digitale non c'entra niente (se aumento l'offerta digitale non faccio del male a nessuno: non distruggo carta, non inquino, non butto via soldi inutilmente eccetera).

E non c'entrano niente neanche "l'industrializzazione" né "le grandi concentrazioni editoriali" (ridicolo, su scala mondiale Mondazzoli è un microbo).

C'entrano invece, e molto, gli usi consolidati della filiera tradizionale del libro, che gli operatori dominanti (grandi editori e distributori, che in Italia sono poi la stessa cosa) non solo faticano a superare, ma tentano disperatamente (e dissennatamente) di difendere, con una distribuzione fatta di una miriade di librerie sparse ovunque, e ora in crisi profonda, abituate come sono a un mercato drogato dal "tanto se non lo vendo lo rendo".

Ecco come funziona

Io sono un piccolo editore. Pubblico un libro perché ci credo, mi piace, lo ritengo bello e utile. Lo pubblico di carta, perché sono un "vero" editore "tradizionale". Bene. Vado in tipografia, dove mi dicono che ne devo stampare almeno mille copie, ché farne di meno tanto costa uguale. Parlo col distributore (lì sì c'è non la concentrazione, ma il monopolio ormai: Messaggerie), che mi dice che "Ehi, se non mi dai almeno duemila copie per coprire significativamente le librerie io non posso impegnarmi a distribuire il tuo titolo".

Eye 2

L'irrilevanza della UE nel nuovo contesto internazionale e geopolitico

donald task e frau merkel

di Luciano Lago


Il presidente del Consiglio Europeo, Donald Tusk, dichiara che la nuova «amministrazione sembra mettere in discussione gli ultimi settant'anni di politica estera americana» in particolare che si dimostra preoccupato per il cambiamento verificatosi a Washington che pone l'Unione Europea in una situazione difficile, dato che «la nuova amministrazione USA sembra mettere in discussione tutte le precedenti impostazioni della politica estera».

Donald Tusk ha pubblicato la lettera di convocazione dell'incontro informale che si svolgerà tra i capi di governo dei 27 stati membri venerdì 3 febbraio a La Valletta, Malta. Incontro dedicato all'immigrazione ed a quelle che, secondo Tusk, sono le principali minacce all'Unione Europea: "l'aggressività della Russia, la situazione di caos ed anarchia nel Medio Oriente, le dichiarazioni della nuova amministrazione americana". In più Tusk si dice preoccupato anche per il crescente numero di persone che si dichiarano apertamente antieuropeiste o, nella migliore delle ipotesi, euroscettiche, inclusi alcuni degli stessi governi dei paesi UE.

Neanche una parola di autocritica sulle demenziali politiche svolte dalla UE in questi anni che hanno determinato tutto questo scenario fallimentare.
Verrebbe quasi da tirare fuori il fazzoletto ed asciugarsi una lacrima di compassione per questo personaggio patetico, un euroburocrate polacco, malato di russofobia e di "delirio immigrazionista", quello che un giorno si e l'altro pure, chiedeva ai governi europei di rispettare le regole, emetteva reprimende, mentre lui andava a stringere accordi con i dittatori come Erdogan prometteondo miliardi dai cittadini europei con cui premiare il turco per la sua "preziosa opera" alle frontiere della UE.

Flashlight

Scalea: "Muslimban di Trump piace a tanti cittadini europei"

Trump
© REUTERS/ Mark Kauzlarich

Il presidente americano Donald Trump ha introdotto una serie di misure restrittive per gli accessi in Usa che mettono al bando gli immigranti da 7 paesi musulmani: Siria, Libia, Iran, Iraq, Somalia, Sudan e Yemen.


La stretta sull'immigrazione decisa da Trump ha scatenato una reazione molto negativa. Sono già arrivati i primi ricorsi contro il nuovo inquilino della Casa Bianca e il principale aeroporto di New York Jfk si è trasformato nel simbolo della protesta.

Per scoprire quali conseguenze potrà avere questa mossa non solo sugli Stati Uniti ma anche sull'Ue Sputnik Italia ha parlato con il Direttore Generale dell'ISAG Daniele Scalea.

— Dopo la decisione di costruire il cosiddetto "secondo muro" agli occhi della opinione pubblica Trump è diventato subito "anti-islamico e razzista". Condivide queste accuse lanciate nei confronti del capo della Casa Bianca o, a Suo parere, questo decreto merita una lettura più accurata?

— Le accuse di razzismo sono in genere sempre lanciate per finalità di polemica politiche e non c'è bisogno prenderle troppo sul serio. È evidente però che Trump non sia esattamente un fan dell'islam, soprattutto dell'"islam politico" che tramite l'immigrazione sta penetrando nelle società occidentali. Si tratta di una fetta abbastanza ampia d'islam che secondo Trump non è compatibile con le istituzioni e i valori politici fondamentali degli Stati Uniti e dell'Occidente. Quindi in questo senso da parte di Trump e della sua amministrazione c'è la volontà di combattere una lotta anche sul piano ideale contro non certo l'islam tout court, ma soltanto contro l'islamismo sì, considerato come un nemico equivalente al comunismo ai tempi della guerra fredda. Quindi per Trump l'islam e terrorismo sono sicuramente due cose distinte, ma non del tutto scollegate.

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Putin picchia le donne

putin picchia le donne
© AFP 2016/ Mark Schiefelbein / POOL

Ultimo episodio, in ordine di tempo, della serie russofobica che si manifesta ormai stabilmente in un Occidente stravolto dalla sua stessa crisi di idee e di principi. È sorto dalla notizia che la Duma ha approvato un progetto di legge sulle modificazioni nel Codice penale, che sinteticamente è stato definito "legge sulla violenza domestica".


Ultimo episodio, in ordine di tempo, della serie russofobica che si manifesta ormai stabilmente in un Occidente stravolto dalla sua stessa crisi di idee e di principi. È sorto dalla notizia che la Duma (camera bassa del Parlamento russo) ha approvato, in terza ed ultima lettura, il 27 gennaio, un progetto di legge sulle modificazioni dell'articolo 116 del Codice penale, che sinteticamente è stato definito "legge sulla violenza domestica".

In termini più semplici, ma ahimé destinati a innescare uragani di propaganda antirussa, la notizia è stata data come se la Duma avesse approvato norme secondo le quali le botte in famiglia non saranno più punite dal codice penale, bensì trattate solo come violazioni di carattere amministrativo. Da qui il passaggio all'isteria anti-russa è stato facilissimo: da ora in poi in Russia si potranno picchiare le donne (e i bambini) senza incorrere in conseguenze penali.