Scienza & Tecnologia
DUE OGGETTI MISTERIOSI OLTRE PLUTONE
Entrambe le squadre di scienziati, hanno presentato le loro osservazioni dopo aver esaminato i dati che avevano raccolto da ALMA (Atacama Large Millimeter / submillimeter Array).
Il team di ricercatori stava esaminando il sistema stellare Alpha Centauri e W Aquilae, quando hanno notato oggetti misteriosi in movimento in tutta il loro campo visivo. Anche se non erano in grado di determinare la distanza esatta, la velocità e la luminosità, è molto improbabile che si fosse trattato della scoperta di una nuova stella, ma piuttosto erano pianeti. Con sorpresa dei ricercatori, gli oggetti avvistati sembrano muoversi rispetto alle stelle viste in background, che suggerisce che questi sono relativamente vicini e orbitano intorno al Sole.
Il segreto risiede nel tessuto di fibre aramidiche rivestite con una speciale lega magnetica. Il costume combina due aspetti apparentemente molto diversi: una maggiore resistenza al fuoco e al gelo. La temperatura di una fiamma libera è di 600 gradi Celsius, ma la tuta è in grado di proteggere il soccorritore dal calore fino a 1200 gradi. L'esposizione prolungata ad una tale temperatura puo' restringere e rompere il tessuto, ma non lo incendia. Per quanto riguarda il freddo estremo, la tuta è in grado di resistere fino a meno 120 gradi. Naturalmente il colore del tessuto è arancione brillante, particolare molto importante per i soccorritori in condizioni artiche poiche' rende la tuta visibile da lontano.
Inoltre, il materiale ha una elevata resistenza (per sviluppare apparecchiature soccorritore molto difficile), e crea un campo magnetico protettivo che stimola l'attività della vita umana. Così, chi indossa il costume non è solo protetto dal fuoco, gelo e radiazioni elettromagnetiche, ma sarà anche di buon umore.
"In questo momento si sta completando il processo di brevettazione del materiale. Ci auguriamo che alla fine dell'anno, dopo il collaudo, sarà adottato dai nostri soccorritori nella regione artica", ha detto il professore Vadim Tarasov, capo del Dipartimento metalli non ferrosi e oro del "MISiS". Il team di sviluppo ha lavorato sul materiale per circa 5 anni, e nel 2015 è stato insignito del premio del governo della Federazione Russa nel campo della scienza e della tecnologia per i giovani scienziati.
CRS-4, la missione di Cygnus è la quarta per il rifornimento degli astronauti nell'ambito del contratto NASA con la società Orbital ATK ed è la prima ad utilizzare il sistema di lancio Atlas V. L'ultimo rifornimento dell'anno che arriverà all'equipaggio a bordo della Stazione spaziale internazionale consta di oltre tre tonnellate di rifornimenti, esperimenti scientifici e materiali utili per le passeggiate spaziali.
3 dicembre - lancio sospeso per cumuli di nuvole sul cielo della Florida.
4 dicembre - lancio sospeso per forti raffiche di vento a terra.
5 dicembre - dallo Space Kenney Center di Cape Canaveral fanno sapere che è tutto pronto per il lancio che dovrebbe essere effettuato alle 23:10 ora italiana anche se, il 30% di condizioni meteo considerate accettabili dalla Nasa, rischia di far slittare ancora la partenza di Cygnus.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature, ha spiegato come i geni in comune siano quelli interessati nello sviluppo della faringe. Se i geni, nei vermi, sono impegnati nello sviluppo di questa particolare area del corpo, negli uomini vengono coinvolti, invece, anche nella tiroide. Proprio il funzionamento di quest'ultima potrebbe avere delle vaghe somiglianze. Nei vermi, infatti, la faringe serve a filtrare l'acqua del mare; un sistema che permette agli invertebrati di trovare sostanze nutritive all'interno dei liquidi.
Fonte: Dailymail.co
PHOBOS STA CAMBIANDO FORMA
Secondo Science News, uno studio condotto da Terry Hurford, uno scienziato planetario della NASA Goddard Space Flight Center di Greenbelt, nel Maryland, sembra indicare che Phobos è squarciato dalla forza di gravità di Marte. Egli ha aggiunto che la piccola luna sta anche gradualmente cambiando la sua forma assumendo quella di un pallone da calcio. Le sue scoperte sono state rivelate nel corso della riunione della divisione dell'American Astronomical Society per le Scienze Planetarie, dove ha spiegato che quando la forza di gravità marziana raggiungerà un certo punto, la luna si spaccherà in piccoli pezzi di roccia. Hurford ha aggiunto che le scanalature osservate sulla superficie di Phobos sono molto probabilmente causate dallo stress che la luna sta subendo a causa della forza gravitazionale di Marte.
Secondo il rapporto "Sea change in renewables market forces" pubblicato da Paul Brown su Climate News Network, gli impianti pilota realizzati in Norvegia e Portogallo dimostrano che la tecnologia funziona, ora bisogna solo abbattere i costi per fare in modo che l'eolico offshore galleggiante sia in grado di competere con le altre fonti rinnovabili.
L'ultimo progetto innovatvo viene dal Dipartimento di ingegneria civile e ambientale dell'Universitat Politècnica de Catalunya (UPC) che ha progettato e brevettato una piattaforma galleggiante per le turbine eoliche off-shore che potrebbe ridurre i costi energetici a 0,12 euro per chilowattora (kWh), meno del costo dell'energia elettrica prodotta da una nuova centrale nucleare. I ricercatori catalani dicono che la riduzione dei costi del 60% è stata ottenuta grazie ad un design più efficiente ed all'utilizzo del cemento al posto del metallo, riducendo i costi del 60%.
È la conclusione di uno studio dell'università di Washington presentato al meeting annuale dell'American Astronomical Society's Division for Planetary Sciences.
Caccia all'arancione. All'epoca, le molecole di metano presenti in atmosfera, demolite dalla luce solare, dovevano dare origine a complessi idrocarburi che a loro volta formavano una nebbiolina arancione attorno al nostro pianeta. Una caratteristica che potrebbe risultare importante nella nostra ricerca di esopianeti abitabili. Questi mondi inesplorati potrebbero essere circondati da un bagliore dello stesso colore, derivante o da processi biologici come sulla Terra delle origini, o da fenomeni geologici simili a quelli osservati su Titano.
Il colore non basta. Un'eventuale luce aranciata individuata attorno a un esopianeta da un telescopio di ultima generazione (come il futuro James Webb Space Telescope) non sarebbe però necessariamente garanzia della presenza di vita. Per capire se il bagliore abbia origini biologiche o geologiche bisogna analizzare la concentrazione di anidride carbonica. Se questa è massiccia, dicono gli scienziati, allora potrebbero esserci processi biologici in corso.
Articolo originariamente pubblicato su focus.it

Nato nel 2011 e lanciato ufficialmente nel 2013. Rispetto al colosso americano ha una diversa presentazione dei risultati delle ricerche. Nella colonna di sinistra compaiono i risultati del Web, al centro le notizie e a destra i link che arrivano dal mondo dei social
I soldi servono per finanziare lo sviluppo in altre lingue rispetto al francese di un search engine "altamente performante, rispettoso della privacy degli utenti come della neutralità dei risultati delle ricerche". Un motore un po' diverso da Google che nasce nel 2011 e viene lanciato ufficialmente nel 2013 e che prende il nome da una combinazione di idee. La Q sta per "Quantità" ed evoca la quantità di dati processati dal motore di ricerca, mentre "want" è la contrazione del termine inglese "wanted". La sua particolarità consiste anche in una diversa presentazione dei risultati delle ricerche. Nella colonna di sinistra compaiono i risultati del Web, al centro le notizie e a destra i link che arrivano dal mondo dei social.
Jean Manuel Rozan, assieme a Eric Leandri fondatore di Qwant, spiega di non avere mai pensato di fare concorrenza al colosso di Mountain View, ma di voler introdurre qualcosa di nuovo nel mondo dei search engine. "Siamo così abituati all'egemonia di un attore che tutti credono ci sia solo un modo di fare queste cose e guadagnare del denaro". Ci sono altre strade che nel caso di Qwant si traducono in partnership commerciali con Trip Advisor e le ferrovie francesi per l'e-commerce, la vendita della propria tecnologia per soluzioni ad hoc oppure la vendita di dati (non riconducibili ai singoli utenti) che rappresentano materiale utile per le aziende.

Con un costo totale di 9 miliardi di dollari produrrà fino a 580 Megawatt di energia elettrica. Numeri che non solo permetterebbero al Paese nordafricano di soddisfare, entro il 2020, il 50% del proprio fabbisogno ma lo collocherebbero anche tra i principali Stati esportatori, con un occhio di riguardo all'Arabia Saudita. La zona individuata in una delle aree più conosciute per il turismo e il settore cinematografico
Con un costo totale di nove miliardi di dollari, le quattro sezioni del complesso Noor dovrebbero permettere al Marocco di soddisfare, entro il 2020, il 50% del proprio fabbisogno energetico utilizzando le energie rinnovabili. "Non siamo produttori di petrolio - ha dichiarato al Guardian il ministro dell'Ambiente marocchino, Hakima el-Haite -. Importiamo il 94% della nostra energia, come i combustibili fossili provenienti dall'estero. E questo influisce molto sul nostro bilancio statale".
Per questo motivo il governo di Rabat, non potendo sfruttare il gas o l'oro nero come molti altri Paesi dell'area, ha deciso di fare tesoro di una risorsa che al Marocco non manca: il sole. "Quando si è parlato della possibilità di usufruire dell'energia solare - ha continuato il ministro - abbiamo detto 'perché no?'". Quale posto più indicato, quindi, del deserto del Sahara, dove in estate le temperature superano anche i cinquanta gradi, come area da sfruttare per costruire il più grande impianto termico a concentrazione del mondo.
Ad 'aprire le danze' in vista della notte magica è stato il Sole, con una potente eruzione avvenuta sul lato che in quel momento non era rivolto verso la Terra. I satelliti della Nasa sono però riusciti a catturare delle immagini suggestive, con un'imponente nube di particelle scagliata nello spazio. La macchia che ha prodotto l'eruzionedovrebbe essere visibile dalla Terra fra circa 10 giorni e potrebbe riservare altre sorprese.
A movimentare il cielo di Halloween è in arrivo anche uno sciame di di stelle cadenti che difficilmente si potrà fare a meno di notare. Sono le Tauridi e sono molto più imponenti e brillanti rispetto alle stelle cadenti cui siamo abituati per i grani della cometa Encke, che le generano bruciando nell'impatto con l'atmosfera, sono grandi come ciottoli.