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Indonesia, eruzione del vulcano Sinabung

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© LaPresse/XinHua
I residenti guardano da lontano le ceneri vulcaniche che si innalzano dal Sinabung, durante l'eruzione verificatasi a Karo, Sumatra settentrionale. Le autorità hanno richiesto ripetutamente gli abitanti dei villaggi vicini di rimanere calmi e "abituarsi" all'attività del vulcano, che probabilmente proseguirà per i prossimi 5 anni.

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© LaPresse/XinHua
sinabung volcano
© AP Photo/Binsar Bakkara

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Terremoto magnitudo 5.9 al largo del Cile

terremoto cile

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n terremoto magnitudo 5.9 si è verificato alle 06:37 UTC al largo della costa del Cile. Il sisma, riferisce il centro sismologico USGS, ha avuto ipocentro a 10,2 km di profondità ed epicentro a 84 km a ovest di Ovalle, Cile.

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ISOLE FIJI - sull'arcipelago si abbatte il ciclone WINSTON

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Nella tarda serata di sabato 20 febbraio(sabato mattina in Italia), il ciclone Winston ha raggiunto le isole Fiji, danneggiando diversi villaggi ed abbattendo un centinaio di abitazioni
. Si registra anche una vittima. La parte più intensa della tempesta si è abbattuta sull'isola di Vanua Levu e un migliaio di persone sono state costrette a rifugiarsi nei centri di soccorso. Si tratta del ciclone più intenso che abbia mai colpito l'arcipelago da quando sono state effettuate le prime registrazioni su questi tipi di fenomeni.

Commenta: Winston, un ciclone di categoria 5 senza precedenti nella storia delle isole Fiji:




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Terremoti: forte scossa magnitudo 6 alle isole Tonga, avvertita dalla popolazione

terremoto tonga
Durante la notte, precisamente alle 3,03 (ora italiana), una forte scossa di magnitudo 6 ha colpito l'arcipelago delle isole Tonga, nell'Oceano Pacifico. Il terremoto, secondo l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha avuto il suo epicentro poco ad ovest delle isole Samoa, con le seguenti coordinate geografiche: (lat, lon) -15.19, -173.43. L'ipocentro del sisma è stato individuato a circa 20 chilometri sotto la superficie marina. L'evento è stato chiaramente avvertito dalla popolazione, comunque abituata a convivere con queste scosse che frequentemente colpiscono la zona, posta in corrispondenza della parte meridionale della cosiddetta "Cintura di Fuoco".

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Indonesia: eruzione del vulcano Soputan, colonna di ceneri alta 2 km

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Eruzione in corso del vulcano Soputan nell'est dell'Indonesia: una colonna di ceneri si è innalzata fino a 2 chilometri di altezza. Lo ha reso noto il portavoce dell'agenzia nazionale per la gestione dei disastri, Sutopo Purwo Nugroho.

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Valanga in Tirolo travolge sciatori, almeno 5 morti

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© LaPresse/Reuters

Nella zona montuosa del Wattener Lizum, nei pressi di Innsbruck in Tirolo, una valanga ha investito un gruppo di diciassette persone. Massiccia la macchina dei soccorsi allestita, si parla di centinaia di uomini del soccorso alpino e diversi elicotteri: sarebbero almeno 5 le persone uccise, tutte di nazionalità ceca, riferisce la polizia
. "Alcune persone sono già state localizzate e liberate", ha dichiarato il comandante della polizia di Innsbruck, senza però dare informazioni sulle loro condizioni. Due sopravvissuti sono stati elitrasportati in ospedale. Su richiesta delle autorità austriache è intervenuto anche l'elisoccorso altoatesino Aiut Alpin Dolomites: "La nostra squadra di soccorso ha recuperato le salme di due uomini e di un cane, un labrador, che faceva parte della comitiva", dice all'ANSA il verricellista Gino Comelli. "Con la slavina è venuto giù praticamente tutto il pendio". "La prima vittima è stata localizzata dal nostro cane di ricerca, la seconda con l'Arva".

La valanga che ha travolto gli escursionisti (che procedevano in due gruppi lungo un pendio verso il rifugio Lizumer Hütte) era alta cinque metri.

Il pericolo valanghe in Tirolo attualmente è marcato, grado 3 su 5: un aumento della temperatura ha causato numerosi interventi per valanghe, il più grave sul Wattener Lizum.

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Previsioni Meteo: peggioramento "autunnale", in arrivo un "treno" di perturbazioni atlantiche

pioggia

Una nuova perturbazione (la numero 2 del mese) nel corso del fine settimana porterà un deciso peggioramento del tempo al Centronord, anche se in realtà il maltempo avrà un sapore più autunnale che invernale
: secondo le previsioni del Centro Epson Meteo, il nocciolo freddo della perturbazione sfilerà al di là delle Alpi, senza interessare direttamente il nostro Paese. In ogni caso le piogge e le nevicate attese tra questa sera e la giornata di domani (domenica) saranno in grado di portare finalmente un po' di sollievo a molte aree dell'Italia Settentrionale che si trovano ancora in grave deficit pluviometrico.

In particolare le nevicate, che imbiancheranno tutto il versante sud delle Alpi oltre i 1000-1200 metri risulteranno in generale abbondanti, con accumuli mediamente compresi tra 30 e 80 centimetri. C'è anche il rischio che i fenomeni possano risultare localmente intensi, specie domenica in Liguria, dove è possibile che si formino forti temporali. La prossima sarà una settimana caratterizzata dall'assenza di alta pressione e dal passaggio sull'Italia di altre due intense perturbazioni che porteranno nuove precipitazioni soprattutto al nord e regioni tirreniche: la prima transiterà martedì e mercoledì e la seconda tra giovedì e venerdì. In montagna, non solo sulle Alpi ma anche in Appennino, cadrà altra neve.

Domenica nuvole su tutta Italia anche se, specie al mattino, non mancheranno ampie schiarite sul medio adriatico e al Sud. La nuvolosità risulterà molto intensa al Nord, regioni centrali tirreniche, Sardegna e sarà accompagnata da piogge sparse più diffuse e intense al Nordovest, Triveneto, alta Toscana e Sardegna occidentale; nell'isola e in Liguria rischio di rovesci e temporali. La neve cadrà abbondante sulle zone alpine mediamente oltre gli 800-1000 metri, ma localmente in Piemonte cadrà anche più in basso fino a 600-700 metri. Tra sera e notte deciso peggioramento in Sicilia. Attenzione perché si tratta di una perturbazione piuttosto intensa, che porterà quantitativi di pioggia importanti in particolare su Liguria, alta Toscana e fascia prealpina e alpina, con accumuli dai 30 ai 60 litri al metro quadrato nel giro di 24 ore.

Le nevicate saranno abbondanti e a quote alte ci potranno essere anche 80 centimetri di neve, localmente la neve cadrà a quote inferiori nelle valli alpine più strette e nel cuneese. Temperature in rialzo anche sensibile nei mattutini; massime pomeridiane in leggero calo al Nord e regioni tirreniche. Venti meridionali ovunque: forti sui mari di ponente e sull'Adriatico. Lunedì insisteranno molte nuvole sull'Italia con la nuvolosità più insistente e compatta su Liguria di levante, Lombardia e Nordest; le schiarite più ampie riguarderanno invece la Sardegna. Piogge significative insisteranno nell'estremo Nordest, con quota neve sulle Alpi orientali intorno ai 1200-1300 metri; qualche pioggia, in generale deboli e isolate, anche su regioni tirreniche, Sicilia e settore ionico.

Temperature senza variazioni rilevanti. Ventoso su Mar ligure, intorno alle isole e sul basso Adriatico. Successivamente è atteso un 'treno' di perturbazioni atlantiche: sarà una settimana molto dinamica, con un flusso atlantico vivace e un susseguirsi di perturbazioni che ad intervalli porteranno nuove precipitazioni sull'Italia. La prima nuova perturbazione passerà tra martedì 9 e mercoledì 10, quella successiva già nella notte tra giovedì e venerdì. Le precipitazioni attese saranno abbondanti con gli accumuli più importanti su Liguria, alta Toscana, Lombardia, Triveneto e in parte anche sul basso versante tirrenico. Le perturbazioni saranno accompagnate da venti molto intensi e mercoledì potranno risultare anche tempestosi, con raffiche fino a 100 chilometri all'ora, tra Corsica, Sardegna, Sicilia e Sud. Non arriverà il gelo, ma il clima sarà quasi più autunnale che invernale: le nevicate saranno limitate sulle Alpi, con le temperature che resteranno nella norma o leggermente al di sopra.

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Terremoti: scossa magnitudo 5.5 alle isole Fiji

scossa Fiji
Questa notte, alle 2,39 (ora italiana), una forte scossa di magnitudo 5.5 ha colpito le Isole Fiji, nell'Oceano Pacifico. Il terremoto si è verificato a nord delle Kermadec Islands e della Nuova Zelanda, e ad est dell'Australia, con epicentro esatto ad una distanza di 276 chilometri ad O di Nadì, città delle Fiji che ospita più di 40.000 abitanti. L'ipocentro del sisma è stato rilevato a 10 chilometri di profondità, senza destare terrore fra la popolazione né generare danni in superficie. L'evento è stato seguito da un terremoto minore di magnitudo 5.1 alle 5,51 (ora italiana).

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Terremoto Taiwan: 14 morti e 484 feriti, il sisma potente "come due esplosioni atomiche"

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© LaPresse/Reuters

Il bilancio del terremoto magnitudo 6.4 che ha colpito la notte scorsa la città di Tainan (Taiwan) è salito a quattordici morti e 484 feriti: il sisma ha provocato il crollo di alcuni edifici, uno dei quali di 17 piani. Almeno 155 persone risultano ancora disperse, 47 dei quali bambini, mentre circa 340 sono state salvate dai soccorritori.


In molti si interrogano sul crollo dell'edificio Wei-kuan Golden Dragon Building, dove si trovavano dodici delle quattordici vittime del terremoto, tra cui una bambina di soli dieci giorni: il ministero degli Interni di Taiwan ha annunciato di voler verificare gli standard di realizzazione dell'edificio. L'edificio ospitava 256 inquilini, ma al momento del sisma ne erano presenti molti di più, per la consuetudine di invitare amici e parenti in occasione del Capodanno cinese, che quest'anno ricorre lunedì 8 febbraio. In totale sono crollati come castelli di carta almeno nove edifici della città di Tainan, mentre altri quattro hanno subito gravi danni.

Secondo i rilevamenti del sismologi locali, il terremoto della notte scorsa ha avuto una potenza pari a quella sprigionata da due esplosioni atomiche e le scosse sono avvertite fino all'altro capo dell'isola e nella capitale, Taipei, senza provocare danni.

L'isola è ad alta intensità sismica: il terremoto più disastroso, in tempi recenti, è avvenuto nel 1999 in una zona centrale di Taiwan, e ha provocato oltre 2400 vittime.

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PAKISTAN - GIGANTESCA VALANGA sul NANGA PARBAT

valanga pakistan
Il Nanga Parbat è la nona montagna più alta della Terra: alta 8.125 metri sul livello del mare, è situata in Pakistan. In lingua Urdu (lingua indoeuropea sviluppatasi in Asia meridionale tra il 1200 e il 1800,ndr) significa montagna nuda. E' chiamata anche Diamir, che vuol dire re delle montagne. Il video esclusivo de iLMeteo.it mostra una valanga abbattutasi proprio su questa montagna.