de maio e grillo
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II Financial Times (FT), uno dei principali organi del capitalismo finanziario, in un articolo del 30.12, ha apertamente elogiato la nuova fisionomia del movimento M5S di Luigi Di Maio che prova a proporsi come alternativa di governo, allontanandosi dalla deriva populistica e folkloristica sostenuta fin qui da Beppe Grillo.

I Cinque Stelle stanno approfittando della situazione politica di sconcerto e sfiducia verso il governo, a seguito degli ultimi scandali (Banca Etruria, Coop, crisi a Roma, ecc.) e il il F.T. sottolinea come l'ascesa nei sondaggi del Movimento 5 Stelle dimostra quanto si sia logorato il rapporto tra Matteo Renzi e l'opinione pubblica degli italiani.
"Il populista Movimento 5 Stelle, esploso nella politica italiana durante la crisi finanziaria, è stato definito dalle proteste senza complessi e dalla figura chiassosa del suo leader Beppe Grillo. Il M5S sta però tentando di cambiare la sua immagine di partito tra i più eccentrici, a tratti clownesco. La trasformazione si pone l'obiettivo di raggiungere un traguardo che sembrava fantasia solo un anno fa: governare il paese e sfidare l'esecutivo di Matteo Renzi," questo il testo pubblicato nell'articolo.
Il FT intervista due politologi italiani, Gianfranco Pasquino e Roberto D'Alimonte, che spiegano come il M5S sia la forza politica più in forma nella sfida contro Renzi, come mostrano anche i sondaggi. Una consapevolezza che porta Luigi Di Maio, nel corso di una intervista all'influente giornale, ad affermare che "la percezione del movimento sia cambiata. All'inizio c'era l'idea che il nostro fosse un movimento di sola protesta, ma ora non è più così. Noi vogliamo governare".

Il Financial Times evidenzia come il M5S non rappresenti ancora in modo completo un'alternativa di governo, vista la sua tendenza ostruzionistica: lo dimostrano anche i suoi risultati piuttosto deludenti nelle poche amministrazioni comunali controllate. Il clima di crescente delusione verso il governo Renzi offre però una grande chance all'opposizione, soprattutto alle prossime comunali. Il deputato di Pomigliano D'Arco spiega come:
financial times cover
"Gli altri partiti hanno paura di governare Roma, ma noi crediamo che sia un'opportunità per misurarci". I punti fondamentali del programma M5S che hanno attratto elettori di destra come di sinistra sono la lotta alla corruzione, l'ambientalismo, e il referendum sull'euro, che per Di Maio è uno dei principali motivi delle difficoltà economiche italiane. "Il vero fallimento dell'unione monetaria è l'idea che i Paesi del Sud Europa possano viaggiare alla stessa velocità di quelli del Nord".

Vedi: Giornalettismo

Viene poi uno dei punti più importanti dell'intervista in cui Il deputato pentastellato ribadisce un secco no ad una possibile uscita dell'Italia dalla Nato, sottolinea come per sconfiggere ISIS, che conta meno militanti degli abitanti di un quartiere di Napoli, serva bloccare i suoi finanziamenti, e definisce il M5S come un'alternativa al populismo anti UE sullo stile del Front National. L'intervista prosegue trattando altri temi che riguardano l'Europa, le lotte per l'ambientalismo, ecc..

Questa intervista conferma quello che ritenevamo a proposito della vera funzione svolta dal Movimento dei 5 Stelle, un ruolo di "parcheggio" delle proteste e del dissenso su un binario morto.

Per quanto la massa dei cittadini, manipolata dai media, continui a credere che il 5 Stelle rappresenti una opposizione al sistema, da questa intervista e da quella rilasciata dal prof. Becchi (che riportiamo sotto), si rende evidente che il Movimento di Grillo e Casaleggio si sta trasformando nella vera stampella del sistema e viaggia affiancando la Sinistra mondialista nelle sue varie prossime riforme per l'omologazione dell'Italia ai dogmi del "Pensiero Unico": coppie gay, adozioni gay, utero in affitto, eutanasia, immigrazione aperta e "Ius Soli".

Questo sopra era qualche stralcio dell'intervista di Luigi Di Maio, elogiato dal Financial Times ma nel frattempo il prof. Paolo Becchi, già portavoce e sostenitore del movimento, lascia polemicamente il M5S. e, nel corso di una intervista, dichiara su Grillo:
"Beppe Grllo ha preso il posto di Berlusconi ed è diventato la stampella di Renzi. Ha votato i giudici costituzionali che aveva prima criticato, ha abbandonato la battaglia sull'uscita dell'euro ed è stato sbugiardato da Di Maio (con l'intervista di cui sopra) sull'uscita dalla NATO. Anche lui è diventato un ologramma".
In particolare il prof. Becchi, nel corso dell'intervista con "Formiche" ha dichiarato:
"Il Movimento si sta trasformando in un partito ibrido e ha stretto con il Pd un nuovo patto dopo quello del Nazareno facendo da stampella al governo Renzi".
Ed aggiunge:
"...il Movimento si sta trasformando in un partito ibrido, nel quale si cerca di fare convivere diversi aspetti. Prendiamo le elezioni amministrative: dove si può vincere ma si ha paura di farlo e magari non lo si vuole proprio, come a Roma, si sceglie di seguire l'intero e impegnativo percorso democratico per la selezione delle candidature con non so quanti passaggi in rete, facendo mostra di questo dispiegamento di energie per la democrazia diretta. Dove invece si vuole lottare per vincere davvero, il candidato e la lista vengono blindati e imposti dall'alto come accaduto con Massimo Bugani a Bologna . Questo è il partito ibrido che da un lato acchiappa chi ancora crede negli ideali di rottura del vecchio Movimento e dall'altro si avvicina alla logica partitica".
Dopo aver passato in rassegna tutte le contraddizioni del movimento, dal suo contributo alla elezione dei giudici della consulta, salvando il governo in corner da un intervento del Presidente della Repubblica, le espulsioni facili decretate in modo autoritario ed altre questioni, il professore continua:
"Grillo aveva promesso agli italiani che entro il dicembre 2015 o al massimo nel gennaio 2016 ci sarebbe stato il referendum sull'euro. Ora più nessuno ne parla, salvo per i banchetti fatti in estate quando il tema appassionava di più e c'era da soffiare qualche voto alla Lega. Ma cosa pensa il Movimento sull'euro? Perché non si porta avanti con convinzione in Parlamento la legge di iniziativa popolare per il referendum? E sulla politica estera, in particolare sul tema della Nato, qual è la posizione? Grillo o Di Maio ?"
Il movimento, secondo Becchi, si è ormai rassegnato a fare una pura opposizione di facciata e sta diventando opportunistico, nel senso che cerca di guadagnare consensi sfruttando ogni situazione. (...)

Guarda caso il Prof. Becchi, di fronte ai fatti concreti, è arrivato alle stesse conclusioni a cui eravamo arrivati anche noi, ben prima di lui, in ogni caso meglio tardi che mai. Adesso si può comprendere meglio quale fosse lo scopo delle tante visite fatte e ricambiate da parte di Grillo, Casaleggio e i suoi, con l'Ambasciata USA Roma e l'interesse che gli statunitensi hanno dimostrato per avere un dialogo con Casaleggio e Grillo.

La vera funzione del Movimento 5S. ha provveduto Luigi De Maio a rivelarla, questo nuovo simpatizzante della NATO, il quale, di fronte al Financial Times, organo del grande capitalismo internazionale, ha messo la sua faccia per difendere la banda terrorista della NATO, una organizzazione conosciuta specificamente per essere stata quella che più azioni terroristiche ha eseguito nel mondo, negli ultimi cinquanta anni, superata soltanto dalla CIA.

Questo carattere essenziale della NATO si dimostra esaminando la sua storica, intensa ed inquietante e criminale attività, sia per quanto riguarda la sua diretta partecipazione nella guerre per l'egemonia scatenate dagli USA (uccidendo migliaia di civili, deliberatamente come dimostrato in Jugoslavia, Afghanistan e Libia) e attraverso suoi schermi terroristici, sia nella forma di mercenari della rete anti-comunista Gladio, durante la guerra fredda (che eseguiva operazioni clandestine di false-flag), o utilizzando un nuovo fronte terroristico, dopo la caduta del blocco sovietico, con una versione islamica di Gladio, cioè Gladio B - la maggior parte di altre attività terroristiche di derivazioni recente e ben note si è verificata in Medio Oriente ('primavere arabe", Libia, Siria...) o nel Caucaso (Cecenia) per accerchiare la Federazione Russa.

Non è chiaro cosa rappresenti tutto questo per l'uomo di punta del Movimento 5S, il De Maio che si mostra rispettoso e deferente con i poteri sovranazionali ed atlantisti che sono soliti commettere crimini sotto la bandiera 'democratica'.

De Maio ha molto probabilmente ricevuto "istruzioni" dal dr. Casaleggio e sa come doversi comportare per farsi accreditare nel già affollato androne dei "servitori" dei padroni americani dove molti altri sono in attesa...