catalogna
© REUTERS/ Paul Hanna
La Corte costituzionale spagnola, con voto all'unanimità, ha revocato la mozione sull'indipendenza della Catalogna approvata a novembre dal Parlamento regionale catalano, che prevedeva l'avvio del processo di "sconnessione democratica" dallo Stato spagnolo al fine d'istituire una repubblica indipendente entro 18 mesi.

Il pronunciamento della Corte era giunto dopo che il governo di Madrid, guidato da Mariano Rajoy, aveva presentato l'11 novembre scorso il ricorso di fronte alla Corte Costituzionale. I leader catalani avevano già annunciato che avrebbero ignorato il verdetto.

"La volontà politica dell'esecutivo catalano è quella di andare avanti", aveva dichiarato in quell'occasione la vicepresidente della Catalogna, Neus Munté. D'altra parte, il premier spagnolo ha definito contraria alla Costituzione la mozione approvata dal Parlamento di Barcellona e ha detto più di una volta di non accettare che "alcuni signori liquidino le norme di convivenza che ci siamo dati tutti insieme". Rajoy ha inoltre avvertito che il suo esecutivo "agirà con fermezza" se il governo e il parlamento di Catalogna non rispetteranno le decisioni che prenderà la Corte costituzionale spagnola. I partiti secessionisti hanno però replicato di ritenere le "istituzioni spagnole, in particolare la Corte Costituzionale, delegittimate".