Berlusconi
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Il leader di centrodestra all'attacco di Renzi: Daesh nemico mortale, la pavidità non ci mette al riparo da attentati. Necessaria coalizione ONU.

Silvio Berlusconi ribadisce dalle pagine del Corriere della Sera la sua convinzione sulla necessità di una grande alleanza per sconfiggere il Daesh. In un'intervista rilasciata oggi al quotidiano di via Solferino il leader di Forza Italia ha riconosciuto ancora una volta il ruolo della Russia, definito alleato imprescindibile e "non un nemico".
"La mia linea di politica estera è sempre stata improntata alla collaborazione tra Europa, Washington e Mosca, a partire dall'intesa di Pratica di Mare".
Così Berlusconi, che è tornato a chiedere una coalizione a guida Onu contro i jihadisti del califfato. Poi, sull'atteggiamento dell'Italia, ha operato un distinguo non condannando la prudenza del premier Matteo Renzi sull'intervento militare e confermando invece i suoi dubbi sull'attendismo nei confronti della lotta al Daesh.
"La prudenza nel combattere lo Stato islamico — ha detto Berlusconi — è un'ambiguità che non possiamo permetterci. La pavidità non ci mette al riparo da attentati".
Sputnik Italia, come tutti i siti Sputnik ed i progetti di MIA Rossiya Segodnya userà la denominazione Daesh al posto di "ISIS", come ha sottolineato il direttore Dmitry Kiselev. Daesh è l'abbreviazione in arabo della denominazione "Stato Islamico dell'Iraq e Levante". I terroristi non riconoscono questa formula, mentre da parte dei lettori Daesh non viene associato a nessuno stato e neanche all'Islam.