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© USAF/Senior Airman Anthony SanchelliI membri della forza aerea turca stano conducendo un esercizio aereo l'11 Aprile 2013, presso la base aerea di Incirlik, in Turchia.
Mentre è abbastanza chiaro che il governo di Erdogan sta mentendo riguardo l'abbattimento del jet Russo, e che ovviamente si trattava di una provocazione deliberatamente progettata come aveva detto il Ministro degli Esteri Russo Lavrov, ciò non significa tuttavia che il governo di Erdogan abbia pianificato l'abbattimento del jet Russo.

Furono le azioni del governo Turco nel periodo immediatamente successivo all'abbattimento del jet Russo che mi fanno ora pensare che questi ragazzi sono stati beccati coi pantaloni abbassati.

Prendiamoli in ordine.

1) Rivolgersi subito alla NATO per consultarsi riguardo l'abbattimento del jet Russo e inviare una lettera alle Nazioni Unite: queste mosse fatte dai ministri di Erdogan sembrano derivare dalla paura. Se avessero pianificato l'attacco in anticipo o con calma prendendoo tale decisione dopo aver 'avvertito' i jet Russi, sicuramente avrebbero previsto le conseguenze e si sarebbero preparati anticipatamente, fatto che gli avrebbe permesso di sentirsi più sicuri di se stessi?

2) Nessun pessimismo sulle prospettive energetiche bilaterali: Dopo un giorno dall'abbattimento dell'aereo militare Russo, che il governo Russo ha condannato in termini piuttosto gravi, il ministro dell'Energia Turco stava già supplicando la Russia di non prendersela troppo e sostenendo che non ci sarebbe stato nessun problema con le relazioni energetiche Russo-Turche: "all'apice del momento, non disponendo di tutte le informazioni sull'accaduto, sarebbe opportuno non fare dichiarazioni affrettate", ha riferito Albayrak alla sua cerimonia di giuramento ad Ankara. "Abbiamo rapporti culturali ed economici amichevoli con la Russia non solo nel settore energetico, ma anche attraverso altri settori economici. Io non sono pessimista sulle nostre relazioni energetiche". Inoltre il ministro ha assicurato il popolo Turco di non preoccuparsi della prossima stagione invernale a causa delle preoccupazioni che la Russia potrebbe interrompere i suoi rapporti economici con la Turchia. Questa si che è una fiducia impressionante, visto che i turchi hanno appena abbattuto e, indirettamente, ucciso un pilota russo a sangue freddo.

3) Ho preso la decisione personalmente!: Se c'è una cosa che ho imparato sui politici, è che essi sono restii ad assumersi qualsiasi responsabilità personale per qualsiasi cosa, a meno che non serva ai propri interessi. Nel caso di un incidente internazionale che coinvolge l'abbattimento da parte delle forze Turche di un jet Russo impegnato nel spazzare via le forze della jihad odiate da tutto il mondo, e che implica quindi un'attenzione negativa potenzialmente significativa per il governo Turco, sia a casa che all'estero, ci si aspetterebbe che la colpa venga data al maggior numero di ufficiali, sempre con la speranza che nessuno di loro venga portato all'attenzione del pubblico. Ma in questo caso si è verificato il contrario:

Nel corso di un incontro con i suoi subalterni del Partito AK, il Primo Ministro Turco Davutoglu ha detto che "nonostante tutti gli avvertimenti, abbiamo dovuto distruggere l'aereo, le forze armate Turche hanno eseguito ordini impartiti da me personalmente."

Perché Davutoglu vorrebbe che tutti sapessero che lui personalmente ha dato l'ordine, una affermazione che di per sé non è nemmeno credibile dato che il jet Russo si trovò presumibilmente nello spazio aereo turco per soli 17 secondi, il che rende molto improbabile che il comando militare Turco abbia avuto tempo per chiamare, consultare e ricevere un ordine definitivo dall'ufficio del primo ministro?

Altro che un coraggioso autoproclama, l'affermazione di Davutoglu sembra essere l'ennesima prova che i Turchi sono molto preoccupati e spaventati in seguito all'abbattimento dell'aereo militare Russo e stanno disperatamente cercando di contenere ed assumersi la responsabilità di una situazione che li ha colti di sorpresa. La sorpresa dei Turchi potrebbe essersi aggravata oggi dalla dichiarazione di un funzionario anonimo statunitense alla Reuters, che ha detto che gli Stati Uniti hanno prove che il jet Russo è stato abbattuto sopra la Siria e non sopra la Turchia.

Si possono combinare tante cose sporche sotto la 'nebbia di guerra'.

Troppo criptico? Ok, ecco una mappa.

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Ancora troppo criptico? Ok, ecco una foto.

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Davvero? Ok, adesso vengo al punto; c'è una possibilità che il caccia Turco F-16 che ha abbattuto il jet Russo non abbia eseguito nessun ordine ufficiale del governo Turco. Probabilmente non eseguiva nemmeno alcun ordine ufficiale dai militari Turchi. Infatti, il pilota può darsi che non fosse nemmeno Turco, o se lo era, avrebbe agito temporaneamente per conto di un altro "giocatore" che ha l'interesse ad inasprire i rapporti tra Russia/Turchia.

Ammettiamolo, provocando un conflitto tra la Russia e, beh ... chiunque e tutti, sono procedure operative standart per lo zio Sam. Lo è stato per decenni. A tal fine, gli Stati Uniti hanno occhi e orecchie un po' ovunque, compreso all'interno della Turchia sotto forma di una nuova versione di rete ' Gladio', come è stato rivelato dai processi Ergenekon. Il movimento Gulen - una falsa ONG islamica "moderata" sostenuta dalla CIA - merita di essersi guadagnata un po' di attenzione in questo senso. La talpa dell'FBI, Sibel Edmonds, dispone di informazioni "interne" di ciò che rappresenta Gulen:
"Sotto copertura di scuole [madrasse] in Asia Centrale e Caucaso la sua rete è coinvolta nella formazione dei terroristi [da Ceceni ad altri Jihadisti Islamici nella zona]. Il Bureau lo aveva sotto indagine dal 1998. Tuttavia, fu impedito loro di perseguire i casi [nonostante tutte le prove raccolte] a causa della pressione diretta della CIA/Dipartimento di Stato. Come faccio a saperlo? Alcuni fascicoli dei casi erano gestiti dalla divisione dove ho lavorato [controspionaggio]."
Il succo della questione è che la Turchia guadagna molto poco, o niente, ad attaccare la Russia in questo modo, e rischia tanto. La risposta Russa facilmente prevedibile per l'abbattimento del jet sarebbe quella di colpire la Turchia dove fa più male: i Curdi, fornire molto più rapidamente maggior supporto ai Curdi e alla campagna dei Russi e dall'esercito Siriano, per guadagnare e mantenere quanto più terreno possibile lungo il confine turco-siriano, in anticipo di ulteriori colloqui di pace a Vienna.

Gli Stati Uniti e Israele hanno una lunga storia nello sfruttare i Curdi per vari fini geopolitici nel Medio Oriente. Il piano attuale per la Siria, come avevo menzionato in precedenza, è la 'balcanizzazione' - lo smembramento della Siria in regioni semi-autonome. I Curdi, con la loro pretesa storica e la lotta per un Kurdistan indipendente, forniscono la migliore giustificazione per l'inizio di questo processo di 'balcanizzazione' a Vienna.

Se questo scenario e vicino alla verità tuttavia, è molto probabile che sia i Turchi e i Russi abbiano già capito, o che capiranno presto. Quello che faranno a quel punto resta da vedere.