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Uomini armati in uniforme nera e con fucili d'assalto in mano, sono stati visti arrivare lentamente alla guida di una Mercedes nera durante una serie di coordinate atrocità

Due uomini dell'ISIS, pesantemente armati, sono arrivati lentamente con una Mercedes-Benz nera e hanno massacrato decine di commensali innocenti in un bistrot di Parigi prima di fuggire via.

Un testimone oculare ha raccontato come 20 persone sono state giustiziate in un attacco calcolato in un affollato ristorante nel cuore della capitale francese, mentre mangiavano sui tavoli del marciapiede.

Una descrizione scioccante degli assassini e il loro barbaro assalto sono tra le prime testimonianze emerse la scorsa notte.

Mahoud Admo ha riferito:
"Il bandito non mostrava alcuna emozione mentre ha cominciato a sparare proiettili sui commensali. Continuava a ricaricare la pistola e a sparare, senza dire una parola. Le persone al di fuori del bar sono morte all'istante. Erano fiumi di sangue dappertutto e vetri rotti. E' stata una carneficina"
Gli scioccanti dettagli del sanguinoso attacco continuavano ad arrivare mentre la Francia rimaneva in allerta e con le forze speciali che continuavano a dare la caccia ai membri della cellula terroristica.

L'ISIS ha rivendicato la responsabilità dei nauseanti attacchi che hanno ucciso almeno 127 persone e lasciato più di 60 persone seriamente ferite. L'attacco a Le Belle Equipe ha avuto luogo poco dopo che tre esplosioni scuotessero lo Stade de France, dove la nazionale ospitante stava giocando contro la Germania.

Il Signor Admo, 26 anni, che alloggiava presso l'ostello "Esercito della Salvezza" in Rue de Charonne, di fronte al Le Belle Equipe, ha raccontato di quegli uomini armati che procedevano all'esecuzione dei clienti di un bar in un attacco alla guida di un'automobile.

Tremando come foglia mentre ricordava la strage, ha raccontato che:
"Ero solo nella mia camera e c'era la finestra aperta sulla strada sottostante. Potevo vedere un sacco di persone sedute davanti al bar mentre mangiavano la cena, godendosi un drink. Il posto era pieno di gente che si divertiva.

"Verso le 09:30 ho visto una Mercedes nera nuova fermarsi lì davanti, con i vetri oscurati e i finestrini del passeggero e del guidatore abbassati. Ho potuto vedere chiaramente il volto del passeggero visto che non indossava né cappello, né maschera. Non appena la macchina si è fermata, questo ha tranquillamente aperto la porta uscendo proprio di fronte al ristorante. Ed è qui che ho visto che teneva in mano una mitragliatrice appoggiata sul fianco. Non ho potuto credere a quello che stavo vedendo. Qualcuno tra la gente che era fuori riesce a scorgere il tiratore che si avvicina con la sua pistola e cerca di correre dentro, ma lui lo abbatte sulla soglia.

"Allora la gente da dentro si sposta in avanti per vedere cosa stava accadendo ed allora il bandito ha sparato ancora più proiettili su tutti loro. Stavo cercando di filmarli sul mio telefono cellulare con la fotocamera, ma l'uomo armato ha visto la luce sul mio cellulare e mi sono chinato dietro il muro mentre hanno cominciato a sparare verso il mio albergo. Il bandito con calma ha ricaricato l'arma più volte. Ha poi sparato verso le finestre in strada per assicurarsi che nessuno stesse riprendendo qualcosa o scattasse fotografie. E' durato tutto oltre sei minuti.
Ha sparato un sacco di proiettili. Era bianco, rasato e aveva i capelli scuri e ben pettinati. Era tutto vestito di nero se non fosse per una sciarpa rossa.

"Il tiratore era sui 35, e aveva una corporatura molto muscolosa, a giudicare dalla dimensione delle sue braccia. Sembrava un sollevatore di pesi. Non indossava guanti e il suo volto era inespressivo mentre camminava verso il bar. L'autista aveva aperto la sua porta poco prima l'inizio della sparatoria alzandosi in piedi e con il braccio teneva una mitragliatrice appoggiata sul tetto della vettura. Se ne stava lì con un piede appoggiato sull'auto come se stesse assistendo ad uno spettacolo. Lo descriverei alto, con i capelli scuri e anche abbastanza muscoloso.

Sembravano soldati o mercenari e hanno eseguito il tutto come fosse un'operazione militare. Era chiaro che erano entrambi armati molto pesantemente e il killer aveva con sé diverse munizioni. Poi entrambi si sono freddamente seduti di nuovo in macchina e hanno accelerato in direzione del Teatro Bataclan.."

Il Sig. Admo ha aggiunto: "Sono arrivate dopo circa cinque minuti la polizia e le ambulanze. C'erano circa 20 corpi che giacevano morti davanti al bar e tutte le finestre intorno erano spaccate dai proiettili. E' stato nauseante. Si poteva vedere dove erano state uccise le persone.

"C'erano circa otto ambulanze per portare via i sopravvissuti e i feriti. La gente piangeva e urlava mentre cominciava a capire cosa era successo. Intorno alle 05:00 o cadaveri sono stati posti in strada sotto coperte di colore giallo fino a quando sono stati portati via in ambulanza."
Paris attack emt
Per lutto ieri hanno iniziato la posa di fiori e candele in omaggio ai morti morti davanti al Belle Equipe. Fatiha Toun, 25 anni, ha raccontato la carneficina lasciata dagli uomini armati. Ha detto:
"Stavo andando a prendere un autobus quando ho sentito una donna urlare e il rumore degli spari. Ho potuto vedere le fiamme che uscivano dall'arma del bandito in strada mentre puntava verso il bar.

"E' stato difficile dire quello che stava accadendo in tutto quel caos. C'erano morti sul marciapiede e una donna aveva la gamba spolpata fino all'osso per le ferite da proiettili. Ho visto un bambino ferito lì fuori, ma non riuscivo a capire se fossero ancora vivi."
Tobias Ramsie, 27, si era nascosto dietro in un negozio lì vicino, quando l'uomo armato ha iniziato a sparare sulla parte anteriore del bar. Ha riportato:
"Ho tenuto la testa bassa e pregato che nessuno mi vedesse. Ho sentito la macchina allontanarsi, ed io ero ancora troppo spaventato per muovermi. Ho continuato a pensare, 'E se fosse ancora qui in attesa di colpire più persone?'"
Gli attacchi sono proseguiti al bar Le Carillon e al ristorante Le Petit Cambodge. Etienne Athea, un fotografo di 34 anni, ha sentito i militanti mentre aprivano il fuoco sui clienti del Le Carillon.

Ha raccontato:
E' stato come un film. Ho pensato che fosse la mia TV. Non sapevo cosa stesse accadendo. Ho visto la gente in emergenza, ho visto i corpi. Ho paura. A volte vado a bere una Coca-Cola proprio qui. Ora io non so se posso andare al bar per un drink, perché so che qualcuno mi può uccidere."
Ieri, una squadra forense che aveva trascorso più di 12 ore attorno al Comptoir Voltaire, in Boulevard Voltaire, ha portato via il cordone intorno al sito. Dieci fori di proiettile erano visibili sul vetro della brasserie, e un tavolo all'aperto era intriso di sangue, e agenti armati erano a guardia del sito.

Fatima Merzouki, 31, un paralegale che vive nelle vicinanze, ha detto di aver mangiato al ristorante nella notte di Giovedì con il suo fidanzato, Alexander Thiele, 30. Racconta:
"Abbiamo fatto tardi al lavoro e poi ci siamo incontrati e abbiamo cenato assieme. Era una giornata calma e bella. Poi ieri ho camminato lì di fronte e ho visto la devastazione. E' terribile - ci hanno detto che ad un attentatore era esplosa una bomba legata al petto".