Un paesaggio davvero suggestivo. Un'enorme distesa di fiori colorati, che si allarga a perdita d'occhio macchiando di rosa, verde, giallo la terra brulla. Non siamo in Olanda ma dall'altra parte del mondo, nel deserto di Atacamana, in Cile.

La zona più arida della Terra infatti ha assistito a questa insolita (e piuttosto preoccupante) fioritura. Belli i colori, bello il paesaggio ma se ci si ferma un attimo a pensare, i fiori nel deserto non sono infatti una bella notizia. L'occhio di certo non può fare a meno di apprezzarne la meraviglia di questo paesaggio, ma è strano che si tratti della più arida distesa non polare della Terra. Qui, infatti, da qualche tempo sta accadendo qualcosa di anomali: piove di più e si creano le condizioni adatte alla nascita di vegetazione.

Le forti precipitazioni durante la primavera dell'emisfero australe (ottobre, novembre), hanno fatto sì che i fiori, in 'letargo' sotto la superficie desertica, improvvisamente venissero fuori con un'esplosione di colore, desiderosi di approfittare della pioggia. 200 specie autoctone di piante ora spuntando dalla terra arida, portando i loro rari profumi e i colori.
"L'assenza di gelo e precipitazioni associate al verificarsi del fenomeno meteorologico El Nino hanno generato la più intensa fioritura del deserto dal 1997", ha detto Pedro León Lobos dell'Instituto de Investigaciones Agropecuarias (INIA).
El Nino è un fenomeno climatico periodico che provoca inondazioni, siccità e altre perturbazioni che cambiano a ogni sua manifestazione. Per dare un'idea della particolare situazione, la fioritura di quest'anno è stata causata dalle stesse condizioni meteo che hanno reso noto l'uragano Patricia, uno dei più potenti.
"L'intensità delle fioriture di quest'anno non ha precedenti. E il fatto che sia accaduto due volte nello stesso anno non è mai stato registrato nella storia del paese. Siamo sorpresi"
ha aggiunto Daniel Diaz, a capo del National Tourism Service. Le violente piogge che nel mese di marzo in Cile hanno causato frane e inondazioni, mietendo vittime e lasciando tante persone senza una casa, ora stanno mostrando l'altra faccia della catastrofe.

Foto: EFE e Atacamaphoto