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Il capo del "Servizio federale di sicurezza" della Federazione russa (FSB), Alexander Bortnikov: "Ci sono potenze mondiali che usano il Daesh come 'ariete terrorista' per garantire i propri interessi in Asia e in Africa"

Il capo del "Servizio federale di sicurezza" della Federazione russa (FSB), Alexander Bortnikov, ha dichiarato che l'Isis è stato in grado di diffondersi così tanto anche a causa dell'ambiguità (doppi standard) delle potenze regionali nei vari processi delle cosiddette primavere arabe degli anni 2010-2011.
"Ci sono potenze mondiali che usano il Daesh come 'ariete terrorista' per garantire i propri interessi in Asia e in Africa", ha dichiarato Alexander Bortnikov nel corso di una riunione con i suoi colleghi della Comunità degli Stati Indipendenti (CIS) per Mosca.
"Nel perseguire i propri obiettivi con l'Isis, alcuni paesi hanno messo il mondo sull'orlo di un conflitto religioso globale", ha ribadito. Il capo del FSB ha inoltre evidenziato che "le conseguenze di questo conflitto globale potrebbero essere disastrose".
Durante l'incontro, si è parlato anche di Afghanistan, Alexander Bortnikov ha detto che i gruppi talebani potrebbero cofluire nell'Isis, creando un serio problema di stabilità per tutta l'Asia centrale. "L'escalation di tensione in Afghanistan è una fonte di grave preoccupazione. Molti gruppi del movimento talebano sono attualmente presso il confine settentrionale. Alcuni di loro hanno già aderito al Daesh".

Rispondendo alle domande sull'intervento russo in Siria, Alexander Bortnikov ha osservato che la decisione era stata presa per contrastare la minaccia di un "ritorno di massa" dei jihadisti nel loro paese d'origine.
"E la decisione è già dato i suoi frutti" ha detto.