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Farsnews ha raccolto le sue dichiarazioni:
"Le forze popolari di sicurezza Irachene detengono prigioniero un militare israeliano. L'ufficiale sionista è classificato essere un colonnello e ha partecipato a operazioni terroristiche per conto ed insieme al gruppo Takfiro chiamato ISIL. Il nome del colonnello israeliano è Yusi Oulen Shahak ed è un colonnello della brigata Golani dell'esercito del regime sionista. Il suo codice militare è Re34356578765az231434."
Il comandante Iracheno ha ribadito che il prigioniero è sotto interrogatorio e sta rivelando importanti informazioni in suo possesso. Difficile per il momento riscontrare in maniera indipendente le sue dichiarazioni che iniziano a trapelare su vari organi di informazioni, più o meno attendibili.

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Le forze di mobilitazione popolare Irachene dopo aver conquistato territorio ai danni dello Stato Islamico
Come già rivelato più volte, diversi militanti dell'ISIL arrestati nel corso dell'ultimo anno, hanno confessato che agenti israeliani del Mossad e di altri agenzie di spionaggio e servizi segreti sono sempre stati presenti nella prime ondate di attacchi dell'ISIL in Iraq, soprattutto durante la cattura di Mosul nell'estate 2014.

Non è la prima volta che mezzi e uomini legati all'occidente vengono ritrovati in possesso dello stato Islamico. Oltre a forniture di armi, medicine e divise, nel mese di luglio le forze volontarie irachene hanno annunciato di aver abbattuto un drone che stava spiando le forze di sicurezza del paese arabo nella città di Fallujah, nell'Iraq occidentale.

Le forze popolari irachene hanno riferito di aver abbattuto l'aereo di sorveglianza rilevando che il drone spia controllato dall'ISIL aveva svariate scritte riferenti al fatto che fosse "made in Israel".

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Drone Israeliano abbattuto sopra i cieli dell’Iraq
Anche questo episodio non è il primo di questa natura... già ad agosto, vicino ad Hermes, nei pressi dell'aeroporto di Baghdad era stato abbattuto un altro drone di fabbricazione Israeliana. Ciò dimostra il ruolo attivo di Tel Aviv nelle operazioni di assistenza e facilitazione delle operazioni dello Stato Islamico in Siria e in Iraq, contrariamente da quanto raccontato da tutti gli organi di stampa occidentali.