Pescatori Lampedusa

Giusy Nicolini, pluripremiata da tutti i vari enti sovranazionali nemici dei popoli e delle identità, nel 2014 s'è accordata nientemeno che con George Soros.


Il PDF dell'accordo è scaricabile al seguente link: proposta-soros-lampedusa [Fonte: Radio Spada]

Nota: Adesso si spiega la grande attenzione mediatica ed i riconoscimenti (l'ultimo il premio dell'UNESCO) ottenuti da parte del Sindaca di Lampedusa, Giusi Nicolini. La signora era appoggiata direttamente dalla Open Society di Soros per attuare una politica di totale apertura dell'isola ai migranti.

La sindaca di Lampedusa possiamo immaginare che aveva fiutato il vento e si era messa al seguito delle grandi centrali che guidano e favoriscono il flusso dei migranti verso le coste italiane, scegliendo lo sponsor super miliardario George Soros. Uno dei più possenti patrocinatori dell'invasione dell'Italia e della sostituzione etnica di buona parte della sua popolazione. Si era saputo da tempo degli accordi con Soros e qualcuno aveva chiesto spiegazioni per sapere quali fossero i reali interessi di Soros sull'isola ma a tale questione non è mai stata data risposta.

Fra l'interesse dei cittadini di Lampedusa, pescatori, piccoli commercianti, artigiani e quello delle grandi centrali finanziarie che sospingono l'immigrazione, la Nicolini aveva scelto quest'ultimo, molto più conveniente per godere di vantaggi e fare rapidamente carriera. Il traffico dei migranti si sa che è un buon affare per tutti, per quelli che fanno il business, dagli scafisti alle mafie ed alle cooperative e per i politici che ci costruiscono sopra le loro carriere.

Le proteste degli abitanti contro la Nicolini si erano manifestate in più occasioni, si erano manifestate queste proteste contro l'amministrazione comunale della Giusi Nicolini, e la sua decisione di riaprire il Centro di prima accoglienza per i migranti. Sui cartelli esposti in piazza erano comparsi slogan come "Vogliamo vivere di turismo, no clandestini", "Centro uguale a terrorismo, morti in mare, malattie, mafia", e ancora "Non siamo italiani di serie B".

Ma non era servito a nulla: i referenti della Nicolini a Roma, il ministro Alfano e quelli a Palermo avevano deciso che l'isola doveva essere il primo rifugio dei migranti.

Non mancherà una candidatura della Nicolini nelle prossime liste del PD a livello regionale o Nazionale, possiamo scommetterlo, vista la grande pubblicità che la signora si è fatta sulla questione Lampedusa, come isola dell'accoglienza, ormai conosciuta in tutto il mondo. Un pò meno conosciuti sono i disagi e le azioni fatte dai migranti a danno di Lampedusa, come l'incendio del centro di accoglienza avvenuto più di una volta da parte dei suoi ospiti che hanno sfogato la loro rabbia per i ritardi nelle pratiche burocratiche. I furti i danneggiamenti, l'insicurezza in cui sono stati costretti a vivere i lampedusani per far glorificare il loro sindaco dai media internazionali che aprivano le loro corrispondenze intervistando la sindaca.

Tanto meno si conosce il danno fatto alle attività turistiche ed alla pesca per causa dell'invasione incontrollata che ha causato l'impossibiltà per i pescatori di potere accedere al mare antistante l'isola e la difficoltà di attrarre i turisti in una isola divenuta campo di rifugiati. L'economia dell'isola distrutta per gli interessi di alcuni a scapito degli abitanti.

Quando ci sono gli "interessi superiori" avviene sempre così: dallo sbarco degli "alleati" in Sicilia ad oggi, non è cambiato nulla. L'isola del Gattopardo rimane sempre immutabile.