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Una settimana di numerosi eventi, che si chiuderà il prossimo 17 ottobre, per chiedere il blocco del trattato del TTIP che prevede la liberalizzazione, in vari ambiti, degli scambi tra Europa e USA. Lo scorso sabato, 10 ottobre, una imponente manifestazione si è svolta nella città tedesca di Berlino dando il via a tale mobilitazione: gli organizzatori parlavano di più di 250.000 partecipanti.

Il TTIP la cui rettifica viene,inspiegabilmente, portata avanti nella massima segretezza da parte di entrambi gli attori, sia quello americano sia quello europeo, è un trattato che è contestato, da varie categorie, sotto numerosi punti di vista. Esso, infatti, prevede un'apertura ancora maggiore per gli scambi tra le due coste dell'Atlantico, ma tutto questo non prevede un benché minimo guadagno anche per i normali cittadini, anzi.

Ciò che i vari contestatori temono e che, con la firma di tale accordo, si abbassi ancora di più il livello quantitativo di vari prodotti soprattutto sul mercato europeo visto che si abbasserebbero notevolmente i più elementari standard di qualità e verrebbero a mancare vari controlli fondamentali: si creerebbe un mercato nuovo che ci darebbe la possibilità di mangiare sempre più cibi scadenti e di qualità pari a quella dei vari fast-food internazionali. Anche il timore legato alla sicurezza e alla tutela ambientale ha portato moltissime persone a scendere in piazza per contestare il TTIP.

Un esempio su tutti può essere quello legato all'OGM: la firma di tale accordo aprirebbe la strada del mercato europeo a vari organi geneticamente modificati. Purtroppo, su tutta questa vicenda, nessun mezzo di informazione italiano, sia televisivo che carta stampata, ha scritto una dedicato un servizio o un articolo. La cosa fa riflettere e capire come oramai, pur di fare soldi, si sia disposti a tutto: anche a mettere in pericolo la salute stessa dei cittadini.

Come ha sottolineato Monica Di Sista, portavoce della campagna "Stop TTIP Italia" :
" Oggi i movimenti sociali e le reti della società civile rimettono al centro dell'agenda politica la questione della giustizia sociale. Sono oramai diverse le voci critiche e contrarie a trattati di libero scambio come il TTIP o come il CETA, tra Canada e UE, concluso appena un anno fa e in attesa di ratifica, perchè sempre di più si dimostra come questi negoziati siano stati progettati per consolidare i privilegi delle lobbies economiche più potenti. L'impatto sulla piccola e media impresa europea e soprattutto sulla produzione agricola saranno molto pesanti così come il rischio di abbassamento degli standard."
A Roma, , sabato 17 ottobre alle ore 11, si terrà un flash mob contro il TTIP in via Alessandrina 22, un piccola via dietro alla centralissima Piazza Venezia.