Antartide
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Una coltre di nubi blu copre il Polo Sud: è il blu elettrico delle notti nottilucenti osservate dalla sonda Nasa Aim tra il 17 e il 28 novembre. Si tratta di un fenomeno ottico che il satellite artificiale a 600 km dalla Terra studia dal 2007. Pur manifestandosi su entrambe gli emisferi, è più facile osservarla sull'Antartide tra novembre e dicembre.

Quest'anno il fenomeno si è manifestato intorno al 17 novembre, un anticipo sulla tabella di marcia mai visto prima dagli scienziati. Le nubi nottilucenti, osservate per la prima volta nel 1885, si formano nell'alta atmosfera terrestre, a 80 km dalla superficie del nostro Pianeta: la mesosfera, situata tra stratosfera e termosfera, ovvero il terzo dei cinque strati in cui è suddivisa l'atmosfera. Le formazioni sono correlate con i minimi solari: il loro numero aumenta quando diminuiscono le macchie solari. Così come il loro blu intenso dipende dalla luce solare, che riflettono colorando la notte di una fosforescenza particolare.

L'ipotesi più probabile sull'origine di queste affascinanti nubi di cristalli di ghiaccio, che si accendono di un blu intenso quando riflettono la luce del Sole, è che siano formate da pulviscolo meteoritico portato da moti convettivi della mesosfera.

Secondo Gary Thomas, docente dell'University of Colorado, le ''nubi nottilucenti sono un fenomeno relativamente recente'' e offrono uno spettacolo di rara bellezza agli astronauti più fortunati. Un fenomeno che negli ultimi anni si sta intensificando. Lo studio delle nubi nottilucenti serve a comprendere meglio le connessioni della mesosfera (uno dei luoghi più freddi del Pianeta, con temperature che scendono fino a -135°C.