Turkey coup
Turkish civilians celebrate the failure of a likely CIA-inspired coup against their President Erdogan
Venerdì notte una parte dei militari turchi hanno messo in scena un tentato golpe contro il governo di Erdogan. Mentre esiste ancora la possibilità per ulteriori conflitti interni tra il governo e quelli che hanno appoggiato il golpe, a questo punto è giunto alla sua fine. Potete leggere il nostro reportage sugli eventi riguardanti il golpe qui, nella sezione dei commenti degli editor di SOTT. Gli analisti nei media principali e in quelli alternativi cercano di mettere assieme i pezzi facendosi la domanda: "Chi è il responsabile?" Nella maggioranza dei casi la risposta che hanno trovato fino ad ora non copre per niente tutta l'evidenza raccolta.

In offerta troviamo tre possibilità principali: 1) il governo turco dichiara che il golpe sia stato organizzato dall'esule turco Fethullah Gulen in collaborazione con gli USA (CIA, NATO); 2) una autentica, di origine turca, fazione militare (tipicamente identificata con i secolari Kemalisti) insoddisfatti delle politiche 'islamiste' di Erdogan; e 3) il "#TheaterNotCoup" (#TeatroNonGolpe) meme nato dal Politico di Ryan Heath, che ipotizza che sia stato Erdogan a pianificare il golpe come una operazione di falsa bandiera false-flag, ad opera del proprio Reichstag per epurare tutta l'opposizione e solidificare il suo controllo dittatoriale (non sorprende che Gulen supporti questa versione). Nessuna di queste funziona per davvero. Oppure al limite, se una di queste è vera, non è semplice come sembra.

Il fatto che il golpe sia fallito ci dimostra che non è stato un lavoro molto "professionale". Si trattava ovviamente di un lavoro 'sbrigato in fretta' e palesemente goffo. Mentre chi lo ha pianificato è riuscito ad impadronirsi di alcuni media di stato, per la maggior parte dei social media, non tutti i canali sono stati occupati efficacemente, permettendo così ad Erdogan di fare appello alle masse per mezzo di Face Time sulla CNN turca. Hanno fallito nell'accaparrarsi il supporto del pubblico senza presentare una volto pubblico. Hanno preso pochi ostaggi tra il personale chiave, bombardato il Parlamento, ma fallendo nel trattenere i leader che contavano veramente qualcosa. Questi fatti non indicano necessariamente un particolare scenario e data la natura della compartimentazione, è difficile biasimare soltanto in base al corso degli eventi durante il golpe.

Per esempio, il golpe sarebbe andato avanti pressoché alla stessa maniera, sia che gli organizzatori fossero stati turchi, sia che fossero stati 'guidati' da 'consulenti' americani. Ed anche se non fossero stati presenti dei consulenti americani, una quinta colonna Gulenista potrebbe aver agito negli interessi della CIA, e con i loro migliori auguri, ma senza alcun supporto diretto. Il risultato sarebbe stato uguale. Se si crede ai resoconti dei militari di basso grado coinvolti, a questi fu detto che erano stati ingaggiati in delle esercitazioni militari e non in un reale golpe. Se fosse vero dimostrerebbe che un piano come questo può essere attivato anche con solo pochissime persone informate di tutti i dettagli del caso, e questi potrebbero essere stati benissimo diretti da un posto qualsiasi. Quindi dobbiamo guardare altrove se vogliamo determinare i possibili colpevoli.

Erdogan è il beneficiario più ovvio, ma solo perché il golpe è fallito. Dà l'opportunità al suo governo sia di epurare una reale quinta colonna, o chiunque venga percepito come un potenziale pericolo. Ma anche se suggestivo, questo non significa e non implica minimamente che sia stato Erdogan a pianificare il golpe. Il fatto che il golpe non è riuscito non significa che era previsto di fallire. Gli Stati Uniti e Gulen sicuramente avevano un motivo, e sicuramente avrebbero beneficiato se il colpo fosse riuscito. Inoltre, dal momento che l'esercito turco è essenzialmente un esercito sotto controllo della NATO, è improbabile che un colpo di stato venisse progettato senza che gli Stati Uniti lo sapessero. Ma per dimostrare questa ipotesi, dobbiamo prima analizzare gli eventi accaduti prima e dopo il golpe, inoltre dobbiamo tener conto anche del contesto storico della Turchia degli ultimi 70 anni.

Vi consiglio di dare un'occhiata alle indagini fatte da Sibel Edmonds e altri scrittori sulla Turchia e Erdogan, visitando i siti web Newsbud e Boiling Frogs Post. Ad esempio, leggete il suo articolo sul passaggio dal protettore della democrazia al dittatore corrotto nella copertura dei media occidentali su Erdogan che ha avuto inizio nel 2013 (anche le sue interviste con James Corbett qui e qui). Inoltre, qualche informazione su Gulen qui e qui. (Leggete anche il pezzo di Graham Fuller, relativo all'organizzazione di tipo Gladio all'interno della Turchia, qui, che contiene alcune intuizioni suggestive.) In poche parole: In primo luogo, all'interno dello stato Turco vi è una quinta colonna, piuttosto vasta, collegata direttamente alla CIA / NATO / Gulen. Non è semplicemente la paranoia di Erdogan. In secondo luogo, anche se Erdogan potrebbe aver seguito alcuni ordini della NATO (per esempio, il coinvolgimento nella politica di cambiamento di regime in Siria avviato dall'Occidente), era tutt'altro che un fantoccio degli Stati Uniti. Un paio di anni fa ha cercato di avvicinarsi di più alla Cina e Russia e al resto del Medio Oriente, arrivando persino a dire a Putin, "Ci stuzzicate, se ci chiedete: 'cosa ci volete fare nell'Unione Europea?' Ora ti stuzzico io: fateci entrare nella Shanghai Cinque e noi ci dimenticheremo dell'UE". In terzo luogo, sin dalla metà degli anni '90 Gulen ha giocato un ruolo importante nello sviluppo e l'avvio della guerra per procura via i mercenari jihadisti della NATO/U.S., aiutando a reclutare e ad addestrare terroristi per essere mandati nei Balcani, in Cecenia, Caucaso, Asia centrale, e ora, in Iraq / Libia / Siria.

Detto questo, diamo un'occhiata agli seguenti eventi:

A Marzo di quest'anno, la retorica anti-Erdogan avente l'origine negli Stati Uniti è andata in overdrive, concludendosi con una raffica di accuse contro Erdogan da parte dei neocon. Prima della sentenza di morte dei neocon (vale a dire, la loro lettera aperta chiedendo alla Turchia di diventare una "democrazia vibrante e stabile"), cominciarono a girare delle voci riguardo la pianificazione di un colpo di stato da parte dei militari, che i militari naturalmente negarono. Il neocon Michael Rubin ha scritto un articolo sulla possibilità 'ipotetica' e sulle prospettive di un colpo di stato militare in Turchia, 'predicendo' che la Turchia non avrebbe ricevuto il sostegno degli Stati Uniti. E nello stesso giorno quando è stata scritta la lettera (marzo 30), il Dipartimento della Difesa ha ordinato l'evacuazione delle famiglie dei militari americani (circa 670 familiari da un totale di 770) da Adana, Izmir, Mugla, e dalla base aerea di Incirlik, il motivo dell'evacuazione: per "problemi di sicurezza". Il Dipartimento di Stato ha fatto evacuare anche le famiglie dei diplomatici statunitensi.

Erdogan può sembrare a volte un po' squilibrato, ma presumo che lui non è un idiota. Qualsiasi leader mondiale che ha ricevuto una 'lettera da PNAC' avrebbe capito il messaggio. E se non fosse già stato informato della pianificazione del colpo di stato, a questo punto sarebbe stato più che motivato di farlo. Questo è stato quattro mesi fa, e durante quel periodo gli affari andavano come al solito, i rapporti quotidiani dei media occidentali riguardo il sostegno dei terroristi in Siria da parte della Turchia, aggressione e violazione dei diritti della popolazione curda, l'incarcerazione dei giornalisti ecc. Secondo me c'era una linea rossa che Erdogan sapeva di non poter superare se voleva rimanere al potere e in vita. Vuol dire, continuare di fungere da intermediario tra gli Stati Uniti e i gruppi jihadisti in Siria.

Ma le cose sono cambiate improvvisamente e drammaticamente, il 27 giugno, quando Erdogan si scusò con la Russia per l'abbattimento del bombardiere russo che ha causato una frattura nelle relazioni Turco-Russe (vedi la mia analisi qui). Subito dopo accadettero gli attentati all'aeroporto di Istanbul, che secondo me erano un messaggio diretto a Erdogan di non osare ad avvicinarsi troppo alla Russia e Siria, stesso tipo di messaggio ricevuto 3 anni fa quando tentò di fare la stessa mossa. Tenendo presente che non si può fare molto in 2,5 settimane - soprattutto se si considera la presenza di una quinta colonna della NATO nel proprio paese - a quanto sembra, Erdogan era ben disposto al riallineamento della politica estera della Turchia in una direzione più sana, almeno per un breve periodo, che avrebbe richiesto di impedire a tutti i costi il sostegno clandestino dei terroristi in Siria da parte della quinta colonna. Perciò penso che a questo punto gli Stati Uniti aveva il motivo più chiaro di attuare un colpo di stato. Erdogan, infine, ha oltrepassato la linea rossa.

Allora ci si chiede, perche il golpe si è concluso in questo modo? E' molto probabile che Erdogan sapeva in anticipo dell'attuazione del golpe e ha avuto il tempo necessario per prepararsi al meglio. L'ha detto lui in TV. Leggete i seguenti due tweet, riportati sul quotidiano Moon of Alabama:
19:47 - 17 Luglio 2016 Mahir Zeynalov @MahirZeynalov

Erdogan ammette di aver saputo di una "attività militare" almeno 7-10 ore prima del colpo di stato vid

9:34 18 Luglio 2016 Borzou Daragahi @borzou

Ufficiale turco: "i sostenitori di Gulen fra i militari erano sotto inchiesta da parecchio tempo. Il gruppo ha agito prematuramente perché sapevano di essere sotto inchiesta."
Coloro che considerano il colpo di stato come un'operazione sotto falsa bandiera di Erdogan fanno notare la rapidità con la quale migliaia sono stati arrestati dopo il fallimento del golpe. Un fatto che è facilmente spiegabile. Erdogan stava dando la caccia a questa quinta colonna per anni e senza dubbio aveva le liste con i nomi già pronte. Avrebbe agito allo stesso modo, con o senza il colpo di stato. C'erano dei segni, delle indicazioni, come il secondo Tweet sopra menzionato, che dimostrano il fatto che Erdogan stava per aprire una grande inchiesta sugli individui che organizzarono il golpe. Ecco altri due Tweet che lo dimostrano:
6:32 - 16 Luglio 2016 Ragıp Soylu @ragipsoylu

Giornalista @sahmetsahmet riferisce ieri la polizia stava per arrestare i cospiratori prima che si mobilizzassero per avviare il golpe pic.twitter.com/UdXViNUf1V

9:15 - 16 Luglio 2016 Asaf Ronel @AsafRonel

secondo un rapporto un'operazione anti-Gulen era nelle ultime fasi di preparazione e ha quindi costretto i cospiratori di avviare il golpe prematuramente - le liste con i nomi erano già pronte
Katehon scrive:
Un fattore importante che ha incitato i cospiratori di agire è stata la scoperta da parte di Erdogan della rete di sostenitori di Gulen nelle forze armate della Turchia. Una settimana prima, è stata avviata una indagine su la maggior parte dei partecipanti del ammutinamento, trattandosi principalmente di ufficiali di medio livello nella Air Force e la Gendarmeria. Sono stati accusati di creare una struttura parallela legata a Gülen e quindi di conseguenza ai suoi curatori americani. Le agenzie di intelligence degli Stati Uniti hanno dato il via libera a un colpo di stato al fine di evitare la totale liquidazione delle loro reti. ... ...

L'aeronautica turca è il ramo militare più leale agli Stati Uniti. Il tentativo di colpo di stato ha rivelato anche l'esistenza della rete di Gulen nell'aeronautica turca che è stata responsabile per aver rovinato le relazioni russo-turche, spiegato da Khateon in precedenza. Secondo il sindaco di Ankara, Melih Gokcek, tra i militari che hanno organizzato l'ammutinamento "c'era l'uomo responsabile dell'abbattimento del bombardiere russo Su-24." Secondo alcune fonti, il pilota era un membro della "banda" di Fethullah Gülen, nota come il "stato parallelo".
Secondo me le miglior analisi sono state scritte da Katehon, Andrew Korybko, e Sibel Edmonds (anche Saker ha scritto un'analisi che merita essere menzionata). Nell'analisi di Edmonds c'è solo un dettaglio con il quale non sono d'accordo: Non credo che questo golpe è stato organizzato come un test per il vero golpe che accadrà prossimamente. Credo che i cospiratori sono stati costretti ad agire nonostante il fatto che non fossero ancora pronti, pensarono che avrebbero ricevuto il sostegno necessario perciò hanno cercato di fare un salto mortale. Se il governo di Erdogan riesce a sgombrare l'esercito militare turco, il governo e i sistemi giudiziari dai cospiratori Gulenisti della NATO, su di chi ci conterà la CIA/NATO per organizzare il vero colpo di stato nel prossimo futuro? Non ha senso rischiare di smascherare i tuoi agenti solo per fare un test.

Ecco quello che penso sia lo scenario più plausibile: Voci di un colpo di stato stavano fermentando da Marzo. Erdogan, probabilmente in risposta, stava elaborando un piano per neutralizzare la quinta colonna con l'aiuto ricevuto dagli servizi segreti turchi o con l'aiuto di nazioni straniere (come la Russia ad esempio). Rischiando di essere catturati, il colpo è stato messo in atto prematuramente, che portò al suo fallimento. Erdogan era preparatissimo per un tale scenario, inoltre i cospiratori non riuscirono a tirare fuori tutti i loro assi dalle maniche. Per aggiungere al danno la beffa, adesso che il tentativo ha avuto luogo ed è fallito dà a Erdogan la giustificazione di fare esattamente quello che stava progettando di fare, forse di più. Korybko scrive:
Erdogan non aveva bisogno di un "colpo di stato finto" per poter dare la caccia alla quinta colonna nel suo paese, anche se è vero che ne ha accelerato il processo. Inoltre, è importante tenere a mente che Erdogan è il tipo di uomo politico che non perderebbe mai l'occasione di sfruttare una crisi a suo vantaggio. Dopo aver recuperato il suo potere in seguito al colpo di stato fallito, Erdogan ha visto un momento senza precedenti per eliminare tutti i suoi nemici con un colpo solo, che è esattamente ciò che sta facendo in questo momento.
Semmai, l'esito del golpe solo rafforza l'idea che questo è stato un colpo di stato sostenuto dagli americani. Non riesco a pensare a una buona ragione per cui la Turchia avrebbe deliberatamente rischiato di fare guerra con la nazione più aggressiva e pericolosa sulla Terra, gli Stati Uniti, se non sarebbe implicata realmente nella faccenda. (Esattamente come non credo che hanno rovinato deliberatamente le loro relazioni con la Russia abbattendo il jet russo; l'arma del delitto è stata piazzata nelle loro mani praticamente.) Avendo ora coinvolto gli Stati Uniti, se Erdogan e il suo governo sono abbastanza astuti, si sbarazzeranno di tutti i Gulenisti e farà ciò che Assad aveva fatto: cercare ad avvicinarsi di più alla Russia (e Cina). Dopo aver sradicato la quinta colonna, dovranno prepararsi a contrastare ed impedire che venga organizzata una rivoluzione colorata e/o altri tipi di assalti di guerra ibrida per aver osato di 'tradire' i loro padroni.

Gli ultimi aggiornamenti

Dal nostro ultimo aggiornamento, ecco cosa è accaduto: Banco Asya, legato a Gulen, gli sono stati sospesi le sue attività. Ai funzionari governativi è proibito di viaggiare all'estero. Germania minaccia di ritirare le sue truppe da Incirlik (Turchia ha bloccato l'accesso ai legislatori tedeschi).I ministri degli esteri dell'Ue si stanno "preoccupando" per la repressione in Turchia, inoltre, sono preoccupati per il loro accordo sui migranti con la Turchia e lasciano intendere che l'adesione all'UE non è garantita. Kerry si spinse fino a minacciare con l'espulsione dalla NATO (hmm, prego?): "La NATO richiede il pieno rispetto della democrazia," ha detto. "Ovviamente molte persone sono state arrestate, ed arrestate molto rapidamente. Ovviamente il livello di vigilanza e di controllo sarà significativo nei prossimi giorni." Preparatevi per la condanna unanime di ogni tipo di azione che la Turchia intraprenderà d'ora in poi (qualcuna ben meritata, altre no, tutte basate su doppio standard). Al contrario, il presidente iraniano Rouhani ha lodato Erdogan per il ripristino della stabilità, chiamando il colpo di stato un "test per la rilevazione di amici e nemici interni ed esterni", e ha incoraggiato a "difendere il governo del popolo della Turchia."

Da parte sua, la Turchia non molla. Il PM Yildirim ribattuto Kerry così: "Mi rivolgo alla leadership USA - esiste una minaccia globale, un tentativo di liquidare un governo legittimo, direttive atte a distruggere il volere della popolazione, il tutto senza la presenza di valori culturali o religiosi. Di quale altra prova hanno bisogno? Se, nonostante questo, continueranno a richiedere delle prove, allora chiederò scusa, ma ne rimarremo assai delusi ed il bisogno di riconsiderare le nostre relazioni potrebbe rientrare a far parte delle nostre prerogative," ho detto Yildirim durante una sessione governativa.

Il processo della Grecia contro gli 8 soldati richiedenti asilo si aggiornerà tra 3 giorni, dandogli la possibilità di preparare il caso durante il periodo di custodia. L'Arabia Saudita ha arrestato un militare turco operante nel Kuwait (Mikail Gullu) alla richiesta degli stessi turchi. "E' stato fermato in base ad una richiesta della Turchia ed è stato arrestato mentre cercava di andarsene per i presunti legami con il coup in Turchia". Fonti saudite dicono che voleva dirigersi a Dusseldorf, in Germania, passando per Amsterdam. Al presidente di un distretto di Istanbul, tale Cemil Candas, hanno sparato alla testa e si trova ora in condizioni critiche. Non è chiaro chi abbia sparato contro di lui e perché.

L'ex comandante dell'aviazione Akin Ozturk, accusato di pianificare il golpe, è stato sentito ammettere il proprio coinvolgimento. Tuttavia dopo l'ammissione ha subito dopo smentito: "Non sono l'organizzatore del golpe militare, non possiedo informazioni su chi sia l'organizzatore dell'attentato. Dovevo partecipare al matrimonio della figlia di un mio amico, ma questa mattina mi trovavo ad Izmir perché avevo del lavoro da sbrigare con il notaio. Lo posso provare", ha raccontato al pubblico ministero. Il comandante detenuto di Incirlik, Bekir Ercan Van, è stato riportato aver cercato un contatto con gli americani per richiedere l'asilo, ma è stato rifiutato. Grande sorpresa.

Finora, 7.542 persone sono state arrestate per il coinvolgimento nel colpo di stato, 316 dei quali arrestati. Trenta governatori, 47 governatori locali, 7.899 agenti di polizia, 631 agenti di gendarme 2.745 giudici, 1.500 dipendenti del Ministero delle Finanze, e 8.777 funzionari del ministero dell'Interno sono stati licenziati. Ciò equivale ad una eviscerazione significativa delle strutture di potere in Turchia!

Inoltre:
Il Consiglio dell'Istruzione Superiore ha annunciato un imminente "pulizia" nelle scuole e nelle università. Venti siti di informazione indipendenti turchi sono stati chiusi. Uomini d'affari e banchieri non in linea con Erdogan sono i prossimi. Le liste usate per questi arresti diffusi devono essere state preparate ben prima del golpe.

3.000 soldati, a cui è stato ordinato di prendere parte al colpo di stato, ma anche molti alti ufficiali sono stati imprigionati. Tra questi sono inclusi 103 generali e ammiragli, molti dei quali non avevano partecipato al colpo di stato, ma avevano parlato esplicitamente a favore. Altri alti ufficiali sono stati sollevati dall'incarico. La maggior parte delle unità militari turche hanno perso alcuni dei loro comandanti.
Erdogan oggi ha tenuto un discorso, che ha interrotto quando hanno iniziato a lacrimargli gli occhi, dicendo:
"Marciamo nei nostri sudari funebri, e ci occuperemo di questi assassini, di questo culto, di questi seguaci di Fethullah", ha detto Erdogan domenica ad un funerale tenuto per coloro che sono morti nel recente colpo di stato. ...A questo punto, Erdogan è scoppiato in lacrime ed è stato costretto ad interrompere di nuovo il suo discorso, ma già prima ha promesso di ripulire le istituzioni turche dai seguaci di Gülen. Egli ha anche affermato che il "gruppo Gülen" aveva infettato le forze armate, e ha promesso di "ripulire tutte le istituzioni statali dal virus".
Può sembrare scioccante, ma secondo me questo è l'unico modo per sradicare una quinta colonna che è stata piazzata nel proprio paese. O vanno prese queste misure o ci si arrende permettendo di essere governati dall'estero.