rifugiati in Europa provenienti dal Medio Oriente
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Il rapporto della Commissione europea sull'Italia: immediatamente due hotspots. Alfano contro la procedura di infrazione aperta contro l'Italia: la trovo ingiusta e irragionevole.

Un'accelerazione nella costruzione degli hotspots per dare "cornice legale" alle operazioni di raccolta delle impronte digitali dei migranti in arrivo in Europa. E' questa la principale richiesta, contenuta nel rapporto presentato oggi sulla gestione dell'emergenza migranti, che la Commissione Europea avanza all'Italia.

Proprio la reiterata infrazione sulla raccolta delle impronte, segnalata pochi giorni con un "cartellino giallo" dall'Ue all'indirizzo di Italia, Grecia e Croazia, oggi la pubblicazione della relazione su le attività svolte in questi mesi da Italia e Grecia per uniformarsi ai regolamenti previsti da Eurodac in materia di procedure di accoglienza.

L'Europa si attende molto di più dall'Italia, fanno sapere fonti comunitarie, e dopo l'apertura di 1 solo hotspots, a fronte dei 6 richiesti, "la Commissione si aspetta che altri due centri, Pozzallo e Porto Empdocle siano aperti a giorni".

Stizzita la risposta del ministro degli Interni italiano, secondo cui l'Italia merita una "procedura di ringraziamento".

"Mi sembra ingiusta e irragionevole questa procedura di infrazione — ha commentato Angelino Alfano — sono convinto che tutto sarà alla fine condiviso: dal punto di vista tecnico abbiamo ragione noi oltre ad avere ragione dal punto di vista politico".