convoglio militare statunitense
© AFP 2015/ DANIEL MIHAILESCU
A Deveselu apre una base militare con missili che saranno parte dello scudo antimissile europeo.

Spostata da Napoli a Bucarest una parte del Comando Nato della Divisione Sud-Est.

Pochi mesi fa il segretario della Difesa USA, Ashton Carter, ha dichiarato che gli "Stati Uniti sono stati costretti ad aumentare la propria presenza militare in Europa in risposta alle azioni della Russia nel vecchio continente".

Fra pochi giorni sarà pronta la base di Deveselu, nella Romania centro meridionale. L'impianto, costato 400 milioni di dollari interamente forniti da Washington e dotato di antimissili balistici, farà parte dello scudo antimissile europeo.

Nel 1987 Stati uniti e Unione Sovietica firmarono il Trattato sulle forze nucleari a medio raggio. L'accordo obbliga entrambe le parti a distruggere tutti i missili balistici e da crociera con raggi d'azione tra i 500 e i 5.500 chilometri.

Eppure, secondo il ministero degli Esteri rumeno, "il Trattato non si applica allo sviluppo dei missili intercettori aerei dispiegati a Deveselu".
Vicina all'Ucraina, Paese con il quale confina per 531 chilometri, e all'autoproclamata Repubblica della Transnistria, la Romania ha oggi una posizione geografica strategicamente importante.

Bucarest è fermamente schierata in favore delle sanzioni europee contro Mosca già dal 2014.