Cos'è il Deficit Commerciale Trade Deficit?
In parole povere, la bilancia commerciale è la differenza tra le nostre esportazioni e le nostre importazioni. Se esportiamo più di quanto importiamo, abbiamo un'eccedenza commerciale, ma se importiamo più di quanto esportiamo, ahimè, abbiamo un deficit commerciale!
Perche il Deficit Commerciale è Grave
Il disavanzo commerciale è un trasferimento di ricchezza.
Dal momento che la nostra Federal Reserve crea moneta Fiat dal nulla, è difficile vedere gli effetti negativi dei disavanzi commerciali. Tuttavia, immaginate per un momento che tutti gli scambi commerciali siano avvenuti con l'oro. Ogni anno che abbiamo un deficit commerciale, le nostre riserve auree si riducono, e possiamo quindi vedere chiaramente che il deficit commerciale perpetuo è insostenibile.
Un altro aspetto del disavanzo commerciale è il suo impatto sull'offerta monetaria. Diciamo che si spendono $ 1000 per gioielli in un negozio locale. Non si tratta di una transazione una tantum. Il gioielliere può spendere quel denaro in un negozio di mobili, il cui proprietario usa quel denaro per pagare il suo dipendente, che usa quello per pagare il suo affitto, che il proprietario usa per comprare generi alimentari, e così via. Così l'effetto economico di $ 1000 può essere più volte il suo valore.
Ora immaginate l'effetto catalitico di 9 trilioni di dollari! Questo è l'enorme stimolo economico che abbiamo perso solo negli ultimi due decenni a causa del deficit commerciale.
Un corollario del deficit commerciale è che gli americani non stanno producendo i beni che importiamo. Naturalmente, nessun paese è autosufficiente al 100%, ma tutto ciò che importiamo rappresenta potenzialmente un lavoro americano perduto.
Incolpare la Cina? Non è così facile!
Biasimare la Cina, che è anche una superpotenza economica in ascesa, è una vittoria politica di per sé. Sì, abbiamo il più grande deficit commerciale con la Cina - circa 380 miliardi di dollari - ma quel numero è falso.
Guardate all'iPhone che è assemblato in Cina e spedito negli Stati Uniti. Il nostro Dipartimento del Commercio rivendicherà un deficit commerciale USA-Cina di circa $ 600 su quell'iPhone. In realtà, la Cina ottiene solo circa 40 dollari su 600 perché un'azienda cinese si limita ad assemblare varie parti costose provenienti dal Giappone, Corea del Sud, Taiwan, ecc.
Pertanto, il nostro vero deficit commerciale con la Cina è circa la metà di quello ufficiale.
Ma la matematica continua a diventare sempre più oscura!
Il disavanzo commerciale non tiene conto neppure degli effetti delle operazioni all'estero, degli investimenti esteri, ecc.
Si consideri che GM vende più auto in Cina che negli Stati Uniti. Il profitto di GM da queste automobili rappresenta un trasferimento di ricchezza dalla Cina agli Stati Uniti. Allo stesso modo, società statunitensi come Starbucks, McDonald's, KFC, marchi di abbigliamento, catene alberghiere, ecc. hanno decine di migliaia di filiali in tutto il mondo. I profitti derivanti da tutte queste attività sono ignorati nei dati relativi al disavanzo commerciale.
Inoltre, quando gli stranieri acquistano case negli Stati Uniti, acquistano azioni di società statunitensi, acquistano intere imprese o aprono una fabbrica negli Stati Uniti, tali investimenti non sono rispecchiati neppure nelle statistiche di importazione-esportazione. A ciò va aggiunto il fatto che il grande settore dei servizi, dominato dagli Stati Uniti (almeno in termini di scambi USA-UE), rappresenta un'ampia eccedenza commerciale con l'UE, non un deficit.
Quindi, forse abbiamo bisogno di trovare una nuova metrica che sia più sofisticata.
Chi Biasimare?
Non c'è dubbio che la produzione statunitense sia drasticamente diminuita nel corso degli anni. Negli anni '50, gli Stati Uniti producevano l'80% dell'acciaio e delle automobili di tutto il mondo; oggi le quote sono rispettivamente del 5% e del 10%. Il numero di persone nel settore manifatturiero è costantemente diminuito nel corso dei decenni e decine di migliaia di impianti di produzione sono stati chiusi.
È interessante notare che né Trump né alcun politico osa sfidare la corporatocrazia che governa l'Occidente.
Le Tariffe Possono Aiutare?
Le tariffe sono imposte deliberate e misure protezionistiche che rendono le merci provenienti da altri paesi più costose. Di solito sono utili in nazioni che non hanno mercati maturi - per esempio, nel XIX secolo, gli Stati Uniti hanno beneficiato di tariffe elevate, che proteggevano le industrie nascenti dai concorrenti europei.
In questo momento, indovinate chi chiede tariffe basse sulle importazioni? Apple, Walmart, Home Depot, Starbucks, Ford e la maggior parte delle altre grandi aziende che si affidano a materie prime a buon mercato, lavoro e prodotti finiti provenienti da altre nazioni.
Dato che le tariffe dovrebbero essere utilizzate solo in circostanze speciali, le tariffe di Trump sulle importazioni di legname e acciaio sono piuttosto errate. Guardate ai prezzi dell'acciaio e del legname negli ultimi due anni - queste due industrie hanno veramente bisogno di protezione dalla concorrenza estera?
Inoltre, sono già state imposte tariffe di ritorsione dalla Cina, dal Canada e dall'UE, che danneggeranno le aziende agricole e le imprese statunitensi.
Petrodollaro - L'Elefante Nella Stanza
Nelle discussioni sul deficit commerciale, c'è un fatto scioccante che tutti ignorano: dopo la seconda guerra mondiale, banchieri e politici americani hanno costruito un sistema finanziario globale che, per funzionare, richiede agli Stati Uniti di gestire deficit commerciali enormi! Si consideri il predominio del dollaro USA nelle riserve di valuta estera detenute dalle banche centrali di tutto il mondo:
Come faranno questi paesi ad accumulare dollari e tesorerie statunitensi? Risposta: vendendoci beni e servizi.
Allo stesso modo, gli Stati Uniti hanno creato il sistema del Petrodollaro negli anni '70, costringendo altre nazioni ad acquistare petrolio e materie prime utilizzando dollari. Questo sistema perpetua anche il nostro deficit commerciale. Ad esempio, come farà l'India a ottenere dollari per acquistare petrolio dall'Arabia Saudita? Naturalmente, gestendo un'eccedenza commerciale con gli Stati Uniti!
Inizialmente, questo sistema funzionava grazie al cosiddetto "riciclaggio del petrodollaro" - paesi come l'Arabia Saudita usavano gran parte delle loro entrate petrolifere e delle loro eccedenze commerciali per acquistare prodotti e armi americani. Tuttavia, poiché l'industria manifatturiera statunitense ha continuato a diminuire nel corso dei decenni, i dollari derivanti dalle eccedenze commerciali hanno smesso di tornare negli Stati Uniti come una volta.
Senza un Deficit Commerciale
Trump sogna un mondo in cui gli Stati Uniti non hanno deficit commerciale. Tuttavia, se ciò accade:
- Il dollaro non sarà più la principale riserva globale o valuta di scambio
- Gli stranieri non avranno dollari per comprare tesorerie / obbligazioni statunitensi
- Il governo statunitense sarà costretto a tagliare le proprie spese (sociali, militari, ecc.)
- Non saremo in grado di punire i nostri nemici geopolitici con sanzioni economiche (dal momento che non utilizzeranno US$ per condurre scambi commerciali)
Così Complesso! Qual è la Soluzione?
La soluzione migliore è quella di produrre più beni americani che il resto del mondo sarà lieto di acquistare senza coercizione. A tal fine, dobbiamo ricostruire un settore manifatturiero competitivo e di fascia alta. (Nota: questo crea anche numerosi lavori).
Gli unici in grado di rilanciare la produzione sono quelli che hanno spedito i posti di lavoro all'estero - cioè le società globaliste.
Solo quest'anno, le società statunitensi prevedono di spendere 800 miliardi di dollari per l'acquisto di azioni proprie - che, tra l'altro, fino agli anni '80 erano illegali. Tale ingegneria finanziaria non fa che gonfiare la bolla borsistica a livelli irrazionali. Se le élite fossero davvero preoccupate per la prosperità dell'America a lungo termine, investirebbero invece somme così ingenti di denaro per creare posti di lavoro e prodotti innovativi in patria. Purtroppo, la maggior parte delle grandi imprese sono interessate principalmente dall'andamento di base delle corporazioni loro e controllate.
Ci sono anche molti altri sforzi che devono essere presi dal governo degli Stati Uniti, dalla società civile e dai singoli americani per affrontare i problemi sistemici della nostra economia. Ci vorrà un intero libro per discuterne e ne sto pubblicando uno.
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