Maria Zajarova
Maria Zajarova portavoce della Russia
Dopo un decennio e mezzo di intensa propaganda anti-russa, i media mainstream occidentali e i loro padroni stanno vivendo un crollo virtuale della loro narrazione propagandistica. Durante l'ultimo un anno e mezzo, hanno raddoppiato la loro propaganda con una campagna di accuse e di illazioni contro la Russia e di diffamazione nei confronti di Vladimir Putin che non ha precedenti se non nel periodo più acuto della Guerra Fredda.

La UE è arrivata a considerare come propaganda russa qualsiasi fonte che non sia conforme alla linea mantenuta da Bruxelles e dai media atlantisti fino al punto di dichiarare tutti i media alternativi critici e dissidenti come notizie e"fonti" false.

Questa campagna è ora culminata con un primo ciclo di provvedimenti che prevedono l'emanazione di mezzi repressivi e delle leggi di controllo dei media alternativi sia nell'Unione Europea (Parlamento Europeo, il 14 ottobre 2016, sulla comunicazione strategica UE per contrastare la propaganda contro di essa da parte di terzi; lo stesso avviene negli Stati Uniti (US House of Representatives disegno di legge del 30 novembre annunciando un giro di vite sui media, blog e gli individui che sono coinvolti in "diffusione di propaganda e disinformazione filo russa").

EU come Reich
Tuttavia, mentre la Russia è stato identificata, sia nella UE e gli Stati Uniti, come il presunto avversario contro il quale questi stati si stanno presumibilmente proteggendo, il vero obiettivo del loro giro di vite è l'imbavagliamento del dissenso interno. Le voci possono essere pluraliste ma devono avere sempre rispondere ad una visione di Pensiero Unico politicamente corretto che non può mettere in discussione i concetti base del globalismo, dell'atlantismo filo USA, del primato dei mercati, dell'ideologia neoliberista e del relativismo culturale.

Le chiamate scandalose delle autorità della UE ad una guerra interna contro la Russia sono in realtà una falsa pista destinata a nascondere l'obiettivo molto più sinistro che è quello di stabilire un controllo totalitario regime mediatico e di parola con tutti i mezzi a propaganda e la censura interna negli Stati dell'UE.


La Russia rappresenta la vera novità, l'Occidente lancia la propaganda


Ovviamente l'UE e gli USA hanno ben poco da temere dalle risorse multimediali piuttosto limitate della Russia. La Russia non ha alcuna portata propagandistica rispetto all'Occidente e in base alle osservazioni dei vari osservatori non è nemmeno stata impegnato in tali tentativi. Questo non toglie che la Russia ha, tuttavia, notevolmente aumentato la sua legittima comunicazione in inglese con un obiettivo di diffondere il suo punto di vista in Occidente e verso altri tipi di pubblico a livello mondiale. Si tratta di operazioni del tutto insignificanti come dimensione e raggiungono solo un pubblico molto limitato. Tuttavia questo è bastato per le autorità occidentali hanno lanciare l'allarme per il timore che i media russi possano incrinare il monopolio dell'informazione in mano ai grandi gruppi occidentali.

Quella forma di comunicazione attuale trasmessa dai media russi, non rappresenta alcuna sobillazione come vogliono far credere le autorità della UE che la Russia, nè tanto meno un tentativo di fare qualcosa di simile alla propaganda occidentale - nel senso di cercare di respingere i falsi racconti mediante ricostruzioni di comodo e sotterfugi. La macchina della propaganda occidentale è quella che si occupa di produrre contenuti di propaganda, e fonti di informazione alternative russe e non devono fare altro che trasmettere le proprie informazioni e confutare la propaganda occidentale con le narrative trasmesse 24 ore al giorno, così come il punto di vista alternativo ai mega media occidentali rappresenta la vera novità.

Di sicuro, questo è abbastanza fastidioso per l'Occidente, ma la vera preoccupazione delle elites occidentali è ancora più funesta. Le centrali di potere che dirigono le politiche dei paesi dedlla UE hanno una necessità di mettere in atto un regime mediatico in forma di monopolio ed un controllo delle informazioni in stile totalitario al fine di continuare senza ostacoli nelle loro nuove macchinazioni geopolitiche in direzione di un nuovo ordine e nei loro sforzi per stabilire un governo mondiale conforme con la loro agenda politica e culturale.

Fonte: Russia Insider

Traduzione e sintesi: Luciano Lago