Veneti Donbass
© Fornita da Eliseo Bertolasi
Come spesso si usa dire: "L'economia precede la politica". Tutti sanno che le due autoproclamatesi repubbliche popolari di Donetsk e di Lugansk non possiedono ancora alcun riconoscimento internazionale, tuttavia è logico dedurre che quando il conflitto militare finirà, sulla loro agenda si presenterà tutta una serie di questioni economiche.

Si tratta di tutta una serie di questioni economiche: dai finanziamenti per far ripartire l'economia, agli scambi commerciali non solo con la Russia ma anche verso l'Europa, alla collaborazione con altri paesi.

Queste sono le motivazioni che hanno spinto un gruppo d'imprenditori veneti a recarsi dal 23 al 26 novembre prima a Donetsk, poi a Lugansk.

La missione nasce dalle iniziative messe in campo dall'Associazione culturale Veneto — Russia, la quale, oltre ad organizzare manifestazioni di tipo culturale, nei limiti delle proprie possibilità, mettendo a disposizione i propri contatti, cerca di dare una mano a quegli imprenditori che, condividendo con l'associazione la stessa base valoriale, ambiscano ad affacciarsi sui mercati stranieri dell'area russa — russofona.

Sono ben noti i danni enormi, in Italia, che la politica governativa delle sanzioni alla Russia sta causando all'economia nazionale, soprattutto nei confronti della piccola e media impresa.

Ecco le parole del capo-delegazione Palmarino Zoccatelli, vice presidente dell'Associazione Veneto — Russia e presidente del Comitato Veneto Indipendente.

"Questa è la terza volta che visito la DNR e la prima volta che mi reco nella LNR. Ho visto che la città di Donetsk sta facendo passi da gigante nella ricostruzione e verso una nuova stabilità sociale e politica. Con i nostri imprenditori veneti sono stati individuati alcuni settori di cooperazione che sicuramente, faremo il possibile, potremo sviluppare. Ringrazio le autorità e il governo di Donetsk per l'invito e per l'altissimo livello di ospitalità che ci è stato riservato. Auguriamo alle due Repubbliche di raggiungere quanto prima i propri obiettivi di prosperità e di pace. Non dubito che si arriverà presto al loro raggiungimento".

"Le priorità della visita sono innanzitutto costruire un contatto diretto tra i nostri imprenditori con le autorità locali e gli imprenditori locali, sondare il terreno per individuare progetti di collaborazioni commerciali. Abbiamo ricevuto proposte molto interessanti. Ritengo questa visita sia l'inizio di un percorso di collaborazione comune che porterà benefici ad ambo le parti".

A Donetsk la delegazione è stata ricevuta dal vice ministro degli esteri (DNR) Natalia Mikhailova e dal suo team. A Lugansk da Oleg Akimof, presidente del sindacato della LNR.

All'iniziativa ha aderito anche l'Associazione Lombardia — Russia rappresentata dal suo vice presidente Gianmatteo Ferrari e dal segretario Luca Bertoni.

Ecco le impressioni "a caldo" di Ferrari:

"Posso descrivere questo viaggio come un'esperienza unica ed eccezionale, dal punto di vista umano, culturale e politico.

Ho trovato le popolazioni delle repubbliche di Donetsk e di Lugansk ricche di forza, coraggio, dignità e con un grande cuore. Popolazioni che si sono trovate a fronteggiare un golpe militare violento con forza e coraggio. Siamo stati accolti a braccia aperte sia a Donetsk che a Lugansk. Ringrazio di cuore le rispettive autorità.

L'obiettivo principale ora è aiutare queste popolazioni dal punto di vista economico, politico e culturale. Dal canto nostro come associazione culturale Lombardia-Russia abbia già organizzato alcuni eventi e conferenze su questo argomento, da oggi ci impegneremo per fare ancora di più, per preparare incontri, eventi e manifestazioni culturali che coinvolgano queste popolazioni che tanto hanno dato in termini di sofferenza e che quindi tanto devono ricevere in termini di riconoscenza, degni esempi di chi non vuole sottostare ai dictat mondialisti ed atlantisti".

Ai tempi dell'Ucraina, quella del pre-Maidan, Donetsk e Lugansk rappresentavano due regioni tra le più ricche del paese. Quello che purtroppo è poi successo, è già storia. Appena finirà la guerra, e si auspica molto presto, ripartirà la loro economia. Le potenzialità ci sono. Agli imprenditori stranieri volenterosi di dare una mano in questo cammino di crescita e ricostruzione i governi delle due neo-repubbliche garantiscono, già da ora, totale supporto e allettanti agevolazioni di tipo fiscale e giuridico.

La delegazione è stata la prima di questo genere, presto, com'è stato riferito dalle autorità locali, si recheranno sul posto missioni commerciali da altri paesi europei. Il famoso proverbio: "Chi prima arriva meglio alloggia" può adeguatamente riassumere la questione.

Ecco i gli imprenditori che hanno aderito alla missione.

Eddi Tomat: energie rinnovabili, costruzioni e infrastrutture, macchinari per impianti industriali, refrigerazione industriale per la conservazione di prodotti alimentari e per lavorazioni a temperatura controllata.

Lucio Chiavegato e Paola Pasetto: settore del mobile, progettazione e realizzazione arredamento per case, hotel, complessi ricettivi in genere.

Loris Ferro: settore elettronica, illuminazione a LED industriale, stradale e fotovoltaica, telecontrolli e radiocontrolli, domotica e automazione.

Marco Danieli: commercializzazione di prodotti alimentari, caffè, olio d'oliva, pasta, vini pregiati.. e altri prodotti tipici veneti.

Molti altri, al momento impossibilitati, hanno già dato la loro possibilità per i prossimi viaggi.