Verona
© Sputnik. Александр Вильф
Il 2015 è stato un anno difficile per vari paesi europei da molti punti di vista. Se parliamo di rapporti Italia-Russia potremo evidenziare la crisi economica, la tensione UE-Russia, la svalutazione del rublo.

Tutto ciò ha influenzato moltissimo il turismo, il settore che l'ambasciatore della Repubblica Italiana in Russia Cesare Maria Ragaglini ha chiamato il petrolio dell'Italia. Il rapporto tra la Russia e l'Italia è da sempre in un certo senso privilegiato rispetto agli altri Paesi europei.

Magari per questa ragione in un momento di difficoltà per il settore, che in 9 mesi dell'anno 2015 ha registrato un calo di 7 millioni dei viaggi dei turisti russi all'estero l'Ambasciata d'Italia a Mosca ha voluto intensificare il proprio impegno in ambito turistico, presentando la versione rinnovata del portale "La Tua Italia" lanciato lo scorso aprile. Si tratta del primo sito istituzionale in lingua russa, che contiene informazioni sulle regioni, le città e le destinazioni turistiche italiane; sul patrimonio artistico e culturale; sull'enogastronomia e sul Made in Italy.

Come ha sottolineato l'ambasciatore Ragaglini,
"Così come avviene in tanti altri campi di attività in Russia i nostri imprenditori di turismo hanno visione di questo paese che è di lunga durata. Italia ha sempre creduto nella Russia, nel suo popolo, nelle sue capacità di riprendersi nei momenti difficili — Dio sa quante c'è ne sono state anche nel passato recente — e la Russia le ha sempre risolte, diventando piu forte e piu importante. Quindi la visione strategica degli italiani si riflette anche nel turismo".
L'Italia resta una delle destinazioni privilegiate dalla popolazione russa (621.000 visitatori per 640 milioni di euro di spesa nei primi 8 mesi del 2015). Il turismo russo è cresciuto negli ultimi anni in maniera esponenziale: dal 2009 al 2013 i flussi verso l'Italia sono più che raddoppiati (passando da 461 mila nel 2009 a 1,088 milioni nel 2013). Nel 2014 flussi dalla Federazione sono stati pari a 1,2 milioni nel 2014, per un indotto di oltre 1,5 miliardi di euro.

Non a caso il diplomatico italiano insiste sulla tesi che ritiene fondamentale:
"Il turismo è il grandissimo motore della conoscenza dei popoli e il turismo fra Italia e Russia non fa eccezione. Le relazioni di due paesi sono veramente secolari ed abbracciano tutte le attività umane dalla letteratura, dall'architettura e dall'ingegneria, fino al cinema ed all'arte figurativa. Perche esiste oltre la storia comune una cosa in piu che gli italiani e i russi hanno e che forse non si riscontra con tale intensità con gli altri popoli — una naturale simpatia reciproca, un naturale interesse per le nostre culture".
L'ambasciata fa di tutto per accontentare questo interesse e questa simpatia non dimenticando anche il bisogno primario dei turisti russi, cioè il rilascio dei visti, come sottolinea l'ambasciatore:

"L'Italia ha fatto il possibile e in certi casi anche l'impossibile per rendere il rilascio dei visti il meno comlicato possibile, piu veloce possibile e il meno psicologicamente traumatico. Quando sono arrivato due anni fa c'erano sei uffici visti in Russia, mentre oggi ce ne sono 22. I centri visti italiani sono stati giudicati i migliori tra tutti quelli dei paesi europei. Nel 90% dei casi diamo visti di lunga durata e multipli. Attraverso "La Tua Italia" è inoltre possibile richiedere il visto, fissare online un appuntamento presso i Visa Center italiani della Federazione e pagare i diritti consolari. Grazie a queste innovazioni, "La Tua Italia" puo diventare un punto riferimento per orientare i turisti russi nella scelta e nella preparazione del loro viaggio in Italia".

Non a caso la conferenza stampa dedicata al turismo ed alle relazioni privileggiate di Italia-Russia ha avuto luogo il giorno stesso della visita del Ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov a Roma. Buon segno per il turismo russo in Italia?

Speriamo...