bandiera cinese
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Visita del presidente del Senato Pietro Grasso in Cina. Nella nuova Via della Seta l'Italia si candida a diventare lo sbocco naturale di merci, tecnologia, persone e innovazione dalla Cina all'Europa.

Dopo il premier, Matteo Renzi, e il ministro degli Affari Esteri, Paolo Gentiloni, in Cina è la volta del presidente del Senato, Pietro Grasso. La visita intende aprire la strada al primo vertice tra i presidenti Sergio Mattarella e Xi Jinping, previsto nel 2016, oltre a potenziare il motore delle relazioni bilaterali tra Roma e la seconda economia del mondo.

La visita si concluderà domani a Shangai, dopo una settimana in cui il presidente del Senato ha incontrato le più alte cariche della leadership cinese, tenuto lezioni alla Scuola del partito comunista e all'Università di Pechino, visitato imprese italiane a Tianjin, ammirato musei e riunito imprenditori, italiani e cinesi.

"L'Italia è pronta a divenire il terminal occidentale della nuova Via della Seta, per costruire insieme alla Cina il ponte ideale e fisico che collegherà l'Europa con l'Asia in questo millennio".

Il presidente del Senato si fa così portavoce degli interessi industriali dell'Italia, che teme di restare ai margini del boom commerciale tra Pechino e l'Europa.

Il filo conduttore della visita è il coinvolgimento italiano nel progetto miliardario "One Belt One Road", schema economico aperto lanciato da Xi Jinping per connettere Asia ed Europa. Da una parte, ferrovie, rotte marittime, porti, nuovi mercati e nuovi distretti produttivi tra il Sud Est asiatico e Rotterdam. Dall'altra, la neonata Asian Infrastructure Investment Bank (AIIB), fondata per lo sviluppo della nuova Via della Seta.

"Il Primo Ministro Li Keqiang, ha raccontato oggi ai giornalisti italiani il presidente Grasso, mi ha assicurato che in Cina le imprese italiane saranno sempre benvenute e si è impegnato a garantire loro un sistema di regole certe ed imparziali. Insieme abbiamo concordato, ha spiegato Grasso, che la coincidenza fra il quinquennio che condurrà al 2020 consentirà di promuovere nuove sinergie in settori strategici". Grasso ha poi riferito che il Primo Ministro cinese "ha confermato l'importanza della cooperazione fra Cina, Italia ed Unione Europea nella soluzione dei fattori d'instabilità nel Mediterraneo e nel Medio Oriente e nel contrasto al terrorismo internazionale".