SJWs, Social Justice Warriors
© Ericallie
Alcuni di voi forse ricorderanno il mio ultimo articolo, "post-imperialismo, un modello per un nuovo ordine sociale", dove ho descritto una società utopica. Parlava delle idee di comunità, dei valori, della ricerca della verità e della realtà oggettiva. Il presente articolo fa quasi il contrario, descrive lo stato attuale della nostra società e dove probabilmente si sta dirigendo. Più specificamente, mi concentrerò sull'ascesa e la predominanza delle minoranze "organizzate", siano esse omosessuali, atee, composte da migranti, pagani, appassionati di arte moderna, vegetariani, sostenitori LGBT, e così via.

L'elenco è lungo e si allunga sempre di più, come se fossimo entrati in un'epoca in corsa alla vittimizzazione. La maggior parte di queste minoranze si considerano "guerrieri dell'eguaglianza sociale" o SJWs. Cercherò di spiegare come i SJWs hanno finito per imporre la loro visione del mondo alla maggioranza e da dove proviene questo infuriante proselitismo mostrato dai SJWs.

Sono stati usati molti termini per descrivere il mondo distopico in cui ci troviamo: materialista, scientista, ateista, individualista, razionalista, consumista. Sono tutte descrizioni valide, anche se riguardano solo una delle tante sfaccettature della nostra società globale.

Recentemente alcuni pensatori hanno tentato di dare una valutazione più ampia della nostra società e l'hanno descritta come nichilista, relativista, post-moderna. Questi tre termini hanno in comune il fatto di affermare che non vi può essere verità oggettiva, nessun significato oggettivo e nessun valore morale oggettivo.

Ma quando si osserva il proselitismo veemente mostrato dalle minoranze 'attiviste', sembra che esse credano fermamente nella verità e sono molto disposte a combattere per difenderla. Come può avvenire questo in una società nichilista/relativista/postmoderna, dove non c'è verità, un futuro e un obiettivo?

Oltre a tracciare le cause e le origini fondamentali del fervore e del proselitismo delle minoranze "dominanti", cercherò di descrivere le dinamiche attuali e dimostrare che vanno ben oltre il "nichilismo". Ecco perché uso il termine "post-nichilismo" per indicare la società che emerge dopo la fase transitoria "nichilista".

Dalle minoranze oppresse a quelle oppressive

Negli articoli precedenti ho descritto come le basi della nostra società siano state sistematicamente indebolite: bellezza e arte, genere e identità, nazioni, famiglia, religioni... In tutti questi campi vediamo lo stesso processo al lavoro.

Tutto inizia con le preoccupazioni di una minoranza: omosessuali, atei, migranti, pagani, appassionati d'arte moderna... e, la maggior parte delle volte, c'è verità in queste preoccupazioni: sì, gli eretici sono stati perseguitati, le donne sono state oppresse, l'arte non classica è stata proibita, gli omosessuali sono stati perseguitati, le madri single sono state ostracizzate.

Poi, gli abusi del passato che la minoranza ha subito vengono ampiamente pubblicizzati e spesso esagerati dai media, dagli accademici e nei programmi educativi. Il seguente sondaggio illustra perfettamente questo punto.

Perceived homophobia VS. actual homophobia
Omofobia percepita VS. Omofobia reale
L'istituto IPSOS Mori ha testato 27.000 soggetti in tutto il mondo. La domanda era: qual è la percentuale di persone che ritengono personalmente che l'omosessualità sia moralmente inaccettabile?

I risultati hanno mostrato che le persone hanno grossolanamente sovrastimato la percezione negativa dell'omosessualità. Ad esempio, nei Paesi Bassi il livello effettivo di intolleranza è molto basso: il 5%, tuttavia si stimava che fosse del 36%.

Cosa significa questo? In primo luogo, l'omofobia sembra appartenere in gran parte al passato. In secondo luogo, la discrepanza del 31% è il risultato diretto di un'omofobia gonfia ed illusoria veicolata dai media e dai movimenti LGBT. In terzo luogo, e soprattutto, il seme della colpa è stato piantato con successo nella mente del pubblico. Come nella fiaba "Jack e il Fagiolo Magico", questo seme crescerà tremendamente, ma a differenza del felice esito della fiaba del XVIII secolo, non condurrà alla scoperta di grandi ricchezze, molto probabilmente succederà il contrario.

Questa oppressione artificialmente gonfiata è la base per attribuire lo status di vittima a una minoranza e di conseguenza far scaturire il senso di colpa nella maggioranza. È interessante notare che l'indagine di cui sopra mostra che la maggior parte dei paesi LGBT tolleranti mostra la maggiore discrepanza. Questa correlazione suggerisce che è proprio l'oppressione percepita a consentire l'attuazione di misure per "proteggere" la minoranza oppressa. Più un paese si sente in colpa, più è probabile che una minoranza ottenga diritti eccessivi e, alla fine, privilegi ingiustificati.

Quando lo status di vittima è saldamente radicato nella mente delle persone, la società è pronta per l'agenda dell'uguaglianza, che si tratti del matrimonio gay per gli omosessuali oppressi, del laicismo per gli atei oppressi, dei musei d'arte moderna per gli appassionati di arte moderna oppressi, dei ristoranti senza carne per i vegetariani oppressi, ecc.

Finora è tutto giusto e leale, ma ecco il punto; una volta raggiunta l'uguaglianza, le rivendicazioni della minoranza non si fermano. L'uguaglianza non è ovviamente un fine, ma piuttosto un passo conveniente politicamente corretto. Le rivendicazioni delle minoranze continuano perché le sfere influenti (sistemi accademici, media, sistema educativo) continuano a gonfiare eccessivamente l'oppressione percepita, ma c'è anche un fattore più profondo e più oscuro. La minoranza "oppressa" si sente legittimata ad ottenere un risarcimento diretto, e così, si assicurano che venga fatta "giustizia", gli oppressi diventano l'oppressore.

Il "guerriero dell'eguaglianza sociale" (SJW o Social Justice Warrior) combina due termini che si escludono a vicenda: "guerra" e "giustizia". La guerra è la giustizia del vincitore, non la giustizia. Il ruolo fondamentale della giustizia è quello di intervenire come terzo tra due parti coinvolte (l'oppressore e gli oppressi). La giustizia punisce l'oppressore, non per sanzionare un evento passato, ma per preservare il futuro.
Nessuno punisce i trasgressori per quello che hanno fatto o per il solo gusto di farlo - perché hanno sbagliato, almeno che non si tratti di cieca vendetta, agendo come un animale selvaggio. Chi si impegna a punire razionalmente non lo fa a causa dell'atto illecito commesso, che ora è nel passato - ma per il bene del futuro, affinché l'atto illecito non sia ripetuto da lui o da altri che lo hanno visto, o da altri che lo vedono punito.

- Plato, Protagoras, 324 a - b
Social justice, the antithesis of justice?
La giustizia sociale, l'antitesi della giustizia?
Quelle righe sono state scritte più di 2.000 anni fa e sono tuttora valide, fino a poco tempo fa. Questo è lo scopo stesso del Stato di diritto, che è il fondamento della civiltà occidentale.

Si noti che, sebbene lo Stato di diritto sia un principio molto interessante, la sua applicazione è diventata sempre più arbitraria, come dimostrano le numerose violazioni non sanzionate del diritto internazionale e i doppi standard spesso mostrati dai tribunali (sia che siate parte delle élite che delle masse).

In ogni caso, senza un'adeguata giustizia, senza lo Stato di diritto, torniamo all'epoca dei feudi e delle vendette, quando il mondo era dominato da un'inestinguibile sete di vendetta e dove prevaleva la legge del più forte. Era l'epoca delle guerre punitive senza fine, la legge di Talion.

Abbracciare l'idea che gli oppressi abbiano il diritto di diventare l'oppressore è un'idea immensamente regressiva e pericolosa che rischia di porre fine alla nostra civiltà.

Uno dei primi modelli per questa "dinamica di inversione dello status di vittima" è stato creato da alcuni leader della comunità ebraica (non dalla comunità ebraica nel suo complesso). Divenne un'operazione di vittimizzazione di grande successo, tanto che l'Olocausto raggiunse lo status di santità e divenne un culto, anche se laico:
La religione dell'"Olocausto" è secolare: appartiene al mondo laico; è profana; in realtà ha a sua disposizione il braccio laico, cioè un'autorità temporale dal temibile potere. Ha il suo dogma, i suoi comandamenti, i suoi decreti, i suoi profeti e i suoi sommi sacerdoti. Come ha osservato un revisionista, ha la sua cerchia di santi, uomini e donne, tra i quali, per esempio, Sant'Anna (Frank), San Simone (Wiesenthal) e Santa Elie (Wiesel). Ha i suoi luoghi santi, i suoi rituali e i suoi pellegrinaggi. Ha i suoi edifici sacri (e macabri) e le sue reliquie (in forma di torte di sapone, scarpe, spazzolini da denti...). Ha i suoi martiri, i suoi eroi, i suoi miracoli e i suoi sopravvissuti miracolosi (a milioni), la sua leggenda d'oro e i suoi eroi. Auschwitz è il suo Golgota. Perché Dio è chiamato Yahweh, protettore del suo popolo eletto.

~ R. Faurisson, The Secular Religion of 'the Holocaust': a Tainted Product of Consumer Society
Alla fine l'olocausto santificato viene usato per giustificare l'oppressione perpetrata da Israele. Notate però lo scorrimento. Se sei contro il sionismo o Israele sei etichettato come antisemita. Allo stesso modo, quando si critica il proselitismo delle organizzazioni filo-LGBT, vieni chiamato omofoba, o quando vengono criticate le migrazioni di massa sponsorizzate da Soros in una cultura straniera, sei razzista.

Ma i gruppi oppressi in passato (ebrei, immigrati, omosessuali) non sono gli stessi delle organizzazioni politiche (i sionisti, Soros hanno finanziato le organizzazioni a sostegno dei migranti, e quelle a favore del LGBT) che oggi stanno diventando gli oppressori. Per conciliare questa differenza fondamentale, è necessaria una fusione abusiva (antisionismo = antisemitismo, anti LGBT = omofobia, anti-migrazione di massa = razzismo). Notare anche lo scorrimento temporale. Chi di noi c'era ai tempi dei campi di concentramento, delle campagne omofobe, delle stragi del KKK? Se non eravamo ancora nati, come possiamo essere ritenuti responsabili?

Affinché questa responsabilità ingiustificata prenda forma, è necessaria un'ulteriore fusione grossolana: la colpa per associazione. Negli anni '40 alcuni bianchi perseguitarono delle minoranze e, poiché siete in qualche modo legati ad essi (tramite etnia, nazionalità, sesso), siete quindi colpevoli. Il difetto logico del ragionamento di cui sopra, è ovvio, ma quando le emozioni sono abbastanza elevate (soprattutto il senso di colpa e la vergogna), la logica diventa irrilevante.

Questo processo non è nuovo, facciamo un intermezzo di poesia e leggiamo questa bellissima poema, pubblicata per la prima volta nel 1668:
Il Lupo e l'Agnello

Un dì nell'acqua chiara d'un ruscello
bevea cheto un Agnello,
quand'ecco sbuca un lupo maledetto,
che non mangiava forse da tre dì,
che pien di rabbia grida: - E chi ti ha detto
d'intorbidar la fonte mia così?
Gustave Doré illustration (late 19th century)
Illustrazione di Gustave Doré (fine del XIX secolo)
Aspetta, temerario! - Maestà, -
a lui risponde il povero innocente, -
s'ella guarda, di subito vedrà
ch'io mi bagno più sotto la sorgente
d'un tratto, e che non posso l'acque chiare
della regal sua fonte intorbidare.

- Io dico che l'intorbidi, - arrabbiato
risponde il Lupo digrignando i denti, -
e già l'anno passato
hai sparlato di me. - Non si può dire,
perché non era nato,
ancora io succhio la mammella, o Sire.

- Ebbene sarà stato un tuo fratello.
- E come, Maestà?
Non ho fratelli, il giuro in verità.
- Queste son ciarle. È sempre uno di voi
che mi fa sfregio, è un pezzo che lo so.
Di voi, dei vostri cani e dei pastori
vendetta piglierò -.
Così dicendo, in mezzo alla foresta
portato il meschinello,
senza processo fecegli la festa.

~ Jean de la Fontaine, Il Lupo e l'Agnello, Traduzione dal francese di Emilio De Marchi (XIX secolo).
Quanto sopra è stato scritto quasi quattro secoli fa. Da allora certe cose non sono cambiate poi di molto. Il lupo invocava la giustizia per un'immaginaria oppressione subita in passato, ma la giustizia era solo una scusa per commettere un'atrocità. Allo stesso modo, oggi l'uguaglianza o la giustizia non sono i veri obiettivi, ma pretesti.

Social justice or social injustice?
Giustizia sociale o ingiustizia sociale?
Ma se non si trattava mai veramente di postmodernismo o nichilismo, perché c'è stato un tale trambusto nell'ambiente intellettuale intorno a quei movimenti "filosofici"? La risposta è semplice: non è possibile sbarazzarsi della vecchia società in una notte. La cultura è profondamente radicata nelle menti delle persone, anche solo perché è un ambito conosciuto, e perché le persone sono legate alla famiglia, alla religione, alla dualità sessuale, all'arte e così via.

Immaginate qualcuno che un secolo fosse andato in giro a sostenere che gli omosessuali dovevano avere il diritto di adottare bambini, che le religioni dovevano essere abolite, che le famiglie significano oppressione, che sono arte degli escrementi umani imbarattolati (ed il barattolo costa pure tanto)... tale persona sarebbe stata rinchiusa in manicomio.

Gli ingegneri sociali hanno dovuto procedere gradualmente. Un primo passo è stato quello di piantare nella mente della gente il seme del relativismo: la religione equivale all'ateismo, l'eterosessualità equivale all'omosessualità, la femmina equivale al maschio, i genitori che hanno un figlio sono equivalenti ad un individuo che compra un bambino, ecc.

Dopo che è stata raggiunta l'uguaglianza per le minoranze, sono emersi i privilegi: sovra-rappresentazione delle minoranze in posizioni di potere (media, politica), copertura mediatica palesemente positiva delle minoranze, leggi minoritarie, proselitismo aperto, segregazione "positiva", discriminazione "positiva" e discriminazione inversa, insieme a una denigrazione senza fine e all'indebolimento dei valori "tradizionali".

A questo ritmo, sarà presto illegale possedere un'opera d'arte vera e propria, le persone verranno arrestate per essere eterosessuali, sarà un'eresia considerare che il pianeta è rotondo, le persone saranno imprigionate per razzismo perché sostengono il loro paese, i prodotti a base di carne saranno scarsi e pesantemente tassati, il tabacco sarà vietato, e naturalmente la pedofilia sarà il clamore di domani, come l'omosessualità è il clamore di oggi.

Quindi, come possiamo spiegare l'emergere improvviso e colossale degli SJW e di quelle minoranze che agiscono con un'aria di proselitismo, presunzione, aggressività e persino rabbia? Quali mutamenti nel nostro mondo e nelle nostre menti possono spiegare questo cambiamento improvviso e inaspettato?

La generazione iper-narcisistica

'It is forbidden to forbid'
'E' Vietato Proibire'
La rivoluzione degli anni sessanta ha creato una società in cui tutto veniva permesso. Fu improvvisamente "vietato proibire" (lo slogan della rivolta del maggio 1968 in Francia). Si credeva ingenuamente che questa fosse la via della libertà.

Ma la libertà non significa fare quello che si vuole, al contrario. Senza regole, senza confini, sembra che, più spesso che no, la gente regredisca allo stato infantile che si trova appena sotto la superficie di ogni adulto, dove è schiavo dei suoi impulsi più primitivi, mentre, a livello collettivo, la società regredisce alla barbarie, dove i più deboli diventano schiavi dei più forti.

La generazione Y sono la prima generazione ad essere cresciuta dai genitori nati dopo la "rivoluzione sessuale". Questi genitori abbracciarono la cultura hippy e dissero "sì" a tutto ciò che i loro figli chiedevano. Lo hanno fatto a causa dell'ambiente permissivo prevalente, ma anche per motivi narcisistici: non volevano essere percepiti negativamente dai loro figli, l'immagine narcisistica dei genitori contava più della salute mentale dei loro figli.

Prevalence of single parent family
Prevalenza della famiglia monoparentale
Quando il bambino diabetico chiedeva la caramella, i genitori dicevano di "sì" perché il bambino li amasse, cosa che era più importante dell'impatto negativo sulla salute del bambino. E' ormai scaduto da tempo il vecchio detto: "Se i vostri figli non vi dicono che vi odiano almeno una volta al giorno, non state facendo il vostro lavoro come genitori".

C'è anche un fattore finanziario che spiega la deriva narcisistica vista tra i figli della generazione hippy (generazione Y). La maggior parte delle persone che hanno abbracciato la cultura 'hippy' erano abbastanza ricche, e non hanno dovuto trascorrere 8 ore al giorno in una fabbrica per pagare le bollette. Questa relativa ricchezza materiale ha permesso loro di dire sì a tutto, comprese le richieste materiali dei loro figli.

Nelle famiglie tradizionali, la madre nutre e il padre pone dei confini. Ma ora viviamo in una società senza patria. Negli Stati Uniti, a partire dagli anni '90, la maggior parte dei bambini sono cresciuti da genitori single. In oltre l'80% dei casi, il genitore monoparentale è la madre. Hai letto bene, essere cresciuti da tuo padre e tua madre è ormai un'eccezione.

Per illustrare l'influenza dell'educazione sulle propensioni ad abbracciare visioni autoritarie, ecco un estratto di un articolo intitolato 'Chi diventa nazista', scritto nel 1941 da uno dei giornalisti più acclamati dell'epoca:
Penso che il giovane D sia l'unico ad essere nato nazista in quella stanza. Il giovane D è figlio unico, cresciuto e viziato dalla madre. Non è mai stato messo alla prova nella sua vita. Trascorre il suo tempo testando i limiti della società per vedere con che cosa può farla franca. Viene costantemente arrestato per eccesso di velocità e sua madre paga le multe. È stato spietato nei confronti di due mogli e sua madre paga gli alimenti. La sua vita è trascorsa nella ricerca di sensazioni forti e di teatralità. E' assolutamente sconsiderato nei confronti di tutti. E' molto bello, in modo vago e cavalleresco, ed è troppo vanitoso. Certamente si sarebbe sicuramente immaginato in una divisa che gli avesse dato la possibilità di terrorizzare e dominare sugli altri.

- Dorothy Thomson
Anche per quei pochi figli allevati dalla madre e dal padre, oggi quest'ultimo svolge raramente il ruolo della figura tradizionale dell'autorità. In molte famiglie in tutto l'Occidente, la fonte della legittimità di un padre - la capacità di mantenere la famiglia attraverso il lavoro - è stata distrutta dall'aumento dei tassi di disoccupazione.

I don't need you, I have Internet
Non ho bisogno di te, ho Internet
In passato, se i genitori non riuscivano a stabilire limiti per i loro figli, altre interazioni sociali con coetanei, membri della comunità e vicini di casa potevano, almeno in parte, compensare per la compiacenza dei genitori. Ma, per la generazione Y, Internet ha in gran parte sostituito le interazioni sociali reali e le loro nozioni di responsabilità, coerenza e onestà.

Nell'era di Internet, è possibile fare il narcisista quanto ti pare, e se un altro utente ti fa notare i tuoi errori, basta spostarsi in un'altra chatroom o forum dove gli utenti condividono le tue stesse convinzioni (spesso errate).

Non sorprende che oggi la maggior parte dei punti caldi della giustizia sociale siano le università, un luogo in cui i gruppi sociali più poveri sono raramente rappresentati. Questa generazione - potremmo definirla la "generazione persa" - sta maturando e sta raggiungendo l'età di un maggiore potere sociale e politico. Queste sono le persone che daranno forma alla nostra società futura; sono i leader di domani.

Questa generazione rifiuta la diversità. La vera diversità è il loro nemico a causa di due fattori:
  • gli altri, con le loro differenze, offrono visioni e idee diverse che hanno il potenziale di scuotere le fragili fondamenta dell'esoscheletro (vedi i capitoli successivi) costruito su autorità esterne e quindi condizionato da fattori esterni. Da questo punto di vista gli altri sono minacce esistenziali, mettendo a repentaglio l'identità stessa dell'individuo.
  • gli altri, nella loro diversità, hanno il potenziale per avere opinioni diverse e quindi dire "no", che, in senso molto reale, significa sofferenza per gli individui narcisisti il cui ambiente permissivo gli ha insegnato a paragonare la convalida dei suoi capricci come piacere e il disaccordo con loro come sofferenza.
Ora, come conciliare il rifiuto della diversità con le numerose rivendicazioni dei SJWs sulla diversità e il multiculturalismo? Bene, al di là di queste parole accattivanti, cosa dimostrano i fatti? La richiesta di "Diversità" da parte dei SJWs riguarda la diversità di superficialità: apparenze, orientamento sessuale, pronomi... mentre essi sostengono la eliminazione delle differenze biologiche (sesso, razza, handicap) e delle differenze culturali (valori morali, religioni, ecc.).

Italy: Femen shoving the Christian cross up their backsides
Italia: le attiviste del movimento Femen si stanno strofinando il sedere con la croce cristiana
Un altro paradosso è che, mentre i SJW chiedono la diversità, la tolleranza e l'eguaglianza, i SJWs sembrano intolleranti. Sei libero di avere qualsiasi genere tu voglia, e tanti piercing quanti vuoi, ma non puoi pensare in modo diverso, molto meno opporsi all'ideologia SJW.

Nel mondo SJW l'unica libertà che hai è quella di essere d'accordo con la loro visione del mondo e di liberarti della tua identità biologica e culturale.

L'ideologia dei SJW non persegue l'eguaglianza dei diritti (dove tutti gli individui sono diversi ma hanno gli stessi diritti), ma persegue l'identità, perché percepiscono la diversità come la radice dell'oppressione. Pertanto, per porre fine all'oppressione e ripristinare l'eguaglianza/giustizia, le differenze devono essere abolite.

Se, come un individuo 'normale', si vuole essere pienamente riconosciuti come un cittadino del 'Nuovo Mondo' dei SJW, è necessario prima di tutto implementare alcuni importanti 'miglioramenti': eseguire una chirurgia per il cambiamento del sesso, tagliarti una delle gambe, dipingere i capelli viola, coprire il corpo con tatuaggi, e strofinarti il sedere con un crocifisso.

Il culto dell'ego, implosione narcisistica

Poiché le emozioni sono diventate più forti della ragione e l'interesse personale ha sopraffatto l'interesse comune, le minoranze di oggi vivono in una negazione permanente della realtà (l'esistenza della verità, della realtà oggettiva, della dualità uomo/donna), che hanno sostituito con la loro assunzione soggettiva.

In questo senso non solo hanno "ucciso Dio", ma ora siedono sul suo trono, ogni individuo tenendo e imponendo la propria "verità", la propria "realtà". Mi viene in mente questo dialogo sorprendente:
"Come si può perdere la propria anima"?
"Peccando contro la propria anima".

"Da una vita sensuale"?
"Oh no, nella maggior parte dei casi si tratta di un peccato contro il proprio corpo. Si può soffrire per esso in questa vita o in qualche incarnazione futura".

"Trattando male gli altri, allora"?
"No, come regola generale, anche questo non è peccato contro la tua anima. Otterrete la vostra punizione per aver trattato gli altri male in questa o qualche incarnazione futura, anche se la crudeltà velleitaria per le creature indifese, ingratitudine da vigliacco, o una tendenza innata a spiare gli altri già rivelano un certo grado di mancanza d'anima che può essere dovuto a peccati commessi contro la propria anima in precedenti incarnazioni".

"Bene, allora, che cos'è un peccato contro la propria anima"?
"Usare le cose spirituali per scopi egoistici. Trascinare Dio giù sulla terra. Cercando di mettersi sullo stesso piano del Creatore".

- Theodore Ilion, Darkness over Tibet
Il narcisismo dilagante che vediamo oggi intorno a noi ha portato ad una concentrazione ristretta su sé stessi a spese degli altri e delle comunità in cui viviamo.

Infatti, prima dell'"era moderna", gli individui vivevano in sistemi altamente integrati. Essi facevano parte della natura (vedi animismo), dell'umanità (trattare gli altri come fratelli), della creazione (figlio di Dio), dell'ordinamento giuridico (cittadino), di un sistema trascendente (Dio, cielo, terra, inferno) e di un sistema morale (buono, cattivo). Gli individui avevano un profondo rispetto per il passato (culto degli antenati) e una forte preoccupazione per il futuro (lavorare sodo per dare un futuro migliore ai bambini).

Tutti questi legami essenziali che hanno dato all'individuo la sua identità e il suo significato a livello sociale, naturale, teologico sono stati spezzati. Il sé è stato isolato, dissociato dal suo ambiente.

La natura è negata. Per il teorico di genere, un essere umano nasce libero da qualsiasi predeterminazione naturale, compreso il suo sesso. L'umanità è demonizzata (l'altra è fonte di oppressione), le regole e le norme sono rifiutate come oppressive, la moralità è negata perché non c'è più bene comune poiché ogni evento è analizzato solo da un punto di vista egoistico e soggettivo.

Questa implosione narcisistica ha anche portato ad una dissociazione tra sé stessi e il nostro corpo. Ricordate lo slogan del 1968 "Il mio corpo appartiene a me", cioè Posso fare quello che voglio con il mio corpo?
Modern version of the 'my body belongs to me' slogan
Versione moderna dello slogan 'il mio corpo appartiene a me'
In tempi passati, la Chiesa ha proposto una dualità anima/corpo in cui entrambi dovevano vivere in armonia. Oggi che è stato sostituito da una dualità di ego/corpo (un'idea portata avanti da Locke e Cartesio) dove il corpo non è il mezzo per l'incarnazione, ma un oggetto liberamente utilizzabile e abusato (vedi ad esempio l'ultima mania per il piercing, cicatrici, tatuaggi e anche la crescente importanza del transumanesimo).

In passato la dualità uomo/donna era simboleggiata nella sessualità dove l'uomo e la donna si incontravano e sperimentavano piacere e procreazione. Poi il piacere sessuale e la procreazione sono stati dissociati dalla contraccezione.

In passato, la masturbazione era una primitiva alternativa sessuale per il "sesso reale". Oggi, il culto dell'ego e l'implosione narcisistica hanno portato ad un numero crescente di individui che affermano di preferire la masturbazione guardando porno piuttosto che il rapporto reale. Ciò ha dato origine all'ennesimo "orientamento sessuale": il pornosessuale. L'aumento vertiginoso delle vendite di giocattoli sessuali è un altro indicatore del fatto che l'attività sessuale diventa un "passatempo" di per sé.

Un singolo "genitore" può comprare dei bambini attraverso la riproduzione in vitro, rendendo reale una delle fantasie narcisistiche più avanzate: l'auto-ingegnerizzazione. Presto, a pagamento, un "genitore" sarà in grado di modificare la genetica del bambino e personalizzarlo come un'auto. Il processo, chiamato germlining, è già utilizzato per esaminare geneticamente i feti umani per individuarne le "malattie".

Con il restringimento del focus dall'individuo come parte integrante del Cosmo all'ego isolato dell'individuo, si assiste ad un restringimento del tempo dal continuum passato-presente-futuro verso il solo momento presente. Oggi, gli anziani vengono dimenticati nelle case di cura mentre le persone vivono a credito, 'spendendo tutto oggi senza pensare ad un domani' per soddisfare i desideri transitori del momento presente.

Sempre più giovani scelgono la chirurgia plastica per conformarsi ad alcuni "ideali" estetici, compromettendone l'aspetto futuro (64.000 pazienti di chirurgia estetica nel 2014 avevano 13-19 anni). Siamo entrati nei terribili tempi di incontri rapidi, obsolescenza programmata, fast food, consegne col drone, messaggistica istantanea, feed di notizie in tempo reale, imparare una lingua in un giorno, perdere 10 kg in una settimana, ecc.

Senza passato e futuro, non c'è più speranza, non c'è più prospettiva storica, non si impara più dagli errori del passato, non c'è più pianificazione a lungo termine. Non ci sono più rimpianti, rimorsi o responsabilità, non ci sono più riconoscimenti di modelli storici. L'individuo cade nel vuoto insignificante dell'onnipresente attimo presente.

Tuttavia, non tutti della generazione Y stanno sperimentando questa implosione narcisistica; non tutti sono degli accaniti SJW, e quindi il fattore generazionale non può essere l'unica causa dell'ascesa dei SJWs.

Esiste una differenza fondamentale tra coloro che accettano e applicano con veemenza le opinioni delle autorità e coloro che le respingono?

Autoritarismo

Questo estratto fornisce una spiegazione interessante sulla questione di cui sopra:
Possa il lettore immaginare una sala molto grande in un vecchio edificio universitario di stile gotico. Molti di noi si riunirono lì nei primi anni dei nostri studi per ascoltare le lezioni di filosofi e scienziati eccezionali. Un anno prima di laurearmi eravamo tornati lì, sotto minaccia, per ascoltare le lezioni di indottrinamento recentemente introdotte. Qualcuno che nessuno conosceva apparve dietro il leggio informandoci che d'ora in poi sarebbe stato il professore. Il suo discorso era fluente, ma non c'era nulla di scientifico a riguardo: non è riuscito a distinguere tra concetti scientifici e concetti ordinari e trattava l'immaginazione borderline come se fosse una saggezza che non poteva essere messa in dubbio. Per novanta minuti ogni settimana ci inondava di ingenui, presuntuosi paralogismi e di una visione patologica della realtà umana. Siamo stati trattati con disprezzo e odio poco controllato. Poiché fare gli spiritosi poteva comportare conseguenze terribili, abbiamo dovuto ascoltare attentamente e con la massima gravità.

Presto scoprimmo le origini di questa persona. Egli era venuto da un sobborgo di Cracovia dove aveva frequentato il liceo, anche se nessuno sapeva se si fosse laureato. Comunque, era la prima volta che aveva varcato le porte universitarie, e in qualità di professore! "Se ne accorgeranno tutti che è un impostore!", ci siamo detti a vicenda. "In realtà è propaganda diretta contro loro stessi".

Ma dopo una tale torsione mentale, ci è voluto molto tempo prima che qualcuno rompesse il silenzio. Abbiamo studiato noi stessi, poiché sentivamo che qualcosa di strano aveva preso il controllo delle nostre menti e qualcosa di prezioso veniva perso irrimediabilmente. Il mondo della realtà psicologica e dei valori morali sembrava sospeso come in una gelida nebbia. Il nostro sentimento umano e la solidarietà studentesca hanno perso il loro significato, così come il patriottismo e i vecchi criteri stabiliti.

Allora ci siamo chiesti: "avete notato che c'è qualcosa che non va? Ognuno di noi ha sperimentato a modo suo questa preoccupazione per la propria personalità e il proprio futuro. Alcuni di noi hanno risposto alla domanda con silenzio. La profondità di queste esperienze si è rivelata diversa per ogni individuo. Ci siamo quindi chiesti come proteggerci dai risultati di questo "indottrinamento".

Teresa D. diede il primo suggerimento: Passiamo un fine settimana in montagna. Funzionò. Piacevole compagnia, un po' divertimento, poi stanchezza seguita da sonno profondo in un rifugio, e le nostre personalità umane tornarono, anche se con qualche cicatrice. Il tempo ha anche dimostrato di creare una sorta di immunità psicologica, anche se non con tutti.

Analizzare le caratteristiche psicopatiche della personalità del "professore" ha dimostrato un altro modo eccellente di proteggere la propria igiene psicologica. Si può solo immaginare la nostra preoccupazione, delusione e sorpresa quando alcuni colleghi che conoscevamo bene cominciarono improvvisamente a cambiare la loro visione del mondo; i loro schemi di pensiero rispecchiavano quelli del "professore". I loro sentimenti, che di recente erano amichevoli, sono diventati notevolmente più freddi, anche se non ancora ostili. Argomentazioni studentesche benevole o critiche venivano prese con ostilità. Davano l'impressione di possedere qualche tipo di conoscenza segreta; per loro eravamo solo i loro ex colleghi, che ancora credevano a ciò che i "vecchi professori" ci avevano insegnato. Dovevamo stare attenti a ciò che dicevamo loro. Questi ex colleghi si sono presto uniti al partito. Chi erano loro, da quali gruppi sociali provenivano, che tipo di studenti e persone erano? Come e perché sono cambiati così tanto in meno di un anno? Perché né io né una maggioranza dei miei compagni di corso hanno ceduto a questo fenomeno e processo?

~ A. Lobaczewski, Ponerologia Politica
Il processo descritto sopra è molto simile a quello che il professore pensionato di Psicologia presso l'Università di Manitoba Bob Altemeyer ha studiato per decenni. Ha notato ripetutamente gli stessi risultati sorprendenti.

Attraverso l'uso di questionari e tabelle, ha scoperto un sottogruppo che mostra costantemente un alto grado di aderenza alle tradizioni e alle norme sociali che sono percepite come approvate dalla società e dalle sue autorità istituite, e la convinzione che anche gli altri nella propria società dovrebbero essere tenuti ad aderire a queste norme.

In particolare questo sottogruppo di soggetti ha ottenuto un punteggio costantemente alto per i tre punti seguenti:
  1. La sottomissione autoritaria - un alto grado di sottomissione alle autorità che sono percepite come stabilite e legittime nella società in cui si vive.
  2. Convenzionalismo - un alto grado di aderenza alle tradizioni e alle norme sociali che sono percepite come sottoscritte dalla società e dalle sue autorità consolidate, e la convinzione che anche gli altri nella propria società dovrebbero essere tenuti ad aderire a queste norme..
  3. Aggressione autoritaria - un'aggressività generale diretta contro devianti, gruppi emarginati e altre persone percepite come bersagli secondo le autorità stabilite.
The authoritarian specter
Lo spettro autoritario
Altemeyer ha coniato il termine "seguaci autoritari" per gli individui che hanno ottenuto un punteggio elevato per le tre variabili di cui sopra.

Si noti in particolare la terza variabile: l'aggressività autoritaria. I seguaci non solo seguono le autorità, ma sono anche i primi esecutori dell'ordine stabilito. Sono inclini a sottomettersi alle autorità, ma anche a mostrare aggressività nei confronti di coloro che si oppongono alle loro opinioni.

I seguaci autoritari non sono intrinsecamente buoni o cattivi. Si limitano a conformarsi e far rispettare l'ordine stabilito. Se l'ordine stabilito è giusto, saranno una forza per il bene; se l'ordine stabilito è sbagliato, saranno una forza per il male.

Altemeyer ha scoperto le personalità autoritarie decenni fa e inizialmente li ha chiamati 'autoritari di destra' (RWA), probabilmente perché al momento l'autorità dominante era di destra e quindi è stata l'ideologia che ha fatto appello agli autoritari al momento. Più avanti, Altemeyer scoprì che c'erano anche Autoritari di sinistra (LWA).

Ciò che conta non è il significato dell'ideologia, ma la sua predominanza. Ieri è stato il conservatorismo di destra, oggi è il liberalismo di sinistra.

Poiché ciò che conta per gli autoritari non è tanto la sostanza dell'ideologia (le idee e i valori che difende), quanto il suo predominio e la sua legittimità, essi possono abbracciare con la stessa facilità la maggioranza oppressiva di ieri come abbracciano la minoranza oppressiva di oggi. Potreste trovare la stessa personalità autoritaria che perseguitava gli omosessuali negli anni Ottanta (quando l'omofobia era più diffusa) che perseguiterà gli eterosessuali domani, perché è la nuova dottrina dominante.

Gli autoritari non hanno cambiato le loro idee, ma hanno sempre sostenuto le autorità dominanti. L'unica cosa che è cambiata è che in passato l'ideologia dominante era il conservatorismo e oggi è il "liberalismo".

Ciò spiega probabilmente perché, intorno agli anni '90, Altemeyer abbia iniziato a notare un calo della percentuale di RWA rispetto al numero totale di soggetti. Egli spiega questa tendenza inaspettata dal fatto che stava diventando famoso nel campus e gli studenti stavano cercando di nascondere il loro atteggiamento autoritario durante la compilazione dei questionari. Un'altra spiegazione è che negli anni '90 l'ideologia dominante si stava spostando verso la sinistra liberale, per cui la popolazione degli RWA si stava riducendo mentre quella degli LWA stava crescendo.

Esoscheletro o endoscheletro

Altemeyer ha dedicato molto tempo ed energia alla comprensione di ciò che rende una persona autoritaria. Mentre ha scoperto diversi fattori causali come l'educazione, la genetica, il livello di istruzione ed il fatto di avere figli, non è mai riuscito a individuare la ragione principale.

Nel tentativo di capire la causa di questa differenza fondamentale, Andrew Bard Schmookler ha proposto l'idea di endoscheletro morale vs esoscheletro morale.
E' stato un mio studente (in una classe di educazione per adulti sulla "crisi morale americana") che ha elaborato quest'idea. Non le importava molto, ha detto, se la sua società ha tante regole imposte. Lei ha le sue convinzioni morali saldamente dentro di lei - una sorta di endoscheletro, ha detto.

Diventa chiaro perché queste persone - con intense preoccupazioni morali combinate con un affidamento a strutture morali esterne per tenere sotto controllo i propri impulsi proibiti - sosterrebbero uno stato che applica le regole morali e una cultura sociale che stigmatizza coloro che le violano. E' davvero una minaccia per loro - una minaccia per il loro ordine morale interiore - quando la società intorno a loro non riesce ad essere chiara nelle sue regole e rigorosa nella loro applicazione. Per una persona la cui struttura morale è proiettata in quella forma di esoscheletro, l'assenza di autorità morale esterna sembra implicare necessariamente lo scoppio di un'anarchia morale.
Quanto sopra è particolarmente interessante se lo colleghiamo all'origine stessa del proselitismo minoritario odierno, in particolare della difesa delle minoranze LGBT. La teoria di genere deriva direttamente dal femminismo egualitario. L'idea di base è che, se non c'è più differenza di sesso (maschio/femmina), non ci può essere più disuguaglianza di genere.

Jean-Paul Sartre and Simone de Beauvoir
Due pionieri di questa ideologia sono stati Jean Paul Sartre e Simone de Beauvoir. Jean-Paul Sartre, padre dell'esistenzialismo, ha sviluppato la sua teoria dell' "essere per gli altri" sulla base di un'idea fondamentale: l'identità di un individuo si basa unicamente sul modo in cui gli altri lo percepiscono.

Non finisce qui, e Sartre aggiunge un tocco piuttosto negativo a questa idea quando afferma che "gli ebrei esistono come tali solo per il modo in cui sono percepiti da persone antisemite".

De Beauvoir non ha sviluppato le sue idee femministe dal nulla; ha semplicemente applicato la teoria di Sartre sulle donne. Nel suo libro Secondo Sesso, afferma che "Non si nasce donna, ma si diventa donna", e spiega che la femminilità non è altro che una condizione imposta dagli occhi maschili.

Come tutte le menzogne convincenti, Sartre inizia con un granello di verità: gli altri hanno un'influenza sul modo in cui percepiamo noi stessi. Ma sarebbe una menzogna affermare che questo sia l'unico fattore. Osservate delle similitudini sorprendenti tra l'idea di Sartre e la personalità autoritaria/esoscheletrica dove il paesaggio interiore dell'individuo è definito da fattori esterni? Non c'è da stupirsi che queste idee abbiano risuonato nelle persone, in particolare nei seguaci autoritari.

Sartre mente anche quando afferma che le influenze esterne non possono che essere negative. Quante volte un fattore esterno - un buon padre, una buona madre, un amico, un insegnante, ecc. - ci ha influenzato positivamente? Per Sartre e De Beauvoir tali manifestazioni non si verificano mai. Attraverso una grossolana generalizzazione delle proprie proiezioni negative, hanno ritenuto oppressive tutte le influenze esterne.

Questi due "grandi pensatori" del XX secolo hanno incoraggiato le persone a credere che, in nome della libertà (libertà di essere chiunque si voglia essere: un uomo, una donna, uno scoiattolo), si ha il diritto di negare qualsiasi verità immanente (la dualità uomo-donna, ad esempio), e di reputare gli altri come fonte di oppressione, imponendo loro un'identità che non gli appartiene. Se applichiamo questi due principi alla lettera, finiremo in una bolla totalmente narcisistica governata dalla paura, dall'odio e da menzogne eclatanti.

Vedete il paradosso fondamentale al centro delle autorità esistenzialiste: si suppone che si debba respingere qualsiasi autorità esterna perché è fonte di oppressione, ma Sartre e De Beauvoir sono fonti esterne di autorità, quindi anche noi dobbiamo respingerli?

A questo punto, abbiamo stabilito una certa correlazione tra i seguaci autoritari e l'esoscheletro morale, i seguaci non autoritari e l'endoscheletro morale. La domanda logica successiva è: da dove è nato questo endoscheletro morale?

'Anime "giovani" e "vecchie"?

C'è certamente una miriade di fattori che influenzano la nostra bussola morale (nutrizione, genetica, inquinamento, istruzione, background culturale, esperienze infantili, traumi, ecc). In questa sezione affronterò la seguente domanda: la nostra bussola morale potrebbe essere un'emanazione dell'anima, della coscienza?

Samsara, the buddhist cycle of reincarnation and its six realms
Samsara, the buddhist cycle of reincarnation and its six realms
Siccome alcune persone sono autoritarie mentre altre no, questo significa che alcune persone hanno una qualità d'"anima" diversa? Secondo diverse tradizioni orientali, le anime sperimentano l'incarnazione e seguono un processo evolutivo, per esempio incarnando negli animali precede l'incarnazione negli esseri umani. È un po' come l'evoluzione di Darwin della teoria delle specie applicata alle anime.

Prendendo questa idea di anime "giovani" e "vecchie", si potrebbe dire che alcune anime sono nuove all'incarnazione umana, mentre altre hanno attraversato un certo numero di incarnazioni umane.

Naturalmente, questa è solo speculazione, nessuno può dimostrare o smentire l'esistenza dell'anima. Tuttavia questa ipotesi getta una luce interessante su alcuni fenomeni che mi hanno perplesso per anni.

Concentriamoci su quattro minoranze moderne: i flat-earthers, i vegetariani, i sostenitori della fluidità di genere (pro-LGBT) e gli atei.

Come percepirebbe il mondo un individuo appena incarnato? Fresco dal regno animale, tenderebbe a vedere il mondo in 2 dimensioni (terra piatta), mentre qualcuno più abituato al regno umano percepirebbe il mondo naturalmente in 3 dimensioni (terra rotonda)?

Un individuo incarnato di recente sarebbe riluttante a mangiare le creature che nelle sue ultime incarnazioni erano i suoi "fratelli" (vegetariani), mentre un individuo con più "esperienza" come un essere umano non vedrebbe alcun problema nel mangiare la carne degli animali?

Un individuo incarnato di recente come un essere umano vedrebbe il genere come un concetto fluido e arbitrario, mentre una "vecchia anima" - che ha trascorso numerose incarnazioni umane come lo stesso genere - avrebbe sviluppato un forte orientamento di genere?

È possibile che le giovani anime rifiutino l'idea di Dio e della vita dopo la morte perché, non abituate al processo di reincarnazione, credono che non ci sia vita dopo la morte, mentre le anime più vecchie - avendo ripetutamente sperimentato che il loro corpo è solo un veicolo temporaneo - hanno una innata "consapevolezza" che sopravvivranno alla morte inevitabile del corpo?

Questa speculazione getta una luce molto diversa su quelle discussioni accese alle quali probabilmente avete assistito (o avuto!). Pensiamo ai flat-earthers che sono totalmente convinti che la terra sia piatta, ai vegetariani che religiosamente credono che mangiare carne sia un omicidio (cannibalismo?), agli individui che cambiano il loro orientamento sessuale con la stessa facilità con cui si cambiano le magliette e agli atei che sono così totalmente convinti che non ci sia vita dopo la morte.

E se fosse vero quello che credono, ma solo per loro? E se fosse così che percepiscono la realtà? E se questo fosse un vero riflesso della loro condizione di "anima giovane"?

Ma non siamo "tutti nati uguali"? Sì, in un certo senso, ma forse non sotto alcuni aspetti fondamentali.

L'Isterizzazione da parte degli psicopatici al potere

A questo punto, comprendiamo meglio come i fattori di alimentazione (millenari coccolati) e fattori naturali (endoscheletro morale) hanno portato ad una situazione in cui un'intera generazione è matura per essere manipolata in una frenesia narcisistica mirata a obiettivi molto sbagliati.

Gli psicopatici al potere odiano ciò che ci rende umani, odiano l'amore genuino, il senso di appartenenza, la bellezza, la spiritualità, la trascendenza... perché non possono accedere a quelle sfere superiori. Quindi forse non "odiano" questi aspetti, ma sono completamente indifferenti a loro, il che probabilmente significherebbe la stessa cosa.

Gli psicopatici in posizioni di potere tentano di imporci una visione anti-morale del mondo, dove odio, violenza, omicidio e menzogna sono i nuovi valori "positivi". Per farlo si affidano fortemente a mezzi di comunicazione controllati che elogiano questa visione oscura del mondo insieme a scienziati ed esperti che supportano questo paradigma con false ricerche.

Ma l'influenza dei media e degli "esperti" non è sufficiente a far accettare l'inaccettabile dal punto di vista morale. Così l'élite psicopatica si affida anche alla parte narcisistica e/o autoritaria della popolazione per sostenere e far valere le proprie opinioni.

Secondo Altemeyer i tre tratti psicologici più diffusi tra gli autoritari sono la paura, l'autogiustificazione e la logica sbagliata. Per inciso, l'intera campagna di manipolazione condotta dall'élite attraverso i SJW si basa proprio su questi principi:
  • paura, degli oppressori che minacciano la nostra vita
  • l'ipocrisia, dove il SJW è fatto a credere di lottare per la giustizia
  • la logica sbagliata a causa dell'enorme divario tra la vera realtà e quella che i SJW vengono manipolati a percepire.
Questo processo di ponerizzazione non è cresciuto linearmente, ma ha attraversato diversi altipiani e improvvise raffiche. Nel corso degli anni '90, i concetti postmoderni/nichilistici che circolavano da anni negli ambienti accademici sono stati ampiamente diffusi in tutti i settori della società. I millennials rappresentano la prima generazione ad essere stata sottoposta fin dalla nascita a questa visione psicopatica del mondo.

Oltre al mondo accademico, gli psicopatici si sono infiltrati in altri settori chiave della nostra società (media, giustizia, politica), e lentamente li hanno infusi con la loro visione contorta del mondo.

Questo è ciò a cui assistiamo oggi: psicopatici al potere che isterizzano orde di individui narcisistici ad impegnarsi in una furia distruttiva in nome della giustizia sociale. La generazione millenaria ha solo bisogno delle autorità per individuare il prossimo capro espiatorio su cui esprimere la propria rabbia narcisistica.

Si noti che questa atmosfera isterica funziona non solo sui SJW, ma anche su quelli che vi si oppongono. Questi ultimi finiscono per gettare via il proverbiale bambino con l'acqua sporca e oggi assistiamo a antisionisti che negano la realtà dell'olocausto, anti-LGBT che negano che l'omofobia sia sempre stata un problema reale, antifemministi che sostengono che le donne non sono mai state oppresse, eccetera.

Quando i due campi sono altamente isterizzati e hanno opinioni così estreme, soggettive e antagoniste, il pianeta è maturo per conflitti di proporzioni enormi.

Immagine
Con il sostegno degli autoritari isterizzati, gli psicopatici al potere tentano di farci normalizzare la devianza e accettare l'inaccettabile. La pedofilia, naturalmente, fa parte degli obiettivi. Ed è stato così per lungo tempo. Pensateci: le differenze tangibili tra un uomo e una donna sono più grandi delle differenze tangibili tra un 14enne e un 18enne.

Se riescono a lavare il cervello alle masse al punto da fargli credere che la dualità maschio/femmina sia solo un costrutto sociale, immaginate quanto sarà facile offuscare il confine tra un 18enne e un 14enne e, successivamente, adottare una legge che riduca l'età del consenso, ovvero legalizzare la pedofilia.

E questa abominazione sarà promossa in nome dell'eguaglianza (ognuno ha il diritto di esprimere la propria sessualità, anche verso i bambini), dell'amore (che è più forte di ogni altra cosa, comprese le barriere artificiali di età) e della libertà (libertà sessuale).

La normalizzazione della pedofilia è già in corso con le stesse tattiche sopra descritte (vittimizzazione di una minoranza). E non è un oscuro sito filo-pedofilo che sostiene questo punto di vista, ma il covo molto rispettabile e, per inciso, istituzionale di pedofili, noto anche come la BBC:
La British Broadcasting Corporation (BBC) sta giocando con il fuoco, consentendo ad un autore anonimo di pubblicare sulla sua piattaforma articoli che mirano a minimizzare la totale depravazione della pedofilia [...] la BBC sembra essere d'accordo con questo autore che la pedofilia non è necessariamente un disturbo da trattare con disdegno, ma piuttosto un orientamento sessuale come l'omosessualità che richiede semplicemente "aiuto".
Tali opinioni, sostenute e promosse dai media dell'establishment, sono state coltivate e promosse per decenni da "pensatori" schizoidi e psicopatici.

La coppia di Sartre e De Beauvoir, insieme a Derida, Foucault e Deleuze, hanno creato la cosiddetta teoria francese, che ha stabilito le basi del postmodernismo. Sì, la Francia ha portato il formaggio puzzolente nel mondo, e una teoria che è ancora più fetida.

Sono tentato di suggerire la seguente possibile sequenza di eventi:

Esistenzialismo/postmodernismo = non c'è verità, differenza, moralità = siamo liberi di scegliere qualsiasi orientamento sessuale e identità sessuale = normalizzazione della pedofilia.

Naturalmente, si tratta solo di speculazione. Certo, se i fondatori della "filosofia" esistenzialista/postmodernista avessero apertamente sostenuto la pedofilia, sarebbe un caso più convincente, ma questi individui così intelligenti e onorati non farebbero mai una cosa del genere, giusto?

SBAGLIATO. Ognuno dei cinque "pensatori" occidentali di spicco del XX secolo hanno assunto posizioni ufficiali a difesa della pedofilia. Nel 1971 hanno firmato un manifesto per protestare contro la condanna di 3 uomini che hanno abusato di bambini di appena 13 anni.

Ma forse la loro promozione della pedofilia era solo un'aberrazione, o presa fuori contesto? Per niente. Sei anni dopo il loro primo manifesto, nel 1977, hanno firmato un manifesto per abbassare l'età del consenso a 13 anni.
Copy of the original 1977 manifesto (red highlight added)
Copia del manifesto originale del 1977 ( aggiunte le evidenzziazioni in rosso)
Sartre e De Beauvoir non si sono limitati alle parole, ma sono passati anche ai fatti.
...questo duo di presunte menti brillanti [ha agito] come seduttore seriale incline alla propria gratificazione e come una coppia che ha usato la propria filosofia apparentemente nobile come trampolino di lancio per giustificare i loro molteplici rapporti, spesso con adolescenti minorenni che sono rimasti sconvolti dall'esperienza.

- Carole Seymour-Jones, A Dangerous Liaison
Sartre disse notoriamente: "L'inferno è l'altra gente". Dubito che "l'inferno sia l'altra gente", ma sono abbastanza sicuro che Sartre e De Beauvoir siano stati l'inferno per altre persone, soprattutto alcuni ragazzini.

A questo punto capiamo meglio come sotto le spoglie della correttezza politica ( eguaglianza, giustizia, libertà ) gli psicopatici al potere isterizzino le masse in generale, i seguaci autoritari in particolare, per promuovere i loro piani nefasti, compresa la normalizzazione della pedofilia.

Per isterizzare meglio le masse, gli psicopatici usano vari strumenti: l'inganno, la menzogna, la paura e l'auto-giustizia, come descritto sopra. Il loro pio desiderio e ed il loro egocentrismo non hanno limiti, stanno giocando ad un gioco molto pericoloso che sembra aver aperto inavvertitamente un vaso di Pandora.

Canadian clinical psychologist and professor of psychology Jordan Peterson
Psicologo clinico canadese e professore di psicologia Jordan Peterson
L'archetipo femminile

Gli archetipi sono potenti principi universali che possono manifestarsi nella cultura e nel comportamento umano.

Mentre analizzava il movimento dei SJWs, Jordan Peterson, professore di psicologia all'Università di Toronto, ha suggerito che un meccanismo dietro l'intera dinamica era l'archetipo dell'eroe femminile.

L'eroe è colui che affronta la sofferenza sistemica. Lui è colui che affronta e uccide il drago che rende tutti miserabili.

Non c'è niente di sbagliato negli eroi. Al contrario, ci ispirano, trascendono, forniscono modelli di ruolo, ci insegnano coraggio e sacrificio e ci liberano dall'oppressione dei draghi.

Va orribilmente male, tuttavia, quando l'eroe è focalizzato sul drago sbagliato. Ed è esattamente quello che sta succedendo in questo momento. Oggi assistiamo a orde di guerrieri della giustizia sociale, per la maggior parte donne, in una crociata contro l'ingiustizia e la sofferenza. Non c'è nulla di necessariamente sbagliato in questo, ma l'élite ha abilmente re-diretto la loro rabbia giustificata dal bersaglio giusto (le élite, gli MSM e i banchieri loschi) verso comodi capri espiatori: l'uomo bianco, la chiesa, gli eterosessuali, i tradizionalisti e i patrioti.

L'archetipo femminile è molto potente. E' profondamente collegato nel sistema vivente ed è uno dei motivi per cui siamo ancora in vita. Si tratta di un principio fondamentalmente altruistico in cui, di fronte ad una grave minaccia, la madre è pienamente disposta a sacrificare la propria vita per salvare la propria progenie, cioè la perpetuazione della specie è più importante per il sistema vivente che la conservazione di un individuo.

Joan of Ark, a female hero archetype
Come gli animali, l'essere umano ha questo istinto profondamente radicato. Quando una donna affronta una grave minaccia indirizzata verso qualcuno che ama più di se stessa, può entrare in una "modalità" molto particolare. Una manifestazione di questo "modo" è quella che la scienza moderna chiama "forza isterica". Probabilmente avete sentito le storie in cui una madre che vede il suo bambino intrappolato sotto un'auto riesce in qualche modo a sollevare l'auto e salvare il suo bambino. Vi sono tante storie simili. In una situazione del genere, la madre si concentra sul salvataggio del bambino e non sulla consapevolezza della sua impresa sovrumana, per cui purtroppo tali notizie sono sostenute solo da prove aneddotiche.

Alcuni scienziati hanno cercato di spiegare la 'forza isterica' come un'esplosione di adrenalina, ma non credo che anche con una massiccia iniezione di adrenalina una donna possa sollevare un'auto. E' solo meccanicamente impossibile - i suoi muscoli (come quelli di un uomo) non possono esercitare fisicamente una forza così tremenda.

Quindi, se è meccanicamente impossibile, allora un altro tipo di forza deve essere la fonte. Forse è quello che gli artisti marziali chiamano 'chi', un'energia permeante che un individuo può canalizzare dato il giusto stato d'animo, dove l'intento (salvare il mio bambino) e le emozioni (lo stimolo per salvare il bambino) diventano più forti di qualsiasi cosa, compresi i sistemi di convenzioni tradizionali , cioè la rappresentazione della realtà ('Non sono in grado di sollevare un'auto').

Si noti come questo stato trascenda la razionalità, non si tratta più di fatti o realtà; si tratta di una massiccia ondata di intenti e di emozioni particolari. Questo è il tipo di forza tremenda e pericolosa con cui gli ingegneri sociali di oggi stanno giocando. Può essere usata per il bene: salvare un bambino da una minaccia reale, oppure può essere pervertita e usata per distruggere minacce immaginarie. Gli psicopatici al potere hanno isterizzato molte donne e molti uomini (l'archetipo femminile si applica anche agli uomini, ma probabilmente in modi più subdoli), hanno fabbricato "draghi" artificiali che minacciano i loro "bambini", e in questo momento quelle forze incontrollabili vengono scatenate davanti ai nostri occhi increduli.

White mlarch
La "Grande Marcia contro l'oscurità" ha riunito 650.000 persone.
Una madre entrerà in questa "modalità" solo in caso di minaccia diretta di morte percepita per il suo bambino. Una minaccia minore non è sufficiente. Ecco perché il discorso delle minoranze che agiscono è così esagerato e focalizzato sulla sicurezza e sulle minacce: la necessità di 'spazi sicuri', le femministe che vedono stupratori ovunque, gli attivisti LGBT che vedono persone omofobe ovunque. Di conseguenza, coloro che non appartengono a un gruppo minoritario (e ci sono ancora parecchie persone) sono rappresentati come una minaccia esistenziale che deve essere annientata prima che le minoranze vengano annientate.

L'archetipo femminile ha la sua controparte maschile. il lato buono dell'archetipo maschile è la capacità di provvedere, la forza e la razionalità. E' grazie a questo archetipo che sono stati costruiti edifici, coltivati campi, protetti territori e comunità. Ma, anche esso può essere facilmente corrotto come l'archetipo femminile.

Le numerose guerre del XX secolo sono un esempio di questa corruzione, dove gli uomini isterizzati scambiarono il "provvedere" con il "saccheggio", la "forza" con la "barbarie" e la "razionalità" con "insensibilità". I risultati sono stati devastanti. L'archetipo femminile è probabilmente ancora più potente ma, per quanto ne so, non è mai stato sovvertito su scala globale.

Le nostre care élite dovrebbero davvero riflettere sul caso Dutroux, la rivelazione parziale di un ampio gruppo di pedofili in Belgio, che ha portato l'intero paese sull'orlo di una rivoluzione molto reale che è stata infine domata da una copertura mediatica trasparente, quando infine è stato incolpato un predatore solitario.

Il mio punto è che se qualcosa può scatenare quel feroce istinto protettivo materno, questa è la minaccia della normalizzazione della pedofilia e di tutto ciò che essa comporta. Così, mentre l'élite psicopatica isterizza i SJW e 'attiva' l'archetipo femminile contro la maggioranza silenziosa, dovrebbe essere molto prudente che nessuno veda le scarpe dei pedofili nascoste dietro le quinte, altrimenti le loro malvagie macchinazioni potrebbero ritorcersi contro in modo epico.

The shoes behind the curtain
Le scarpe dietro le quinte
Conclusione

In questo articolo abbiamo visto come le minoranze oppresse diventino minoranze oppressive, perché questa visione di divisione del mondo viene sostenuta da alcuni della generazione Y, in particolare da coloro che possono possedere tratti autoritari (probabilmente correlati all'ipotesi dell'esoscheletro morale/anima giovanile). Inoltre, abbiamo visto come questa generazione venga manipolata per imporre l'agenda distruttiva di un'élite psicopatica che gioca con una delle più pericolose forze, l'archetipo femminile.

Anche se questa prospettiva sembra abbastanza drammatica, quando si pensa alle radici di tutte queste sciocchezze dei SJW, tutto si riduce a un problema abbastanza semplice: si tratta di differenze e di come affrontarle.

Un modo per affrontare le differenze è percepirle come complementari e integrare il meglio di entrambe le parti: tesi (un lato dell'argomento), antitesi (l'altro lato dell'argomento) e sintesi (che trascende l'apparente opposizione e ci avvicina alla verità). Questo è il principio della dialettica resa famosa da Socrate e Platone. I disaccordi si risolvono attraverso una discussione razionale e, in ultima analisi, attraverso la ricerca della verità.

Lo stesso vale a livello collettivo. Tutte le grandi conquiste dell'umanità - cattedrali, medicina, esplorazione spaziale - sono il risultato di una proficua cooperazione tra individui con talenti complementari.

L'altro modo di affrontare la diversità è attraverso l'opposizione e la divisione, che inevitabilmente porta a un mondo dominato dalla diffidenza, dall'odio, dai conflitti e dalle guerre. Un mondo dominato non dall'uguaglianza dei diritti, ma dall'identità: un esercito di cloni incubati nelle loro bolle narcisistiche.

Quindi, c'è una soluzione? Come al solito, la conoscenza protegge. Molte persone ignorano ancora questa marea distruttiva che ha già iniziato a erodere le fondamenta della nostra società, quindi faremmo meglio a svegliarci e comprendere pienamente il vero orrore della situazione prima che sia troppo tardi.

Tuttavia, se ci renderemo sufficientemente conto della situazione attuale, resterebbe una domanda: saremmo abbastanza saggi e misericordiosi da poter difenderci senza ricorrere alla medesima aggressione delle minoranze dominanti, fermando così il ciclo infinito della vendetta?
Romeo and Juliet by Sir Frank Dicksee (19th Century)
Romeo e Giulietta di Sir Frank Dicksee (XIX secolo)