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Parliamo di Luigino di Maio, l'esponente dei 5 Stelle che si è recato in a viaggio a Washington per farsi accreditare dai dominatori USA, il figlioccio di Grillo e Casaleggio che guida il Partito dei 5 Stelle che sgambetta per farsi designare come prossimo presidente del Consiglio, in caso di vittoria elettorale.
A parte la inconsistenza di un personaggio che non ha mai lavorato veramente e non ha mai completato il suo percorso di studi (lo hanno impietosamente notato anche i giornali USA), anche se questo sarebbe in linea con il curriculum tipo del ministro Fedeli e dei colleghi del PD al governo.

I 5 Stelle sono un movimento oggi divenuto partito che fu creato in un primo momento come una forma di "dissidenza controllata" neo populista e progressista per ossigenare il sistema disattivando e neutralizzando le lotte politiche nelle piazze. Grillo è stato il personaggio politico che veniva mistificato costantemente dai media come il contestatore che minaccerebbe di trascinare l'Italia nel tunnel del più estremo populismo ed sprofondare il paese in una sorta di "rivoluzione di Ottobre della decrescita e sviluppo sostenibile".

Tuttavia una parte delle frange della sinistra contestatrice oggi appoggiano Luigino De Maio, benchè questi sia ripudiabile per vari motivi che sono inconfessabili per l'ultra sinistra filo sionista, visto che che lui non è uno dell'internazionale comunista e neppure uno "chavista" e tanto meno un comunista alla vecchia maniera ma anzi, lui è tutto il contrario.

Le campagne del PD e della destra contro i 5 Stelle ed Grillo sono pura propaganda e sono sospinte dalla dura reazione neo liberista che lotta per evitare che il reparto di grulli manipolati emigri verso altre opzioni politiche meno ultras di quelle (apparentemente di antisistema) ma che possano minacciare la sua egemonia politica ed economica. Questione di strategia e di poltrone e nulla di più.

La grande stampa li ha prima criticati poi adulati e tutte le TV dei giornalisti serventi del regime fanno a gara per invitare il Di Maio nelle loro trasmissioni e talk Show.

Vediamo adesso cosa dice questa marmaglia dell'agente B del fronte pro UE con la nuova messa in scena del leader dei 5 Stelle" nel presentare un nuovo ma per nulla sorprendente profilo politico di difensore a oltranza della NATO, della UE e dei poteri atlantisti.

Per quanto i più manipolati, creduloni e neo hippies, suonatori di flauto nelle vie di Trastevere romane, continuino a credere che il loro telepredicatore favorito vada a dare qualche cosa di più di una scossa al sistema politico neoliberista, la realtà è molto diversa. Il programma previsto dal sistema dominante diretto dai poteri di Bruxelles e di Washington si sta attuando a qualsiasi prezzo. Molti dovrebbero tacitarsi prima e per sempre perchè (guarda caso) si trovano tutti nella stessa barca ideologica filo atlantista e filo UE come il "compagno" Di Maio.

LA NATO COME ORGANIZZAZIONE AL SERVIZIO DEI DOMINANTI

Prima di parlare del nuovo simpatizzante della NATO che valga il seguente fuori argomento (off-topic) per dire quello che concerne alle forme del personaggio in questione. Non è che uno si sia trasformato nel più fastidioso e repentino classista... non è quello, ma accade la seguente questione: Si può presentare un candidato come futuro presidente del governo di questo paese nelle forma in cui lo ha fatto Grillo in conferenza stampa, con questo aspetto ripulito, sbarbato e incravattato di piccolo borghese tipo per farlo sembrare il bravo ragazzo che piace alle mamme in una finzione televisiva per catturare i voti delle classi popolari angariate e sprofondate dalle politiche selvagge di Renzi/ Monti e Gentiloni?

Che nessuno pensi che con questo vogliamo difendere l'inquilino di Palazzo Chigi che adesso si trova colà a parassitare (che era quello che ci mancava) ....nè questo putridume affarista dell'attuale Parlamento in cui sono passati i peggiori e disdicevoli personaggi dell'opportunismo e delle clientele , neppure la manfrina elettorale che li porta al governo. Dobbiamo però rimarcare che questo tipo, che viene al momento schifato anche dai giganti della politica internazionale, come Vladimir Putin (la bestia nera del terrorismo anglo sionista) ed empatizza con questo letamaio chiamato OBAMA/TRUMP (che è risultato uguale o peggiore dell'analfabeta e psicopatico Bush), non è in grado di dirigere un condominio, per mancanza di preparazione, conoscenza , esperienza ed etica ma è destinato a diventare il "pupazzo" dei poteri forti, gli stessi che già si intravedevano dietro il clan Casaleggio/Grillo.

Detto questo, entriamo nel merito. "I 5 Stelle" con il viaggio di Di Maio negli USA, hanno messo la faccia, spendendosi per la banda terrorista della NATO, una organizzazione conosciuta specificamente per essere stata quella che più azioni terroristiche ha eseguito nel mondo ,negli ultimi trenta anni, superata soltanto dalla CIA. Che si tratti di una organizzazione militare, un esercito e eserciti regolari o di vari paesi, questo non le fornisce alcun sigillo speciale, se non quello di essere una accozzaglia di assassini al servizio della NATO favoreggiatori del terrorismo islamista, come dimostrato dalle esperienze in Libia ed in Siria (e in precedenza in Kosovo).

Le prove sono irrefutabili contro di essa, dalla sua fondazione.

Di Maio, all'essere richiesto circa la sua posizione sulla NATO, non ha lasciato dubbi per rendere chiaro che la loro funzione sarebbe, una volta saliti al potere, di svolgere il ruolo il maggiordomo degli Stati Uniti e dell'Alleanza Atlantica, affermando che lui crede nell'Alleanza Occidentale e in 'un sistema di difesa europea completa', un linguaggio così vacuo e sfuggente, come difficile, dopo un po' di tempo, già più esplicitamente, ha osservato che 'l'Italia deve rispettare i suoi impegni internazionali e legali'.

L'ambiguità e lo strisciare di Luigino Di Maio verso Stati Uniti e la NATO è paragonabile al burattino peggiore e più corrotto del neo-coloniale imperialismo atlantista, quando afferma che "La nostra posizione sulla Nato è sempre stata coerente: andare oltre la Nato, non uscire dalla Nato. Ed ha aggiunto: "Il nostro programma non ha mai messo in discussione la Nato e l'alleanza con gli Stati Uniti. Siamo interlocutori storici della Russia, non crediamo che le sanzioni siano uno strumento efficace, ma lo storytelling che ci dipinge come filorussi è falso".

A precisa domanda Di Maio risponde: "Non c'è nulla (richiesta di referendum sulla NATO) attualmente in programma". Fedeli quindi allo schieramento atlantista anche se con qualche critica per salvare la faccia davanti al proprio elettorato.

di maio grillo e di battista
Di Maio Grillo e Di Battista
Chi ha seguito la Storia degli ultimi anni sa che la NATO ha svolto un ruolo importante nella modernizzazione delle forze armate secondo lo standard imposto dagli USA, che è una copia salvata, senza soluzione di continuità, senza dubbio, per le politiche dell'assassinio e del crimine totale svolte dell'atlantismo. L'uomo dei 5 Stelle dice che lui è 'pragmatico e responsabile' e che le 'cose devono essere fatte bene'. Neppure tanto è arrivato ad essere così oscenamente pragmatico con queste dichiarazioni che, secondo i commenti delle male lingue, già hanno predisposto, per il dirigente dei 5 Stelle, una porta girevole per un futuro incarico alla NATO o al Ministero della Difesa.

Non è uno scherzo, anche se può sembrare così. Ricordate lo spagnolo Javier Solana il quale era stato un esponente dell 'ala liberale' del Psoe (vecchio contestatore anti-guerra in Viet Nam, ma con borsa di studio American Fulbright per studiare negli Stati Uniti) e ha poi finito per essere (oltre ai regolari soci del Bilderberg) capo della "NATO band" e con molteplici crimini a suo carico durante la guerra artificiale scatenata in Jugoslavia. Mentre un altro progressista delle poste, l'ex primo ministro norvegese, Jens Stoltenberg, ha detto, quando era primo ministro e leader partito dei lavoratori (sic) che 'la soluzione ai problemi in Libia deve essere politica, i problemi non possono essere risolti solo con mezzi militari' in tale modo che la Norvegia andò ad uscire dalla coalizione anti libica, nell'agosto 2011.

Loro presero nota e gli hanno lasciato un messaggio sotto forma di "false-flag" terrorista sull'isola norvegese di Utoya, Norvegia (22 luglio 2011), dove sono stati uccisi a 80 giovani, utilizzando un fantoccio estremista chiamato Breivik. Quindi, da quel momento, Stoltenberg è diventato un super-fan della NATO, con la controproposta lucrosa di essere nominato a capo dell'organizzazione del Patto Atlantico- (attualmente).

Risulterebbe prolisso parlare della intensa, storica, intensa, inquietante e criminale attività della NATO, sia per quanto riguarda la loro diretta partecipazione nella guerra (uccidendo migliaia di civili, deliberatamente come dimostrato in Jugoslavia, Afghanistan e Libia) e attraverso suoi schermi terroristici, sia nella forma di mercenari della rete anti-comunista Gladio, durante la guerra fredda (che eseguiva operazioni clandestine di false-flag) , o utilizzando un nuovo fronte terroristico, dopo la caduta del blocco sovietico, con una versione islamica di Gladio, cioè Gladio B (attentati, allo stesso modo, false-flag: 11-s, 11-m, 7-j, ecc), la maggior parte di altre attività terroristiche di derivazioni recente e ben note si è verificata in Medio Oriente ('primavere arabe", Libia, Siria....) o nel Caucaso (Cecenia) per accerchiare la Federazione Russa.

Cosa rappresenta tutto questo per l'uomo dei 5 Stelle , il "coccolone" così rispettoso e deferente con i poteri sovranazionali ed atlantisti che sono soliti commettere crimini sotto la bandiera 'democratica, non è dato sapere se non presumere che sia la "normalità" coperta dalla sua facciata legale.

Nulla di sostanziale per l'uomo dei 5 Stelle. Conservare tutto se pur con qualche critica.