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Un'altra corazzata dell'economia tedesca rischia di finire sotto il tiro di un'inchiesta. Deutsche Bank è tra i nomi che compaiono sul taccuino della COMCO (Commissione per la Concorrenza) del governo svizzero, l'equivalente dell'authority italiana. Berna sospetta l'esistenza di un cartello tra grandi operatori finanziari che nei mesi scorsi si sono accordati per tenere artificiosamente alto il prezzo dell'oro.

Oltre alla banca tedesca l'accertamento riguarda grandi operatori come Ubs e Julius Baer (due tra i maggiori istituti di credito elvetici), Morgan Stanley, HSBC, Barclays e Mitsu. Un comunicato della Comco, nel confermare la notizia, ha precisato che gli accordi illeciti potrebbero riguardare non solo il prezzo dell'oro ma anche platino, argento e palladio. Sotto osservazione ci sarebbe lo «spread» tra il prezzo di acquisto e quello di vendita. Prima di giungere alle conclusioni la commissione si è data un anno di tempo per portare avanti le indagini; la sanzione arriva fino al 10% del giro d'affari. Julius Baer ha già annunciato la sua disponibilità nel collaborare alle indagini.