PEGIDA demonstration
© APRight-wing movement PEGIDA draws 25.000 people to the streets in Dresden
Le notizie che arrivano dalla Germania in questi giorni potrebbero confondere: sentiamo storie sull'incredibile numero di rifugiati che si riversano nel paese, su rifugiati che scompaiono senza lasciare traccia, sulla Germania come unico paese che si prende la responsabilità di fornire accoglienza a queste persone fuggite dal caos che l'Occidente ha creato con la sua guerra perpetua in Medio Oriente, selvaggie teorie che vogliono che la "cosiddetta crisi dei rifugiati" sia stata architettata in toto con il fine di "invadere" l'Europa in generale e la Germania in particolare, provvedendo alla domanda di forza lavoro a basso costo per le élite corporative, ed anche come avvisaglia per una imminente guerra civile in Germania.

Tuttavia, la cosa più importante che la gente deve capire sull'attuale situazione in Germania, è il dilagante e crescente odio nei confronti dei rifugiati e dei musulmani che sta infettando la mente delle persone nella stessa nazione che vide la nascita del regime nazista nonché di uno dei più oscuri episodi della storia dell'uomo. Incidentalmente, alla luce degli attacchi di Parigi che hanno riacceso la narrativa sui "terroristi musulmani" a suon di titoli in prima pagina, dovremmo tutti ricordare che uno degli eventi seminali che portarono all'ascesa dei nazisti e alla soluzione finale contro gli ebrei, fu l'incendio del Reichstag proprio da parte dei nazisti al fine di scaricare la colpa sui "Comunisti". Come si dice, la storia si ripete - stessa melodia, ma con parole diverse.

Qual è dunque l'atmosfera che si respira in Germania? Per primo, esiste di certo un gran numero di rifugiati nel paese, che pongono naturalmente molti problemi logistici: dove possono vivere, quali agenzie governative sono responsabili, problemi di soccorsi medici, barriere linguistiche, registrazioni, riscaldamento, cibo, ecc.? Cosa dire delle procedure legali che dovrebbero subentrare per i richiedenti asilo (inclusa la deportazione, che in Germania è sempre stata oggetto di discussioni), quando i numeri sono così alti e le condizioni di caos generale?

Sono di certo delle grandi sfide e gli incaricati ad affrontare tali sfide riportano spesso di situazioni mal gestite. C'è da dire, che molto del lavoro viene portato avanti non dal governo, ma da una miriade di volontari che distribuiscono vestiti, danno lezioni di lingue, aiutano con la burocrazia e così via. Neanche a dirlo, con un gruppo così ampio di persone, assieme alla maggioranza dei rifugiati pacifici e traumatizzati, ci saranno anche dei teppisti, criminali e soggetti patologici di ogni sorta. E quindi, naturalmente, si verificano episodi di crimini e violenze commessi da alcuni rifugiati (c'è da notare comunque che molti di quegli orribili racconti nascono da voci istigate dal razzismo, molte delle quali si sono dimostrate false). D'altro canto, esistono degli incidenti raccapriccianti di violenza di militanti di estrema destra contro i rifugiati, dai pestaggi al provocare incendi nei campi dei rifugiati.

Hitler and the refugee crisis
Article about Hitler above the headline "Refugee crisis made matter for the boss" - Freudian slip?
Ed ecco che in Germania il dibattito pubblico ed il clima politico diventano sempre più allarmanti.

Si sente molto parlare tra i cittadini tedeschi sul tema di "quei musulmani" e di quanto siano malvagi, di come riempano di immondizia le strade, di come violentino le bionde donne tedesche, quanto siano violenti e criminali, di come dovrebbero annegare nel Mediterraneo, di quanto siano parassiti per il nostro sistema sociale, di come costringano i buoni cittadini tedeschi alla povertà e alla miseria. Qualcuno sente suonare un allarme?

Mentre molti di quelli che dicono certe cose non si sono (ancora?) organizzati e si sono fatti prudenti su cosa dire in pubblico, esiste anche un movimento in crescita che a migliaia riempie le strade: il PEGIDA ("Patriotic Europeans against the Islamization of the West", 'Patrioti Europei contro l'Islamizzazione dell'Occidente'), fondato da un pregiudicato che mostra delle connessioni col più grande impero mediatico della Germania.

Di recente questa organizzazione è riuscita ad infiltrare e prendere il controllo di alcuni partiti relativamente nuovi ed Euro-sciettici, come l'AfD ("Alternativa per la Germania"), il quale, secondo i recenti sondaggi, prenderebbe il 7% dei voti se si votasse adesso. Sono anche riusciti ad assorbire od oscurare il più sano "nuovo movimento per la pace" che ha riunito assieme molte persone di diversa estrazione sociale a protestare contro l'imperialismo, la politica tedesca in Ucraina e le guerre senza fine della NATO.

Nonostante il razzismo rampante e gli slogan di estrema destra, il PEGIDA e l'AfD hanno smentito con forza all'appellativo di "Nazisti" facendosi chiamare "cittadini" che inseguono la "libertà" e che combattono contro il governo ed i media corrotti che presumibilmente stanno cercando di distruggere la Germania facendo entrare tutti quei rifugiati. Mentre è vero che l'accusa di "essere nazisti" è stata utilizzata profusamente in passato per mettere a tacere qualsiasi critica, questo fatto non dovrebbe prevenire noi nel chiamare ciò che di fatto osserviamo davanti ai nostri occhi. Si può vedere che non sono solamente le élite occidentali che utilizzano parole che suonano bene come "libertà e democrazia" per giustificare le loro azioni disumane. Lo fa anche la cosiddetta opposizione. Di conseguenza il giudizio della gente viene distorto e portato a perdere completamente la virtù della compassione. Dobbiamo chiederci come questo accada, specialmente quando proprio noi tedeschi abbiamo assistito alla stessa scena circa 80 anni fa.

Spauracchi per ogni dove

Propaganda against refugees
Mainstream: "the Afghans are coming", "the storm", "overrun", "we need to build a fortress Europe"
Proprio come nel 1930, aleggia molta insoddisfazione tra la popolazione tedesca e per ovvie ragioni: disoccupazione, il declino dello stato assistenziale, paghe più basse, futuro incerto per la classe media, crescita della classe più povera, corruzione rampante e una perdita di fiducia nella politica, solo per citare alcune cose che non vanno. Il chiaro obiettivo di questo crescente senso di insoddisfazione dovrebbe essere il governo, o più precisamente le élite al potere. E per un certo verso questo è quanto sta accadendo - troverete degli eccellenti articoli su blog e siti alternativi, e molte discussioni critiche ed intelligenti sull'argomento.

La cosa triste è che sempre più persone incolpano le élite non per la loro condotta ed ovvia corruzione, ma per "non fare niente contro quei rifugiati", canalizzando in questo modo la rabbia contro un capro espiatorio che è una vittima delle stesse insane e crudeli politiche dei governi occidentali. Ovviamente questo è esattamente come "loro" vorrebbero che si comportasse la popolazione: divisa e con lo sguardo diretto altrove. Come può la gente essere così facilmente presa in giro? Per rispondere alla domanda dobbiamo dare uno sguardo ai messaggi trasmessi sia dai media principali che da quelli di destra "alternativi".

L'opinione dei media principali sulla crisi dei rifugiati riflette quello che dicono Angela Merkel ed il governo: che è buona cosa ed un dovere di tutti i tedeschi di accogliere i rifugiati, che tanto poi "metteremo le cose apposto". Ma dobbiamo notare che i media trasmettono anche allarmanti notizie su presunti terroristi dell'ISIS all'interno dei gruppi di rifugiati, che creano ovviamente molta confusione tra la popolazione - "quindi dovrei accogliere questi rifugiati nel mio vicinato ed allo stesso tempo dovrei temerli perché tra di loro ci sono dei folli tagliateste"?

Esiste anche un incitamento alla paura che va dal subdolo al non-così-subdolo riguardo alle "drammatiche conseguenze" della crisi, con i giornali che usano parole come "tempesta di rifugiati" o "invasione". I media tedeschi hanno parlato della crisi dei rifugiati praticamente ogni santo giorno - un vero e proprio bombardamento di spauracchi e manipolazione che contribuisce ad amplificare la sensazione di paura e impotenza tra la popolazione, che è esattamente quello che il governo vuole farci provare. Come risultato di questa "strategia dello shock" o "interruttore della paranoia", come viene descritto dalla psicologa Martha Stout, la gente arriva ad essere talmente impaurita e confusa da diventare suscettibile ad accettare le idee e le azioni più orrende, tra le quali un odio cieco verso i musulmani ed i rifugiati, aizzato dai tabloid in concerto con i "media alternativi" di destra.

anti-refugee propaganda in the German right-wing media
"Alternative" media: "final destination: civil war", "longing for violence - terror within the refugee camps", "dossier: caliphate Europe"
D'altro canto quelli che riescono ad opporsi a questo genere di odio rampante e di razzismo, vengono sempre più a contatto con il "porto sicuro" del cosiddetto media mainstream di "qualità", per reagire poi con l'escludere la realtà - proprio come Sebastian Haffner ha descritto nel suo brillante libro Defying Hitler, dove racconta l'ascesa del nazismo dalla prospettiva di un cittadino tedesco ordinario.

Secondo Haffner, il popolo governato con la paura che non è pronto a gettarsi nella mischia si "chiuderà nella sua vita privata" pretendendo che tutto sia in ordine così com'è fintanto che quell'oasi di sicurezza non venga sfiorata, ignorando così quei segni che diventano sempre più palesi ogni giorno che passa. Ed è proprio quello di cui si ha bisogno per far l'ascesa di uno stato totalitario: gente di coscienza paralizzata nella propria abitazione, altri nelle strade a gridare rabbiosi il loro dissenso, e tutti quanti infine nel panico generale. A questo punto non conta molto chi si presenta come nuovo "salvatore", sia che sopprima la folla (assieme alla genuina opposizione) o che la porti alla vittoria, perché il risultato sarà lo stesso - uno stato di polizia totalitario, appoggiato dalla medesima élite che ha creato in primis questa situazione, saccheggiando l'economia, facendo uso di corruzione e guerre senza fine per inseguire il profitto.

Propaganda di destra, mascherata da "critica al sistema"

Non possiamo comunque incolpare solo i principali media per questo difficile sviluppo della situazione. Infatti sembra che alcuni elementi dei "media alternativi" che supportano gruppi di destra come PEGIDA siano proprio quelli che infliggono maggior danno a suon di spauracchi che intossicano le menti dei più ingenui. Come altrove, molta gente in Germania realizza che il proprio governo ed i media sono corrotti fino all'osso, e chi si sente impaurito e confuso, comincia a cercare risposte altrove. Cominciano col leggere alcune pubblicazioni e siti "alternativi", che apparentemente danno voce ai loro dubbi, paure e confusione, mentre allo stesso tempo portano avanti programmi inumani, incoscienti e paranoici che vengono presto accettati da chi è intimidito ed impaurito.

Il problema è che questi siti di notizie "alternative" - avendo attratto a sé un certo pubblico grazie alle loro rivelazioni di un sistema corrotto hanno cominciato a spostarsi verso la destra estrema dello spettro politico, e minacciano di infettare chiunque abbia dei dubbi sulla "verità ufficiale" per mezzo di ideologie basate sulla paura, xenofobiche, ed ultimamente senza cuore e crudeli. Non importa quali teorie vengano elaborate per difendere argomenti basati sulla paura, perché alla fine il loro messaggio si traduce in: acciuffate quei dannati rifugiati musulmani che distruggono la nostra amata e culturalmente avanzata nazione, chiudete i confini e usate l'esercito e la polizia per tenerli fuori da qui!

Consideriamo questa recente copertina del Compact Magazin:
Compact Magazin fear-mongering
"Final destination: civil war – jihadists among the refugees"
Si legge "destinazione finale: guerra civile - i jihadisti tra i rifugiati". Ed ovviamente si vedono dei malvagi jihadisti che minacciano le nostre pittoresche città tedesche (notate la chiesa?). La cosa sciocca è che case medievali come quella raffigurata sono per la maggior parte vuote e mera attrazione turistica, per cortesia di un cambio di stile di vita a propulsione consumistica, fatto di grandi corporazioni e sub-urbanizzazione sfrenata. Di conseguenza il povero jihadista probabilmente non reca alcun danno visto che la popolazione da "pittoresca vita tedesca" associata a questa immagine è ormai una fantasia del passato.

Ora ci aspetteremo la solita narrativa atta a fomentare paura senza senso da parte di questo cocciuto gruppo estremista di destra, ma gli editori del Compact non sono tanto stupidi: in passato hanno infatti pubblicato molto materiale di prima qualità su altrettanti temi politici e sono molto critici verso il governo ed i media principali, inclusa la loro posizione nei confronti della Russia e sullo status della Germania come colonia statunitense. Quindi a dispetto di inquietanti copertine, fanno uso di sofisticate mezze-verità in mezzo a discorsi intellettuali e legittimi per meglio propagare il loro messaggio di paura e crudeltà.

Per esempio, durante una conferenza che il Compact ha organizzato, con una lista di lettori che somiglia al Who's-Who del "sipario alternativo" tedesco e a volte internazionale (inclusi Thierry Meyssan, Ron Paul e Andreas von Bülow), uno dei lettori, il professore di legge costituzionale Karl Albrecht Schachtschneider, sembra che abbia sentenziato questo, secondo quanto riportato da kopp online, un altro sito alternativo di notizie trasformatosi in picchia-rifugiati:
Il professore di legge costituzionale Karl Albrecht Schachtschneider a fatto luce sugli aspetti legali della nostra mancata sovranità. Ha cominciato il suo discorso con un colpo di martello: "L'opposizione tra la politica e la popolazione è diventata insormontabile!" Secondo lui, le politiche non autorizzate della Merkel sulla crisi dell'asilo politico stanno violando le leggi correnti.

Come risultato, egli ha argomentato che la libertà dei cittadini è stata violata. La sua critica è che il governo favorisca il moralismo prima della legge. La lotta per quello che è giusto è diventata la lotta contro la legge. "La Germania non è un paese per l'immigrazione!", grida il professore, sotto scroscianti applausi.
Sarà un nostro difetto, ma ci tornano in mente le foto di un famoso politico tedesco degli anni '30 quando assistiamo a questa scena. Notate il significato contorto quando si parla di "moralismo" - sembra che questo professore consideri un legittimo senso morale come qualcosa di alieno e favorisca ad esso delle rigide leggi d'ordine, senza considerare la situazione attuale. Notate inoltre come dapprima culli il pubblico introducendolo al suo pensiero: comincia con una constatazione abbastanza vera, il fatto che esista un grosso divario tra i politici e la popolazione, che è "insormontabile", preparando di conseguenza il terreno per un pensiero in bianco e nero come "o sei con noi o sei contro di noi". Indubbiamente come un "colpo di martello" - in testa al pubblico! Poi se ne esce con uno sfacciato para-moralismo e slogan di destra, e la gente - che giudica in base alle proprie paure più profonde - inizia ad avvertire un pensiero che prende sempre più forma, che dice che nessuno vuole stare dalla loro parte, dalla parte della classe dirigente e dei loro media (il che è comprensibile), e quindi questa è l'alternativa, questa è la soluzione. Ora sono al sicuro. Il problema sono i rifugiati.

Più avanti nell'articolo sulla conferenza, le cose si fanno ancora più assurde:
Dopo l'ultimo dibattito sul tema delle "prospettive per un movimento di pace tedesco", il filosofo del Compact Peter Feist fa il resoconto dei pensieri salienti della giornata:

1. Terminare l'obbligo di obbedienza - come portato avanti da molti soldati e ufficiali della GDR in modo da rendere una pacifica rivoluzione possibile - è la chiave per far cadere il sistema!

2. "Non esiste contraddizione tra la legalità e l'umanità" - Quello che è legalmente giusto, non può essere disumano! [...]
Tali affermazioni costituiscono difatti un invito alla gente di sottomettersi completamente alle loro paure più profonde e dimenticarsi di tutte i fondamentali e sani principi morali e di empatia: non dovete obbedire al governo che vi dice di prendervi cura dei rifugiati. Ma, un attimo, la legge è la legge, e la legge dice che non dobbiamo aiutare i rifugiati, e la legge è al di sopra della morale - quindi, se vi sentite minacciati dai rifugiati, siate liberi di di mandarli all'inferno!

Tra tutti i popoli, noi tedeschi dovremmo aver familiarizzato con storture etiche che permettono alla gente di giustificare le azioni più brutali con quello che è più conveniente al momento. Non era questo il tipo di scusa che muoveva chi simpatizzava con i nazisti a dire che "avevano agito secondo la legge" ed avevano "seguito gli ordini e basta"? Ed ora dobbiamo accettare dei legalismi senza senso per giustificare l'espulsione di esseri umani che soffrono, sfruttati e bombardati dall'Occidente per decenni per finanziare il nostro così grande stile di vita qui in Germania!? Ma per favore! La cosa triste è che si possono trovare una miriadi di filippiche distorte sulla stessa linea in questi siti, ovviamente mischiati con il giusto ammontare di fatti-verità, e sono tutte cose costruite appositamente da individui patologici per cullare la gente a far cadere la colpa sul più debole - i rifugiati musulmani - creando fantasie su una inesistente utopia tedesca. E' nauseante.

Incolpare la vittima e uccidere l'empatia

Un gran bell'esempio di quali siano le conseguenze di questo pensiero distorto è questo articolo di un tedesco, che riassume bene l'attitudine di chi viene influenzato dai demagoghi dei "media alternativi" di destra. Ecco qui un estratto che semplifica il pensiero bianco-e-nero e mosso dalla paura descritto in precedenza:
...Sto parlando ovviamente della cosiddetta "crisi dei rifugiati", proprio perché è il nome stesso che ci rema contro, e quindi lo chiamerò per quello che è realmente—una guerra contro l'Europa a suon di invasioni. E' di vitale importanza chiamare le cose con il loro vero nome, perché questo distingue l'amico dal nemico.
...
Alle ferrovie nazionali è stato ordinato di offrire treni speciali senza pagamento del biglietto ai "rifugiati," per portarli in ogni angolo della Germania il più velocemente possibile anche ritardando i treni regolari.

Le case e gli appartamenti vacanti vengono confiscati a forza e dati ai "rifugiati", senza oneri. Le abitazioni date ad ogni "rifugiato" vengono pagate dalla comunità ad un costo di 500 Euro al mese. Questa è una grande opportunità per alcune canaglie di far soldi velocemente, lasciando senza tetto tedeschi anziani e ammalati.
...
Mi ritrovo in un incubo senza la possibilità di risvegliarmi. La maggior parte delle persone si sente indifesa e impreparata a fronteggiare la triste verità: siamo stati traditi da tutti (con l'eccezione forse della polizia e dei militari) quelli a cui abbiamo affidato la nostra sicurezza e le nostre speranze per il futuro. Anche se la fine dell'economia globale nella sua forma corrente sia scontata secondo me, questa specie di tradimento e di malvagio intento per sfasciare tutto mi hanno colto di sorpresa. Tra quella ventina di persone con cui ho parlato di questa cosa in confidenza, tutti sono convinti che la strada verso la guerra civile sia aperta—e che sta arrivando in fretta! La sola domanda rimasta è se saranno i tedeschi a cominciarla, o i "rifugiati", o qualche altra comunità. Siamo ad un solo attacco terroristico da qui al caos più assoluto.
L'autore di questo articolo si ritrova in un incubo, il che è comprensibile dato lo stato attuale del mondo. Ha paura e cerca risposte, che trova poi nella stampa "alternativa" di destra. Gli stanno dando in pratica un biglietto gratuito per odiare quei rifugiati e fare di loro i colpevoli della sua miseria ed indirettamente chiedere nondimeno che alla polizia e a i militari di risolvere il problema! Mette anche la parola "rifugiati" tra virgolette, che indica che non vede nessuno di loro meritevole di compassione e supporto, specialmente nel contesto della sua tirata contro questi supposti criminali e parassiti che rendono "tedeschi malati e vecchi senza casa". E ci rubano anche 500 Euro al mese!!

Per quanto possiamo simpatizzare con le sensazioni da incubo di questa persona, come non notare dei parallelismi con la propaganda nazista degli anni '30? Cosa verrebbe dopo - la chiusura dei campi dei rifugiati come si faceva con le attività degli ebrei per non farci entrare i musulmani? Organizzare le milizie per mostrare a questi Ebrei rifugiati la loro casa? Oh, aspettate, sta già already accadendo. Le velenose, deliranti "teorie" diffuse dai media di destra stanno uccidendo compassione ed empatia ovunque vengano accoppiate con la paura. E' estremamente inquietante.

L'autore ha ragione quando osserva che siamo ad un solo attacco terroristico dal caos più totale - questo perché la gente come lui è molto confusa e così sommersa dalla propaganda di destra, che solo Dio sa chi saranno i prossimi a vedere l'abisso una volta che la struttura della società tedesca sarà finalmente ridotta in briciole. Ma come spiegato in precedenza, quelli di destra non sono i soli ad essere intimoriti dagli spauracchi. Dall'altra parte dello spettro ci sono quelli che credono ancora nei media principali, e come sappiamo, anche queste fonti diffondono ugualmente la paura. Quindi esistono due gruppi opposti che agiscono con l'arma della paura, ed in più centinaia di migliaia di rifugiati: indubbiamente una combinazione esplosiva. Immaginate un attacco terroristico eseguito da (o su cui la colpa è stata fatta ricadere) un rifugiato e tutto quello che ne seguirebbe. Quello che la gente come quell'autore non riesce a capire è che anche se esiste una qualcosa come la "cospirazione dei rifugiati" (e sì, ci sono serie questioni da risolvere per spigare la nascita della crisi), questa non sarebbe stata creata per "distruggere la Germania", ma per spaventarci e per dividerci, per avvelenare le nostre menti, cuori e anime così da perdere la nostra compassione, la nostra capacità di pensare criticamente e seguire invece ostinatamente il prossimo "salvatore".

Gli psicopatici sono il problema, non i rifugiati

Invece di diffondere un tale non-senso nei media sia mainstream che alternativi, perché invece la gente non se la prende con le banche che ci derubano di incalcolabili miliardi di Euro che si sarebbero potuti usare per risolvere proprio la crisi dei rifugiati e rimettere in piedi uno stato assistenziale? Perché la gente non vede che la NATO e l'Occidente (inclusa la Germania) producono un alone di miseria in tutto il pianeta - sia per mezzo di bombardamenti che di ruberie economico/finanziarie senza vergogna - e quindi che è naturale che tutto questo si rivolti contro di noi ad un certo punto, "crisi dei rifugiati" che sia o meno?

Non vede la gente forse, non sente sulla pelle, che abbiamo un obbligo nei confronti dei rifugiati, questi esseri umani che soffrono, non perché senza "peccato", ma perché noi abbiamo causato la loro miseria!? Perché non vuole vedere che il tanto amato stile di vita della Germania è stato costruito sulle macerie di altre nazioni? Al diavolo! Perché non capisce che molti tedeschi sono diventati loro stessi dei rifugiati dopo la Seconda Guerra Mondiale? Dov'è finita l'empatia, dov'è la compassione per questi esseri umani, musulmani arabi o meno che siano!?

E arriviamo dunque al vero problema: senza cuore, avidi psicopatici in posizioni di potere - incluse le posizioni di potere tra i cosiddetti movimenti alternativi ed i loro rispettivi media. Vedete, questi psicopatici al potere - privi di qualsiasi empatia o sentimenti morali - non hanno bisogno di "grande cospirazione" che riempa la Germania di rifugiati per distruggere il nostro paese; loro di fatto attuano la distruzione senza il bisogno di essa, e grazie. Come scrive il Dr. Andrew Lobaczewski in Political Ponerology:
Se tali e tante posizioni manageriali vengono coperte da individui [psicopatici] privi di sufficienti abilità per immedesimarsi e capire la maggior parte delle altre persone intorno a loro, e che inoltre tradiscono deficienze in immaginazione tecnica e abilità pratiche - (facoltà indispensabili per governare materie economiche e politiche) tutto questo si tradurrà in una grave ed eccezionale crisi in tutti i settori, sia all'interno della nazione in questione, sia sotto l'aspetto di relazioni internazionali. Dall'interno, la situazione si farà insopportabile anche per quei cittadini capaci di mantenere un modus vivendi relativo e confortevole. Al di fuori di questo, altre società cominciano a sentire distintamente la qualità patologica del fenomeno. Un tale status non può durare a lungo.
Non è proprio quello che stiamo vivendo - un governo totalmente incompetente, incapace di gestire dei problemi per mancanza di empatia e per una egoistica, avida attitudine accoppiata a circoli di corruzione di denaro e potere, invece di raggiungere qualcosa di utile? Non è vero che anche nella ricca Germania, la classe media sta arrivando agli sgoccioli dopo decadi di sacrifici, la classe povera è senza speranza e noi tutti siamo i testimoni di corruzione in quantità? Chiaramente, questo non è colpa dei rifugiati!

Dunque il corrente stato del mondo non è altro che una vittoria sicura per gli psicopatici con il loro desiderio sfrenato di controllo e di intimidazione: o il governo utilizza i movimenti di destra con la loro propaganda senza cuore come scusa per abolire sempre più libertà di espressione, libertà di fare gruppo, ecc., creando di fatto uno stato di polizia palesemente fascista, o quegli amanti della paura, uccidi-empatia di destra riusciranno a salire al potere ed implementare la propria agenda finendo col trasformare la Germania in uno stato militarista che sopprime "quei rifugiati" (e probabilmente chiunque si trovi sulla loro strada). Entrambi gli scenari non sono, a dir poco, attraenti. Per fermare lo svilupparsi di questa situazione, dobbiamo realizzare che non si tratta di un conflitto tra destra e sinistra, tra il governo e le opposizioni, tra i media mainstream e i media alternativi, tra il Green Party e PEGIDA, tra musulmani e cristiani o tra l'élite o chi vuole raggiungere l'élite.E' una lotta senza fine tra le persone normali, ma dotate di coscienza, ed individui psicopatici con zero empatia e una sconsiderata pulsione per il potere.

Sfortunatamente questi psicopatici - spesso intelligenti, e affascinanti individui - riescono con facilità a raggiungere alti incarichi nei media e nei governi tanto quanto nei movimenti di opposizione, i media alternativi e persino nelle associazioni umanitarie, dove cominciano a diffondere la loro logica distorta, che va poi ad infettare come un virus i normali esseri umani. Questo porta al processo descritto in precedenza in questo articolo: un'infezione di persone con assurde teorie che capitalizzano sulle paure più profonde, degradando moralmente tutto il resto.

Quello che dobbiamo fare è dimenticare per un momento tutte queste ideologie e linee di demarcazione e ricominciare ad usare il cervello, i nostri occhi, ed i nostri cuori per fare il punto della situazione in cui ci troviamo, sia a livello politico che personale. Non dovremmo mai porre freno alla nostra empatia e cercare sempre di agire moralmente - verso i nostri compagni esseri umani, di qualsiasi cultura, religione o ideologia politica - solo perché qualche pazzo demagogo ci dice che i rifugiati ci stanno "invadendo" o che tra di loro ci sono i tagliateste dell'ISIS. Non dovremmo combattere l'uno contro l'altro, né combattere direttamente contro gli psicopatici. Dobbiamo invece combattere per un mondo differente camminando lontano dagli psicopatici e rifiutandoci di credere alle loro bugie distorte, senza badare se appaiano sui media mainstream, se vengano dal governo o dai cosiddetti movimenti di opposizione. A meno di non voler ripetere l'esperienza della Germania sotto Hitler, dobbiamo ricordarci le parole di Sebastian Haffner e non cadere vittime delle nostre paure più profonde:
Stranamente, fu proprio questa continuazione automatica della vita ordinaria che sbarrò la strada ad una vivace e risoluta reazione contro l'orrore. Ho descritto come il tradimento e la codardia dei leader di opposizione non abbia reso possibile che la loro organizzazione fosse usata per andare contro i nazisti o opporre resistenza contro di loro. Rimane comunque la domanda del perché nessun individuo si sia mai opposto spontaneamente ad una particolare ingiustizia o malvagità che stava sperimentando, anche se non agiva contro la maggioranza. (Non sono cieco al fatto che questa accusa sia rivolta a me come a tutti gli altri).

Fu ostacolata dal proseguire meccanico dell'ordinaria vita di tutti giorni. Come sarebbe stata diversa la storia se gli uomini fossero ancora indipendenti, su due piedi,come nell'antica Atene. Oggi siamo soggiogati dalle particolarità dei nostri lavori e dalla routine giornaliera che dipende da migliaia di piccoli dettagli, ingolfati in un meccanismo che non riescono a controllare, sfrecciamo diretti su delle rotaie e siamo senza speranza se qualcuno deraglia. Solo la routine quotidiana ci regala sicurezza e continuità. Oltre le bugie e la giungla nera. Ogni europeo del ventesimo secolo lo sente nelle proprie ossa e ne ha paura. E' la causa della sua riluttanza che 'dettaglia' la sua vita - qualcosa di audace o fuori dall'ordinario. E' questa mancanza di auto-dipendenza che apre la possibilità di immense catastrofi di civiltà, come il dominio dei nazisti in Germania.

- Sebastian Haffner, Defying Hitler