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Cow

Il Meglio del Web: Più si beve latte e più calcio si perde dalle ossa

il latte fa male
Non esiste alimento migliore. Il latte che sgorga dalle mammelle è da sempre raccomandato da medici e nutrizionisti per il fabbisogno proteico e soprattutto per l'apporto di calcio, minerale questo fondamentale per far crescere e mantenere in salute la struttura ossea. Fin qui nulla da eccepire se si trattasse del latte di mamma e se le mammelle fossero di una bella madre e non di una vacca ingravidata artificialmente. Questa premessa è obbligatoria perché ancora oggi c'è chi confonde le due cose. Si confonde il latte materno, vero e unico nutrimento basilare per il sano e corretto sviluppo del neonato d'uomo, con il latte di vacca, alimento predisposto esclusivamente per la crescita rapidissima dei vitelli.

Confusione questa assai pericolosa per la salute umana, ma ormai incarnata nell'inconscio collettivo per la gioia delle lobbies alimentari e farmaceutiche.
Per fortuna sempre più studi scientifici stanno evidenziando e sottolineando tale rischio, affermando che il latte vaccino non va bene per l'alimentazione umana.
L'ennesima ricerca arriva dalla svedese università di Uppsala è ed stata pubblicata su uno dei giornali scientifici più accreditati al mondo, il British Medical Journal. Nello studio vengono presi in esame due grandi coorti composte da 61.433 donne (dai 39 ai 74 anni) e 45.339 uomini (dai 45 ai 79 anni), monitorati per ben 20 anni.

Durante il follow-up medio di 20 anni, 15.541 donne sono morte e 17.252 hanno avuto una frattura ossea, delle quali 4.259 all'anca. Per gli uomini in un follow-up medio di 11,2 anni, 10.112 sono morti e 5.066 hanno avuto una frattura, dei quali 1.116 all'anca. Le conclusioni dello studio svedese non lasciano spazio a nessun dubbio: i ricercatori hanno scoperto che non solo non vi è stata alcuna riduzione delle fratture ossee nelle persone che hanno consumato latte, ma addirittura nelle donne il consumo stesso di latte è stato associato ad una maggiore probabilità di subire una frattura. Le persone che hanno bevuto tre bicchieri o più di latte al giorno avevano il doppio delle probabilità di morire presto rispetto a chi ne aveva consumato meno di uno.

L'autore dello studio, il professor Karl Michaelsson, spiega che i loro risultati "possono mettere in dubbio la validità delle raccomandazioni su un consumo elevato di latte per prevenire le fratture da fragilità. Un maggior consumo di latte nelle donne e uomini non è accompagnato da un minor rischio di frattura. Invece può essere associato ad un più alto tasso di morte". Ma non ci hanno sempre detto che per prevenire l'osteoporosi bisogna bere tanto latte e mangiare tanti formaggi? Questa cosa è risaputa da sempre in chi si occupa seriamente di nutrizione umana, mentre è ancora un'eresia da estirpare con ogni mezzo per coloro che studiano sui libri scritti dalle lobbies farmaceutiche e si basano sulle piramidi alimentari redatte dalle industrie alimentari!

A parte le sterili diatribe sul latte sì o latte no, i dati parlano chiaro: nei paesi maggiori consumatori di latte e latticini vi è il maggior numero di fratture ossee. E questo è un dato di fatto assodato. Come si spiega? Come la mettiamo? Semplicissimo: da una parte l'elevato contenuto del lattosio, lo zucchero del latte che crea un ambiente acidificante dato che a livello intestinale viene degradato ad acido lattico, e tale ambiente fa aumentare le infiammazioni e lo stress ossidativo. Condizioni queste alla base di un maggior rischio di mortalità e paradossalmente di fratture ossee. Nella medesima ricerca tale associazione di rischio è stata osservata anche con l'assunzione dei derivati del latte come i formaggi, anche se in questo caso sono andati coi piedi di piombo per non andare a cozzare esageratamente contro interessi economici enormi (industria casearia).

Hearts

Malattie mentali e parassiti

mental illness
Il Thimerosal dei vaccini distrugge e/o altera la flora intestinale essendo una sostanza altamente tossica

Le malattie mentali sono sempre il risultato di: infiammazioni, intossicazioni (malnutrizione cellulare dei neuroni e quindi della nevroglia), colonizzazione di parassiti, anche del liquido rachidiano, e tutte quante si possono migliorare drasticamente se non guarire, se i danni non sono ormai permanenti, quando si eliminano quelle cause, salvo quelle legate a casi di traumi fisici.

Il Sistema Nervoso è il modulatore del Sistema Immunitario

I malati infestati da parassiti presentano con maggiore probabilità variazioni in meglio dello status mentale in seguito a cure per l'eliminazione dei sopra detti parassiti; un sottogruppo di malati psichiatrici ha manifestato un deciso miglioramento delle condizioni mentali dopo essere stato sottoposto a cure per l'eliminazione dei parassiti, come hanno dimostrato le ricerche del dr. Frank Strick, Clinical Research Director al The Research Institute for Infectious Mental Illness di Santa Cruz, CA (USA).

I sintomi mentali spesso migliorano drasticamente quando si curano efficacemente infezioni neuroimmuni nascoste, si eliminano i parassiti e si ripristina un normale metabolismo cerebrale (disintossicando e ri-nutrendo), in particolar modo nelle sindromi ad "insorgenza improvvisa".
Ricordarsi che le alterazioni degli enzimi, della flora, del pH digestivo e e della mucosa intestinale influenzano la salute, non soltanto a livello intestinale, ma anche a distanza in qualsiasi parte dell'organismo.

Ice Cream Bar

Tumori: dieta troppo ricca di zucchero aumenta rischio di cancro al seno

zucchero


Un dieta ricca di cibi con alto contenuto di zucchero può aumentare il rischio di sviluppare un tumore al seno, che può diffondersi potenzialmente anche ai polmoni
. Sotto accusa il 'junk food' o cibo spazzatura (bevande gassate, barrette dolci o salse) diffuso nei Paesi occidentali che ha un alta concentrazione di saccarosio.

A stabilirlo è uno studio dell'University of Texas MD Anderson Centre pubblicato sull'edizione online di 'Cancer Research'. I ricercatori hanno verificato in laboratorio che quando ai topi viene somministrata (per sei mesi) una dieta ricca di zucchero, simile al nostro dieta occidentale, i roditori hanno mostrato un aumento dei livelli di crescita tumorale e delle metastasi quando il cancro si diffonde nell'organismo.

"Abbiamo scoperto che l'assunzione di alte dosi di saccarosio e fruttosio da parte dei topi, con livelli paragonabili a quelli delle diete occidentali, porta ad una maggiore crescita del tumore e delle metastasi rispetto ad invece a chi ha un regime alimentare povero di zucchero", hanno spiegato i ricercatori al 'Telegraph'. "Abbiamo stabilito che fosse specificatamente il fruttosio - ha precisato uno degli autori della ricerca, Lorenzo Cohen - contenuto nello zucchero da tavola e nello sciroppo di mais, prodotti onnipresenti all'interno del nostro sistema alimentare, ad essere maggiormente coinvolto in questo legame con lo sviluppo del tumore al seno e delle metastasi polmonari".

Commenta: Per maggior informazioni su quanto sia pericoloso lo zucchero per la nostra salute, consigliamo al lettore di guardare il seguente Documentario:




Syringe

Vaccini: il complottismo di comodo

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© enzopennetta.it
Da qualche tempo è scoppiata una polemica sulla vaccinazione obbligatoria, sono state create nuove categorie di pària sociali, i nuovi 'untori'.
Ma la verità è che la principale responsabilità della 'fuga dai vaccini' è delle autorità sanitarie e delle case farmaceutiche.


Il Corriere della Sera in un reportage definisce un "covo" di complottisti il Coordinamento del movimento italiano per la libertà delle vaccinazioni ( Nel «covo» tra ansie e complottismo Obiettori in crociata contro i pediatri ), l'impiego del termine "complottista" chiude ogni possibilità di confronto, le motivazioni da questo momento non vanno neanche più vagliate, e infatti nell'articolo non vengono analizzate ma solo stigmatizzate.

Ecco il grafico che appare nell'articolo e che tanto preoccupa:

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Analizzando il grafico si possono ottenere informazioni interessanti:

1- il dato riguardante la Poliomielite è sostanzialmente invariato, dal 2007 ha perso solo l'1,1%.

2- lo stesso si può dire per Difterite, Tetano e Pertosse, la cui vaccinazione dal 2007 è scesa dell'1%

3- stessa cosa per l'Epatite B la cui copertura è calata dell'1%

Sin qui siamo dunque in presenza di allarmismi largamente ingiustificati.

4- il dato per Morbillo, Parotite e Rosolia ha subito un incremento dell'1% dal 2007 fino al 201o per poi calare sensibilmente del 2,3% fino al 2013. Questo andamento pone intorno al 2010 un punto di discontinuità che andrà analizzato.

5- la vaccinazione contro l'influenza è stata stabile fino al 2009 per poi subire un calo dell'1% nel 2010, riprendersi e ricominciare un trend negativo dell'1% fino al 2013.

Questi dati segnalano che le percentuali erano in crescita in tre casi su cinque fino al 2010, e in generale hanno fluttuato intorno agli stessi valori con variazioni più accentuate per Morbillo Parotite e Rosolia che sono particolarmente aumentate nel 2010, mentre nello stesso anno il contrario accadeva per la vaccinazione antinfluenzale. Analizzando i diversi andamenti come parti di un unico sistema che possiamo chiamare "vaccinazione", notiamo che una di queste componenti, quella relativa alla vaccinazione antinfluenzale, ha subito una perturbazione in negativo nel 2010. Tale perturbazione, seguita da un "rimbalzo", sembra aver preceduto e trascinato in basso le altre che da quel momento sono uscite da una zona di fluttuazione per prendere la strada di un leggero ma costante calo.

Blackbox

Psicofarmaci e Sparatorie

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© cchrint.org

Comment: Traduzione di Ada Vede per il sito Anticorpi.info
Articolo originale e stato pubblicato su NaturalNews e scritto da M. Adams


Quasi ogni strage negli ultimi vent'anni, e molteplici altri casi di suicidio e sparatorie isolate hanno una cosa in comune, e non si tratta delle armi.
Il più grande fattore che accomuna questi incidenti risiede nel fatto che tutti i responsabili stavano assumendo dei potenti psicofarmaci, oppure lo avevano fatto fino ad un certo momento nel passato recente, poco prima di avere commesso i loro crimini.

Sono state insabbiate informazioni risultanti da diversi studi scientifici affidabili risalenti a più di dieci anni or sono, oltre ai documenti interni di alcune società farmaceutiche, in cui si indicava come benché gli effetti dei farmaci SSRI (Inibitori Selettivi della Ricaptazione della Serotonina) siano ben noti, i loro effetti collaterali invece non siano dichiarati, incluso (ma non solo) il suicidio e altri comportamenti violenti.

E' sufficiente usare certe frasi o parole chiave su Google, per verificare di persona. Ssristories è un popolare sito che ha documentato più di 4500 casi riportati dai media mainstream di tutto il mondo, in merito ai comportamenti aberranti o violenti di coloro che hanno assunto questi potenti farmaci.

Il seguente elenco di autori di omicidi di massa con relativi farmaci che stavano assumendo poco prima di compiere le loro azioni orribili, è stato compilato e pubblicato su Facebook da John Noveske, fondatore e proprietario di Noveske Rifleworks, pochi giorni prima di restare misteriosamente ucciso in un incidente d'auto. Esiste un collegamento tra la morte di Noveske e il suo outing di informazione, che numerose parti avrebbero preferito sopprimere per tutta una serie di motivi? Lascio che siano i singoli lettori a decidere. Ma vi è certamente una vecchia storia documentata di persone che 'sapevano troppo' o erano considerate una 'minaccia' e che sono scomparse in circostanze straordinariamente sospette.

Da Katherine Smith, operaia della DMV nel Tennessee che è stata in qualche modo coinvolta con l'ottenimento di diverse patenti del Tennessee di alcuni dirottatori dell'undici settembre, e fu poi ritrovata morta bruciata nella sua auto; al giornalista premio Pulitzer Gary Webb - che espose un'operazione della CIA risalente agli anni '80, con cui si immisero nelle strade di Los Angeles cocaina e crack - successivamente trovato morto con due colpi di pistola alla testa, ed il cui decesso fu ufficialmente classificato come 'suicidio'; a Frank Olson, anziano ricercatore in microbiologia che stava lavorando sul programma di ricerca CIA sul controllo mentale: MKULTRA.

Dopo che Olson espresse il desiderio di abbandonare il programma, mentre si trovava in compagnia di un agente CIA in una stanza d'albergo di New York si 'suicidò' gettandosi dal decimo piano. Nel 1994, i figli di Olson riuscirono ad ottenere la riesumazione del corpo del padre e il riesame tramite una seconda autopsia effettuata da James Starrs, professore di diritto e scienza forense presso il National Law Center della George Washington University. La squadra di Starr concluse che la forza del trauma contusivo alla testa e le lesioni al torace non si fossero verificate a seguito della caduta ma più probabilmente nella stanza, prima della caduta. La prova fu definita: "estremamente e crudamente indiziaria di omicidio." Sulla base di tali scoperte, nel 1996 il procuratore distrettuale di Manhattan aprì un'indagine per omicidio sulla morte di Olson, ma non fu in grado di trovare prove sufficienti per sporgere denuncia.

Come ho già detto, lascio ai singoli lettori il compito di farsi una propria idea in merito al tragico destino di Noveske, fautore del seguente elenco.

Bacon n Eggs

SOTT Focus: La Controversia dei Grassi: quello che non sapete sui grassi salutari


Traduzione integrale del testo:
(Nelle impostazioni del video è comunque possibile selezionare i sottotitoli in italiano)


Sappiamo tutti che i grassi saturi non fanno bene alla salute e ci uccidono. Lo dice il governo, lo dicono gli esperti, e lo dicono anche i professionisti. Ma sarà del tutto vero? Vediamo insieme cosa c'è di scientifico dietro a questa affermazione.

Uova e Beacon 01
L'ipotesi, che i grassi saturi facciano male venne sviluppata nel 1955 da un ricercatore, Ancel Keys. Nel suo famoso, o direi piuttosto famigerato, Studio dei Sette Paesi, egli mostrò che i paesi con la più alta incidenza di grassi saturi nella dieta mostravano più alti livelli di malattie cardiovascolari. Il problema di questo studio tuttavia venne spiegato da due altri ricercatori, Yerushalmy e Hilleboe, due anni dopo. Keys aveva considerato solo sette paesi tra un totale di 22 su cui erano disponibili dei dati.

Health

Guarire dal dolore al ginocchio: una nuova terapia

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© scienzaeconoscenza.it
Il dottor Corbucci propone un nuovo metodo di cura per i problemi al ginocchio che permette di evitare l'intervento chirurgico Nessuna parte del corpo sarebbe "dolorante", se non ci fosse un "sistema nervoso" a "trasmettere" un danno tessutale, una lesione, una pressione, una variazione termica, sotto forma di un "segnale", il dolore. La scoperta importante è che proprio nel sistema nervoso che si nasconde il segreto della cura di alcune patologie fra cui il dolore cronico al ginocchio... Supponiamo che il ginocchio di un paziente si sia bloccato, facendogli sentire un tremendo dolore. Il gonfiore, sovrapposto ad un dolore di fondo molto fastidioso, suggerisce un problema all'interno del ginocchio, che generalmente si pensa di diagnosticare con una artroscopia, una RMN, o altri metodi di diagnosi per immagine.

Di solito, per fronteggiare una situazione del genere, se si ricorre all'approccio medico tradizionale, la terapia sarà rappresentata dalla somministrazione di farmaci antiflogistici, antidolorifici ed eutrofici sulla formazione delle cartilagini strutturali del ginocchio. Il risultato è ovviamente palliativo. La terapia chirurgica è rappresentata da vari step, dove si parte dall'infiltrazione semplice, per continuare con il tentativo di pulizia attraverso una artroscopia. Possono seguire vari interventi chirurgici a ginocchio aperto, fino ad arrivare alla sostituzione dell'intera articolazione, con una protesi. Ammesso e non concesso che dopo la protesi i problemi per cui il soggetto ha deciso di sottoporsi ad un intervento così demolitivo e invasivo, in parte si risolvano (cosa che non sempre avviene), resta il fatto che l'impianto richiede frequenti sostituzioni nel tempo, rendendo controindicata una tale procedura.

Ora esiste un'altra possibilità!

Grazie al nuovo metodo ideato dal Dott. Corbucci è possibile cambiare il destino di tutte le persone che, ad una certa età non necessariamente senile (talvolta giovanile), senza alcuna causa traumatica, vedono insorgere problemi al ginocchio e che impropriamente curati, sono vittime di pesantissime complicazioni, di gran lunga peggiori del problema iniziale. Per capire meglio il presupposto su cui poggia il nuovo metodo di "MEDICINA CANALARE" del dott. Corbucci, possiamo immaginare, per esempio, che dal menisco del ginocchio parte un tubicino che sale verso la coscia, entra nella regione pelvica e poi si insinua verso la colonna vertebrale dove, a livello delle vertebre T12-L1 si collega con le vie spinali e da queste risale fino a sbucare nel piano cutaneo dorsale. Ora che abbiamo conosciuto l'esistenza di veri e propri canali fisici che, dal piano cutaneo dorsale (livello spinale T12-L1) COMUNICANO con le parti articolari del ginocchio (menisco, legamenti e tessuti dello spazio articolare, compresa la vascolarizzazione e le vie linfatiche) come utilizzare questa preziosa scoperta a livello clinico?

Bulb

Rimedi naturali per il raffreddore: piante officinali e oli essenziali

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Piante officinali e oli essenziali sono tra i rimedi naturali a cui possiamo ricorrere per prevenire e per alleviare il raffreddore. Scopriamo alcuni dei principali rimedi naturali per il raffreddore, tra piante officinali e oli essenziali. Prima di utilizzare qualsiasi rimedio a base di piante officinali o di oli essenziali, chiedete maggiori informazioni al vostro erborista di fiducia. Vi saprà indicare le dosi e le modalità di assunzione più adatte al vostro problema di salute.

Piante officinali per il raffreddore


In caso di raffreddore le piante officinali vengono utilizzate a livello erboristico con le loro foglie, i loro fiori, le radici o le loro bacche, soprattutto per la preparazione di tisane. Se non siete esperti nel riconoscere le piante officinali, il suggerimento è di recarvi in erboristeria, dove troverete tutti gli ingredienti necessari e dove potrete chiedere le indicazioni che vi servono per preparare infusi, decotti e altri rimedi naturali per il raffreddore. Ecco alcune delle piante officinali a cui potrete fare riferimento.

1) Echinacea

L'echinacea è una pianta officinale nota per la sua capacità di rafforzare le difese immunitarie. Bere una tisana all'echinacea è un rimedio benefico sia per prevenire il raffreddore che per aiutarci a guarire. Potrete trovare facilmente delle tisane erboristiche all'echinacea in bustina o dell'echinacea sfusa da utilizzare con un filtro adatto per preparare i vostri infusi.

Leggi anche: Echinacea: più efficace dei farmaci per sconfiggere l'influenza

Heart

Flashback Il sonno ideale è di 7 ore

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La virtù sta nel mezzo, anche sotto le lenzuola. Parola di scienziati. Infatti, 7 ore di sonno a notte sono il "numero magico" per mantenersi in salute. Dormire troppo (9 ore o più), o troppo poco (5 ore o meno), moltiplica invece il pericolo di malattie cardiovascolari. Particolarmente insidiosa la privazione di sonno: chi di norma non supera le 5 ore di riposo notturno rischia il cuore il doppio rispetto a chi totalizza 7 ore sul materasso. E il pericolo aumenta ulteriormente nel caso di donne e anziani.

A mettere in guardia sia gli anoressici sia i bulinici di Morfeo è un nuovo studio pubblicato su "Sleep", condotto dal Dipartimento di medicina di comunità della West Virginia School of Medicine di Morgantown, Stati Uniti.

La ricerca, che corregge l'influenza di elementi fra cui abitudini di vita poco sane o malattie come diabete, pressione alta e depressione, suggerisce che
"una durata anomala del sonno ha un effetto negativo sulla salute cardiovascolare - spiega Anoop Shankar, uno degli autori, che avverte - I disturbi del sonno possono rappresentare un fattore di rischio cardiovascolare anche nelle persone apparentemente sane".

Newspaper

Decidere di dormire nudi fa bene, se vogliamo restare fertili

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Quando si va a letto, sopratutto durante i mesi freddi dell'anno si tende a coprirsi molto, avvolgendosi in coperte e piumoni e indossando pigiami pesanti, spesso anche di lana. Facendo così crediamo di combattere il freddo e soprattutto di riposare nel modo migliore, ma adesso gli esperti dicono che non è proprio come crediamo.

Anzi una nuova opinione è appena sorta in merito e secondo questa sono soprattutto gli uomini a subirne gli effetti negativi; infatti se essi vogliono aumentare il loro numero di spermatozoi e quindi restare fertili devono dormire nudi durante la notte. Come si è evinto da uno studio condotto dal National Institute of Child Health e Development and the Stanford University, uomini che portano i boxer durante il giorno ma dormono nudi durante la notte hanno il 25 per cento in meno rispetto agli uomini frammentazione del DNA che indossano boxer attillati giorno e notte.