Cambiamenti PlanetariS


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SOTT Focus: SOTT Sommario Cambiamenti della Terra - Marzo 2017: Clima Estremo, Sconvolgimenti Planetari, Bolidi

Wildfires USA March 2017
Questo mese il caos ambientale planetario ha continuato senza sosta. Diversi spettacolari bolidi sono stati avvistati da una parte all'altra del mondo. Incendi boschivi hanno devastato diversi stati statunitensi Centro - Occidentali, mentre venti insolitamente forti hanno colpito l'Illinois e New York. Il Madagascar è stato colpito da una tempesta violenta come anche il Brasile, la Nuova Zelanda e la Francia.

Gravi inondazioni hanno colpito diverse regioni del pianeta, ma il paese più colpito è stato il Perù dove decine di persone sono morte e centinaia di migliaia sono rimaste senza casa. Onde di marea anomale dall'Iran al Sud Africa, strane esplosioni di 'gas' nel Regno Unito e fughe di gas metano in Russia, per non parlare della neve al largo delle coste dell'Africa e fulmini che bersagliano autoveicoli, Marzo è stato un mese piuttosto intenso per il pianeta ed i suoi abitanti.

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SOTT Focus: SOTT Sommario Cambiamenti della Terra - Febbraio 2017: Clima Estremo, Sconvolgimenti Planetari, Bolidi

Fireball Illinois
Il mese di Febbraio 2017 è stato molto simile al mese di Gennaio. California è stata colpita da forti alluvioni a causa di "fiumi atmosferici" scaricando grandi quantità di pioggia sulle zone costiere e neve sulla Sierra Nevada. Lo scioglimento della neve ha causato ulteriori inondazioni in Nevada. Il Canada del Est ha subito nevicate da record, come anche l'Iran, il Kazakistan, Afghanistan e il Giappone.

Incendi boschivi hanno scoppiato in Australia Orientale e Nuova Zelanda, mentre piogge da record hanno inondato l'Australia Occidentale. Gravi inondazioni hanno colpito anche diverse nazioni del Sud America tra cui Cile, Perù e Colombia.

Attualmente ci sono almeno 30 vulcani attivi in tutto il mondo, tra cui uno davvero impressionante in Guatemala. Enormi crepe nella terra si sono aperte in Pakistan e in Italia.

Questi sono solo alcuni degli eventi climatici caotici di questo mese che presentiamo nella video compilazione 'Cambiamenti della Terra' di Sott.


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SOTT Focus: SOTT Sommario Cambiamenti della Terra - Gennaio 2017: Clima Estremo, Sconvolgimenti Planetari, Meteore Infuocate

January 2017 Summary snow italy
© Sott.net
Alcuni di voi forse penseranno che stiamo iniziando a suonare come un disco rotto. Ma non è colpa nostra! Il clima continua a diventare sempre più estremo...

I fenomeni climatici disastrosi di gennaio comprendono:
  • Incendi boschivi da record in Cile e in Argentina (dove sono cadute anche precipitazioni da record)
  • Precipitazioni da record che hanno porso fine alla siccità più grave nella storia dello stato della California
  • Nevicate giornaliere e mensili da record in Giappone e negli Stati Uniti dell'Ovest
  • Ondate di tornado da record negli stati USA meridionali
  • Precipitazioni giornaliere da record negli stati USA meridionali
  • Temperature minime e nevicate da record nell'Europa orientale e meridionale
  • Nevicate da record nel Sahara
  • Forti ondate di caldo colpiscono l'Australia, mentre forti ondate di freddo colpiscono la Nuova Zelanda
Questi sono solo alcuni dei 'segni' del drastico cambiamento climatico attraverso il mondo nel gennaio 2017:


Attention

California, diga di Oroville a rischio collasso

Diga Oroville California
Diga di Oroville, California
Una crepa si è aperta domenica nel bordo della valvola di emergenza della diga di Oroville, in California, la più alta degli Stati Uniti: alcuni elicotteri stanno lanciando enormi sacchi di pietre per cercare di riparare la struttura e vengono impiegati anche mezzi per la raccolta dei rifiuti pieni di massi, che stanno anch'essi per svuotare il loro carico sulla valvola danneggiata.

Ieri è stata ordinata un'evacuazione di massa per circa 200.000 persone che vivono sotto il lago, in quanto sussiste il rischio che la valvola possa cedere e riversare un muro di 230 metri d'acqua nella valle.

Il governatore della California Jerry Brown ha chiesto aiuto all'amministrazione Trump in relazione all'eventuale cedimento: in una lettera ha chiesto assistenza per i 188.000 residenti delle contee di Butte, Sutter e Yuba, interessati dall'ordine di evacuazione.

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SOTT Focus: SOTT Sommario Cambiamenti della Terra - Dicembre 2016: Clima Estremo, Sconvolgimenti Planetari, Meteore Infuocate

fireball guatemala
© Sott.netBolide si disintegra nei cieli dell'America Centrale, mentre è avvistato dal Guatemala, Dicembre 2016
Mentre stiamo entrando in un nuovo ed incerto clima geopolitico con l'inaugurazione del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, sembra anche di essere entrati in un nuovo ed incerto clima naturale.

L'escalation globale inarrestabile di eventi meteorologici estremi, sconvolgimenti geologici e bombardamenti cosmici che proseguono dal mese scorso, hanno concluso un anno che secondo le autorità è stato (di nuovo) "il più caldo di sempre - ed è colpa dell'uomo."

Ancora nessuna spiegazione da parte loro su come 'la CO2 emessa dall'uomo' sia responsabile dell'incremento dei fenomeni naturali e/o la manifestazione di nuovi fenomeni naturali mai registrati, voragini che si aprono inghiottendo ed uccidendo persone, bolidi che piovono dal cielo, il riorientamento del corso dei flussi d'aria ad alta quota, l'aumentare di due o tre volte della frequenza dei terremoti.

Ma non fate caso a tutti questi dettagli, sono probabilmente solo i segni che ci stiamo dirigendo verso un'altra un'era glaciale.

I fenomeni climatici disastrosi del Dicembre 2016 comprendono:
  • Nebbia permanente in tutto il mondo il mese scorso - Nord Europa, India, Cina e il Golfo Persico
  • Il ritorno del 'vortice polare' sopra il Nord America e la Russia, che ha portato neve e temperature minime da record
  • Neve nel deserto del Sahara, nel Deserto Arabo, e in Siria
  • Lampi mentre nevica, tornado di neve, 'muri di nebbia ', 'cupole di nebbia ', 'dischi di ghiaccio girevoli', e altri fenomeni bizzarri correlati ad un clima freddo!
  • Gravi alluvioni (e un tornado) nella Spagna 'soleggiante' meridionale
  • Esplosione di incendi boschivi nelle Alpi svizzere, d'inverno... !?
  • Almeno una mezza dozzina di bolidi spettacolari sono stati avvistati nei cieli del Nord e Sud America, di Europa e Asia Centrale
  • Una serie di forti terremoti ed eruzioni vulcaniche intorno alla Cintura di fuoco del Pacifico
  • Inondazioni diffuse nell'Asia Sud-Est durante la sua 'stagione secca'
  • Precipitazioni da record nelle regioni desertiche dell'Australia

Attention

Valanga Hotel Rigopiano, la sconvolgente verità: "struttura abusiva, lì non si doveva costruire"

Hotel Rigopiano
Iniziamo subito chiarendo le cose: la catastrofe dell'Hotel "Rigopiano", dove sono già stati recuperati tre cadaveri e risultano ancora disperse circa 30 persone, non è stata provocata dal terremoto. Le scosse che ieri hanno colpito la zona di Campotosto, Montereale e Capitigliano si sono verificate molte ore prima rispetto alla valanga, e in una zona molto distante dall'Hotel Rigopiano, al confine tra l'Abruzzo e il Lazio, in provincia di L'Aquila, mentre l'Hotel Rigopiano sorge a monte di Penne, in provincia di Pescara, sul versante Adriatico dell'Abruzzo. Non conosciamo ancora con precisione l'orario della valanga, ma sappiamo che il primo SMS con la richiesta di soccorso risale alle 17:40 di Mercoledì pomeriggio. Verosimilmente la valanga si era appena verificata, comunque dopo le 17:15/17:20. Le scosse di terremoto, invece, si erano verificate al mattino, la più forte di magnitudo 5.5 alle 11:14, poi quella di magnitudo 5.4 alle 11:25, infine l'ultima di elevata intensità (magnitudo 5.1) alle 14:33, circa tre ore prima della valanga-killer. E' già difficile immaginare che un terremoto di questa magnitudo (forte, ma non fortissimo) possa innescare una valanga, ancor più improbabile che possa farlo a così tanti chilometri di distanza dall'epicentro. Scientificamente impossibile che ciò accada con svariate ore di ritardo. Invece valanghe di questo tipo rientrano nella relativa "normalità" di grandi nevicate come quelle delle ultime ore sull'Appennino.

A spiegare bene quanto accaduto è stato il geologo Gian Gabriele Ori, dell'università "Gabriele d'Annunzio" di Chieti: l'hotel Rigopiano è stato investito da "un'enorme colata di detriti, un un fenomeno raro, che ha acquisito forza e velocità notevoli sotto la pressione della neve abbondante, dalla debolezza del terreno. Il terremoto lo ha innescato, come una miccia". La forza della colata di detriti e' stata tale da travolgere anche il bosco che si trovava dietro l'hotel. "Di solito - ha osservato l'esperto - i boschi resistono a slavine e valanghe", ma quello che ha travolto l'hotel è stato qualcosa di molto più violento. Sotto la pressione di almeno tre metri di neve, accumulata nei giorni scorsi anche a causa del vento, il terreno indebolito dalle piogge ha ceduto e ha cominciato a scivolare portando con se' rocce e detriti. "Il terremoto - ha osservato Ori - potrebbe essere stata solo la miccia che ha innescato il fenomeno", anche se al momento non ci sono elementi per stabilire se una delle scosse avvenute al mattino possa avere un minimo collegamento con il disastro. "Probabilmente tutto è iniziato come una slavina", ossia con il distacco di una massa di neve, che cadendo ha raccolto rocce e alberi, cominciando a scorrere su una superficie debole. Ad aumentare progressivamente la velocità ha contribuito la neve, che ha agito come un lubrificante. "In questo modo - ha spiegato ancora Ori - la slavina si e' caricata di roccia, trasformandosi in un enorme flusso di detriti che, a grande velocità, ha travolto il bosco e poi l'albergo con una potenza distruttiva".

Seismograph

Terremoto, "raffica" di scosse al Centro Italia. L'esperto: "non si fermerà"

Terremoto Montereale Aquila Italia
La terra è tornata a tremare nell'Italia centrale: sono state tre le scosse con magnitudo sopra 5, avvertite in maniera molto forte in tutta l'Italia centrale nel corso della mattinata, con tante segnalazioni a Roma e paura fino in Sardegna. Per ora il bilancio è di qualche crollo, in particolare il campanile della chiesa di Sant'Agostino ad Amatrice, già lesionata dalle precedenti scosse. Non si segnalano fortunatamente danni a persone. L'epicentro è stato localizzato nell'aquilano, generato dallo stesso sistema di faglie che si è attivato il 24 agosto e che ha colpito pesantemente anche il 30 ottobre. E' quanto emerge dalle prime analisi degli esperti al lavoro nella sala sismica dell'Istituto Nazionale di Geofisica Vulcanologia (Ingv): "E' lo stesso sistema di faglie attivato il 24 agosto, ma a generare il terremoto di oggi è un segmento diverso", ha detto all'ANSA la sismologa Paola Montone, dell'Ingv. La prima scossa è stata avvertita alle 10.25 con magnitudo 5.1; la seconda, la più forte delle tre, è avvenuta alle 11.14 di magnitudo 5.5; la terza dieci minuti dopo (11.25) di magnitudo 5.4.

Il terzo terremoto, di magnitudo 5.4, delle 11:25 è avvenuto più a Sud dei due precedenti, ed è stato percepito a Roma come il più forte proprio perché più vicino. Proprio questo terremoto è stato localizzato nella stessa area interessata dalla sequenza sismica del Terremoto de L'Aquila nel 2009. "E' comunque legato alla sequenza del Reatino del 24 agosto 2016", ha detto la sismologa Paola Montone, dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). La zona colpita da questo Terremoto, compresa fra Montereale e Campotosto, è rimasta 'silenziosa' per cinque mesi, ossia dall'inizio della sequenza del 24 agosto, ma "negli ultimi giorni è stata registrata un'attività sismica, compreso un Terremoto di magnitudo 4,4. E' una zona sotto osservazione dall'agosto 2016 - ha aggiunto la sismologa - e coperta sia dai sismografi della rete fissa, sia dalle apparecchiature mobili installate da agosto in poi".

Ecco il riepilogo delle scosse più forti, quelle di magnitudo superiore a 3.5:

Ice Cube

"Burian", inizia la fase "clou": altre 48 ore di gelo e neve al Centro/Sud

Porto Cesareo
Porto Cesareo
"Burian", emergenza gelo e neve al Centro/Sud: 5 morti e strade paralizzate. Oltre due metri di neve sull'Appennino, blizzard fin sulle spiagge e temperature glaciali.

Emergenza neve sempre più pesante sull'Italia con il "Burian" che è entrato nel vivo nel pomeriggio di oggi, raggiungendo il picco del freddo. La situazione è critica: 5 persone sono morte nelle ultime 24 ore, si tratta di una donna deceduta ad Altamura sulla neve probabilmente per essere scivolata, e 4 clochard morti a Messina, Latina, Aversa e Avellino. Pesantissimi i disagi sulle strade: migliaia di automobilisti sono bloccati in varie località di Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia, che sono le Regioni più colpite dalle precipitazioni nevose. Si stanno verificando nevicate storiche su coste in cui non nevicava da oltre 50 anni, con autentici blizzard sui litorali adriatici e nevicate fin sulle coste joniche e tirreniche anche all'estremo Sud.

Adesso, in serata, le precipitazioni si stanno intensificando ulteriormente tra Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata e all'estremo Sud tra bassa Calabria e Sicilia. Sta nevicando a Salerno con -1°C e tanta neve al suolo. Non nevica a Napoli, ma la temperatura è sempre di -1°C. Molto freddo su tutta la Regione, con bufera a Benevento dove sono caduti circa 15cm di neve al suolo e ci sono -3°C. Gelo ad Avellino con -4,5°C. Ma la Regione più fredda resta l'Abruzzo, con temperature impressionanti: -3°C a Pescara in spiaggia, dopo i blizzard nevosi del pomeriggio. Sempre sulla costa abbiamo -3°C a Pineto e -2°C a Vasto. Impressionanti anche i -4°C in collina a Chieti e Sulmona, mentre nelle zone più interne Avezzano e L'Aquila sono a -6°C.

Commenta: Per approfondire, leggi i seguenti articoli:


Snowflake

Adriatic Sea Effect Snow: neve abbondante al Centro-Sud

Meteo Italia Gelo Lake Effect Snow
Dal satellite si notano chiaramente le scie di nubi cumuliformi in direzione delle correnti fredde che vanno a causare il "Lake Effect Snow" nostrano. L'effetto è determinato dallo scorrimento delle masse di aria gelida sopra il mare più caldo e fonte di umidità. Quando queste nubi vanno a toccare terra scaricano precipitazioni nevose a carattere di rovescio o temporale.

Maggiori sono i contrasti di temperatura tra l'aria fredda (gelida) in arrivo e la superficie del mare, maggiore è l'instabilità che determina la genesi di nuvolosità e fenomeni. Al resto pensa l'orografia.

Questo effetto è determinato dallo scorrimento della massa d'aria gelida sopra i mari che circondano il nostro Paese. Molte delle nevicate lungo l'Adriatico e al Sud sono proprio causate da questo "lake effect" nostrano, ossia la progressiva instabilizzazione della massa d'aria fredda in scorrimento sopra i mari più caldi. Questa situazione dinamica crea, nella direzione delle correnti fredde, scie di nuvole cumuliformi sempre più grandi che quando vanno a toccare terra scaricano precipitazioni solitamente a carattere di rovescio o temporale.

Commenta: Il freddo polare proveniente dalla Russia si abbatte sul Centro-Sud Italia, con temperature che raggiungono i -20°C.

Per una migliore comprensione dei cambiamenti climatici legati al gelo polare, consigliamo la lettura del libro Earth Changes and the Human-Cosmic Connection (in inglese).


Snowflake Cold

Freddo record, 48 stati andranno sotto lo zero nella prima settimana del 2017

Sembra sempre più probabile che la prima settimana del 2017 verrà accolta da un'ondata di aria fredda estesa e insistente sopra gli Stati Uniti d'America continentali.

All'inizio della prossima settimana, l'aria fredda entrerà gli Stati Uniti attraverso il Montana e le Dacota, dove le temperature molto probabilmente scenderanno a (o sotto i) -34 gradi Celsius.

Entro la fine della settimana, le temperature basse potrebbero estendersi nel sudest USA, ed una prima gelata si potrebbe spingere nella Florida centrale (grafica a cortesia di Weatherbell.com):

US temperature map
Le temperature di superficie del modello di previsione GFS per venerdì mattina, 6 gennaio 2017.

Come si può vedere, delle porzioni sostanziali di tutti i 48 stati potrebbero trovarsi sotto i -36 gradi Celsius.

Guardando in lontananza, sembra probabile una caduta ulteriore di aria ancora più frigida che si dirige verso il sud del Canada nordoccidentale nella seconda settimana di gennaio.